Cronaca
Pantelleria, ripristinata a Gadir postazione di salvataggio. Fumuso sempre all’opera con Com. Terrone e Pres. Raffaele

Oggi pomeriggio, a Gadir, la postazione di salvataggio è stata nuovamente dotata del ciambellone salvagente.
Quindi, prosegue il progetto di Andrea Fumuso di corredare i punti focali di balneazione dell’isola di strumenti per l’emergenza in mare.
Queste iniziative sono sempre seguite dal Comandante in persona dell’Ufficio Marittimo di Pantelleria, il Ten. di Vascello Antonio Terrone, che così si è pronunciato sull’idea: Comandante Terrone come commenta questa iniziativa così lodevole di Fumuso, cui potevamo pensarci tutti sull’isola ma nessuno l’ha fatto? “Potrebbe sembrare un gesto semplice e banale, ma in una zona come Pantelleria dove il mare non è sempre accogliente e facile da gestire, è di grande importanza. Spero che mai si debba ricorrere a questo strumento, ma qualora dovesse servire, si salverebbero delle vite umane. Quindi, sicuramente va rivolto a Fumuso un plauso alla sua associazione e a quanti si adoperano per ripristinare queste postazioni.”
Era anche presente Eduardo Raffaele, Presidente del glorioso Circolo Trieste di Khamma e a cui chiediamo come mai la sua presenza in quel momento? “Il Circolo è presente per ringraziare lo splendido Gadir, che lo scorso anno ci ha ospitati con un evento. Così ci siamo uniti all’iniziativa di Andrea Fumuso a Gadir, la località balneare di Khamma. La ciambella e la cima sono stati inoltre donati dal nostro Circolo.”
Fumuso sta riuscendo, oltre che a gesti pratici come acquistare e istallare delle dotazioni per l’emergenza in mare, anche a funzionare da collante delle varie entità del territorio isolano.
Al momento, l’amministratore di La Voce dei Panteschi, insieme al Comandante Antonio Terrone, ha già riabilitato le seguenti zone: Bue Marino Alto, Bue Marino Basso, Campobello porticciolo, Cala Levante, Cala Tramontana, Gadir. Cala Cinque Denti e Khattibuale saranno dotate a breve, non appena arriveranno i ciambelloni.
Marina Cozzo
Economia
Pantelleria – Turismo, cercasi sponsor per il TTG di Rimini

Al fine di reperire sponsor per la partecipazione alla TTG di Rimini che si terrà nel periodo 8/10 ottobre 2025, il Comune di Pantelleria ha avviato procedura di individuazione, con la seguente modulistica:
A) nonché la modulistica per la presentazione di domande di sponsorizzazione (Allegati B1 e B2), che formano parte integrante e sostanziale del presente atto, per l’acquisizione di manifestazioni di interesse alla sponsorizzazione della partecipazione alla TTG di Rimini che si terrà nel periodo 8/10
ottobre 2025 ed il relativo schema di contratto (Allegato C), da pubblicarsi in data
successiva al presente provvedimento;
B) il fine è l’attivazione di procedure di sponsorizzazione tese al conseguimento
di economie di spesa per l’Ente e alla contemporanea realizzazione della
partecipazione alla TTG di Rimini che si terrà nel periodo 8/10 ottobre 2025;
C) l’obiettivo è di verificare la disponibilità esistente da parte di soggetti pubblici
e privati al finanziamento, a titolo di sponsor, del programma di partecipazione alla
TTG di Rimini che si terrà nel periodo 8/10 ottobre 2025;
D) i soggetti ai quali è rivolto l’avviso sono enti pubblici e privati, operatori
economici, quali imprese, anche individuali, società, associazioni, enti,
fondazioni, cooperative, consorzi (anche temporanei) e istituzioni in genere, in
qualunque forma costituite, pubbliche o private, persone fisiche, in possesso dei
requisiti di ordine generale di cui all’art. 94 e ss del D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 per
contrarre con la Pubblica Amministrazione e il cui messaggio comunicazionale, a
giudizio insindacabile dell’Ente Promotore, risulti compatibile con il tema e le
finalità pubbliche perseguite;
E) la forma del contratto sarà quella della scrittura privata, soggetta a registrazione
in caso d’uso;
F) il valore economico sarà specificamente individuato ed inserito nei relativi
contratti di sponsorizzazione e corrisponderà all’importo della somma direttamente
erogata dallo sponsor;
F) i contratti di sponsorizzazione si stipuleranno secondo gli elementi essenziali
di base definiti nell’Avviso e nel relativo schema di contratto allegato (All. C);
H) le manifestazioni di interesse degli operatori interessati dovranno pervenire al
Comune di Pantelleria, utilizzando l’allegato modello (All. B1 e B2) a mezzo
pec all’indirizzo: protocollo@pec.comunepantelleria.it ;
Nel link di seguito troverete tutti i moduli necessari per la partecipazione:
https://egov.comunepantelleria.it/mc/mc_p_dettaglio.php?id_pubbl=51216
Cronaca
“Giorgio Armani, un dono d’amore per Pantelleria”, il ricordo di Vincenzo Campo

“Quell’incontro resterà per sempre impresso nella mia memoria, così come l’emozione di aver potuto stringere la mano a un grande uomo che ha saputo unire genialità, umiltà e un amore sincero per Pantelleria”
Non tutti i grandi uomini si limitano a lasciare il segno nel proprio campo. Alcuni scelgono di intrecciare la propria vita con quella di una comunità, fino a diventarne parte. Giorgio Armani è stato questo per Pantelleria: non solo il genio della moda conosciuto in tutto il mondo, ma un amico sincero e un benefattore che ha legato indissolubilmente il suo nome alla nostra isola.
Il primo vero “vip” che decise di trascorrere regolarmente le sue estati a Pantelleria, diventando una calamita naturale per tanti altri personaggi illustri, Armani ha sempre mostrato un affetto autentico per l’isola, lontano dai riflettori. Un amore che si è tradotto in gesti concreti, soprattutto nei momenti più difficili.
Dopo l’incendio devastante dell’agosto 2022, che lambì persino la sua residenza, Armani non rimase indifferente. Poco dopo mi contattò, allora ero Sindaco di Pantelleria, attraverso i suoi referenti per donare 500 mila euro alla comunità pantesca, colpita nel profondo da quella tragedia. Le sue indicazioni furono chiare e toccanti: sostenere i giovani, rafforzare le iniziative fi protezione civile, aiutare chi era stato colpito.
Già, comunque, due anni prima aveva contribuito con la Fondazione Giorgio Armani in maniera determinante per una ricerca scientifica eseguita a Pantelleria da l’Università Federico II di Napoli, il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Chimica Biomolecolare – sezione di Pozzuoli e L’Associazione di Promozione Sociale Mediterranaean Academy of Life Sciences.
Ricordo come fosse ieri l’incontro avvenuto sul suo yacht, poco prima della sua partenza dall’isola a fine estate 2022.
Un’emozione indescrivibile: davanti a me non c’era solo un’icona mondiale, ma un uomo di immensa bontà, legato visceralmente a Pantelleria. In quell’occasione discutemmo delle iniziative già concordate con i suoi legali: portare la rete idrica a Gadir e completare quella di Cala Levante per dotare, tra l’altro, l’isola di punti strategici di carico acqua utili allo spegnimento incendi; ripristinare il campo di calcio all’Arenella; fornire mezzi e attrezzature alla protezione civile; ristorare i danni subiti dalle coltivazioni; e infine promuovere un bando per sostenere chi avrebbe rimesso in produzione i terreni abbandonati, oggi benzina per gli incendi.
Quell’incontro resterà per sempre impresso nella mia memoria, così come l’emozione di aver potuto stringere la mano a un grande uomo che ha saputo unire genialità, umiltà e un amore sincero per Pantelleria.
Grazie, Re Giorgio.
Vincenzo Campo
Ambiente
Palloncini e inquinamento, ecco perché sono estremamente legati

Anche i palloncini “biodegradabili” in realtà ci mettono almeno 6 anni per degradarsi e nel frattempo danneggiano l’ecosistema
Lanciare in aria palloncini è un vecchio rituale da molti praticato, ma dietro un momento di festa e di gioia, il nostro pianeta è l’unico a pagarne le conseguenze.
A confermalo sono i dati che rivelano l’inquinamento provocato dai palloncini, considerati tra i tre rifiuti più dannosi per la fauna marina.
E se mentre vengono lanciati in aria gli occhi sono rivolti verso il cielo, in realtà i palloncini spesso ritornano giù, raggiungendo le acque marine, ma anche i fiumi e i boschi.
A volte abbiamo sentito dire che i palloncini in plastica metallizzata sono biodegradabili ma non è così perché, in futuro, diventeranno solo microplastiche. In generale possono impiegarci anche 6 anni per degradarsi e, nel frattempo, provocherebbero sicuramente altri danni ambientali.
E’ proprio una ricerca ad affermare che alcune parti dei palloncini formino l’80% dei rifiuti trovati nello stomaco di tartarughe marine sottoposte all’analisi.
Dovremmo rivolgere più attenzione verso queste tematiche in un’era segnata dal cambiamento climatico, diventato un problema sempre più difficile da affrontare e preoccupante per tutti, soprattutto per le giovani generazioni.
Proprio quest’estate a Palermo la Plastic Free Onlus, associazione che dal 2019 si oppone all’inquinamento da plastica, ha denunciato il rilascio di circa 100 palloncini in aria durante un concerto. Un fenomeno accaduto anche in altre realtà, mettendo così in luce come ancora oggi, talvolta, si sottovaluti una questione così urgente e globale.
PlasticFree ha avviato da tempo una campagna nazionale contro l’uso improprio dei palloncini e più di 120 Comuni italiani ritengono necessario tutelare l’ambiente. E’ il Trentino il primo luogo italiano che dal 2021 ha introdotto un divieto in tutta la provincia. Anche “MareVivo” ha lanciato una campagna di sensibilizzazione contro l’inquinamento provocato dai palloncini.
Giada Zona
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