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Pantelleria doc. Si torna a parlare dell’importanza di conservare la tipicità isolana anche nell’imbottigliamento

Direttore

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E’ ancora sempre aperto il tema della Pantelleria doc come unica connotazione da non assimilirsi a quella della Sicilia.

L’orgoglio isolano trapela sotto ogni profilo, sopratutto a fronte della difesa di una tipicità straordinaria di Pantelleria che non deve essere confusa in un calderone generico regionale.

Così, ieri, il Centro Culturale Gianporcaro di Pantelleria ci ha mandato un suo pensiero, concentrando l’attenzione, questa volta, sull’imbottigliamento del pregiato e raffinato nettare pantesco.

 

Agli agricoltori (eroici) interessa, sicuramente, che la bottiglia venga riempita del succo dei grappoli di zibibbo frutto della propria terra e del proprio lavoro e che non si ricorra a sostitutivi, che sviliscono il prodotto originario con cadute negative anche sull’economia locale e non si è contrari che imprese del settore vengano da fuori a lavorare a Pantelleria . L’ imbottigliamento in loco è previsto nelle doc e nelle docg e a Pantelleria è stata concessa una deroga anche se con delle limitazioni che permette l’imbottigliamento fuori isola di Pantelleria da tanti non ritenuta opportuna.

L’ imbottigliamento oltre a creare opportunità di lavoro nell’isola darebbe maggiori garanzie ai clienti.

Si dice che lo zibibbo non è esclusivo di Pantelleria ma non si fa presente di dove proviene e si sottintende la provenienza di Pantelleria oppure si parla solo di Pantelleria per dire dello zibibbo.

Fra il ventaglio di tipologie dei moscati di Pantelleria si era giunti ad accettare il moscato liquoroso e si sapeva che l’ggiunta d’alcool era alcool prodotto da uve zibibbo di Pantelleria, in quanto l’ unica distilleria presente sul territorio era quella dell’A.A.P. tutto a vantaggio dell’agricoltore pantesco che vedeva una richiesta piena dello zibibbo che produceva con tanta fatica .

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Sociale

Pantelleria in corteo per Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

Redazione

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Domani 25 novembre un corteo di studenti e cittadini

L’Amministrazione Comunale, per il giorno martedì 25 novembre 2025, ha organizzato con la Curia Vescovile di Mazara del Vallo e le scuole di Pantelleria, un corteo pubblico che partendo alle ore 11.00 da Piazza Unesco, si concluderà presso il murales di San Giacomo.

Parteciperanno gli studenti più i cittadini che decideranno di unirsi al corteo

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Sociale

Favignana, i Carabinieri festeggiano i 104 anni di zia Rosina

Matteo Ferrandes

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I Carabinieri della Stazione di Favignana hanno festeggiato il 104esimo compleanno di Rosa Giangrasso (Zia Rosina), la più anziana tra gli abitanti delle Egadi. L’ultracentenaria Zia Rosina vive da sola e spesso riceve la visita dei Carabinieri che vanno a trovarla per assicurarsi che stia bene chiedendo sempre se le serve assistenza.
Come ogni anno i Carabinieri della locale Stazione, unico presidio delle Forze di polizia presente sull’isola, hanno deciso di festeggiare il suo compleanno, portandole una bella torta e dello spumante unitamente rappresentanti del comune e al parroco dell’isola. Inutile sottolineare la felicità della Zia Rosina che ha potuto così soffiare le sue 104 candeline con coloro che sono ormai il suo punto di riferimento per qualsiasi esigenza.

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Sociale

Canicattini e Avola unite nel ricordo di Elisa Claps: due giornate per rompere il silenzio

Redazione

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– In memoria di Elisa Claps, le comunità di Canicattini e Avola si preparano a vivere due giornate di riflessione e impegno contro la violenza sulle donne.
Il 28 novembre a Canicattini è in programma una giornata di confronto e approfondimento, con dibattiti,, testimonianze, momenti di ascolto e la partecipazione diretta delle istituzioni e del centro antiviolenza “ Work in progress” .
Il giorno successivo, 29 novembre ad Avola, verrà scoperta una targa commemorativa presso il Centro Antiviolenza Doride, un gesto simbolico e di forte valore civico.

All’evento saranno presenti istituzioni e rappresentanti ufficiali legati alla famiglia Claps, tra cui la giornalista Mariagrazia Zaccagnino e Angelo Barraco, a sottolineare l’importanza della memoria e dell’impegno civile.

A spiegare il senso profondo di queste iniziative è Laura Liistro, presidente della Galleria EtnoAntropologica e promotrice dei percorsi di cittadinanza attiva Honos con presidio legalità a Canicattini Bagni:
“Elisa Claps è la voce delle vittime di violenza, e la sua storia ci ricorda quanto sia fondamentale non tacere. La famiglia Claps è un esempio concreto della lotta al silenzio, non a parole, ma con i fatti e ‘a muso duro’, andando controcorrente senza mai perdere speranza e dignità. Queste giornate non sono vetrine o eventi folkloristici: sono percorsi concreti di crescita comunitaria, per aiutare cittadini e cittadine a superare tabù, paura e solitudine, e sostenere le donne che subiscono violenza. Elisa continua a parlare, e vogliamo che la sua voce diventi un impegno collettivo, un richiamo all’azione quotidiana e alla responsabilità di tutti.”
Le due giornate intendono consolidare il legame tra Canicattini e Avola, promuovendo consapevolezza, educazione e sostegno concreto.

La targa al Centro antiviolenza Doride ad Avola sarà più di un simbolo: un invito a trasformare memoria e dolore in azione concreta, a creare reti di ascolto e supporto per tutte le donne, affinché nessuna si senta sola o inascoltata.
Il filo conduttore dei due appuntamenti è chiaro: non tacere di fronte alla violenza, crescere insieme come comunità e stare accanto alle donne, ogni giorno.

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