Ambiente
Pantelleria, denunce e sanzioni per 5 soggetti per edilizia in area protetta
PANTELLERIA: controlli sulle attività edilizie in aree protette:
scattano denunce e sanzioni.
L’attività di sorveglianza del territorio, volta al perseguimento del rispetto normativo, a tutela della salvaguardia del patrimonio naturalistico del Parco Nazionale “Isola di Pantelleria”, è da sempre uno degli obiettivi strategici dei Carabinieri Forestali ivi operanti, per il quale gli stessi riservano ogni possibile precauzione: proseguono, pertanto incessanti, i controlli a tutela delle matrici ambientali dell’isola, svolti con il coordinamento della Procura della Repubblica di Marsala.
Gli accertamenti
Nelle ultime settimane i militari, coordinati dal Reparto P.N. Aspromonte di Reggio Calabria, diretti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala si sono resi protagonisti di numerosi servizi a contrasto della “cementificazione selvaggia” nell’area Parco Nazionale, dove delicati equilibri ecosistemici rischiano di essere compromessi da indiscriminate attività antropiche. Gli accertamenti consentivano di appurare che erano state realizzate attività edilizie in assenza o in difformità dai titoli abilitativi previsti, determinando così un carico urbanistico ingiustificato in zone vulnerabili.
I dettagli dello scempio
Nel dettaglio, i militari accertavano il deturpamento di un habitat naturale tipico dell’areale mediterraneo, disciplinato dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE, provocato dalla costruzione di un’unità abitativa priva di autorizzazioni, la realizzazione di opere di ampliamento di un fabbricato con modalità difformi da quanto previsto in progetto e, in altro caso, la creazione di un’opera idraulica in zona vincolata mancante di autorizzazioni e dell’espressione del genio civile competente.
Deferiti 5 soggetti
Gli accertamenti hanno portato al deferimento di tre soggetti, presunti responsabili dei lavori, destinatari anche dei provvedimenti dell’Autorità relativi alla rimessa in pristino dei luoghi. Altri due soggetti sono stati, infine, sanzionati in via amministrativa per l’abbandono di rifiuti urbani su terreno prospiciente un’area di cantiere e per la movimentazione di terreno saldo in area sottoposta a vincolo idrogeologico.
I controlli proseguiranno nell’ambito della stessa campagna, anche con le verifiche sul rispetto delle prescrizioni impartite dagli enti competenti in sede di rilascio delle varie autorizzazioni.
Le operazioni descritte conferiscono, ancora una volta, il giusto decoro istituzionale alle competenze specifiche che contraddistinguono l’operato dei Carabinieri Forestali all’interno del Parco Nazionale “Isola di Pantelleria”.
Ambiente
Pantelleria, variazione calendario raccolta rifiuti
Come da avviso pubblico, il Comune di Pantelleria comunica una variazione del calendario di raccolta rifiuti

Ambiente
Ambiente, via libera ai cani al guinzaglio nelle aree naturali protette
I cani al guinzaglio potranno entrare nelle aree naturali protette della Sicilia. Lo stabilisce il decreto firmato dall’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, che aggiorna le disposizioni vigenti e regolamenta, secondo criteri più attuali, la fruizione del patrimonio naturale regionale.
«L’introduzione dei cani al guinzaglio all’interno di parchi e riserve è una novità che ho fortemente voluto – sottolinea l’assessore Savarino – per rispondere alle legittime istanze dei numerosi fruitori, tra cui molti turisti, di questi luoghi splendidi che caratterizzano il territorio siciliano. Vivere esperienze di immersione nella natura in compagnia degli animali d’affetto è un’opportunità per adulti e bambini, nel rispetto dell’equilibrio con la fauna selvatica e la flora. Dopo il regolamento emanato la scorsa primavera che consente ai dipendenti dell’assessorato del Territorio e dell’ambiente di portare in ufficio i loro animali domestici, con questo provvedimento proseguiamo il nostro impegno nell’accrescere il benessere dei cani e di chi se ne prende cura».
Il decreto consente l’introduzione dei cani al guinzaglio in specifici sentieri e aree individuate dall’ente gestore delle aree naturali protette sulla base di linee guida e criteri fissati dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, previo parere del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale. Resterà in vigore, invece, il divieto di ingresso nelle zone A dei parchi e delle riserve naturali integrali e nelle altre zone di ciascuna area naturale protetta dove non è consentita la fruizione. L’ente gestore può comunque prevedere deroghe motivate, specifiche e nominative, nei limiti fissati dalle linee guida regionali. Adesso tutti gli enti gestori provvederanno a integrare i rispettivi regolamenti di fruizione dei singoli siti naturalistici.
Ambiente
Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale
Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.
Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio
fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata
nel 2018.
Un po’ di storia
Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia
l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un
risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale
tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta
ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo
tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con
la Pasqua.
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle
ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche
nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali
e personali di ognuno di noi.
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi
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