Ambiente
Pantelleria, tornano le Giornate FAI di primavera il 5 e 6 giugno
Si rinnova l’appuntamento con le giornate di primavera del Fondo ambiente italiano (FAI), giunto alla 29 esima edizione. La manifestazione, che avrebbe dovuto svolgersi a metà maggio (rimandata a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia), torna questo fine settimana e sarà ricchissimo di appuntamenti in tutta la Sicilia.
Anche Pantelleria partecipa alla kermesse aprendo le visite allo spettacolare Giardino Pantesco Donnafugata dell’omonima azienda vinicola, donato dalla famiglia Rallo al FAI nel 2008 per far conoscere questo “simbolo del rapporto sacro tra l’uomo e la natura”.
Situato in contrada Khamma, ha origini che si perdono nella notte dei tempi. I giardini panteschi pare che risalgano addirittura al 3.000 a.C. Pur non conoscendo esattamente l’età di quello di Donnafugata, grazie a qualche piccolo restauro, esso presenta ancora oggi un buono stato di conservazione.
Semplice recinto di pietra locale, posata a secco, è un luogo magico in cui forza della natura e ingegno dell’uomo si fondono a creare un’opera mirabile, capace di trasmettere stupore a ogni incontro. Esso custodisce e protegge dai venti, che spirano impetuosi gran parte dell’anno, una sola pianta, un arancio dell’antica varietà “Portogallo”. Il giardino, con diametro di 11 metri e altezza massima di 4, presenta un’unica stretta apertura dalla quale si accede e altre piccole feritoie per l’ingresso dell’acqua piovana. Le caratteristiche naturali della pietra, unite all’ingegnosità costruttiva dell’uomo, fanno sì che al suo interno si formi un particolare microclima.
Ma vediamo in dettaglio come funziona. Le variabili in gioco sono tre: l’escursione termica tra il giorno e la notte, le caratteristiche intrinseche delle pietre (per loro stessa natura molto porose) e la particolarità costruttiva del muro (messo in opera con inclinazione verso l’interno). Astuti dettagli che permettono di mantenere quella preziosissima umidità che assicura nutrimento alla pianta anche in una terra aspra e arida. Il muro, infatti, non solo protegge la pianta dal vento, ma crea ombra riducendo l’evaporazione dell’umidità intrappolata dal suolo e la traspirazione della pianta stessa. La condensazione notturna forma la rugiada che contribuisce, infine, a soddisfare il fabbisogno idrico dell’albero. Un antico e ingegnoso sistema agronomico autosufficiente, quindi, unico nel suo genere, che soddisfa l’esigenza idrica anche in assenza di irrigazione. In tal modo questa antica pianta è ancor oggi capace di donare gustosi e zuccherini frutti.
Le visite iniziano questo weekend in occasione dell’iniziativa promossa dal FAI, ma si potrà continuare a farlo anche oltre tali date negli orari di apertura della cantina (a giugno da lunedì a sabato e da luglio a settembre tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 20).
Ricordiamo che in Sicilia sono in totale 42 i luoghi di cultura visitabili. Una grande occasione non solo per rivedere luoghi che già conosciamo e amiamo, ma anche per visitare quelli meno conosciuti o normalmente inaccessibili. Essi infatti apriranno in via eccezionale per l’occasione.
Le visite hanno un contributo libero a partire da 3 € e sono organizzate in totale sicurezza, rispettando le normative vigenti anti-Covid. I posti disponibili sono limitati. Si consiglia quindi di prenotare online sul sito https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/sicilia/
Le Giornate FAI di Primavera si inquadrano nelle iniziative di raccolta pubblica occasionale di fondi (Art 143, c 3, lett a, DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97) nel corso della quale si chiede a coloro che lo desiderano di sostenere il Fondo con un contributo minimo. Coloro che scelgono di donare online possono già da ora prenotare il proprio spazio di visita, assicurandosi così l’ingresso. Il contributo, che verrà raccolto anche nelle piazze delle principali città, è libero e non obbligatorio. Si tratta di una donazione per sostenere la missione del FAI che, come mai prima, ha bisogno del sostegno di tutti per poter far fronte alle difficoltà causate dai mesi di blocco delle attività dovute alla pandemia.
(Credit immagine: comunicato stampa da www.donnafugata.it)
Giuliana Raffaelli
Ambiente
Guardia Costiera – Operazione Calypso controlli serrati a Gela, Cefalù, Pelagie, Pantelleria, Egadi e Ustica
Conclusa operazione Calypso: oltre 992 controlli e più di 5.500 kg di prodotto ittico irregolare
Si è appena conclusa la fase finale dell’operazione complessa denominata “Calypso”, coordinata dal 12° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Palermo, avente giurisdizione sul tratto di costa e di mare prospiciente i comuni costieri da Gela a Cefalù, incluse le Isole Pelagie, Pantelleria, le Egadi e Ustica.
L’operazione ha visto impegnate, sia a terra che in mare, le donne e gli uomini della Guardia Costiera di Palermo e degli uffici marittimi dipendenti, in un’intensa attività di controllo dell’intera filiera della pesca, finalizzata a verificare il rispetto delle disposizioni nazionali e internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino.
Particolare attenzione è stata riservata alla prevenzione e alla repressione degli illeciti connessi all’impiego di attrezzi da pesca non conformi, alla tutela delle specie oggetto del “fermo biologico”, alla salvaguardia del consumatore dalle frodi alimentari e alla garanzia della qualità e tracciabilità del prodotto ittico destinato ai ristoranti e alle famiglie.
Nel periodo compreso tra il 20 ottobre e il 12 novembre 2025, il dispositivo operativo
ha effettuato oltre 990 controlli ispettivi presso mercati ittici e rionali, esercizi di
ristorazione, centri di distribuzione all’ingrosso, piattaforme logistiche, vettori stradali,
ambulanti abusivi e unità da pesca in attività.
L’attività di vigilanza ha portato
all’accertamento di 70 illeciti amministrativi, alla contestazione di sanzioni
pecuniarie per un ammontare complessivo di 87.000 euro, al deferimento di un
cittadino extracomunitario all’Autorità Giudiziaria per pesca illegale in acque
territoriali, nonché al sequestro di 26 attrezzi da pesca irregolari e alla
sospensione di un’attività commerciale di vendita al dettaglio.
Complessivamente sono stati sequestrati circa 5.550 chilogrammi di prodotto ittico,
giudicato non idoneo al consumo umano dai dirigenti medici dell’ASP competente e
successivamente avviato alla distruzione da parte di una ditta specializzata.
Tra le attività più significative, si evidenziano numerosi interventi condotti nella Città
Metropolitana di Palermo, presso mercati ittici, esercizi di ristorazione e centri di
distribuzione all’ingrosso, nonché attraverso l’attività di monitoraggio delle piattaforme
social. In tali contesti sono stati sequestrati complessivamente 1.200 chilogrammi di
prodotti ittici, molti dei quali dichiarati non idonei al consumo umano dal personale
dell’ASP 6 – Palermo.
Esito ulteriore ispezione
Nel corso di un’ulteriore ispezione congiunta all’interno di una pescheria, a causa delle gravi carenze igienico-sanitarie riscontrate, il personale sanitario dell’ASP ha disposto, in applicazione delle normative del cosiddetto “pacchetto igiene”, la chiusura immediata dell’attività commerciale.
A Mazara del Vallo, nel corso di diverse attività ispettive, i militari hanno proceduto al controllo di uno stabilimento ittico durante le operazioni di scarico delle merci, ispezionando un autoarticolato proveniente da un porto dell’Unione Europea. Le verifiche hanno accertato che il prodotto trasportato — consistente in 2.200 chilogrammi di gambero rosso e viola, per un valore commerciale di circa 120.000 euro — era stato pescato in una zona non consentita dalla vigente normativa comunitaria. Di conseguenza, è stata elevata la relativa sanzione prevista dalle disposizioni di legge.
A Lampedusa, la motovedetta CP 285 della Guardia Costiera ha intercettato un motopeschereccio di nazionalità tunisina intento in attività di pesca all’interno delle acque territoriali italiane. L’equipaggio, accortosi della presenza dell’unità militare, nel tentativo di occultare il pescato ha tagliato la rete, provocando la ricaduta in mare del prodotto. Il motopesca è stato scortato in porto, dove, al termine delle verifiche ispettive, il comandante è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 8, comma 1, del D. Lgs. n. 4/2012, con il sequestro di 900 metri di rete da pesca.
L’operazione “Calypso” conferma l’impegno costante della Guardia Costiera nel contrasto alla pesca illegale e nella salvaguardia delle risorse del mare, a tutela dell’ambiente, della legalità e della sicurezza alimentare dei cittadini.
Ambiente
Una rarità botanica a Pantelleria
La professoressa Erina Montoleone ci segnala il Myoporum laetum
Da circa due anni la prof.ssa Erina Montoleone, autrice di diverse pubblicazioni sulle piante spontanee di Pantelleria, segue con attenzione l’evoluzione (crescita, fioritura e fruttificazione) di una Scrofulariacea. Si tratta del Myoporum laetum (=Mirioporum lieto), una specie endemica della Nuova Zelanda.
Il Myoporum laetum viene comunemente utilizzato per la formazione di siepi e barriere frangivento, grazie alla sua crescita rapida e alla notevole resistenza alla siccità, caratteristiche che lo rendono adatto a diversi tipi di terreno, anche aridi e poveri.
Nella
cultura Maori è considerato un ottimo repellente naturale: le foglie, infatti, vengono
strofinate sulla pelle per tenere lontani zanzare e pappataci.
In Italia, la presenza di questa specie non era mai stata confermata. 
Nel corso degli anni
sono emerse alcune presunte segnalazioni in Toscana, Sardegna e Sicilia, ma tutte si
sono poi rivelate errate.
Due anni fa, durante una delle sue consuete escursioni, la prof.ssa Montoleone ha
rinvenuto un esemplare spontaneo sull’isola, lungo la strada Perimetrale, all’incrocio con
via Kazen.
L’insediamento spontaneo di questa pianta rende l’esemplare di Pantelleria estremamente significativo, non solo per la flora locale ma anche per l’intero territorio nazionale. Purtroppo, la pianta non è mai riuscita né a fiorire né a fruttificare (eventi che normalmente si verificano da marzo a giugno) poiché cresce accanto a un tombino, in un’area molto ristretta e degradata, simile a una piccola discarica.
La prof.ssa Montoleone si reca spesso a visitarla e, una mattina, ha notato che a pochi centimetri dal tronco erano stati scaricati rifiuti edili. Per evitare che il Myoporum laetum venisse sepolto ha prontamente chiesto l’intervento dell’Ente Parco, affinché fossero adottate misure di salvaguardia per questa specie così rara e preziosa.

L’Ente Parco si è attivato pulendo l’area circostante la pianta e installando una rete di
protezione intorno al Myoporum laetum, al quale auguriamo lunga vita.
Un sentito ringraziamento alla prof.ssa Erina Montoleone per la sua sensibilità, la
dedizione e l’instancabile impegno nella ricerca e nello studio delle piante spontanee della
sua amata isola.
Davide Emma
Ambiente
Pantelleria, concorso per assunzione a tempo indeterminato: la graduatoria
Ecco chi è passato
Concorso pubblico, pubblico, per titoli, integrato da una prova d’idoneità, finalizzato
all’assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e pieno di n.
5 (cinque) unità con profilo professionale di “Operatori dei Servizi Ecologici e
Manutentivi”, inquadrate nell’Area degli Operatori (ex cat. A posizione economica
ex A1), con riserva di n. 1 posto in favore dei Volontari delle Forze Armate e di n. 1
posto riservato ai Volontari del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale.
A conclusione delle operazioni della Commissione Giudicatrice inerenti al
concorso pubblico, per titoli ed esami, finalizzato all’assunzione con contratto di lavoro
subordinato a tempo indeterminato e pieno, di n. 5 (cinque) unità con profilo professionale di
“Operatore dei Servizi Ecologici e Manutentivi”, inquadrate nell’Area degli Operatori (ex cat. A
– p.e. ex A1), con le riserve previste in favore dei Volontari delle Forze Armate e dei Volontari
del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale, sono risultati vincitori i seguenti
candidati:
Franco Marco Aurelio;
Maccotta Giuseppe;
Di Gregorio Michele;
Farina Stefano;
Arbola Sandro (riservatario);
Risultano idonei altri n. 29 candidati e che non si applicherà alcuna riserva
assunzionale in favore dei Volontari del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale, in
quanto nessuno dei candidati partecipanti è risultato idoneo.
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