Cronaca
Petrosino, vasta “Operazione Trinacria” dei Carabinieri contro furti e droga: scovato bazar di merce rubata
PETROSINO (TP), VASTA OPERAZIONE REPRESSIVA DEI CARABINIERI CONTRO
FURTI E DROGA. SCOVATO BAZAR DI MERCE RUBATA
Una vasta operazione di polizia giudiziaria, convenzionalmente denominata “Trinacria” e condotta
dai Carabinieri, ha interessato il territorio del comune di Petrosino durante tutta la giornata di ieri
18 novembre.
Il crescente allarme sociale generato dall’aumento di reati contro il patrimonio registrato nel
corso degli ultimi mesi ha richiesto l’intervento massiccio delle forze dell’ordine che hanno
dispiegato oltre 30 Carabinieri, effettivi alla locale Stazione, al Nucleo Operativo e Radiomobile di
Marsala e alla Compagnia d’Intervento Operativo della Legione Sicilia con 4 pattuglie inviate di
rinforzo su richiesta del Comando Provinciale di Trapani.
Il setaccio dei quartieri popolari insistenti nel comune e le perquisizioni specificamente orientate nei
confronti di soggetti d’interesse operativo con precedenti per furti e spaccio di droga, ha consentito,
nel complesso, di arrestare un soggetto e deferirne altri 11 alla Procura, oltre alla segnalazione in
Prefettura di quattro giovani per uso di stupefacenti.

L’uomo arrestato, classe ‘75, dovrà scontare una pena di 3 anni e mezzo in carcere per vari furti; 4
indagati sono stati denunciati per guida senza patente e i mezzi in uso, con i quali gli inquirenti
sospettano siano stati commessi reati, sono stati sequestrati; altri 3 uomini con precedenti
specifici sono stati perquisiti e trovati in possesso di grimaldelli ed arnesi atti allo scasso; 2
persone sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria per furto di energia elettrica mediante allacci
abusivi alla rete nazionale ed infine, un noto pregiudicato residente nel quartiere popolare di via
Garibaldi, è stato denunciato alla Procura per aver commesso 4 furti, sia in danno di abitazioni
che esercizi commerciali.
Tra i denunciati, un giovane petrosileno, in possesso di crack e marijuana, aveva anche allestito
nel suo garage un presunto bazar di merce rubata: trapani, fusti per olio e gasolio, motoseghe,
decespugliatori e tantissimi altri strumenti agricoli, presumibilmente di provenienza furtiva, sono
stati sequestrati dai militari dell’Arma in attesa della restituzione ai legittimi proprietari. Tra la merce
sequestrata, addirittura, figurano una moto da cross e varie matasse di erba sintetica per
campi da padel.
L’operazione odierna segue numerose attività repressive condotte dalla Stazione Carabinieri di
Petrosino che, negli ultimi due mesi, ha arrestato, in esecuzione di ordinanze di custodia in carcere,
dapprima una donna responsabile di una efferata rapina in abitazione ai danni di un’anziana
pensionata e, pochi giorni fa, un minorenne ritenuto autore di estorsioni, lesioni personali e
spaccio di stupefacenti.
Altri due minorenni di Petrosino, qualche giorno fa, sono stati denunciati per spaccio di droga e
detenzione un’arma scacciacani.
I controlli dei Carabinieri proseguiranno senza sosta con l’ausilio delle pattuglie della Compagnia
d’Intervento Operativo della Legione Sicilia che rimarranno sul comune.
Saranno inoltre pubblicate le foto della merce sequestrata per individuare i legittimi proprietari.
Ambiente
Pantelleria, al via realizzazione sede Protezione Civile, Scuola educazione ambientale e foresteria
Intervento di qualificazione dell’immobile comunale in località Buccuram per la realizzazione della sede della Protezione Civile comunale, della Scuola di educazione ambientale e forestale e della foresteria
il Sindaco comunica che la Giunta Municipale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo all’intervento di qualificazione attraverso la demolizione e ricostruzione dell’immobile di proprietà comunale sito in località Buccuram, destinato alla realizzazione della sede della Protezione Civile comunale, della Scuola di educazione ambientale e forestale e della foresteria.
Il progetto prevede la rifunzionalizzazione dell’immobile comunale mediante un intervento strutturale complessivo, finalizzato all’adeguamento dell’edificio alle esigenze operative della Protezione Civile e alle attività di formazione previste, nel rispetto della normativa vigente. L’intervento è inserito nell’ambito della programmazione dell’Ente ed è coperto da risorse finanziarie già individuate, come risultante dagli atti amministrativi approvati, con l’avvio delle successive fasi procedurali demandato ai competenti uffici comunali.
Ambiente
Pantelleria, cimice asiatica, avvistamenti e preoccupazione degli agricoltori. Ne parliamo con Giovanni Bonomo
La cimice asiatica appassionata del cappero pantesco
E’ già da qualche tempo che la cimice asiatica, nome scientifico halys halyomorpha, è sopraggiunta sull’isola, manifestando subito la sua nefasta essenza. Come le diverse specie aliene, o comunque tali per l’isola, essa rappresenta una preoccupazione per l’agricoltura, e visti i recenti workshop realizzati sull’isola, abbiamo voluto approfondire l’argomento.
Un riferimento prezioso da cui attingere nuove notizie è senza dubbio Giovanni Bonomo, agricoltore per professione e per passione, con quel piglio per la conoscenza a largo raggio che lo induce ad approfondimenti e studi continui.
Reduce dall’organizzazione del corso “Agricoltura Bionaturale”, realizzato con il Centro Culturale Giamporcaro, Bonomo ha avuto modo di farsi una idea sulla presenza della cimice asiatica a Pantelleria e possibili soluzioni per allontanarla dalle coltivazioni.
Signor Bonomo, questo insetto ha dei periodi in cui è più aggressiva e di cosa si nutre? “I periodi in cui la si vede più spesso sono le stagioni della primavera e dell’estate. Si nutre suggendo le piante, i frutti e le foglie dei capperi.
Prima avevamo la Bagrada Ilaris, che si era allocata a Scauri, Rekhale e zone limitrofe.
Qui a Pantelleria, invece, l’asiatica è stata vista dal professore Bruno Massa e un testimone l’ha vista in una pianta di cappero nel capoluogo. E non si limita ai capperi, ma aggredisce anche piante da frutta e tutte quelle piante coltivate e non, insomma quelle spontanee. Ed è attraverso proprio la frutta che deve essere arrivata, così come tanti altri insetti.”
Questa cimice non fa la schizzinosa, in buona sostanza. Come allontanarla, allora? “Esatto, le piace tutto. Per allontanarla, dobbiamo ricorrere a metodi naturali e il corso che abbiamo tenuto ad ottobre è stato illuminante. Luigi Rotondo ha spiegato che un buon “repellente” è il carbonato di calcio addizionato con un tot di mandarino ed è un composto a largo spettro, coinvolgendo diversi insetti. Un altro esperto suggerisce l’uso del sapone molle, come il Marsiglia, con cui fare trattamenti, per i quali ci vuole molto tempo e fatica. Ma la cosa urgente è cominciare ad organizzarci e forse il Parco e il Comune in sinergia posso vedere se si può trovare il sistema per una “lotta biologica”.
Siamo in pieno inverno, fine dicembre, ma la primavera arriva in un attimo e con essa il risveglio di tutta la primavera e dei suoi componenti, tra cui anche la cimice asiatica.
Ambiente
Lampedusa, riapre il Centro di Recupero delle Tartarughe
Sindaco Mannino “𝗨𝗻𝗮 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗟𝗮𝗺𝗽𝗲𝗱𝘂𝘀𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼”
Dopo circa due anni di lavoro, di sinergia e di collaborazione concreta, oggi possiamo finalmente annunciare una notizia che riempie il cuore di orgoglio: 𝗿𝗶𝗮𝗽𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗥𝗲𝗰𝘂𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗧𝗮𝗿𝘁𝗮𝗿𝘂𝗴𝗵𝗲, che avrà la sua sede nei locali dell’Area Marina Protetta di Lampedusa.
Un centro che in passato non era stato messo nelle condizioni di proseguire il proprio prezioso lavoro e che oggi torna finalmente ad essere operativo, restituendo al nostro territorio un presidio fondamentale di tutela, ricerca e cura.
Questo centro non è solo un luogo di scienza e protezione, dove ogni giorno si lavora per salvaguardare una specie simbolo del Mediterraneo come la Caretta caretta.
È anche un segno concreto dell’identità di Lampedusa: un’isola che difende il suo mare, la sua biodiversità e guarda al futuro con responsabilità.
La riapertura rappresenta inoltre una straordinaria opportunità turistica e culturale, un’attrazione di primo livello capace di raccontare ai visitatori il valore del nostro patrimonio naturale e l’impegno che mettiamo nella sua difesa.
Un ringraziamento sentito all’Associazione Caretta Caretta e a Daniela Freggi, al mio Assessore Pietro De Rubeis che ha seguito tutti i passaggi amministrativi, e a tutti coloro che hanno creduto in questo percorso, lavorando con passione, competenza e visione.
Oggi Lampedusa compie un passo importante. Per il mare. Per le tartarughe. Per la nostra comunità.
Bentornato, Centro di Recupero delle Tartarughe.
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