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Cultura

Pantelleria-Cinema: ben 6 film in programmazione nel mese di Luglio

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Il Cinema San Gaetano di Pantelleria, questo mese ci delizierà con ben 6 film in programmazione, con un palinsesto destinato sia ad un pubblico adulto ma anche ai più piccoli.

Infatti:

  • dal 05 al 07 luglio alle ore 22,00Cafarnao – Caos e Miracoli. Cafarnao, il film diretto da Nadine Labaki, racconta la complessa realtà contemporanea. Candidato agli Oscar® e ai Golden Globe 2018 per il miglior film straniero e vincitore del Premio della Giuria a Cannes, il film è un’opera struggente ed emozionante. Al centro della vicenda Zain (Zain Alrafeea), un bambino coraggioso che decide di ribellarsi al suo destino, portando in tribunale i suoi stessi genitori…
  • dal 11 al 15 luglio, ore 22,00 –  Pets 2 – Vita da animali. Pets 2 – Vita da animali, decimo film d’animazione della Illumination, è il sequel della commedia campione d’incassi del 2016. Questo nuovo capitolo esplora le vite e le emozioni dei nostri animali domestici, il profondo legame che hanno con le famiglie che li amano, e risponde alla domanda che incuriosisce da sempre chi ha un animale domestico: cosa fanno veramente i loro cuccioli quando rimangono soli in casa?
  • dal 16 al 19 luglio, ore 22,00 – Arrivederci professore. Arrivederci Professore. film diretto da Wayne Roberts, è la storia di Richard (Johnny Depp), professore universitario a cui viene diagnosticata una malattia che rischia di cambiare per sempre la sua vita. L’uomo decide così di rinunciare a ogni tipo di apparenza e a tutte le convenzioni, iniziando a vivere nel modo più coraggioso e libero possibile. La sua nuova vita spericolata attraversa ogni tipo di vizio, dal fumo al bere, dalla carnalità agli insulti a chiunque provi a infastidirlo. Vivendo al massimo, sperimentando nuovi piaceri mai provati negli anni precedenti, Richard si ritroverà faccia a faccia con il vero senso della vita e inizierà a risvegliare il suo sopito spirito interiore, che non ha nulla a che vedere con la sua nuova condotta.
  • dal 20 al 23 luglio, ore 22,00 – X-Men: Dark Phoenix. In X-Men: Dark Phoenix, la telepate Jean Grey sviluppa incredibili poteri psichici che corrompono la sua mente, trasformandola nella terribile Fenice Nera. Gli allenamenti tra le pareti della Scuola per Giovani Dotati di Charles Xavier (James McAvoy), sotto la supervisione del brillante professor Bestia (Nicholas Hoult), hanno dato i loro frutti: i giovani mutanti che hanno combattuto e sconfitto Apocalisse non sono più l’indisciplinata classe di un tempo, ma un collaudato team di supereroi conosciuti come X-Men. Il dottor Xavier li incoraggia a usare i poteri per compiere gesta eroiche e sensazionali, ma nemmeno il telepate più potente del mondo può capire ciò che passa nella testa di un adolescente. Così, quando durante una missione nello spazio, un inspiegabile incidente rafforza i poteri di Jean Grey (Sophie Turner), l’avventato preside deve affrontare con saggezza le disastrose conseguenze dell’accaduto. La dolce Jean perde gradualmente il controllo di se stessa, compie gesti impulsivi e irrazionali che mettono in pericolo l’incolumità dei suoi compagni e dell’intera umanità. Nel frattempo un alieno mutaforma (Jessica Chastain), intenzionato a sfruttare la situazione a suo vantaggio, cerca di irretire la spaurita mutante e convincerla ad assumere l’identità di Fenice.
  • dal 24 al 27 luglio, ore 22,00 – Il Traditore. Il Traditore, il film di Marco Bellocchio, racconta il primo grande pentito di mafia, l’uomo che per primo consegnò le chiavi per avvicinarsi alla Piovra, cambiando così le sorti dei rapporti tra Stato e criminalità organizzata. Pierfrancesco Favino interpreta Tommaso Buscetta, il Boss dei due mondi, secondo una prospettiva inedita e mai studiata prima. 
  • dal 28 al 31 luglio, ore 22,00 – Toy Story 4. Toy Story 4, il film d’animazione Disney Pixar diretto da Josh Cooley, vede Woody (Tom Hanks) e Buzz (Tim Allen) alle prese con un viaggio in compagnia di vecchi amici, inaspettati ritorni e nuovi arrivi come Forky, una forchetta trasformata in un riluttante giocattolo.

Si ricorda che Il Giornale di Pantelleria tiene settimanalmente aggiornati i lettori sugli spettacoli in programmazione nel Cine-Teatro San Gaetano di Pantelleria.

Buona visione a tutti.

Nato a Pantelleria, classe ’93, fin da giovane appassionato del mondo Tech, vive gli anni delle superiori nel Bolognese, studiando “Arredamento e design”, successivamente si specializza nel settore del Web Marketing. Unisce il lavoro da freelancer con la passione per i viaggi, sviluppa strategie complete per la crescita online delle aziende, dalla prima bozza al prodotto finale, portandole nelle prime posizioni su Google e sui social, ma mettendo sempre in primo piano l’utente. Con l’obiettivo di crescere e migliorarsi costantemente e alla continua ricerca di sfide sempre più complesse, sceglie di collaborare con Il Giornale Di Pantelleria rivoluzionando il progetto e ottenendo continue soddisfazioni per i risultati aggiunti.

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Cultura

Giuseppe Pitrè, 184 anni dopo: l’uomo che diede voce all’anima della Sicilia

Matteo Ferrandes

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Nel 184° anniversario della nascita di Giuseppe Pitrè, la Sicilia e l’Italia intera ricordano non solo uno studioso, ma il fondatore di un modo nuovo di guardare al popolo, alle sue parole, ai suoi gesti, ai suoi riti. Un uomo che, senza mai abbandonare la sua città, seppe parlare al mondo. Il figlio del Borgo che divenne il padre degli studi folklorici in Italia.

Pitrè nacque il 22 dicembre del 1841 nel quartiere portuale del Borgo, in via Collegio di Maria, da una famiglia di marinai. Il padre Salvatore morì di febbre gialla a New Orleans nel 1847, quando Giuseppe aveva appena sei anni. La madre, Maria Stabile, lo crebbe tra ristrettezze economiche, sostenuta da un sacerdote amico di famiglia. Quell’infanzia difficile, immersa nella lingua viva del popolo, fu il terreno fertile della sua futura opera.

Medico per professione, etnologo per vocazione

Nonostante le difficoltà economiche, Pitrè completò gli studi classici presso un istituto gesuita e si laureò in Medicina e Chirurgia all’Università di Palermo nel 1865. La professione medica lo mise quotidianamente a contatto con i ceti popolari, permettendogli di ascoltare, annotare, comprendere.
Parallelamente, già da studente aveva iniziato a pubblicare lavori sui proverbi e sul lessico marinaresco, oltre a un volumetto letterario di Profili biografici di contemporanei italiani.

Il pioniere degli studi folklorici

Nel 1871 pubblicò il primo volume della monumentale Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, un’opera che avrebbe proseguito fino al 1913. È considerato il più importante corpus di tradizioni popolari italiane mai realizzato; una raccolta di 25 volumi che impegnò Pitrè per oltre quarant’anni e che resta la sua opera più importante. Dai Canti popolari siciliani, alle fiabe, dai proverbi agli usi e costumi, dalle feste patronali alla medicina popolare, l’intera collezione ambisce a raccogliere e ordinare tutta la materia folklorica dell’isola. È un edificio enciclopedico senza precedenti, che ancora oggi costituisce il fondamento degli studi demo‑etno‑antropologici sulla Sicilia. Pitrè non fu solo un raccoglitore: studiò i principali indirizzi europei, corrispose con studiosi come Max Müller, Mannhardt, Sébillot, Schuchardt, D’Ancona, Comparetti, De Gubernatis. Senza muoversi da Palermo, costruì una rete internazionale.

L’influenza sulla letteratura e sulla musica

La sua opera ispirò: Luigi Capuana, che prese spunti da alcune sue fiabe; Giovanni Verga, che trovò nelle sue raccolte materiale utile per novelle come Guerra di Santi; Rosa Balistreri e altri autori che attinsero ai versi tradizionali presenti nei suoi studi per i loro testi musicali. Pitrè si occupò anche di lingua siciliana, scrivendo una grammatica descrittiva. Non fu, dunque, solo un etnologo: fu un ponte tra la cultura orale e le arti.

Il riconoscimento istituzionale

Nel 1903, «per i suoi indubbi meriti nel campo degli studi sulle tradizioni siciliane, Pitrè fu nominato Presidente della Reale Accademia di Scienze e Lettere di Palermo. Nel 1909 fu ammesso a socio dell’Accdemia della Crusca. Nel 1914 fu eletto senatore del Regno d’Italia. Fu, inoltre, presidente della Società Siciliana per la Storia Patria e segretario della Reale Accademia delle Scienze Mediche. Il filosofo Giovanni Gentile, nei primi anni ’40 del Novecento, costituì un Comitato per la ristampa di tutte le opere del Pitrè e, con un decreto, il Re dichiarò tale pubblicazione “Edizione Nazionale”. Negli anni ’80 del Novecento, lo Stato italiano finanziò una nuova Edizione Nazionale delle sue opere, riconoscendone il valore storico e scientifico.

L’uomo dietro lo studioso


Nel 1877 sposò Francesca Vitrano, da cui ebbe tre figli: Maria, Rosina e Salvatore. Le tragedie familiari — la morte di Rosina nel terremoto di Messina del 1908 e quella di Salvatore per avvelenamento da cibo — segnarono profondamente i suoi ultimi anni. Morì a Palermo il 10 aprile 1916. E’ sepolto nel Pantheon dei siciliani illustri, la chiesa di San Domenico.

Perché Pitrè parla ancora a noi

A 184 anni dalla sua nascita, Pitrè resta attuale perché: ha restituito dignità alla cultura popolare, trattandola come scienza; ha salvato un patrimonio immenso che rischiava di scomparire; ha mostrato che la Sicilia non è periferia, ma centro di una civiltà complessa e ricchissima; ha insegnato che ascoltare il popolo significa capire un Paese. Il suo lavoro continua a essere un riferimento per antropologi, linguisti, storici, scrittori e per chiunque voglia comprendere l’identità profonda dell’isola.

Una fiaba tratta dal IV volume delle “Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani” (riportata fedelmente nella grafia che usò il Pitré)

LU RE E LI CARZARATIUn Re di Cicilia ‘na vota iju a visitari ‘na càrzara di carzarati, tutti cu’ cunnannati vint’anni, cu’ a trent’ anni, cu’ a vita; si misiru tutti a ringa aspittannu a lu Re chi passava. Quannu lu Re cci fu pi davanti, spijò a lu primu: – «Tu pirchì si’ ccà cunnannatu? Chi facisti?» – «Io, Maistà! Io sugnu ‘nnuccenti; mi pigghiaru mentri era a la mè casa.» – «E tu?» dici a lu secunnu. – «Io sugnu ‘nnuccenti comu Maria Santissima. Quannu mi ‘ncatturaru io era curcatu.» – «E tu?» dici a lu terzu. – «Io sugnu ‘mputatu d’aviri ammazzatu a unu; ma fôru tutti calunnii, e soffru attortamenti.» ‘Nsumma a quantu dumannau lu Re, tutti si dettiru pi ‘nnuccenti. L’urtimu cci dissi: – «Maistà, io haju arrubbatu, haju ammazzatu, haju statu un sciliratu, e pi chissu mi cunnannaru ‘n vita.» Comu lu Re ‘ntisi accussì, vôtasi e cci dici: – «E mentri è chissu, tu, gran birbantuni, nesci di ‘mmenzu di galantomini, ca su’ tutti ‘nnuccenti, e ‘un ponnu stari cu tia ca li guasti.»
Lu pigghia e lu fa nèsciri a libbirtà, e accussì la virità fu primiata.

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Il Vespa Club Pantelleria incontra i bambini nei Circoli per gli auguri di Natale

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Vespe in garage per maltempo, ma i soci del Club di Pantelleria non si fermano e incontrano i bambini per gli auguri di Natale. L’affettuosa accoglienza dei Circoli

Vespa in garage stamani per i soci del Vespa club Pantelleria, purtroppo a causa delle condizioni meteo non favorevoli i vespisti insieme al suo Babbo Natale hanno incontrato i bambini dell’isola con l’autovettura, iniziando dal circolo Trieste Stelle a Khamma dove ad aspettarli c’era il Presidente Eduardo Raffaele che ha offerto panettone e caffè per tutti.

Da lì si sono diretti nella contrada di Scauri al circolo Agricolo, dove ad aspettarli vi era il Presidente Salvino Marino ad attenderli non solo con panettoni, bibite per tutti ma anche con dello spumante aperto alla fine dell’incontro per augurare a tutti i presenti un Santo Natale.

Il tour termina nei raffinati locali dello storico Bar Tikirriki con la consegna dei doni agli ultimi bambini arrivati.


Un bel giro partecipativo di una importante associazione che non esita a organizzare eventi aggregativi per la società isolana, portando movimento, colore, allegria. 

Abbiamo chiesto al Presidente Pavia, com’è andata stamani con questo tempo un po’ uggioso? “È andata! Purtroppo le Vespa abbiamo dovuto tenerle ferme, cambiando un pò il programma per via del maltempo. Ma non ci siamo tirati indietro, pochi bambini forse proprio per questo tempo incerto.”

Avete comunque portato a casa un risultato o no? Assolutamente si! soddisfatti anche se aspettavamo più pubblico sinceramente.”

I circoli come hanno risposto? “L’ospitalità dei circoli Trieste Stella ed Agricolo Scauri è unica, altre volte abbiamo collaborato con loro e sempre ci siamo sentiti a casa nostra, il clima è molto armonioso e i Presidenti Eduardo e Salvino oltre ad essere amici di tutti sono persone che si prodigano per la comunità e nel portare avanti una realtà isolana che hanno costruito i nostri nonni.  Speriamo che i nostri giovani sapranno apprezzare e continuare a dare vita ai circoli stessi, Pantelleria è un po’ lenta a carburare ma una volta riscaldato il motore sa dare la giusta grinta.

Vuole darci la data del prossimo appuntamento vespistico? “Certamente “Carnevale in Vespa” il  17 febbraio 2026, tempo permettendo.
“Approfitto per augurare a tutti un Santo Natale ed un felice 2026 a tutta la comunità.”

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Cultura

Pantelleria, oggi tanti festeggiamenti alla Chiesa Matrice con il Vescovo GIurdanella

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Questa mattina, del 21 dicembre 2025, il Vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, Angelo Giurdanella, in un difficoltoso arrivo sull’isola, ha officiato la Santa Messa presso la Chiesa Matrice Ss Salvatore di Pantelleria.

Tanti gli eventi che lo attendevano e che hanno visto la partecipazione di autorità militari e anche del primo cittadino, Fabrizio D’Ancona, che ha colto l’occasione per i rituali auguri di Buone Feste alla collettività.

Nonostante in maltempo durato per tutta la mattinata, i panteschi più fedeli e solerti non si sono fatti fermare ed hanno assistito ad una serie di eventi, celebrati durante la messa.

Così, questa mattina, sua eminenza si è trovato a officiare la messa della Quarta Domenica dell’Avvento, dedicata sicuramente agli 80 anni di presenza sul territorio pantesco delle Suore delle Poverelle; il conferimento al  Ministero dell’Accolitato a Franco Palumbo e Giuseppe Crimi; infine, ma non per ultimo, l’arrivo del nuovo parroco Don Easu Kuzhanthai.


Una messa molto sentita, in una atmosfera singolare, come quella del Natale.

Ricordiamo che da ieri giorno 20 fino al 23 dicembre, dalle ore 17,30 alle ore 19,00, presso il Sagrado della Chiesa Madre si terrà il presepe vivente, meteo permettendo.

Tutte le immagini sono tratte dalla pagina facebook della Chiesa Madre Ss Salvatore di Pantelleria

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