Cultura
Pantelleria – Khamma, rimandata a lunedì 13 prima proiezione del cineforum “La forza delle donne”
Si comunica che, a causa del cattivo tempo e alcuni problemi tecnici, la proiezione del primo film del Cineforum ‘LA FORZA DELLE DONNE’ che doveva tenersi domani al Circolo Trieste, è spostata a lunedì 13 febbraio alle ore 20.00 sempre al Circolo Trieste, Via San Francesco a Khamma.
La proiezione è la prima di 7 film scelti nell’ambito del progetto DONNA: UNA STRADA IN SALITA dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pantelleria, due delle quali dedicate all’Istituto Almanza.
Il titolo del primo film, che sarà proiettato gratuitamente, è DUE PARTITE, un adattamento cinematografico del libro omonimo di Cristina Comencini (Feltrinelli, 2015), diretto da Enzo Monteleone.
Il film ha ottenuto 4 candidature ai Nastri d’Argento e 1 candidatura a David di Donatello e vanta un cast eccezionale di attrici italiane: Margherita Buy, Isabella Ferrari, Marina Massironi, Paola Cortellesi, Carolina Crescentini, Valeria Milillo, Claudia Pandolfi e Alba Rohrwacher.
Di cosa parla il film?
Era il 1964 quando Mina cantava “È l’uomo per me” e quattro donne si incontravano intorno a un tavolo per confessare a sé stesse che l’uomo che avevano sposato non era “fatto apposta” per loro né “sapeva dire parole d’amore”.
Beatrice aspetta un figlio, divora libri e ha sposato un uomo che le scrive invece di parlarle, Claudia è la mamma perfetta di tre figli e la moglie devota di un marito fedifrago, Gabriella una musicista frustrata che ha lasciato il piano per la maternità e per favorire la carriera del marito, Sofia è la madre di una figlia indesiderata e la moglie di un marito disprezzato, che tradisce con l’amante nella casa dell’amore.
Nella stanza accanto, le loro bambine giocano “alle signore”, cullano bambole e ritagliano Grace di Monaco sulle riviste. Negli anni Novanta sono diventate donne e amiche intorno allo stesso tavolo. Sara, Cecilia, Rossana e Giulia sono figlie infelici di madri infelici che (ri)leggono Rilke e sognano “l’umanità femminile”.
Due partite è uno psicodramma dove gli uomini, motore di ogni discorso, non esistono né compaiono mai in campo. Quello che accade in Due Partite è una serie di conversazioni interrotte, di confessioni, di reticenze, di dichiarazioni, intercalate da un montaggio quasi invisibile.
Dentro a un salotto borghese quattro donne giocano a carte, sognando di abbandonare le mura domestiche per decidere liberamente del proprio destino e della propria sessualità. Diviso in due tempi (storici) ma agito nello stesso luogo, Due Partite è la storia di quattro madri e di quattro figlie culminante in una conclusione struggente che guarda chi ha dimenticato di guardare e di ascoltare.
C’è l’eterna mangiatrice di uomini, (Cortellesi) circondata dallo zelo perfido delle amiche, la malalingua vessatrice (Buy), la perennemente mamma di sole figlie femmine (Massironi), l’ingenua neomaritata e incinta (Ferrari), tutte ugualmente vittime di ambasce coniugali.
Pure pieno di risate, Due partite non produce allegria, ma il disegno delle vite private e della sofferenza patita dalle protagoniste. La comicità della Ferrari, della Buy, della Cortellesi e della Massironi d’improvviso commuove, generando una commedia arrabbiata e socialmente affilata.
I padri e i mariti, distratti, affettuosi, affamati di successo e cedevoli alle lusinghe, vengono rilanciati oltre i bordi dell’inquadratura, rimandando a un maschile ostile non dicibile e non mostrabile. Fuori campo, in attesa di stravolgere le loro consuetudini intellettuali più profonde e radicate e di cessare di considerare il femminile “soltanto il contrapposto al maschile”. (MyMovies)
Dopo la proiezione, ci sarà una discussione sui temi trattati con gli ideatori del Cineforum: il Dott. Massimiliano Curatolo, Urania De Vittori, Florinda Valenza e l’Assessora Francesca Marrucci.
L’ingresso è gratuito fino a capienza massima consentita.
Cultura
Santo Stefano Quisquina da Comunita’ HONOS 2024 a candidata al Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa
SANTO STEFANO QUISQUINA
Tra le pieghe morbide dei Monti Sicani, dove i profili delle colline si inseguono come onde di terra e il vento porta con sé l’eco di antichi mestieri, Santo Stefano Quisquina affida al proprio paesaggio la narrazione di un’identità collettiva che ancora oggi resiste, si rinnova e dialoga con il mondo contemporaneo.
È da questo intreccio di natura, memoria e comunità che nasce la candidatura al Premio Nazionale del Paesaggio, promosso dal Ministero della Cultura nel solco della Convenzione Europea del Paesaggio.
Il paese, immerso in un ambiente che alterna boschi, pascoli e antiche vie di transumanza, conserva un tessuto umano fatto di gesti lenti e consapevoli: il lavoro dei pastori all’alba, il ritorno dei contadini lungo i terreni terrazzati, le donne anziane che raccontano proverbi legati alle stagioni.
Qui il paesaggio non è solo sfondo: è protagonista, compagno quotidiano, matrice culturale che continua a modellare comportamenti, relazioni e linguaggi.
La candidatura si inserisce dunque in una visione ampia, che considera il territorio come eredità viva. Negli ultimi anni Santo Stefano Quisquina ha promosso pratiche di tutela e progetti di valorizzazione che hanno dato nuovo senso a luoghi storici e spazi rurali, mettendo al centro la sostenibilità, la partecipazione e la continuità delle tradizioni. La comunità ha fatto del proprio legame con la terra un principio guida, trasformando antichi saperi in strumenti contemporanei di gestione e cura.
Il dossier presentato — un documento che unisce rigore tecnico e profondità culturale — raccoglie questa lunga relazione tra gli abitanti e il territorio.
Le descrizioni del paesaggio sono punteggiate da fotografie, mappe, testimonianze orali e racconti che restituiscono un mosaico complesso e affascinante: la Quisquina come luogo di incontro tra storia e natura, ma anche come spazio affettivo in cui ciascuno riconosce un frammento della propria identità.
L’Amministrazione Comunale, rappresentata dal sindaco Francesco Cacciatore (nella foto) e dall’assessore al Turismo Anna Chillura, ha espresso profonda gratitudine a chi ha contribuito in modo volontario alla redazione del documento.
La Prof.ssa V. Scavone e le architette E. Lo Sardo, D. Toscano e J. Moscatello hanno intrecciato competenze tecniche e sensibilità territoriale, mentre la Consigliera Comunale Lucia Leto Barone e numerosi cittadini hanno offerto conoscenze, memorie e tempo, trasformando la candidatura in un vero progetto collettivo. L’esito del concorso sarà noto nei prossimi mesi. Tuttavia, per Santo Stefano Quisquina, il senso profondo di questo percorso è già evidente: la consapevolezza di abitare un paesaggio non solo da ammirare, ma da raccontare, custodire e tramandare. In un’epoca di cambiamenti rapidi, il paese rinnova così il suo impegno nel riconoscere il territorio come patrimonio culturale vissuto, luogo di appartenenza e promessa di futuro.
E così, da Comunità Honos capace di prendersi cura del proprio patrimonio umano e ambientale, Santo Stefano Quisquina approda oggi alla scena europea come esempio maturo e luminoso di un territorio che ha saputo trasformare la propria identità in valore condiviso.
Laura Liistro
Foto di Francesco Cacciatore
Cultura
Le “sgrappolatrici” di Pantelleria sul Tg Sicilia in un servizio di Laura Spanò – V I D E O
C’erano Rosa, Anna, Anita, Lina e le tre Marie a raccontare Pantelleria nell’operazione dello sgrappolamento
Le preziose e stupende “sgrappolatrici” tornano sotto i riflettori.
Laura Spanò, attenta e sensibile giornalista del Tg Sicilia, ha intercettato una nostra pubblicazione relativa al lavoro delle donne pantesche anche nel campo della vendemmia e della vinificazione. Meglio ancora nella produzione del passito.
Il certosino lavoro, che contribuisce alla produzione di una delle eccellenze eno-gastronomiche dell’isola, non è passato inosservato e così le signore delle contrade di Khamma e Tracino tornano a raccontare il loro compito. Si tratta di una miscela fatta di pazienza, sapienza e amicizia.
C’erano Rosa, Anna, Anita, Lina e tre Marie a tessere l’antica usanza dello sgrappolamento degli acini di zibibbo appassiti.
La Spanò, nel suo mirabile lavoro dedicato a Pantelleria, racconta le fasi di una agricoltura eroica che non ha tempo nè prezzo.
Il servizio
Cultura
Pantelleria, al via la Novena dell’Immacolata. Calendario completo delle celebrazioni
La Chiesa Matrice di Pantelleria ha reso noto il calendario delle messe e celebrazioni religiose in prossimità dell’Immacolata Concezione.
NOVENA DELL’IMMACOLATA DAL 29 NOVEMBRE AL 7 DICEMBRE
- Madonna della Pace (Tracino) novena segue S. Messa – durante tutta la novena dalle ore 16:30 alle 17:00 disponibilità dei sacerdoti per le confessioni
- San Gaetano (Scauri) novena segue S. Messa SS.Salvatore novena segue S. Messa – orari vedi nello schema eguente:

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