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Cultura

Pantelleria e la costa dei tramonti

Redazione

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Il territorio in assoluto più vicino all’Africa è il nostro, e in particolare la nostra costa occidentale, da cui si godono grandiosi e affascinanti tramonti, con il sole che scompare e si tuffa sull’altro continente, a volte visibile, più frequente mente sfumato all’orizzonte.o trasformato in una scura linea sul blu del mare. Qui si apre tra le rocce laviche una strana insenatura quadrangolare chiamata porto Nika’, o meglio cala Nika’, punto di riparo per imbarcazioni esposte al vento di levante o al maestrale.

Ma la principale caratteristica di queste acque è che esse vedono il sorgere alla superficie di acque calde di origine sottomarina, per cui nuotando si passa dalla temperatura dell’acqua marina superficiale a improvvise sensazioni di forte calore. Bagni, quindi, di grande suggestione e sorpresa. Tornando sulla terra s’incontrano degli abitati rilevanti, come quello di Rekhale, in cui di scopre qualcosa di eccezionale. Infatti, sulla superficie angolare del bordo di un tetto, spesso immacolato, con le immancabili cupole e cupolette, si staglia una scultura giustapposta, raffigurante due immagini, una maschile e una femminile accostate. In pietra trachite, tipica dell’isola, esse appaiono immutabili e sorprendenti. Forse provenienti da un antico tempio di epoca fenicia, e quindi dedicate a divinità, presentano la singolarità di due gemme di ossidiana al posto degli occhi del viso femminile. Singolarissima questa realtà perché non c’è traccia qui e altrove di sculture antropomorfe. Lasciando l’abitato, il cui nome significa Casale nell’ etimo arabo,  quindi villaggio contadino, si prosegue per Scauri.
È da non tralasciare, alla stessa altezza, un”isola” nell’isola, più precisamente un grosso scoglio, il cui nome è ‘la Galera’, che Wikipedia classifica come isola a se stante.
Si raggiunge Scauri, importante frazione comunale, il cui centro è costituito da un abitato aggregato, insolito nell’isola, su cui troneggia la chiesa parrocchiale di San Gaetano, l’unica a tre navate, che riporta in una piccola targa tra i nomi dei benefattori quello del mio avo Salvatore Ferrandes (mi sia consentita la citazione affettiva).
Oggi Scauri è forse la più vivace borgata esistente, animata e pullulante in stagione di turisti, nonché sede di molti locali pubblici e delle classiche “putighe” pantesche, in altre contrade spesso  pressoché scomparse.
Luogo importante fin dall’antichità, perché dominante la cala e il porto di Scauri, al riparo dal vento di Maestrale (Ventu fora), il più terribile spirante in questo quadrante.
Storicamente inferiore per popolazione alla frazione di khamma e Trascino, Scauri non lo è mai stata per spirito imprenditoriale e attività economiche. Caratterizzata da grandi case tradizionali con porticato aperto verso ovest,  il mare e l’Africa, essa appare dal basso come un antico borgo su una rupe collinosa, ricordando alla memoria simili situazioni ambientali sulla costa sorrentina e amalfitana.
Il porto, secondo scalo commerciale dopo quello di Oppidolo, punto di ormeggio delle navi traghetto, fu importante, nonostante le piccole dimensioni, anche nell’antichità fenicia e particolarmente bizantina, quando era preferito alla rada di Pantelleria. Con ogni probabilità era anche servito da un ‘fano’ ossia da un faro a legna, permanentemente alimentato. Notevolissimi i ritrovamenti nelle sue acque e dintorni di carichi navali naufragati in tante epoche, quali anfore, ancore ed altro. Così come le postazioni fortificate antisbarco della seconda guerra mondiale, come i tanti nidi di mitragliere, mentre nell’entroterra si ritrovano, come su tutte le alture isolane, le cosiddette vedette, capanne di avvistamento privilegiato in cemento e calcestruzzo, ovviamente dotate in epoca di strumenti di segnalazione del pericolo.
Ciò non esclude la presenza di marine balneari, in cui le acque sono trasparentissime e invogliano a guardare sotto il pelo dell’acqua per riconoscere forme di vita animale e vegetale, come sotto lenti azzurre, blu e verdi.
Superata Punta Tre Pietre, che chiude a a nord-ovest la rada, e su cui sorgono oggi strutture turistiche, ovviamente di cubatura ben diversa dai dammusi,la costa si dipana ancora verso nord, in direzione dell’area dei Sesi, con tutta probabilità il luogo antropizzato più antico dai mitici Popoli del mare, o Tirreni, o Iberici che fossero, e all’area di Sateria evocante i miti di Calipso e Ulisse, e quindi di Ogigia.
L’insieme dell’aspetto di questo tratto è caratterizzato dalla vegetazione più brulla sia pure spontanea, ricca di mirto e lentisco, per l’incessante spirare di venti provenienti dall’Africa e dal deserto, il che nulla toglie al fascino e all’atmosfera comunque marina e mediterranea
Una curiosità: il lentisco era tanto presente e riconoscibile anche nell’antichità che esso era presente come simbolo nella monetazione cossurese, mentre sull’altra faccia figurava la dea Tanti in foggia egizio-orientale.
Già, perché la città-stato fenicia indipendente possedeva una propria zecca, e quindi coniava le proprie monete sovrane.
Alla prossima tappa.
In copertina foto di Sesiventi
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1 Comment

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  1. Avatar

    Adriana Daini

    09:15 - Luglio 23, 2020 at 09:15

    Mi sono innamorata di Pantelleria. Isola da sogno e, appena si potrà viaggiare con più sicurezza e tranquillità, verrò a visitarla.
    Ho un’amica che ha ristrutturato un Dammuso ed è entusiasta. Mi parla sempre di questa terra meravigliosa. È stata lei a trasmettermi l’entusiasmo di visitare Pantelleria e mi ha inviato questo articolo.

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Cultura

  Forbes celebra Sonia Anelli: tra le 100 donne del cambiamento, anche l’ex direttore del Parco Nazionale Isola di Pantelleria

Redazione

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Un prestigioso riconoscimento arriva per Sonia Anelli, già direttrice del Parco Nazionale Isola di Pantelleria dal 2021 al 2024, inserita da Forbes Italia tra le 100 donne che guidano il cambiamento nel nostro Paese.

Nella lista “L’Italia delle Donne” – giunta all’ottava edizione – Forbes celebra il talento, la determinazione e la leadership femminile che stanno contribuendo al progresso economico, culturale e sociale dell’Italia.

Il riconoscimento arriva per Sonia Anelli, che ha guidato il Parco negli ultimi anni, anche nell’attuale fase commissariale insieme a Italo Cucci, continuando a promuovere un modello di gestione sostenibile, innovativo e profondamente legato al territorio.

Una notizia che ci riempie di orgoglio: Pantelleria continua ad essere esempio e ispirazione, anche grazie a chi vi ha lavorato nel corso degli anni e grazie a chi vi continua a lavorare con passione e dedizione.

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Cultura

Pantelleria contro Ischia, nel Torneo virtuale degli stemmi Isole Minori italiane. V O T A T E

Redazione

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Sulla pagina Fun with Flags si sta svolgendo il Torneo virtuale degli stemmi dei Comuni delle Isole Minori d’Italia

Un modo per pubblicizzare gratuitamente il nostro territorio
QUARTI DI FINALE
Oggi c è PANTELLERIA contro Casamicciola Terme (Ischia)
Per votare bisogna entrare nel link qui sotto e votare con la reaction del
Non valgono like e commenti solo la reaction
Votate e condividete
https://www.facebook.com/100081819372102/posts/698482846222355/

 
 
 
 COPPA ISOLE MINORI
2° QUARTO DI FINALE
Si vota dalle 9.00 alle 22.00 con la reaction abbinata allo stemma (non valgono like o commenti)
CASAMICCIOLA TERME (Isola d’Ischia)

Situato nella parte settentrionale dell’isola d’Ischia, dispone di un porto misto commerciale e turistico. È l’unico comune che confina con tutti gli altri dell’isola: a est con il Comune di Ischia, a sud con il Comune di Barano d’Ischia lungo il sentiero che separa il bosco della Maddalena dal Monte Maschiatta, e con Serrara Fontana attraverso le colline Jetto, toccando a sud-ovest il Comune di Forio e lambendo a ovest con la Fundera anche quello di Lacco Ameno. Ha una superficie di circa 5,5 km², con una conformazione in gran parte collinare. Man mano che si risale verso l’entroterra, allontanandosi dalla costa, la densità demografica diminuisce, azzerandosi o quasi, in prossimità del monte Epomeo. La popolazione ha da sempre sfruttato le sorgive termali di Casamicciola, rendendo famosa questa località per la qualità delle cure termali. Lungo la costa ci sono tre spiagge equidistanziate, in zona Fundera, Marina e Perrone.
Rappresenta una donna che bagna i piedi nelle acque di un ruscello, con a fianco un vaso di terracotta e sullo sfondo tre colli.

Pantelleria

Pantelleria (Pantiḍḍrarìa in siciliano) è un comune italiano di 7 159 abitanti del libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia.
Il comune copre l’intera isola di Pantelleria che è estesa più di 80 km² (4 volte circa l’isola di Lampedusa) e si trova a 110 km a sud ovest della Sicilia e a 65 km a nord est della Tunisia, la cui costa è spesso visibile a occhio nudo.
L’isola raggiunge un’altitudine di 836 m sul livello del mare con la Montagna Grande. Il porto dell’isola permette il collegamento regolare con il porto di Trapani. Pantelleria è dotata di un aeroporto ed è collegata all’Italia continentale con voli di linea, in regime di continuità territoriale.
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Cultura

All’ombra del Vulcano: tra Storia, natura e leggenda di Pantelleria

Matteo Ferrandes

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Mercoledì 18 Giugno 2025Escursione al Cratere del Monte Gibéle guidata dal bagliore delle stelle (Kúddia Mida, sentiero n. 971C; Geosito: 004). Un cammino tra ere geologiche, vicende storiche e fenomeni naturali per raccontare Pantelleria, l’Isola plasmata da Fuoco, Aria, Acqua e Terra. Un’esperienza che risveglia i sensi e porterà alla scoperta del respiro caldo della Terra, all’osservazione delle diverse formazioni laviche e all’ascolto di miti e leggende di popolazioni eroiche che plasmarono l’Isola, il tutto accompagnato da un assaggio di prodotti enogastronomici locali.

04 – 11 – 18 – 26 giugno 2025, 02 – 09 – 16 – 23 luglio 2025

Partenza e arrivo Piazza Cavour, Pantelleria centro; dalle ore 21:15 alle 24.00
Durata 3 ore circa

T – Turistico
Abbigliamento a strati adeguato alla stagione; protezioni per vento e sole, acqua, luce frontale/torcia, scarpe chiuse.
Lingua: Italiano
Modalità di pagamento: in contanti – Possibilità di richiedere il transfer fino al luogo dell’escursione (costo del trasporto incluso nella quota di partecipazione)

Info & Prenotazioni
Giambattista Edmondo Policardo / Az Agr. Almanza
dennysalvatore16@gmail.com; tel 3668253519
Costo pro capite = 30 euro; Età minima = 16 anni

In copertina immagine del Parco Nazionale Isola di Pantelleria

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