Connect with us

Spettacolo

Pantelleria, da oggi il brano “Aurora” di Ale D’Aietti. Quando l’isola si fonde nell’arte

Direttore

Published

-

“La Isla” sta giungendo al suo compimento. 
L’EP di Alessandro D’Aietti sta chiudendo il cerchio

Com’è ormai consuetudine, abbiamo incontrato l’autore, per approfondire la sua creatura.

Siamo, chiamiamola così, alla quarta tappa, quarta fermata dell’opera complessiva The Isla, dal titolo “Aurora”. Cosa l’ha ispirata e che tipo di musica ascolteremo?Anche in questo siamo in una tappa evolutiva. Tutto questo è più un’evoluzione. Un’evoluzione che si andrà a tradurre a livello visivo, a fine EP.
L’evoluzione in questa tappa riprende, inizialmente, l’essenza funky/house, i colori della giornata, quei colori che ti evocano il pensiero del mare, gli amici, l’estate. Un’evoluzione che si porta pian piano alla serata, all’energia e a ballare sotto la luna, sotto le stelle, tra gli amici in discoteca. 
Un ambiente più elettronico.
Alla fine l’album è tutta una questione di evoluzione: non sonora, ma evoluzione visiva, a livello di colori d’essenza,  che si andrà a tradurre in questo materiale alla fine della raccolta.”
 
Ma Aurora perché è un inizio? Nella canzone vede colori dell’Aurora? Visto il suo legame con i colori. “Sono attaccato ai colori, ma in questo caso ci siamo lasciati portare avanti dall’ispirazione del momento. Non abbiamo lasciato che le parole in sé ci coinvolgessero e inducessero a essere troppo schematici,  troppo ristretti.
“È stata una questione di gioco di parole. La canzone è nata così perché ci è piaciuto questo ritornello che si andrà a sentire: andava bene a livello emozionale, a livello sonoro, a livello di gioco di parole. “

E quindi è la quarta e penultima fatica siamo vicini alla completezza di questo complesso lavoro? Cosa può preannunciare?La cosa importante di questa tappa, come già ho menzionato, è che sempre ci prestiamo con un tocco evolutivo. Questa evoluzione ci porta al faro di Punta Spadillo, un’altra bella location dell’isola di Pantelleria, per me iconica dell’isola: uno dei punti più importanti a livello visivo.”

È da dove l’aurora si gode in modo assoluto, se vogliamo? “Anche, anche. Ci presentiamo con un altro kimono, un quarto kimono, realizzato da Camilla, mia sorella, con il suo brand.  L’abito a livello di colori evoca il fondale del mare: un altro dei miei elementi che mi ispirano a fare musica giorno a giorno. Sono colori che riportano, come dico, al fondale, ai coralli, in un certo modo anche al riflesso dell’acqua in questo momento della giornata in cui il sole sorge”. 

Quanto tempo ha impiegato per comporre “Aurora”?Allora, questa è stata un po’ diversa dalle altre canzoni. Questo quarto beat, diciamo, l’ho iniziato a produrre l’estate precedente. Un beat che ho iniziato per conto mio. 
A livello elettronico, come beat senza parole,  si prestava molto bene a questa sonorità.  Con Francisco abbiamo deciso di introdurlo nell’EP perché poteva essere proprio questo un aggancio  tra la terza e la quinta tappa, un aggancio che poteva funzionare bene.  “

Quindi comunque la sua  attività delle immersioni e la sua presenza sull’isola hanno determinato anche il suo percorso artistico?  “Certo, una parte essenziale è la fine del percorso artistico.  Come in tutto arte ovviamente c’è sempre qualche ispirazione che porta avanti,  a creare del contenuto, creare sia dei dipinti, della musica, delle poesie.  In questo caso a livello musicale mi ha portato a dargli questo tocco di marino.
E no solo a livello, musicale,  ma anche collaborativo con il kimono. Una delle cose essenziali che oggi progetto nella parte visiva del progetto, con l’abbigliamento. 
EH sì, il mare, la tranquillità del mare, i colori.

Senta, lei è andato via a tre anni  da Pantelleria. Ha vissuto in Cile per un periodo, poi che è successo? E’ partito ed è venuto qua?  A parte la presenza di papà, poi cos’è che ha determinato  questo scatto interiore? “Meglio di Pantelleria, dove vado”? “Certo, bella domanda, questa è bella. 
“Io ai tre anni sono andato a vivere in Cile, una volta all’anno ritornavo a Pantelleria per un mesetto, luglio, agosto.
“E quel mesetto era proprio  il miglior mese dell’anno per me. Tornavo alle mie radici. 

Perché lei le radici le senti qua? Lei ha viaggiato molto per il mondo per la sua età e poteva sentirsi attratto da qualsiasi realtà, e invece l’attrazione è per Pantelleria?Sì, sì.  Non solo perché sono nato qua, ma perché sento che la mia energia,  la mia sensazione si focalizza su questo punto. “
“La cosa che ha l’isola è la sua purezza che mi fa ritornare sempre,  che mi fa stare qua, come negli ultimi anni.  Dopo aver finito la scuola,  ho deciso di stabilirmi qua maggiormente,  per la sua tranquillità. E’ sempre un’isola virgine, con quel suo tocco selvaggio, ancora non contaminato dal mondo. 
“Oggi sento che il mondo va troppo troppo veloce. E’ tanto contaminato dal fare, fare, fare. E’ un punto dove posso ritrovarmi.”

Dopo questa solenne dichiarazione d’amore per la nostra Pantelleria da parte di Ale D’Aietti, vi invitiamo all’ascolto di “Aurora”, la quarta parte della complessa raccolta La Isla.

https://open.spotify.com/intl-it/album/2PPVQ8tGwsrvTbYIGz1tB1?si=C9K-WPuiT3CW2T0xan_Tkg&nd=1&dlsi=cf91131239c7441b#login

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Spettacolo

Sanremo Giovani 2025, tra i cantautori Firelight. La promessa della musica presto a Pantelleria

Redazione

Published

on

Presto fuori su tutti i digital store la nuovissima canzone di Firelight, giovane cantautore che è riuscito a conquistare le radio grazie al suo ultimo successo discografico dal titolo “L’amore non ha prezzo”, il nuovo singolo sarà presentato niente meno che alle selezioni di “Sanremo Giovani 2025”. Il suo invito è quello di rimanere sintonizzati nelle sue pagine social perché pubblicherà tanti di quei annunci che non ve ne pentirete di seguirlo.

Per saperne di più: Pantelleria, una giovane promessa della musica italiana Firelight tornerà presto per esibirsi sull’isola

Continue Reading

Spettacolo

Pantelleria – Cinema San Gaetano, tutti i film in programmazione in ottobre 2025

Direttore

Published

on

Il Cinema San Gaetano di Scauri, per il mese di ottobre 2025 ha messo su un palinsesto molto accattivante con pellicole anche dedicate al pubblico dei piccini.

I Puffi, Puffetta guida il gruppo in una coraggiosa missione di salvataggio per liberare Grande Puffo, rapito da malvagi stregoni. Con l’aiuto di nuovi amici, i Puffi scoprono che il loro vero destino è proteggere l’universo

  • sabato 4 ottobre ore 21.00
  • domenica 5 ottobre ore 16.00

L’ultimo Turno, Floria lavora come infermiera in un ospedale cantonale svizzero: è giovane, abile, esperta, disponibile. E come succede sempre più spesso, insieme a una sola altra collega è l’unica di turno nel suo reparto e può contare giusto sull’apporto di una studentessa in tirocinio. Nonostante ciò, Floria riesce incredibilmente a occuparsi di tutti i pazienti, consolando un’anziana signora sola, promettendo a un paziente in perenne attesa l’arrivo imminente del medico, parlando con i parenti di una donna in punto di morte, sopportando le pretese e le ingiurie dei ricoverati con l’assicurazione privata. Per Floria il turno è infinito, e così la sua pazienza, anche dopo aver commesso un errore potenzialmente disastroso. (da Mymovies)

  • domenica 5 ottobre ore 21,00
  • lunedì 6 ottobre ore 21.00

Material love, l’attività di una giovane organizzatrice di matrimoni di New York si complica quando si ritrova divisa tra l’uomo perfetto e il suo imperfetto ex.

  • sabato 11 ottobre, ore 21.00
  • domenica 12 ottobre, ore  21.00


Downton Abbay
, Morta la Contessa Crawley, la gestione della tenuta è di Lady Mary, chiamata a difenderne gli interessi nell’élite londinese. Così, mentre Lord e Lady Grantham supervisionano la tenuta preparandosi poi al congedo, i Crawley si riuniscono per definirne il futuro in un’epoca segnata dalle turbolenze della Grande Depressione. Ed è il momento dell’arrivo dall’America anche dello zio Harold, che svelerà segreti, menzogne e intrighi dove vari membri della casata sono i protagonisti.

  • sabato 19 ottobre, ore 21.00
  • domenica 20 ottobre, ore 21.00

The life of Chuck, Una serie di eventi sta sconvolgendo il mondo così come lo conoscevamo. Internet non funziona più (privando di Pornhub i suoi più affezionati frequentatori). La California si sta staccando dagli Stati Uniti, in seguito ad eventi tellurici. Le scuole non hanno studenti. Sui pochi mezzi di comunicazione ancora funzionanti compare il ringraziamento al contabile Chuck Krantz per i suoi 39 anni di contributo all’umanità. Da qui inizia il percorso à rebours che ce ne illustra la vita e la passione per il ballo. (Da Mymovies)

  • sabato 25 ottobre ore 21.00
  • domenica 26 ottobre ore 21.00
Continue Reading

Spettacolo

Marsala, “Cancia”, il nuovo brano de I Musicanti di Gregorio Caimi

Redazione

Published

on

“Cancia”, il nuovo brano de I Musicanti di Gregorio Caimi con la voce di Riccardo Sciacca, canzone che invita al cambiamento per riscoprire l’umanità
 
Quasi una poesia, rigorosamente in siciliano, che ripercorre il mantra letterario del “cambiare tutto affinché tutto rimanga lo stesso” e lo ribalta, partendo dalla consapevolezza che il cambiamento è quanto di più naturale ci sia, ma occorre coscienza per non subirlo e non tramutare un “cori chinu di sintimenti” in “petra ‘ntempu i nenti”. Pubblicato dall’etichetta romana Cultural Bridge è disponibile su tutte le piattaforme digitali in 240 Paesi
 
“Cancia tuttu, cancia nenti, cancia la facci di la genti, prima è liscia e villutata, poi è ruvida e siccata”. Esce oggi, 26 settembre, “Cancia”, il nuovo brano de I Musicanti di Gregorio Caimi con Riccardo Sciacca. La canzone vede la luce nell’incipit d’un autunno che nel mondo registra cambiamenti tutt’altro che rassicuranti, I Musicanti di Gregorio Caimi pubblicano un nuovo brano che ha il ritmo di una poesia antica, quasi una filastrocca delle nonne che parla ad ogni animo che ha la sicilitudine nel cuore. Musiche di Gregorio Caimi e parole di Gregorio Caimi e Riccardo Sciacca, registrazione e mix sono di Antonio La Rosa e Gregorio Caimi con il mastering di Antonio La Rosa. Il brano, eseguito dai musicisti: Dario Li Voti alla batteria, Gianluca Pantaleo al basso, Natale Montalto alla fisarmonica, Gregorio Caimi alle chitarre, Ceo Toscano al violoncello e Riccardo Sciacca alla voce, è stato pubblicato a cura dell’etichetta romana Cultural Bridge, è fruibile su tutte le piattaforme digitali in 240 Paesi.

“Il 26 settembre – spiega Gregorio Caimi –. Non è una data scelta. È una data che mi ha scelto. Settembre è il mese che mi ha fatto male e poi mi ha guarito. Per anni l’ho odiato, ora lo amo. È la fine dell’estate che mi scalda, ma anche l’inizio dell’ordine, della responsabilità, della vita che riparte. È come la mia terra: sacra e profana, dolce e aspra, che mi tiene stretto e mi respinge, che mi fa sentire vivo. “CANCIA” è nata da questo sentimento, scritta insieme a Riccardo Sciacca, come un atto di verità, come un rito di passaggio. Con settembre, per me, inizia l’anno. E con CANCIA, inizia qualcosa di nuovo”.
 
“Cancia! – afferma Riccardo Sciacca – E noi sappiamo bene che nella vita cambiano tante cose. Cambia il vento, cambia la voce del mondo eppure resta tutto fermo… come il mare quando finge quiete. Cancia è un canto di mutamenti apparenti, di rivoluzioni silenziose. Cancia ti cunta, ti narra, ti spiega la vita, una vita che promette, ma non mantiene. A meno che non sia tu a far sì che i cambiamenti siano frutti. Cancia è un luogo d’osservazione per partire e poi poter vivere pienamente”.
 
Così la canzone celebra e constata i cambiamenti: “Cancia tuttu, cancia nenti, cancianu l’occhi di la genti, prima su nichi e ‘nuccenti, poi su scaltri e priputenti. Cancia u jornu cu la notti, cancia u ventu ca bunazza, cancia a timpesta di lu mari, cancia tuttu e un cancia nenti”. E all’universo umano fa l’eco la natura che a fine settembre cambia, inesorabilmente. È una presa di coscienza, necessaria, per sognare una nuova primavera altrimenti, chiude il brano: “Cancia tuttu, cancia nenti, cancia l’amuri di la genti, cori chinu di sintimenti, si fa petra ‘ntempu i nenti”.
 
Copertina ad opera di Manolo Linares, di seguito il link per ascoltare la canzone: https://open.spotify.com/album/3LgNwVoQ3rwAj0gN3Drvff?si=ArAovs1fQlakeMiGv7d5lw
 

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza