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Ambiente

Pantelleria, Parco Nazionale e CAI isolani ospiti al Centenario dell’Aereonautica

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Il 28/03/2023 in occasione del Centenario dell’Aeronautica Militare Italiana, grazie al Com.te Col. Linzalone Franco, presso lo storico Hangar del Distaccamento Aeroportuale di Pantelleria, era presente uno stand del Parco Nazionale Isola di Pantelleria e della Sottosezione del CAI di Pantelleria della Sezione di Petralia Sottana.

All’interno dello stand era possibile avere del materiale informativo, mappe e dépliant del Parco Nazionale di Pantelleria e del Club Alpino Italiano. Erano presenti le Guide del Parco Nazionale Isola di Pantelleria e Soci CAI, la Prof.ssa Antonietta Valenza, Piergiacomo Bianco e il Geol. Fulvio Fonseca, i quali hanno fornito ai partecipanti dell’evento informazioni naturalistiche, storiche, geologiche e caratteristiche di Pantelleria. Era inoltre possibile visionare dei campioni di rocce rappresentativi di alcuni affioramenti di Pantelleria ed avere spiegazioni sulle attività del Club Alpino Italiano.

L’evento ha dato anche la possibilità di presentare a Pantelleria il “Primo Censimento delle Grotte dell’Isola di Pantelleria”, un’attività che è stata concretizza tra il 2020 ed il 2021 su iniziativa della Sottosezione di Pantelleria, e grazie al supporto del CAI Catania Sezione dell’Etna ed in collaborazione con il Parco Nazionale Isola di Pantelleria; l’articolo è uscito in questi giorni nel libro del congresso di speleologia in ambienti vulcani tenutosi a Catania nel 2021 (“19th International Symposium on Vulcanospeleology” dal 28/08 al 03/09/2023, a Catania). L’articolo di Bucolo et al. è possibile trovarlo nel seguente link: http://www.vulcanospeleology.org/sym19/ISV19Proceedings.pdf

Nell’evento del Centenario dell’Aereonautica, era anche possibile osservare un elicottero “AW 139” in assetto “search and rescue” dell’82^ Centro SAR di Trapani Birgi, con i relativi operatori di bordo: piloti, vericellisti ed aereosoccoritori; i quali operatori di bordo hanno fornito spiegazioni riguardanti alle loro attività e specializzazioni. L’evento ha dato anche la possibilità di osservare le ricerche storiche sull’Hangar di Pantelleria presentati dal Maresciallo Picone, la Sala Convegni in cui all’interno erano presenti le teche museali con attrezzatura militare storica e l’elica di un “Aer.Macchi C 202 – Folgore” recuperata nei fondali di Pantelleria, libri storici su Pantelleria, le Vespe del “Vespa Club d’Italia – Sezione di Pantelleria”, le attrezzature ed i presidi del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Pantelleria, nonché poter degustare prodotti tipici locali enogastronomici offerti da “Pantelleria Enoica”.

Per quanti volessero avvicinarsi al mondo CAI ed iscriversi alla Sottosezione è possibile contattare il Reggente Luigi Fontanarosa al 3911648613 o il Segretario Fulvio Fonseca al 3923837308 o tramite email all’indirizzo gruppocaipantelleria@gmail.com. Era presente all’iniziativa il Reggente Luigi Fontanarosa, che a nome della Sottosezione CAI di Pantelleria, ha ringraziato il Comandante dell’Aeronautica Militare, per aver dato la possibilità di divulgare le attività svolte sul territorio dall’Associazione e dal Parco Nazionale.

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Ambiente

Pantelleria, al via realizzazione sede Protezione Civile, Scuola educazione ambientale e foresteria

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Intervento di qualificazione dell’immobile comunale in località Buccuram per la realizzazione della sede della Protezione Civile comunale, della Scuola di educazione ambientale e forestale e della foresteria

il Sindaco comunica che la Giunta Municipale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo all’intervento di qualificazione attraverso la demolizione e ricostruzione dell’immobile di proprietà comunale sito in località Buccuram, destinato alla realizzazione della sede della Protezione Civile comunale, della Scuola di educazione ambientale e forestale e della foresteria.

Il progetto prevede la rifunzionalizzazione dell’immobile comunale mediante un intervento strutturale complessivo, finalizzato all’adeguamento dell’edificio alle esigenze operative della Protezione Civile e alle attività di formazione previste, nel rispetto della normativa vigente. L’intervento è inserito nell’ambito della programmazione dell’Ente ed è coperto da risorse finanziarie già individuate, come risultante dagli atti amministrativi approvati, con l’avvio delle successive fasi procedurali demandato ai competenti uffici comunali.

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Pantelleria, cimice asiatica, avvistamenti e preoccupazione degli agricoltori. Ne parliamo con Giovanni Bonomo

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La cimice asiatica appassionata del cappero pantesco

E’ già da qualche tempo che la cimice asiatica, nome scientifico halys halyomorpha, è sopraggiunta sull’isola, manifestando subito la sua nefasta essenza. Come le diverse specie aliene, o comunque tali per l’isola, essa rappresenta una preoccupazione per l’agricoltura, e visti i recenti workshop realizzati sull’isola, abbiamo voluto approfondire l’argomento.

Un riferimento prezioso da cui attingere nuove notizie è senza dubbio Giovanni Bonomo, agricoltore per professione e per passione, con quel piglio per la conoscenza a largo raggio che lo induce ad approfondimenti e studi continui.

Reduce dall’organizzazione del corso “Agricoltura Bionaturale”, realizzato con il Centro Culturale Giamporcaro, Bonomo ha avuto modo di farsi una idea sulla presenza della cimice asiatica a Pantelleria e possibili soluzioni per allontanarla dalle coltivazioni.

Signor Bonomo, questo insetto ha dei periodi in cui è più aggressiva e di cosa si nutre?I periodi in cui la si vede più spesso sono le stagioni della primavera e dell’estate. Si nutre suggendo le piante, i frutti e le foglie dei capperi.
Prima avevamo la Bagrada Ilaris, che si era allocata a Scauri, Rekhale e zone limitrofe. 
Qui a Pantelleria, invece, l’asiatica è stata vista dal professore Bruno Massa e un testimone l’ha vista in una pianta di cappero nel capoluogo. E non si limita ai capperi, ma aggredisce anche piante da frutta e tutte quelle piante coltivate e non, insomma quelle spontanee. Ed è attraverso proprio la frutta che deve essere arrivata, così come tanti altri insetti.”

Questa cimice non fa la schizzinosa, in buona sostanza. Come allontanarla, allora?Esatto, le piace tutto. Per allontanarla, dobbiamo ricorrere a metodi naturali e il corso che abbiamo tenuto ad ottobre è stato illuminante. Luigi Rotondo ha spiegato che un buon “repellente” è il carbonato di calcio addizionato con un tot di mandarino ed è un composto a largo spettro, coinvolgendo diversi insetti. Un altro esperto suggerisce l’uso del sapone molle, come il Marsiglia, con cui fare trattamenti, per i quali ci vuole molto tempo e fatica. Ma la cosa urgente è cominciare ad organizzarci e forse il Parco e il Comune in sinergia posso vedere se si può trovare il sistema per una “lotta biologica”.

Siamo in pieno inverno, fine dicembre, ma la primavera arriva in un attimo e con essa il risveglio di tutta la primavera e dei suoi componenti, tra cui anche la cimice asiatica.

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Lampedusa, riapre il Centro di Recupero delle Tartarughe

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Sindaco Mannino “𝗨𝗻𝗮 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗟𝗮𝗺𝗽𝗲𝗱𝘂𝘀𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼”

Dopo circa due anni di lavoro, di sinergia e di collaborazione concreta, oggi possiamo finalmente annunciare una notizia che riempie il cuore di orgoglio: 𝗿𝗶𝗮𝗽𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗥𝗲𝗰𝘂𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗧𝗮𝗿𝘁𝗮𝗿𝘂𝗴𝗵𝗲, che avrà la sua sede nei locali dell’Area Marina Protetta di Lampedusa.
Un centro che in passato non era stato messo nelle condizioni di proseguire il proprio prezioso lavoro e che oggi torna finalmente ad essere operativo, restituendo al nostro territorio un presidio fondamentale di tutela, ricerca e cura.
Questo centro non è solo un luogo di scienza e protezione, dove ogni giorno si lavora per salvaguardare una specie simbolo del Mediterraneo come la Caretta caretta.
È anche un segno concreto dell’identità di Lampedusa: un’isola che difende il suo mare, la sua biodiversità e guarda al futuro con responsabilità.
La riapertura rappresenta inoltre una straordinaria opportunità turistica e culturale, un’attrazione di primo livello capace di raccontare ai visitatori il valore del nostro patrimonio naturale e l’impegno che mettiamo nella sua difesa.
Un ringraziamento sentito all’Associazione Caretta Caretta e a Daniela Freggi, al mio Assessore Pietro De Rubeis che ha seguito tutti i passaggi amministrativi, e a tutti coloro che hanno creduto in questo percorso, lavorando con passione, competenza e visione.
Oggi Lampedusa compie un passo importante. Per il mare. Per le tartarughe. Per la nostra comunità.
Bentornato, Centro di Recupero delle Tartarughe.

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