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Cultura

Pantelleria, l’ospedale sorto per necessità – III Puntata

Redazione

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Ormai si fa strada nella mente di tutti la necessità di un locale ad hoc, pensato e progettato come una “Struttura Ospedaliera” con tutti i confort di un vero e proprio Ospedale

 Tutti ormai guardavano come punto di riferimento per la propria salute alla casa di San Francesco, dove il dr. Marini con il personale a disposizione operava e curava.

Nel 1952 il neo eletto Sindaco, Maggiore Vincenzo Almanza, sentendo come prioritaria l’esigenza di una Struttura Ospedaliera ad hoc, perorata dallo stesso dr. Marini, dall’avv. Corso e da molti altri, porta in Consiglio la proposta, mettendola al primo punto all’O.d.g., come da stralcio di Verbale di Consiglio di seguito riportato:

“…1° Scelta dei locali per il definitivo trasferimento (dell’Ospedale) a Pantelleria

Il Sindaco, Maggiore Almanza, su invito del Presidente, espone tutto quanto è stato fatto, dalle Autorità Locali, con il valido appoggio del Comando Alleato, per ottenere un decoroso edificio ove installare definitivamente l’Ospedale Civile.  La località proposta dal Sindaco è quella di San Leonardo, ai limiti del paese, perché presenta la possibilità di facile ristrutturazione di edifici esistenti e disponibilità di terreno edificabile. Altra agevolazione viene data dall’esistenza delle fognature e dalla possibilità di poter fornire l’acqua corrente.

Il Sindaco, inoltre, dichiara che è garantito l’interessamento dell’Autorità Alleata per la rapida attuazione del progetto costruttivo.

Il Presidente dichiara che il progetto dal punto di vista tecnico-sanitario è perfettamente attuabile ed invita il Consiglio a dare il suo parere.

Il Consiglio ad unanimità emette parere favorevole al definitivo trasferimento dell’Ospedale Civile in località S. Leonardo…”

Avuto il consenso del Consiglio, supportato dall’avv. Corso e dal dr. Marini nel sollecitare presso le Autorità Civili e Militari competenti i finanziamenti per la realizzazione dell’Ospedale, il Sindaco firma l’atto d’acquisto del terreno di San Leonardo e nel 1953 viene dato l’incarico agli ingegneri F. Messina e Giovanni Rizzo di progettare l’edificio.

La progettazione e la realizzazione della Struttura Ospedaliera supera qualsiasi “tempo record” che mente umana, avvezza alle lungaggini della burocrazia, potesse pensare per un edificio pubblico e già due anni dopo, nel 1955 il presidio inizia a trasferirsi gradualmente da San Marco nei nuovi locali ubicati a San Leonardo, più idonei, moderni e tali da garantire un’assistenza ospedaliera sempre più qualificata ed adatta alle esigenze dei tempi.

Il dr. Manlio Marini diviene, quindi, il primo Direttore del nuovo Ospedale e primario del “Reparto Chirurgia”, il dr. D’Ancona viene nominato primario del “Reparto Medicina”. Tutto l’Ospedale va man mano arricchendosi del personale necessario, dell’attenta presenza delle suore dell’Ordine delle Poverelle di Bergamo, tutte infermiere professionali specializzate, invitate a venire a Pantelleria dal dr Marini, e delle attrezzature necessarie ad un sempre più adeguato e funzionale servizio di salute pubblica.

Tutto ciò consente un grande salto di qualità in avanti sia nell’assistenza ai malati che nell’organizzazione interna della neonata struttura.

Rosanna Gabriele

Cultura

“Premio Letterario Isola di Pantelleria”, integrazione finalisti: errori di inserimento

Direttore

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Abbiamo già pubblicato l’elenco dei finalisti della II Edizione del Premio Letterario Isola di Pantelleria anno 2025, di seguito riportati

OPERE EDITE
N. PROG. AUTORE TITOLO CASA EDITRICE
5 Mariani Luigi: Dove non canta più il cielo Paoline Editoriale Libri
6 Arezzo Domenico: Lo spettro della notte Nino Bozzi – CTL Editore
7 Ferrara Andrea: Fantasmi a Portogreco Nulla Die Edizioni
24 Pinosio Corrado: Martina nel buio Leonida Edizioni
35 Iacono Giovanni Gianfranco: Scampoli di paese Nulla Die Edizioni

OPERE INEDITE (narrativa – romanzi mai pubblicati)
N. PROG. AUTORE TITOLO
18 Natale Carmine: Saio bianco e tuta blu
38 Da Ros Emanuela: Storia di una storia
40 Billardello Camilla: Il viaggio di Aron e Anessa. Pellegrini di speranza
43 Grimaldi Anna: Pittore di stelle (Volume 2)
53 Rosso Marco Antonio: Io sono aquila

Tuttavia, con successiva e-mail del 12/09/2025, la Commissione giudicante ha trasmesso un verbale in cui veniva attestato che:

  •  L’opera n. prog. 40, “Il viaggio di Aron e Anessa. Pellegrini di speranzadi Billardello Camilla, è risultata essere l’unico elaborato pervenuto per la sezione “Opere a Tema”, e pertanto non rientrante nella sezione “Opere Inedite” come inizialmente indicato;
  •  Si rende quindi necessario integrare la sezione “Opere Inedite” con un quinto finalista corretto, in sostituzione dell’opera erroneamente inserita.
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Cultura

Avvio scuola, Vescovo GIurdanella a studenti: «Coltivate originalità creativa e bellezza»

Redazione

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«Coltivare l’originalità creativa, senza cedere all’omologazione, condividete i vostri talenti e fatene occasione di crescita autentica». È questo uno dei passaggi della lettera che il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella e il neo direttore dell’Ufficio diocesano scuola Rosario Atria hanno fatto pervenire alle comunità scolastiche dei diversi paesi della Diocesi. «La scuola è il fulcro in cui ci si forma come persone e come cittadini, comunità viva che cammina insieme verso la verità, il bene, la bellezza», hanno scritto il Vescovo e Atria. Rivolgendosi agli studenti (alcuni hanno già iniziato la scuola oggi) è stato ribadito di «avere il coraggio del pensiero libero: l’istruzione sia terreno fertile di formazione integrale, capace di favorire la crescita umana, etica e relazionale nel segno del discernimento, del confronto rispettoso, dell’apertura alla diversità, dell’assunzione di responsabilità».
E poi ancora: «Vivete la scuola come dimensione di appartenenza, luogo di reciprocità, dove si apprendono e si praticano valori universali: rispetto, giustizia, accoglienza, solidarietà». Poi l’invito a essere «artigiani di pace», chiedendo agli studenti di non essere violenti, usare parole gentili e una comunicazione rispettosa e costruttiva, «solo così che si edifica il futuro del dialogo e della convivenza». Nella lettera si richiama il beato Rosario Livatino: «a 35 anni dal suo sacrificio, la sua figura ci sproni a vivere ogni giornata e ogni scelta con onestà, responsabilità e coerenza».

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Cultura

Pantelleria, il Museo del Mare è quasi pronto ad ospitare visitatori. Intervista ad Adele Pineda

Giada Zona

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Al via progetto che presto darà una nuova vita al Museo del Mare. Ce ne parla il Vicesindaco Pineda  

Era il 2020 quando Pantelleria ha inaugurato un nuovo museo, il Museo del Mare, intitolato a Sebastiano Tusa.
Un luogo che invita il visitatore a riscoprire la storia, il territorio, le peculiarità e le bellezze offerte dall’isola.
Ossidiana, storia del territorio, architettura e percorsi volti alla conoscenza del fondale marino e delle coste sono solo alcune delle possibilità offerte dal museo.
E in sottofondo la voce di Sebastiano Tusa che guida la visione di alcune immagini.

Ad oggi chiuso, abbiamo intervistato il Vicesindaco Adele Pineda, con delega alla Cultura e ai Beni Archeologici, Storici e Monumentali, per comprendere la situazione attuale e una possibile data di riapertura, scoprendo che c’è già un progetto pronto a dare una nuova luce al Museo del Mare.

Come mai oggi il Museo del Mare non è accessibile al pubblico?  “In questo momento non è ancora utilizzabile perché sono previsti degli interventi, ad esempio la sostituzione degli infissi.
“Questo è all’interno di un progetto già finanziato e al momento stiamo aspettando l’approvazione del progetto di efficientamento energetico.”

Può dirci qualcosa in più sul progetto?
“Sì, è stato già presentato al Ministero dell’Ambiente, il quale ha richiesto modifiche e integrazioni che sono già state apportate. Dunque, in questo momento, stiamo aspettando l’approvazione definitiva. Provvederemo, nel contempo, ad allarmi e sistemi di videosorveglianza con somme del bilancio comunale.”

Cosa prevede per il futuro del Museo del Mare? “Si prevede che il museo diventi una sede espositiva con un percorso che possa guidare il visitatore tra i vari periodi storici, partendo dal popolo dei Sesi.
“Siamo consapevoli che, purtroppo, spesso i tempi dell’amministrazione sono lunghi e non ci permettono di essere celeri come vorremmo, ma siamo certi che presto riusciremo ad avere a Pantelleria un luogo di storia e di cultura che diventerà un’ulteriore attrazione turistica per la nostra isola.”

Giada Zona

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