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Cultura

Pantelleria, domani 3ª serata di “Sotto il cielo del Corso”

Redazione

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“SOTTO IL CIELO DEL CORSO ” – 3° SERATA il  06.06.2025 dalle ore 18 fino mezzanotte

Un nuovo appuntamento con la fortunata serie “Sotto il cielo del Corso”
Programma:

  • Ore 18 > Apertura della mostra fotografica di Claudio Zinetti “Pantelleria – Colori & linee” nello spazio della galleria d’Arte “Le alcove di Van der Grinten”, Corso Umberto 50
  • Ore 19 > Presentazione del libro del fotografo Claudio Zinetti con titolo “Pantelleria – Colori & linee” nel cortile del Castello di Pantelleria in presenza del Sindaco di Pantelleria Fabrizio D’Ancona – A seguire rinfreschi, bevande e snack nelle sale espositive della Galleria e in Piazzetta Nazario Sauro
  • Ore 20 > Concerto di Silvia D’Aietti con titolo: “prima La mia” – Si tratta veramente della Prima della cantante pantesca giovanissima, emergente e promettente.

Tutti i negozi del Corso Umberto resteranno aperti durante la serata culturale.
Ci sarà offerto anche la birra Panteska – del Birrificio più a sud d’Italia
Il tratto del Corso diventa zona pedonale dalla Scuola Elementare fino l’Ex albergo Miriam.

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Il Circolo Culturale Corso Umberto in cooperzione con la galleria d’Arte “Le alcove di Van der Grinten” desidera, tramite manifestazioni pubbliche e attività culturali lungo il Corso Umberto I, riportare l’antico splendore al centro di Pantelleria.

Lo scorso anno, nasceva su iniziativa del Presidente, Gereon Pilz van der Grinten, sin dall’inizio con il supporto del Comune di Pantelleria, una seria di eventi culminando nelle serrate con titolo “SOTTO IL CIELO DEL CORSO” che hanno avuto grande successo.

Per esempio:
La mostra fotografica di Lorenzo Fontana
La installazione di Nicola Ferrari “Assioma Cossura”
Il concerto dei “I PENTA TONICI”
e sopratutto in autumno la serata “Sfinci & Vino – Aspettando San Martino”

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Il saluto del Sindaco di Pantelleria Fabrizio D’Ancona:

Ci sono luoghi che rimangono impressi nell’anima, territori in cui la natura e il tempo sembrano dialogare in un linguaggio segreto e, Pantelleria è senza dubbio uno di questi. Isola di vento e di silenzio, di rocce vulcaniche scolpite dal mare e dal fuoco, di colori intensi e di contrasti che raccontano storie antiche, tramandate dai profumi della macchia mediterranea e dal mormorio delle onde.

Attraverso l’obiettivo di Claudio Zinetti, ex Comandante del Distaccamento Aeronautica Militare di Pantelleria, questa terra si svela in tutta la sua essenza più autentica. Non è solo un omaggio visivo, ma un viaggio personale e sensoriale, un attimo rubato alla frenesia del tempo per restituire al lettore la magia di angoli nascosti, spesso fuggenti anche agli occhi più attenti.

L’esperienza maturata dall’autore durante il suo servizio sull’isola gli ha permesso di osservarla da una prospettiva privilegiata, cogliendone le sfumature più intime. Ogni immagine è un racconto silenzioso, un invito a affermarsi, a sentire il respiro dell’isola e a lasciarsi avvolgere dalla sua atmosfera unica.

Questa raccolta non è solo un tributo alla bellezza di Pantelleria, ma anche un dono a chiunque voglia scoprirla o ritrovarla attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta con profondo rispetto e ammirazione. Vedendo le fotografie significa immergersi in un viaggio di luce e di emozioni, un viaggio che, come ogni vera esperienza dell’anima, lascia un segno indelebile.

Buona visione.

Fabrizio D’Ancona – Sindaco di Pantelleria

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Una descrizione del suo lavoro di Claudio Zinetti:

I colori e le linee sono il mio appagamento nella fotografia ed in particolare a Pantelleria riesco vedere linee e colori ovunque, li vedo nelle case, nelle chiese, nei dammusi, nelle edicole, nei tetti che a Pantelleria le rendono identitarie e mi restituiscono il piacere della vista.

In questo libro fotografico su Pantelleria mi propongo di rendere l’isola una complementarietà unica tra la natura, l’architettura e il colore, perché questo è lo scenario di ogni momento della giornata, che ti avvolge continuamente osservando il cielo il mare la terra e sentendo il vento su di te.

Pantelleria deve essere amata per quello che dona e  per quello che è: un isola selvaggia, meravigliosa, avvolgente,  difficile e faticosa ma semplicemente straordinaria.

Fiumi di parole sono stati espressi e continuano ad esserlo su Pantelleria, uno su tutti quello di Gabriel Garcia Marquez che ne rimase folgorato, ed io cerco solo di cogliere con la  fotografia la bellezza delle parole e le espressioni migliori per rendere quest’isola unica e meravigliosa .  

Claudio Zinetti

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Recensione di Raffaele De Salvatore su EuroArte – Marzo/aprile 2018

Claudio Zinetti nasce in un paese (Paese) alle porte di Treviso in un caldo mese di luglio del secolo scorso.

Si diploma all’istituto Cappellini di La Spezia, segue l’università Ca Foscari ma si perde nei meandri della gioventù, intraprendendo la carriera in Aeronautica Militare sino alla naturale scadenza della stessa avvenuta qualche anno or sono.

La fotografia si accende nella sua mente ai tempi delle superiori, “invidiando” un amico che possedeva una macchina fotografica Minolta 6×6 e rimanendo abbagliato da una Hasseblad professionale creando un germe di enormi proporzioni.

E partendo dal miraggio delle eccellenze, comincia a fotografare con una Canon AE1  soprattutto la street e aprendosi al mondo della fotografia, ma dopo qualche tempo il servizio e successivamente la famiglia tarpano le ali della passione. Ma la passione si riaccende in corrispondenza della nullafacenza del retirement.

La street photography ritorna prepotente e ricomincia a fotografare situazioni, persone, uomini, donne e cercando la naturalezza del soggetto, senza interagire con il soggetto da fotografare, portando il soggetto a diventare personaggio senza l’autore.

Altra affascinazione, forse la maggiore, sono le linee e i colori nella natura e soprattutto in architettura, che si intersecano nei vari quadri visivi della sua mente che sente maggiormente e come diceva Lisetta Carmi “Una fotografia non è mai esistita nella mia testa prima dello scatto: io vedo ciò che c’è, amo ciò che c’è, mi emoziono vedendo ciò che c’è”.

Ha esposto in varie mostre collettive e personali negli anni 2016, 2017 e 2018.

Nel 2019 pubblica il libro fotografico “LINEE” e successivamente nel 2021 un secondo libro dal titolo “Colori e Linee”.

 

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Gereon Pilz van der Grinten
(Presidente del Circolo Culturale Corso Umberto)

Attualità

Trapani, a lezione di Rotary con Giovanni Palermo. Il socio del Club di Pantelleria in un memorabile caminetto

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Palermo “” Servire al di sopra di ogni interesse personale” non è uno slogan, è la bussola che ci ricorda che la nostra professionalità , il nostro tempo e le nostre energie hanno senso quando diventano dono”

Ieri, 12 settembre, presso Villa Pampalone, in Trapani, si è tenuto il Caminetto di Formazione organizzato dal Rotary Action.

Relatore scelto per l’incontro, Giovanni Palermo, assistente per il secondo anno di fila del Governatore del Rotary Sicilia-Malta, Distretto 2110, nonchè socio del Club di Pantelleria. In cattedra, anche il Coordinatore Assistenti del Governatore per la Sicilia Occidentale Ludovico La Grutta, istruttore per i Club di Partanna e Salemi Salvatore Martinico, Patrizia Barbera Presidente Rotary Trapani-Erice e Francesco Maltese.

Nel suo discorso, che riporteremo di seguito come insegnamento dei principi cardini del Rotary, con fermezza ed energia, incita  al senso di amicizia, di comunione e condivisione di intenti, di mettere a disposizione del Rotary e, quindi, del prossimo la propria professionalità al di sopra di un interesse personale.
L’importanza di fare squadra e, non di meno, di far conoscere il Rotary in ogni dove, non come stemma, come blasone, ma con atti concreti.


Il discorso di Giovanni Palermo

Care amiche, cari amici,
ci ritroviamo, in questo momento, con il nostro caminetto di formazione.
E’ un’occasione rotariana che ci porta al dialogo, al confronto e alla voglia di crescere insieme.
il Rotary non è teoria, ma azione, è un cammino che viviamo insieme:
Il titolo ci guida: “il Rotary in azione: un percorso di amicizia, di servizio e crescita”
e’ il manifesto della nostra identità!!
Il Rotary è nato come amicizia tra professionisti, Paul Harris non fondò un’associazione, ma mise insieme degli amici.
Amicizia significa fiducia, rispetto, condivisione.
Senza questo legame umano, iI Rotary sarebbe un club come tanti.
E’ l’amicizia che ci dà la forza di guardare oltre a noi stessi e di pensare al bene comune.
L’amicizia e’ la radice: senza di essa non c’è comunità, non c’è azione duratura .
Il servizio. Non un servizio fatto di parole, ma di azione concrete.
“ Servire al di sopra di ogni interesse personale”
Non è uno slogan, è la bussola che ci ricorda che la nostra professionalità , il nostro tempo e le nostre energie hanno senso quando diventano dono. Che si tratti di progetti locali o internazionali, il servizio Rotariano porta frutti duraturi, perché nasce dalla passione e dalla competenza!!
Non beneficienza, ma mettersi in gioco in prima persona.
E infine, la crescita. Ogni volta che serviamo, cresciamo: come persone, come professionisti, come comunità’.
Il Rotary e’ palestra di leadership, ma anche scuola di umiltà e di ascolto.
Cresciamo insieme, e nel crescere rafforziamo il nostro club e la sua capacità di incidere nella società.
Chi serve, cresce; chi cresce, diventa testimone credibile.
Il Rotary in azione è proprio questo: amicizia che diventa servizio, e il servizio che diventa crescita.
Il nostro compito è semplice ma impegnativo: vivere questi valori non solo dentro le nostre riunioni, ma anche nella vita di ogni giorno, così Rotary diventa luce: una luce che illumina prima noi stessi, e poi il mondo intorno a noi, dove serve di più !
Grazie

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Cultura

Un asso della Luftwaffe a Margana di Pantelleria

Orazio Ferrara

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Nell’estate dell’anno 1942 fu dislocato all’aeroporto della Margana in Pantelleria il 53° Gruppo Caccia (Jagdgeschwader 53 o più semplicemente JG 53) della Luftwaffe. I velivoli utilizzati erano i maneggevoli e potenti Messerschmitt Bf 109. Il Gruppo, temutissimo dalla RAF inglese, era soprannominato Pik-As ovvero Asso di picche per via dell’omonimo simbolo dipinto in nero sulle fusoliere degli aerei.

Abbiamo scritto temutissimo e non a caso, basti pensare che i suoi aerei nei primi cinque mesi di quell’anno avevano abbattuto circa 200 caccia britannici, soprattutto Hurricane e Spitfire, e quest’ultimi erano davvero degli ossi duri da combattere. Compito del 53° Gruppo a Margana era quello di scorta caccia ai bombardieri che attaccavano Malta e i convogli navali britannici che portavano i vitali rifornimenti alla stessa.

Al comando del 53° c’era il maggiore, nonché barone, Gunther von Maltzahn, che a quell’epoca era già un famoso asso della Luftwaffe avendo all’attivo l’abbattimento di ben 63 velivoli nemici e diverse onorificenze al valore conferitegli. Per tutto il periodo che fu a Margana von Maltzahn fu molto apprezzato anche dai comandi italiani per la sua signorilità e, soprattutto, per la professionalità con cui preparava le missioni di guerra dei suoi piloti, di cui peraltro era sempre il coraggioso e indomito capofila. Il barone Günther Freiherr von Maltzahn, discendente da un’antica famiglia aristocratica di tradizioni militari della Pomerania, era nato a Wodarg il 20 ottobre 1910 e quindi al momento della sua permanenza a Margana non aveva più di 32 anni, ma già era un capo indiscusso e carismatico per i suoi uomini, che lo avrebbero seguito anche all’inferno. E l’inferno nei cieli di guerra di quel tempo era la norma. Dopo aver frequentato il corso ufficiali all’Accademia Militare di Havel, von Maltzahn era diventato ufficiale della Luftwaffe, con la quale aveva partecipato finallora a tutte le campagne aeree di guerra: Polonia, Operazione Barbarossa (Russia), Francia, battaglia d’Inghilterra, Africa Settentrionale, Sicilia (e da qui, Pantelleria).

Probabilmente nel periodo appena precedente il suo trasferimento al campo di Margana, al comandante von Maltzahn era stata diagnosticata una grave forma di linfoma. Gli era stato quindi consigliato di andare a Berlino e lì curarsi, ma egli aveva decisamente rifiutato, avrebbe continuato a combattere e a guidare i suoi piloti fino allo stremo delle sue forze. La Battaglia di Mezzo Giugno o di Pantelleria, svoltasi tra il 12 e il 16 giugno 1942, vide una serie di scontri aeronavali nel Mediterraneo centrale, dove le forze dell’Asse contrastarono con successo

due convogli britannici che andavano a rifornire Malta, il primo detto Harpoon proveniente da Gibilterra e il secondo denominato Vigorous da Alessandria d’Egitto.

La battaglia si concluse con la limpida e netta vittoria delle armi dell’Asse. L’orgogliosa Royal Navy britannica conobbe in quelle giornate una delle sue più amare sconfitte sul mare. In quei giorni esaltanti il 53° Gruppo Caccia (JG 53) della Luftwaffe e il suo comandante von Maltzahn non si risparmiarono. Si decollava più volte al giorno da Margana per assicurare la scorta caccia ai bombardieri Junkers Ju 88, provenienti dalla Sicilia e che attaccavano le navi inglesi nel Canale.

Nel pomeriggio del 14 giugno 1942, alle ore 17:32, il barone von Maltzahn colse la sua 64a vittoria, quando nei pressi di Malta attaccò con determinazione due caccia inglesi del tipo Hawker Hurricane. Mentre uno riusciva a fuggire, l’altro fu centrato in pieno dai colpi del Messerschmitt. Fortunatamente il pilota britannico riuscì a salvarsi, lanciandosi col paracadute.

In seguito a quest’ultima prestigiosa vittoria, il successivo 18 giugno von Maltzahn ricevette la promozione a oberstleutnant (tenente colonnello). Comunque, a causa del linfoma, le sue condizioni di salute peggiorarono e gli tarparono di fatto la sua carriera di asso, infatti successivamente riuscì a cogliere soltanto altre quattro vittorie aeree. Fu pertanto giocoforza ricoverarlo presso la clinica Charité di Berlino, dove ricevette delle cure di radioterapia, che in qualche modo ne stabilizzarono le condizioni fisiche. Al termine del conflitto mondiale a Gunther von Maltzahn sono state riconosciute 68 vittorie aeree certe in 497 missioni di combattimento contro il nemico. Ha ricevuto le onorificenze della Croce di Ferro di I classe, della Croce di Ferro di II classe e della Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia, quest’ultima una tra le più alte e ambite onorificenze militari tedesche.

Sempre nel corso del secondo conflitto tre dei suoi fratelli morirono in combattimento, mentre suo padre venne barbaramente trucidato da avvinazzati soldati sovietici nel 1945. Günther Freiherr von Maltzahn morì il 24 giugno 1953 a Düsseldorf sembra a seguito di un banale incidente automobilistico.

Orazio Ferrara

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Cultura

“Premio Letterario Isola di Pantelleria”, integrazione finalisti: errori di inserimento

Direttore

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Abbiamo già pubblicato l’elenco dei finalisti della II Edizione del Premio Letterario Isola di Pantelleria anno 2025, di seguito riportati

OPERE EDITE
N. PROG. AUTORE TITOLO CASA EDITRICE
5 Mariani Luigi: Dove non canta più il cielo Paoline Editoriale Libri
6 Arezzo Domenico: Lo spettro della notte Nino Bozzi – CTL Editore
7 Ferrara Andrea: Fantasmi a Portogreco Nulla Die Edizioni
24 Pinosio Corrado: Martina nel buio Leonida Edizioni
35 Iacono Giovanni Gianfranco: Scampoli di paese Nulla Die Edizioni

OPERE INEDITE (narrativa – romanzi mai pubblicati)
N. PROG. AUTORE TITOLO
18 Natale Carmine: Saio bianco e tuta blu
38 Da Ros Emanuela: Storia di una storia
40 Billardello Camilla: Il viaggio di Aron e Anessa. Pellegrini di speranza
43 Grimaldi Anna: Pittore di stelle (Volume 2)
53 Rosso Marco Antonio: Io sono aquila

Tuttavia, con successiva e-mail del 12/09/2025, la Commissione giudicante ha trasmesso un verbale in cui veniva attestato che:

  •  L’opera n. prog. 40, “Il viaggio di Aron e Anessa. Pellegrini di speranzadi Billardello Camilla, è risultata essere l’unico elaborato pervenuto per la sezione “Opere a Tema”, e pertanto non rientrante nella sezione “Opere Inedite” come inizialmente indicato;
  •  Si rende quindi necessario integrare la sezione “Opere Inedite” con un quinto finalista corretto, in sostituzione dell’opera erroneamente inserita.
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