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Economia

Pantelleria, più di 2milioni di euro per il Molo Toscano e 3milioni per il Centro Storico

Redazione

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2.356.000  per la messa in sicurezza del Molo Toscano e 2.999.924,84  per la riqualificazione urbana dell’area ricompresa tra l’aeroporto e il porto di Pantelleria centro per il Comune di Pantelleria.

Lo scorso 31 maggio, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera n. 292 con la quale è stato approvato l’elenco degli interventi dell’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità da finanziare con le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 2021/2027 per un importo complessivo di euro 213.561.194,18 e in tale elenco sono presenti i due interventi per Pantelleria.

Con il primo sarà ripristinata la sicurezza del Molo Toscano del Porto nuovo in modo da migliorarne la fruizione, mentre con il secondo si interverrà per riqualificare i collegamenti tra aeroporto e porto di Pantelleria, prevedendo una serie di lavori sulla viabilità che riguarderanno le Vie: Madonna della Margana, San Nicola, Kuddia Bruciata, Roma e Punta di Croce.

Gli interventi previsti riguarderanno la manutenzione generale della superficie stradale con pulizia, scarifica del manto, applicazione dello strato di usura, esecuzione di segnaletica orizzontalerealizzazione di cunette, marciapiedi e sottoserviziripristino di corpi illuminanti divelti, collocazione di barriere di sicurezza, ripristino di muretti.

Tra gli interventi previsti, saranno di notevole importanza per la sicurezza stradale la realizzazione della rotonda tra le vie San Nicola, Kazzen, Madonna della Margana e Velcimursà e l’allargamento di Via Roma e collegamento con Via Itria.

Il progetto di questi interventi è stato redatto dall’Ing. Luppino dell’Ufficio Tecnico comunale e approvato dalla Giunta comunale con la delibera n. 55 del 08/04/2022.

I passi successivi consisteranno nell’acquisizione del parere da parte delle competenti Commissioni legislative permanenti dell’Assemblea Regionale Siciliana, cui seguirà la definitiva approvazione della Giunta Regionale.

Soddisfazione è stata espressa da Angelo Parisi, Assessore ai Lavori Pubblici di Pantelleria: “Con l’apprezzamento da parte della Giunta Regionale dell’elenco delle opere da finanziare con il Fondo di Sviluppo e Coesione 2021/2027 si pone il primo tassello per il finanziamento di due importanti interventi che riguarderanno Pantelleria. Un ringraziamento va, come al solito, ai tecnici del Settore II per la redazione dei progetti e all’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità che li ha inseriti nell’elenco di quelli da finanziare. Adesso speriamo che i tempi per l’approvazione definitiva, che passeranno per il parere delle Commissioni legislative dell’ARS, siano rapidi in modo da poter affidare i lavori il prima possibile”.

Il Sindaco Vincenzo Campo sottolinea l’importanza di questi lavori: “Dopo anni di attesa, finalmente trovano un finanziamento anche questi progetti che riguardano arterie fondamentali per l’isola e per i suoi servizi. Cominciamo a raccogliere i frutti di un lavoro costante portato avanti in questa consigliatura con la presentazione di numerosi progetti importanti per l’isola. Tanti fondi sono già arrivati grazie all’Assessore Parisi e il nostro Ufficio Tecnico, ma aspettiamo di veder avviati finalmente anche tutti i progetti in itinere che risentono delle lunghezze burocratiche che caratterizzano il sistema Italia.”

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Ambiente

Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale

Redazione

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Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.

Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata nel 2018. Un po’ di storia Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con la Pasqua.
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali e personali di ognuno di noi.

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

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Cronaca

La “guerra” dell’Ora Legale in Europa: Commissione UE vuole abolizione. Domani lancette indietro

Redazione

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Tra risparmio energetico nullo e impatti sulla salute, la Commissione Europea dichiara l’ora legale una “assurdità”, ma la necessaria maggioranza degli Stati membri continua a mancare
di Filomena Fotia da Meteoweb.eu

Il conto alla rovescia per l’abolizione del cambio stagionale dell’ora sembra essersi interrotto a metà strada, bloccato da un muro di veti incrociati nel Consiglio dell’Unione Europea. Nonostante la volontà popolare e la spinta della Commissione, l’alternanza tra ora solare e legale, nata negli anni ’70 per ragioni di risparmio energetico, continua a scandire le nostre vite 2 volte l’anno. La Commissione Europea, forte di un parere schiacciante espresso da 4,6 milioni di cittadini – un record per una consultazione pubblica UE – che si sono dichiarati a favore della fine di questa pratica, ha da tempo avanzato la proposta di abolizione. Il Parlamento Europeo ha fatto la sua parte, votando a favore nel 2019 e stabilendo il 2021 come anno limite per il cambiamento.

“Un ritmo che non conviene più”
Eppure, a diversi anni di distanza, nulla è cambiato. Il commissario UE per i Trasporti e il Turismo Sostenibili, Apostolos Tzitzikostas, ha ribadito a Strasburgo la posizione della Commissione: lo spostamento delle lancette “non ha più alcun fine“. “L’iniziativa nacque in risposta alla crisi energetica, ma oggi non produce più alcun risparmio energetico per nessun settore, ma anzi porta complicazioni inutili“, ha dichiarato il commissario, annunciando un’ulteriore “analisi più approfondita con uno studio dettagliato” per superare l’attuale stallo.

Le motivazioni della Commissione non sono solo economiche: l’attenzione si sposta sempre più sugli impatti sulla salute e sull’umore, in particolare per bambini e anziani, che “patiscono le conseguenze maggiori” di questo “mini-jet lag” semestrale. Recenti studi, infatti, suggeriscono un impatto negativo sui ritmi circadiani, che in alcuni Paesi del Sud Europa vengono mitigati dalla scelta di rimanere con l’ora legale permanente.

Il blocco degli Stati Membri
Nonostante il chiaro segnale dei cittadini, con Tzitzikostas che sottolinea come “i cittadini europei vogliono la fine di questa assurdità“, il processo decisionale si è incagliato. “Gli Stati membri al Consiglio non hanno ancora raggiunto una posizione univoca” ha concluso il commissario.

Il nodo cruciale risiede nel Consiglio, dove per definire una posizione è necessaria una maggioranza qualificata di Stati membri, consenso che al momento non esiste. L’assenza di tale maggioranza stoppa l’iter legislativo, nonostante la Spagna abbia recentemente riaperto la discussione a livello europeo, con il premier Pedro Sanchez, secondo cui il cambio d’ora “francamente non ha senso“.

In sostanza, per adottare la legislazione che porrebbe fine ai cambi stagionali è necessario l’accordo sia del Parlamento Europeo che del Consiglio. Fino a quando gli Stati membri non troveranno un terreno comune, la “battaglia” per un orario stabile è destinata a rimanere sospesa. L’orologio biologico e quello dell’economia europea continueranno a disallinearsi 2 volte l’anno, in attesa di una decisione che l’Europa, per ora, non riesce a prendere.

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Economia

Pantelleria tra 85 comuni con bus gratis per under 20

Direttore

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In provincia di Trapani: Pantelleria, Partanna, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Marsala, Favignana

L’ultima finanziaria regionale ha fissato in 85 i comuni siciliani che beneficeranno dell’intervento, grazie ad un fondo da due milioni di euro per coprire le spese del trasporto pubblico urbano dei giovani di età inferiore ai vent’anni.

L’intervento è riservato ai residenti nei comuni dotati di servizio di trasporto urbano e appartenenti a famiglie con un Isee non superiore a 25.000 euro. 
Saranno gli enti poi ad avviare i bandi comunali e ad assegnare il bonus in base alla cronologia delle domande presentate.

I contributi più consistenti per il bonus trasporti ai giovani sono andati alle tre Città metropolitane di Palermo (110.757 euro), Catania (67.846) e Messina (60.920). In provincia di Trapani, 33.432, così distribuiti: Pantelleria 13.050 euro; Partanna 13.167; Castellammare del Golfo 20.199; Castelvetrano 34.092; Marsala 45.864; Favignana: 6.099.

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