Politica
Pantelleria, Mustacciuoli – Comitato Referendum, ricorso contro dichiarazione illegittimità

Presentato oggi dal Comitato Promotore il ricorso al verdetto di illegittimità del Referendum Consultivo sul Parco di Pantelleria, con lettera al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale del Comune di Pantelleria e per conoscenza al Prefetto di Trapani.
Ecco cosa recita il documento
Pantelleria, 11 Settembre 2024
Alla cortese attenzione del
Sindaco del Comune di Pantelleria, Sig. Fabrizio D’Ancona
Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Pantelleria, Sig. Giuseppe Luigi Spata
e p.c. all’attentione del
Prefetto di Trapani, Dott.ssa Daniela Lupo
Oggetto: Richiesta di attivazione della nomina del Difensore Civico previsto ai sensi dell’art. 5.8 del Regolamento Comunale sui Referendum e trasmissione del ricorso contro il verdetto di illegittimità del Comitato dei Garanti
Il sottoscritto Aurelio Mustacciuoli, in qualità di Coordinatore del Comitato Promotore del “Referendum consultivo di iniziativa popolare sul Parco Nazionale di Pantelleria”, con la presente, desidera sottoporre alla Vostra attenzione il ricorso redatto a seguito della valutazione di inammissibilità del referendum espressa dal Comitato dei Garanti in data 26 agosto 2024.
Con riferimento all’art. 5.8 del Regolamento Comunale per la disciplina dei referendum comunali, che prevede espressamente la possibilità di presentare ricorso al Difensore Civico in caso di dichiarazione di illegittimità del quesito referendario da parte del Comitato dei Garanti, si segnala che, allo stato attuale, il Comune di Pantelleria risulterebbe sprovvisto di tale figura.
In considerazione di quanto sopra e al fine di garantire il pieno rispetto delle procedure previste dal Regolamento Comunale, si prega di attivarsi con urgenza per la nomina di un Difensore Civico, affinché il ricorso possa essere debitamente valutato. In alternativa, si richiede che il Consiglio Comunale e l’Amministrazione, tenuto conto delle argomentazioni esposte nel ricorso allegato, si adoperino per garantire il corretto svolgimento del processo democratico referendario, permettendo alla popolazione di esprimersi liberamente su una questione di così grande rilevanza per il futuro economico, sociale e ambientale dell’isola.
Il tema del Piano del Parco Nazionale di Pantelleria rappresenta una discontinuità significativa nella gestione del territorio e coinvolge direttamente la cittadinanza, che deve essere posta nella condizione di partecipare attivamente e consapevolmente alle decisioni che incideranno sullo sviluppo della comunità.
Confidando nel Vostro tempestivo intervento e nella Vostra attenzione alle istanze espresse dal Comitato Promotore e dalla popolazione di Pantelleria, rimango in attesa di un riscontro e sono a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Distinti saluti,
Aurelio Mustacciuoli
Coordinatore del Comitato Promotore del Referendum
Ricorso contro la decisione di inammissibilità del Referendum Comunale Consultivo sull’Ente Parco Nazionale di Pantelleria
Al Difensore Civico,
Il sottoscritto Aurelio Mustacciuoli, in qualità di Coordinatore del Comitato Promotore del “Referendum consultivo di iniziativa popolare sul Parco Nazionale di Pantelleria”, presenta ricorso contro la decisione di inammissibilità del referendum, comunicata dal Comitato dei Garanti del Comune di Pantelleria in data 26 agosto 2024, sulla base delle seguenti considerazioni.
Premessa:
In data 13 maggio 2024, il Comitato Promotore ha presentato regolare richiesta di referendum comunale consultivo, articolato su tre quesiti riguardanti il documento “Verso il Piano del Parco” predisposto dall’Ente Parco Nazionale di Pantelleria e attualmente in discussione con il Comune di Pantelleria. I quesiti referendari mirano a orientare le scelte della Giunta Comunale e del Consiglio, così come previsto dal Regolamento Comunale per la disciplina dei referendum comunali, approvato con Deliberazione C.C. n. 6 del 02/02/2021.
Confutazioni delle argomentazioni del Comitato dei Garanti:
Competenza locale e materia referendaria:
Il Comitato dei Garanti ha ritenuto inammissibili i quesiti referendari, sostenendo che non rientrino nella “materia di esclusiva competenza locale”, come previsto dall’art. 1, comma 2 del Regolamento per la disciplina dei Referendum Comunali e dall’art. 112, comma 2 dello Statuto Comunale. Tale argomentazione è infondata e merita di essere confutata.
In primo luogo, l’art. 112 dello Statuto Comunale stabilisce che il referendum consultivo può essere indetto su “materie di competenza comunale”. Non è specificato che la competenza debba essere “esclusiva”, ma semplicemente che il tema riguardi materie su cui il Comune ha potere di azione. In questo caso, la partecipazione del Comune alle decisioni sul Piano del Parco è un fatto comprovato e rilevante. Il sindaco del Comune di Pantelleria è, infatti, membro della Comunità del Parco, organo previsto dalla Legge n. 394/1991, che ha competenza diretta nell’approvazione preliminare del Piano del Parco. Pertanto, le decisioni del Comune hanno un impatto significativo e diretto sulla definizione del Piano.
Inoltre, la normativa di riferimento (D.Lgs. n. 267/2000 – TUEL) all’art. 8, comma 4, prevede che “le consultazioni e i referendum devono riguardare materie di esclusiva competenza locale”. L’interpretazione dei Garanti, secondo cui il referendum sarebbe inammissibile perché “i quesiti formulati dal Comitato promotore non rientrano nell’attribuzione esclusiva dell’Ente” (del Comune, cioè), è erronea, poiché essa non tiene conto della circostanza secondo cui la competenza di altri enti (il Parco stesso, la Regione, ecc.), oltre a quella del Comune, non esclude che si tratti di materie di competenza “locale”, dovendosi riferire questo aggettivo alla delimitazione territoriale del Parco, pur istituito da una legge della Regione Sicilia.
In altri termini, la decisione di dichiarare il referendum inammissibile perché relativo a materie che “non rientrano nella esclusiva competenza” del Comune è errata, perché ciò che chiedono le norme di legge (si allude all’art. 8, comma 4, del citato D. Lgs. n. 267/2000), del Regolamento comunale e dello stesso Regolamento del referendum è che le materie oggetto della consultazione popolare siano di “competenza locale” – e non esclusivamente del Comune – a prescindere dal numero e dalla qualità degli enti coinvolti.
La competenza del Comune non è esclusa dalla presenza di altri enti (Parco Nazionale e Regione), ma condivisa, come chiaramente previsto dalle norme sul funzionamento dei Parchi Nazionali. Pertanto, il Comune ha una legittima competenza in materia, ed è del tutto lecito che i cittadini orientino, tramite referendum, le scelte dell’amministrazione comunale in tale ambito.
Ne consegue che la consultazione referendaria è perfettamente legittima e risponde ai requisiti previsti dalle norme vigenti in materia oltre che a evidenti considerazioni di buon senso.
2. Ruolo attivo del Comune e coinvolgimento dei cittadini:
Il Comitato dei Garanti ha altresì affermato che i quesiti referendari sono inammissibili perché riguardano materie sottoposte a “vincoli imposti da leggi statali o regionali”, richiamando l’art. 3, comma 3, lett. b) del Regolamento. Tale argomentazione non è corretta.
La proposta di referendum non intende modificare norme vincolanti di legge, ma orientare le scelte che rientrano nella discrezionalità dell’amministrazione comunale, nell’ambito del concorso di competenze di enti aventi tutti ambito “locale”, come detto. Il Piano del Parco, ancora in fase di definizione, è oggetto di trattativa e negoziazione tra l’Ente Parco e l’amministrazione comunale. Questo processo decisionale è stato chiaramente confermato nella commissione del 2 luglio 2024, durante la quale i tecnici comunali hanno illustrato ai Consiglieri le criticità della proposta di zonizzazione e hanno presentato una controproposta che prevede una riduzione della Zona C e un ampliamento della Zona D, in linea con quanto previsto dal primo quesito referendario.
Questo dimostra in maniera inequivocabile che il Comune ha piena voce in capitolo su tali questioni, e che, di conseguenza, i cittadini hanno il diritto di esprimersi per orientare le scelte dell’amministrazione comunale attraverso il referendum, come previsto dall’art. 3 del Regolamento comunale, il quale consente espressamente che il referendum consultivo possa riguardare “temi, iniziative, programmi e progetti di competenza della Giunta comunale o del Consiglio”.
3. Mancato rispetto dell’art. 5.4 del Regolamento:
Il Comitato dei Garanti ha dichiarato l’inammissibilità del referendum senza applicare l’art. 5, comma 4 del Regolamento comunale, che impone, in caso di difetto nella formulazione del quesito, di proporre ai promotori una correzione tecnica. Tale disposizione prevede espressamente che “qualora il Comitato dei Garanti valuti che il quesito difetti del requisito di cui al punto c) (formulazione chiara, univoca e corretta dal punto di vista tecnico-giuridico), convoca i promotori ai quali formula una proposta di correzione del quesito”.
In questo caso, non è stata formulata alcuna proposta di modifica, il che lascia intendere che il difetto non riguardi aspetti di chiarezza o di tecnicità giuridica. Pertanto, appare evidente che l’inammissibilità si basi esclusivamente su una contestazione di merito riguardante la competenza locale, la quale, come dimostrato sopra, è mal interpretata.
Richiesta di utilizzo di una versione semplificata dei quesiti referendari:
Qualora il Difensore Civico ritenesse che i quesiti possano necessitare di una ulteriore semplificazione per ragioni di chiarezza, si propone di adottare le versioni modificate, già previste dal Comitato Promotore e incluse nell’Allegato 3 della richiesta referendaria, come di seguito formulate:
Con riferimento a quanto proposto dall’Ente Parco nel documento “Verso il Piano del Parco”:
Primo quesito:
Ritenete opportuna l’estensione della giurisdizione del Parco al mare e ritenete congrua la zonizzazione proposta dall’Ente nel documento “Verso il Piano del Parco” o piuttosto auspicate che non venga estesa la giurisdizione del Parco al mare e che venga rimodulata la zonizzazione, in particolare riducendo la Zona C a vantaggio della Zona D?
Sì, riteniamo opportuna l’estensione della giurisdizione del Parco al mare e riteniamo congrua la zonizzazione proposta nel documento “Verso il Piano del Parco”.
No, non riteniamo opportuna l’estensione della giurisdizione del Parco al mare e non riteniamo congrua la zonizzazione proposta nel documento “Verso il Piano del Parco” e auspichiamo una riduzione della Zona C a vantaggio della D..
Secondo quesito:
Ritenete congruo l’approccio vincolista e fortemente restrittivo proposto dall’Ente nelle Zone C e D o, piuttosto, auspicate che nelle Zone C e D i vincoli posti in essere non debbano essere più restrittivi di quelli attualmente previsti dagli strumenti di gestione dei diversi enti territoriali competenti, e, possibilmente, siano addirittura meno restrittivi, soprattutto in ambito energetico, per favorire la transizione verso solare, eolico e geotermico?
Sì, riteniamo congruo l’approccio vincolista e fortemente restrittivo proposto dall’Ente nelle Zone C e D
No, non riteniamo congruo l’approccio vincolista e fortemente restrittivo proposto dall’Ente nelle Zone C e D e auspichiamo che in queste zone i vincoli posti in essere non debbano essere più restrittivi di quelli attualmente previsti dagli strumenti di gestione dei diversi enti territoriali competenti, e, possibilmente, siano addirittura meno restrittivi, soprattutto in ambito energetico, per favorire la transizione verso solare, eolico e geotermico
Terzo quesito:
Ritenete congruo che i terreni agricoli che in passato sono stati coltivati possano non esserlo più e venire restituiti alla natura?
Sì, riteniamo possibile che terreni che in passato siano stati coltivati, perdano la caratteristica agricola e vengano restituiti alla natura.
No, riteniamo che qualunque terreno sia stato in passato coltivato debba mantenere per sempre tale caratteristica agricola.
Conclusioni:
Alla luce di quanto esposto, si richiede al Difensore Civico di annullare la decisione di inammissibilità del Comitato dei Garanti e di dichiarare ammissibile il referendum proposto dal Comitato Promotore, consentendone lo svolgimento secondo i termini previsti dal Regolamento comunale e, ove necessario, adottando le versioni semplificate dei quesiti.
Pantelleria, 10 Settembre 2024
In fede,
Aurelio Mustacciuoli
Coordinatore del Comitato Promotore del Referendum
Politica
Trapani, 4 ottobre sit.in contro militarizzazione della Sicilia. Alemanno (MI) “presenteremo proposta di legge”

UN SIT-IN DI PROTESTA CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLA SICILIA.
L’INIZIATIVA, ORGANIZZATA DAL MOVIMENTO INDIPENDENZA, FONDATO DA
GIANNI ALEMANNO, SI SVOLGERÁ, SABATO 4 OTTOBRE, DAVANTI ALLA SEDE
DELLA PREFETTURA DI TRAPANI. “CHIEDEREMO L’INTERVENTO DELLE FORZE
POLITICHE REGIONALI E PRESENTEREMO UNA PROPOSTA DI LEGGE”
“La nostra terra non si ‘Usa’. No alla militarizzazione della Sicilia, sì al lavoro e alla
pace”. È con questo slogan che il movimento “Indipendenza”, fondato da Gianni
Alemanno, ha organizzato un sit-in di protesta, sabato 4 ottobre alle 10, davanti alla sede
della Prefettura di Trapani, per dire no al progetto in atto di militarizzazione della Sicilia.
Una mobilitazione di donne e uomini siciliani contro i mercanti di armi e di morte.
L’iniziativa, oltre che da “Indipendenza”, è stata promossa dai movimenti “Fermare la
guerra”, “Identità siciliana” e “FISI” (Federazione italiana sindacati intercategoriali)
e rappresenta il primo atto di una più ampia partecipazione in tutta la Sicilia, per sostenere
la piena e totale smilitarizzazione della Sicilia. I tre movimenti chiederanno, inoltre, alle
forze politiche regionali, un impegno forte e determinato su questo tema e presenteranno
un’apposita proposta di legge.
“La crescente militarizzazione della Sicilia, trasformata sempre più in una piattaforma
militare – spiegano i tre movimenti – mette a rischio il territorio e lo rende vulnerabile. La
Sicilia non può e non deve diventare un avamposto di guerra, ma deve essere, invece, una
terra di pace e di incontro tra culture e religioni differenti, sempre nel rispetto reciproco”.
“Su questa nostra proposta – aggiunge Adriana Cavasino, dirigente nazionale di
Indipendenza – abbiamo riscontrato un idem sentire e una larga convergenza da parte di
diverse associazioni. La nostra sarà una grande manifestazione e vedrà la partecipazione di
quanti sono a favore della pace, sul solco delle parole di Papa Leone XIV”. Un “no alla
guerra e alla militarizzazione della Sicilia e un sì alla nostra piena autodeterminazione”, è
quanto sottolinea, anche, Marco Giammanco, dirigente regionale siciliano di
“Indipendenza”.
Cultura
LeAli per Pantelleria chiede una seduta urgente del Consiglio Comunale per la questione ‘classi pollaio’

Il gruppo consiliare di LeAli per Pantelleria, dopo il Comunicato di ieri sulla questione ‘classi pollaio’ a Pantelleria ha inviato oggi una pec al Presidente del Consiglio Comunale di Pantelleria, Giuseppe Spata, per chiedere l’indizione urgente di una seduta per discutere della questione pubblicamente o di aggiungere appositamente un punto al prossimo Consiglio che si terrà mercoledì.
Ecco il testo della richiesta: “Vista la protesta avviata dai genitori e quanto appreso, si chiede una seduta straordinaria e urgente o l’inserimento di un punto suppletivo all’OdG del Consiglio Comunale convocato per mercoledì 24 c. m. sui problemi dell’Istruzione.
Il Capogruppo di LeAli per Pantelleria
Angela Siragusa
Politica
Pantelleria – Parchi e parcheggi, Rizzo (FI) “Facciamo un po’ di chiarezza su ultimo consiglio comunale”

Nell ‘ultimo consiglio comunale sono stati portati alla trattazione due punti molti importanti, due aree che dovranno essere strutturate come parco urbano e parcheggio annesso in zone centrali del nostro centro urbano ( via Marino Torre / via Vittorio Emanuele ) per aiutare il percorso di riqualificazione del nostro territorio ed avere quelle aree a parcheggio che verranno almeno parzialmente sottratte dal water front.
Dispiace dover sottolineare che il gruppo di minoranza pur votando positivamente i 2 progetti in consiglio comunale si sia espresso contrariamente nel voto per l’ immediata esecutività, fatto molto importante per cercare di accorciare le tempistiche burocratiche perché ricordiamo che cmq queste due aree dovranno andare in variante urbanistica, sottolineo inoltre con riferimento all’articolo uscito oggi nelle testate giornalistiche dove l’opposizione dichiara di aver condiviso i progetti sia in commissione sia in consiglio volevo sottolineare che la minoranza non deve fare sempre demagogia, perché in sede di commissione la stessa minoranza si e’ astenuta alla votazione dei 2 progetti dei parcheggi votando solo favorevoli i consiglieri di maggioranza, altresì mi congratulo con l’amministrazione comunale di aver portato avanti questi due progetti utili per la comunità in previsione del futuro cercando in futuro di tamponare alla mancanza di stalli di macchine che saranno carenti col water front.
Jean Rizzo
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