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Cultura

Pantelleria, doppia messa per i 40anni di sacerdozio di Mons. Giacomo Mura: 29 giugno a Khamma e Tracino

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Imperdibile appuntamento il 29 giugno  per festeggiare insieme a Mons. Giacomo i  suoi 40anni di sacerdozio

Il 29 giugno prossimo, si terranno presso le Chiese di San Francesco di Khamma alle ore 11 e Madonna della Pace in Tracino alle ore 19,00, due messe per celebrare i  quarant’anni di sacerdozio di Monsignor Giacomo Mura.

Il religioso è nato a Pantelleria il 25 luglio 1952 e ha dimorato nella ridente Tracino, fino alla sua partenza per intraprendere il sacerdozio.

Il suo legame con l’isola è indissolubile e sarà partecipe ai due momenti cattolici, organizzati dalla Chiesa Madre SS. Salvatore di Pantelleria Centro, presso le contrade che maggiormente lo hanno visto crescere.

A 17 anni Mons. Giacomo entrava nell’ordine religioso dei Missionari Servi dei Poveri di Palermo, dove compiva studi umanistici. Gli studi teologici li svolgeva nel seminario regionale e dei preti
operai di Fano.

Per cinque anni, durante il periodo estivo, per due mesi l’anno, per pagarsi gli studi, lavorava in Svizzera vivendo insieme agli emigranti.

Il 16 giugno 1985, quarant’anni fa, veniva ordinato sacerdote da mons. Costanzo Micci vescovo di Fano, dove veniva incardinato.

Nello stesso anno iniziava il ministero sacerdotale come vice parroco della Parrocchia Arcipretale San Martino di Apecchio.

La nomina a monsignore

Il 1° maggio 1997 per proposta di mons. Mario Cecchini vescovo di Fano, veniva nominato
dal Santo Padre Giovanni Paolo II suo cappellano con il titolo di monsignore.
Nel 1998 diventava cavaliere del Santo Sepolcro di Gerusalemme e il 23 ottobre 2002
commendatore.

Dal 16 marzo 2009 assistente spirituale della polizia di stato ( Cappellano della Polizia) di
Pesaro e Urbino. Infine, rimanendo nelle Marche, dal 13 ottobre 2013 parroco delle parrocchie di S. Lucia(Piagge) e dei S.S Giorgio e Pasquale (San Giorgio).

Le messe a Khamma alle ore 11,00 e a Tracino alle ore 19,00 del giorno 29 giugno

Ora a 73 anni torna sulla sua isola per festeggiare il suo lungo percorso religioso, arricchito di esperienza e fonte di ricchezza per chi ha il privilegio di conoscerlo.


Il suo arrivo è molto atteso sull’isola e quando abbiamo sentito Monsignor Giacomo abbiamo capito subito lo spessore dell’uomo e la sua umanità, simpatico e alla mano capace di mettersi subito in sintonia con il prossimo con vivacità e semplicità.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Cultura

Pantelleria Asinabile. Gli appuntamenti di oggi sabato 11 ottobre

Direttore

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Ultime due giornate del Festival.
Ieri si sono concluse le attività con le scuole che hanno visto una adesione totale di tutto gli studenti di ogni ordine e grado. Un successo incredibile!
Oggi facciamo un appello a tutta la cittadinanza a partecipare alle attività di queste due ultime giornate fatte di dibattiti, laboratori per bambini, ragazzi e famiglie, stand di associazioni, artistico creativi, artigianali e agroalimentari. E stasera musica, balli e tanto buon cibo con gli stand gastronomici.
E una offerta libera per sostenere la statua dell’asinello proposta da Lillo di Bonsulton.
Di seguito tutti gli appuntamenti di oggi pomeriggio:

– Ore 18.00 SPETTACOLO TEATRALE: ASPETTANDO L’ASINELLO: commedia ironicamente ispirata ad “Aspettando Godot”, da un’idea di Lucia Boldi in collaborazione con Antonietta Valenza (reggente CAI Pantelleria), coni ragazzi dell’Albero azzurro e la fisarmonica di Gianni Valenza.
– Ore 19.00 parole d’asino: RACCONTAMI IL TUO SCECCU – Piazza Asinabile (Piazza Cavour): incontro con gli anziani dell’isola, memorie ricordi e testimonianze del rapporto uomo-asino, con l’Associazione Giamporcaro.
Massimo Montanari, direttore artistico del festival, coordina i dialoghi tra i testimoni storici di un passato ancora presente.
– Dalle ore 19.00 FESTIVAL GOLOSO in Piazza Asinabile (Piazza Cavour): distribuzione di assaggi gastronomici a cura delle associazioni Barbacane e la Mulattiera.
Menù: pasta alla norma e panino con la porchetta. Acqua e vino. Offerta libera
Musica popolare in piazza, balli. Dj set

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Cultura

Pantelleria applaude l’inclusione: “Aspettando l’Asinello” conquista tutti

Redazione

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Non un semplice spettacolo, ma un’esperienza di comunità

“Aspettando l’Asinello“, scritto e diretto da Lucia Boldi con la collaborazione di Antonietta Valenza, continua a commuovere e far sorridere il pubblico di Pantelleria, trasformando piazza Cavour in un palcoscenico di vita vera.

Liberamente ispirata a Aspettando Godot di Samuel Beckett, la piccola pièce alterna momenti ironici e poetici, ma a renderla unica è il suo cuore: gli attori dell’associazione L’Albero Azzurro, protagonisti di un teatro autentico, senza maschere né artifici, dove ogni gesto è verità e ogni parola è emozione.
Un teatro che diventa specchio dell’isola, e simbolo di un’inclusione vissuta, non proclamata, con l’impagabile partecipazione del M° Gianni Valenza e la sua musica.

Ogni replica è un piccolo miracolo, un atto di coraggio e improvvisazione.
E l’imprevisto, qui, non è un ostacolo: è parte del copione, come nella vita.

Sul palco, ogni ragazzo ha portato qualcosa di sé:
Roberta Belvisi, precisa e attenta;
Luisa Costa, con i suoi abbracci spontanei; Quintina Policardo, che tra una prova e l’altra porta il suo setter Argo; Tony Princiotto, impaziente di indossare le orecchie dell’asinello; Samuela Ferrandes, che volteggia sul palco interpretando il maestrale; Gianni Di Chiara, che attende sempre il suo turno con serenità; Mariateresa Lopez, stretta nel suo maglioncino fino al momento dell’ingresso; Nino Perniciaro, sulla sua sedia a rotelle elettrica e infine Giacomo Policardo, rumorista straordinario, che con la canzone U sciccareddu riesce a strappare risate e applausi — persino dalle tre asinelle vere, nel recinto accanto alla piazza.

Venerdì 10 Aspettando l’Asinello non andrà in scena, invece sabato alle ore 18 si terrà l’ultima replica, eccezionalmente davanti al sagrato della chiesa, poiché la piazza sarà occupata da barbecue e padellate di spaghetti. Un dettaglio che sembra uscito da Beckett stesso, ma che a Pantelleria diventa realtà, con il sorriso.

“Aspettando l’Asinello” è stato presentato dal CAI di Pantelleria, con il sostegno del Parco Nazionale Isola di Pantelleria e del Comune, e fa parte di un progetto più ampio: la realizzazione di un documentario, curato dal videomaker Nicola Ferrari e la sua Associazione Culturale Obiettivo Mediterraneo che racconterà come sull’isola l’inclusione non sia una promessa, ma una pratica quotidiana.

“Questo spettacolo — spiega Lucia Boldi — è nato dal desiderio di dare voce a chi non sempre ne ha una. I ragazzi dell’Albero Azzurro non recitano: vivono. E a modo loro ci insegnano che la normalità è solo una parola, e che la diversità è un dono.”

Tra una prova e l’altra, Boldi confessa di aver contato trentasei caffè offerti da amici e spettatori.
“Ho forse la gastrite — scherza — ma anche il cuore pieno di gratitudine.”

E Pantelleria applaude, non solo lo spettacolo, ma un’idea di umanità che cammina, sorride e sa aspettare. Anche l’asinello.

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Cultura

Pantelleria Asinabile, proseguono le attività del Giamporcaro richiamo per tanti studenti – FOTO

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Sabato ore 18 imperdibile narrazione de “La storia dell’asino pantesco” attraverso slide e interviste

Siamo a metà percorso del Festival “Pantelleria Asinabile” che vede molte realtà isolane impegnate in sinergia a Piazza Cavour, per rendere questa settimana ricca di cultura, esperienze e socialità.

Tra i protagonisti, il Centro Culturale Vito Giamporcaro, che svolge una duplice importante azione, in questo contesto:

  • aiutare gli studenti di ogni età, a partire dalla scuola materna sino alle superiori, a conoscere, apprezzare e valorizza l’asino pantesco. Strumenti utilizzati: cruciverba  e questionario collettivi; pensierino sull’asino scritto da ciascun giovane o piccolo ospite.
  • raccogliere fondi per la realizzazione di un sogno di un concittadino ormai scomparso e compianto: Lillo di Bonsulton. Il poeta, appassionato di terra e animali, aveva una predilezione per “u sceccu”, per la sua indole amabile e pacifica, la sua forza fisica e la sua attitudine alla socialità anche con gli uomini. Il progetto del Maestro era di realizzare una statua raffigurante un asino, da istallare a piena disposizione della comunità. Così l’irrefrenabile Centro Giamporcaro, di cui Lillo era socio, sta vendendo due libri uno di poesie in vernacolo pantesco, l’altro sulle piante endemiche pantesche. Il ricavato verrà come fondo per la realizzazione dell’opera. Chi acquista e quindi entra a far parte della statua, sarà menzionato su una targa collettiva per il contributo prezioso offerto.


Domani mattina si prosegue con le scuole.

Poi sabato, dalle ore 18,00 il professor Sergio Minoli farà una rassegna di slide dedicate ai nostri amici asini, creando così “La storia dell’asino” a cura del Centro Giamporcaro, con il suo infaticabile presidente Anna Rita Gabriele
.

Una volta proiettate le diapositive che metteranno l’accento su una presenza asinina nella tradizione, nel sociale, nella religione, e così via, vi sarà un breve ma molto interessante momento di interviste agli anziani dell’isola possessori e conduttori di asini.

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