Economia
Pantelleria alla BIT di Milano, bilancio dell’Assessore al Turismo Tremarco

Dal 9 all’11 febbraio, a Milano, si è tenuta la tradizionale Borsa Internazionale del Turismo, cui Pantelleria partecipa molto energicamente, presentandosi con le sue eccellenze e opportunità.
Il Presidente Renato Schifani, nel tour tra gli stand della Sicilia, ha fatto tappa anche a quello pantesco.
La BIT di Milano è una grande vetrina per il turismo internazionale e gli operatori del settore erano molti, energici e motivati, sostenuti dall’amministrazione comunale rappresentata dal vicesindaco Adele Pineda e dall’Assessore al Turismo del Comune di Pantelleria, Federico Tremarco.
A quest’ultimo abbiamo chiesto un bilancio della tre giorni meneghina.
1) Assessore Tremarco, com’è andata in generale? “La partecipazione alla BIT ha rappresentato un passaggio significativo nel percorso di rafforzamento della strategia turistica che stiamo portando avanti. L’interesse suscitato conferma la bontà delle scelte compiute e la necessità di consolidare un modello di sviluppo che veda il turismo non più come un settore isolato, ma come un motore integrato di crescita economica e coesione territoriale.
“Ciò che emerge con chiarezza è che oggi Pantelleria non è solo una destinazione, ma un sistema che si organizza, che dialoga con il mercato in modo strutturato e che trova nelle sinergie tra pubblico e privato la leva per una competitività duratura. In questo senso, va riconosciuto il grande lavoro degli imprenditori locali, che con determinazione e visione condivisa stanno contribuendo in maniera decisiva a rafforzare l’offerta dell’isola. È questo il modello di sviluppo a cui guardiamo: un turismo che non è più frammentato o episodico, ma parte di una pianificazione ampia e lungimirante.”
2) Che novità avete portato, se ci sono state? Per esempio lo scorso anno c’era la ricostruzione del dammuso per lo stand? “Il modello espositivo con il dammuso é il segno tangibile di un approccio che unisce tradizione e innovazione, identità locale e progettualità economica. È il simbolo di un percorso condiviso tra istituzioni e operatori, che segna un cambiamento di metodo: non più un turismo lasciato all’iniziativa individuale, ma una visione collettiva che traduce il valore del territorio in opportunità concrete.
“A questa linea di sviluppo si affianca un annuncio importante per Pantelleria: il 20 marzo presenteremo ufficialmente alla comunità il nuovo brand turistico, un elemento essenziale per affermare l’identità dell’isola nei mercati nazionali e internazionali. Un’operazione di posizionamento strategico che, insieme agli strumenti che stiamo mettendo in campo — come la piattaforma di promozione territoriale e il Piano di Marketing Territoriale — consentirà a Pantelleria di uscire definitivamente da una logica di stagionalità ristretta e di rendere il turismo un volano economico per tutto l’anno.”
3) Che risposta avete avuto per la summer 2025 e per il progetto voli? “Il riscontro è stato estremamente positivo e conferma che i tavoli istituzionali con i vettori aerei stanno generando risultati concreti. La possibilità di avere le connessioni con l’estero e di garantire una continuità più strutturata nei collegamenti risponde a una necessità che il territorio avvertiva da tempo. Pantelleria sta consolidando il proprio ruolo all’interno del sistema turistico nazionale e si affaccia a quello internazionale grazie a un’interlocuzione più efficace anche tra operatori del settore e compagnie aeree, che dimostrano un crescente interesse verso la nostra destinazione.
“È importante sottolineare come questo non sia frutto del caso, ma di una strategia che vede nei trasporti aerei uno strumento essenziale di sviluppo economico. Garantire collegamenti adeguati non è solo una questione logistica, ma una scelta di politica economica che punta ad una rete di trasporti efficiente per migliorare gli spostamenti dei residenti, attrarre investimenti, incentivare una maggiore presenza turistica e dare stabilità all’intero comparto.”
4) Quando prevede si possa dare lo start alla stagione estiva? E quando iniziano i primi collegamenti diretti con le grandi città? “La sfida che ci siamo posti è quella di anticipare l’avvio della stagione turistica, favorendo una programmazione che consenta a Pantelleria di non essere percepita come una meta esclusivamente estiva. L’obiettivo 2025 è garantire che i primi collegamenti diretti partano già dall’ultima settimana di maggio, con una progressiva intensificazione nei mesi successivi, rallentando poi fino alla seconda settimana di ottobre.
Questa scelta rientra in una visione più ampia, che non si limita ad aumentare il numero di voli, ma punta a costruire un’offerta turistica più articolata e destagionalizzata. Il turismo, per essere un reale fattore di crescita economica, deve essere concepito come un settore produttivo a tutti gli effetti, e non come un’attività legata esclusivamente ai picchi stagionali.
5) Allora, assessore, la domanda viene da sè: come siamo messi a destagionalizzazione del turismo siciliano e specie pantesco? “La destagionalizzazione non è più un’opzione, ma una necessità. I dati sul turismo in Sicilia dimostrano che il percorso verso una distribuzione più equilibrata dei flussi sta producendo risultati, con incrementi significativi nei mesi di bassa stagione, in particolare tra gennaio e marzo. Tuttavia, il confronto tra Pantelleria, le altre isole minori e i comuni della Sicilia evidenzia ancora profonde differenze.
Nei principali centri urbani e nelle località turistiche della costa, la finestra stagionale si è ampliata grazie a un mix di turismo culturale, eventi e attrattive legate al patrimonio storico-artistico. Pantelleria, invece, continua ancora a subire una forte concentrazione dei flussi nei mesi estivi, sebbene abbiamo registrato già segnali di cambiamento. Le Egadi e le Eolie, per esempio, hanno iniziato a intercettare segmenti di turismo esperienziale e sportivo anche in autunno e primavera, ma con una progressione ancora graduale.
Pantelleria può attrarre visitatori tutto l’anno, ma affinché questa potenzialità diventi realtà servono interventi mirati e strutturali. Siamo sulla strada giusta, ma il lavoro da fare è ancora tanto. La nostra azione amministrativa è orientata proprio a ridurre il divario con le mete che stanno già consolidando la loro destagionalizzazione. Il nuovo brand turistico, il Piano di Marketing Territoriale e la piattaforma di promozione territoriale sono strumenti concreti per trasformare Pantelleria in una destinazione capace di attrarre flussi costanti, al di là dei soli mesi estivi.
“Non è più sufficiente sperare che i turisti arrivino fuori stagione: bisogna creare le condizioni affinché questo avvenga, migliorando l’offerta, la comunicazione e i servizi. In questo senso, il cambio di paradigma è evidente: non si tratta più di inseguire un turismo legato esclusivamente alle condizioni climatiche, ma di costruire un prodotto turistico che sia attrattivo indipendentemente dal periodo dell’anno.
La sfida è ambiziosa, ma la direzione è chiara: Pantelleria non si spegne con l’estate, ma é un riferimento stabile per chi cerca un’esperienza autentica, come stanno facendo le realtà che già oggi intercettano i flussi turistici in ogni stagione”
Ambiente
Pantelleria, rimodulazione delle deleghe conferite agli Assessori Comunali

L’Amministrazione ha ritenuto necessario avviare un processo di valutazione delle funzioni e dei carichi gestionali al fine di redistribuire in modo più efficiente ed efficace le responsabilità politiche, migliorare la coerenza tra deleghe e obiettivi programmatici, potenziare l’azione amministrativa nei settori di maggiore impatto per la cittadinanza.
Tale percorso è stato condotto in uno spirito di ampia concertazione e condivisione all’interno della compagine assessoriale, con il coinvolgimento diretto degli Assessori interessati, che hanno manifestato piena disponibilità a rimodulare le deleghe, nella consapevolezza dell’importanza di un approccio dinamico e funzionale alla governance dell’Ente.
Rimodulazione
La rimodulazione delle deleghe, sostitutiva di quella precedentemente approvata con Determinazione n. 14/2023: 3.1.
- Fabrizio D’Ancona – Sindaco: Urbanistica – Lavori pubblici – Protezione civile – Personale;
- Adelina Francesca Pineda – Vice Sindaco: Cultura – Beni archeologici, storici e monumentali – Pubblica istruzione – Politiche sociali – Formazione – Servizi demografici ed informatici – Diritto alla salute;
- Federico Giovanni Salvatore Tremarco: Trasporti – Turismo – Spettacolo – Comunicazione ed innovazione – Rapporti con il Consiglio;
- Massimo Giuseppe Dante Bonì: Energia – Bilancio – Tributi – Patrimonio – Commercio – Artigianato – Agricoltura – Pesca – SUAP;
- Benedetta Culoma: Sport – Politiche giovanili – Politiche per l’integrazione – Associazionismo e volontariato – Pari opportunità;
- Adriano Minardi: Ambiente – Gestione dei rifiuti – Rapporti con il Parco – Gestione immigrati – Portualità – Servizi cimiteriali – Polizia Municipale – Politiche del mare.
Restano fermi i poteri di vigilanza, indirizzo e controllo spettanti al Sindaco, nonché la facoltà di revocare in ogni momento, in tutto o in parte, le deleghe conferite;
Ambiente
Bonus condizionatori 2025: tutte le novità da sapere per risparmiare sull’acquisto

Il bonus condizionatori sarà attivo anche per il 2025, rappresentando una concreta opportunità di risparmio per famiglie e imprese. Si tratta di un’agevolazione fiscale pensata per incentivare l’acquisto di impianti ad alta efficienza energetica, con detrazioni che possono arrivare fino al 65%. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio come funziona il bonus, chi può richiederlo e quali interventi rientrano nel perimetro degli incentivi. Una guida completa per orientarsi tra regole, requisiti e tipologie di interventi ammessi.
Come funziona il bonus condizionatori 2025: requisiti e percentuali di detrazione
Il bonus condizionatori 2025 si configura come una detrazione fiscale sull’IRPEF, legata a specifici interventi di riqualificazione energetica o di ristrutturazione edilizia. Le percentuali variano in base alla tipologia di lavoro effettuato: si va dal 50% al 65% a seconda che l’acquisto dell’impianto sia associato a un intervento edilizio oppure a un semplice miglioramento dell’efficienza energetica. Il contributo può essere richiesto anche senza ristrutturazione, purché si sostituisca un vecchio impianto con uno più efficiente.
Nel dettaglio, si può accedere al bonus tramite tre vie:
Bonus ristrutturazione (50%)
Ecobonus (65%)
Bonus mobili ed elettrodomestici (50%)
È fondamentale che l’impianto acquistato sia a pompa di calore e in classe energetica almeno A+. La detrazione viene spalmata su dieci anni e può coprire anche le spese di installazione e smaltimento del vecchio impianto. Un’attenta lettura della bolletta può aiutare a valutare meglio l’incidenza dei consumi e il reale impatto del nuovo impianto.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è la modalità di pagamento: per ottenere il bonus è necessario utilizzare strumenti tracciabili come bonifico parlante, carta di credito o bancomat. Infine, bisogna conservare tutta la documentazione, incluse le fatture e le ricevute di pagamento, per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il bonus è accessibile sia ai proprietari che agli affittuari dell’immobile, a patto che sostengano direttamente le spese.
Chi può beneficiare del bonus: soggetti ammessi e condizioni da rispettare
Il bonus condizionatori 2025 è rivolto a una platea ampia di beneficiari, purché in possesso dei requisiti previsti. Possono accedere all’agevolazione i proprietari di immobili, gli inquilini, i comodatari e anche i familiari conviventi, a patto che sostengano le spese e risultino intestatari dei pagamenti. L’importante è che l’intervento riguardi immobili già esistenti: non sono ammessi nuovi fabbricati.
Nel caso del bonus mobili, ad esempio, è necessario che l’intervento sia legato a una ristrutturazione iniziata non prima del 1° gennaio dell’anno precedente. Per accedere all’ecobonus, invece, è richiesto che l’impianto acquistato migliori l’efficienza energetica complessiva dell’immobile. Sono incluse anche le seconde case e gli immobili a uso promiscuo, ma con alcune limitazioni sulla detrazione massima.
Tra le condizioni più importanti da rispettare vi è la corretta esecuzione dei lavori e l’invio della comunicazione all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) entro 90 giorni dalla fine degli interventi. Tale comunicazione è obbligatoria per tutte le installazioni che rientrano nell’ecobonus e consente di monitorare i benefici ambientali ottenuti.
Non è invece richiesta per il bonus ristrutturazione.
Il limite massimo di spesa cambia in base al tipo di bonus:
96.000 euro per la ristrutturazione edilizia
30.000 euro per l’ecobonus
5.000 euro per il bonus mobili
Questi tetti devono essere rispettati per ogni unità abitativa e per ciascun contribuente, anche nel caso di più interventi nell’arco dell’anno.
Interventi ammessi e come ottenere il bonus passo dopo passo
Tra gli interventi ammessi al bonus condizionatori 2025 rientrano non solo l’acquisto di nuovi impianti, ma anche la sostituzione di vecchi sistemi con tecnologie più efficienti, come le pompe di calore a basso consumo. È possibile installare sia impianti monosplit che multisplit, a condizione che migliorino la classe energetica dell’immobile. Sono compresi anche gli impianti dotati di tecnologia inverter, che consente un risparmio energetico significativo.
Per ottenere il bonus è necessario seguire una serie di passaggi precisi:
Scegliere un impianto conforme alle specifiche tecniche richieste
Conservare preventivi, fatture e ricevute di pagamento
Effettuare il pagamento con strumenti tracciabili
Trasmettere la documentazione all’ENEA (se richiesto)
Indicare la detrazione nella dichiarazione dei redditi
Ogni bonus prevede tempi e modalità specifiche. Ad esempio, per il bonus mobili è sufficiente che l’acquisto del condizionatore sia successivo alla data di inizio lavori di ristrutturazione e che rientri tra gli arredi funzionali. Per l’ecobonus, invece, la documentazione tecnica assume un ruolo centrale: può essere richiesta la relazione asseverata di un tecnico abilitato che certifichi il miglioramento energetico.
Inoltre, nel 2025 non è più prevista l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito, almeno per i bonus ordinari. Questo significa che il rimborso sarà erogato esclusivamente sotto forma di detrazione IRPEF nei dieci anni successivi alla spesa sostenuta. Una scelta che favorisce la trasparenza fiscale, ma richiede al contribuente una maggiore disponibilità economica iniziale. In questa fase, valutare anche la possibilità di un cambio fornitore luce e gas può incidere positivamente sui costi complessivi delle utenze domestiche. Rimane dunque essenziale pianificare correttamente l’intervento, valutando con attenzione sia i costi che i tempi.
Per approfondire ulteriormente il tema del risparmio energetico, è consigliabile informarsi su strategie e tecnologie applicabili anche oltre il bonus condizionatori.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/bonus-condizionatori-2025-tutte-le-novita-da-sapere/
Economia
Siccità, ristori per l’apicoltura in pagamento. Barbagallo: «Aumentato budget iniziale»

Via libera al pagamento dei ristori agli apicoltori siciliani per recuperare parte dei danni subiti dal calo della produzione nel 2024, a causa della grave situazione di siccità. Gli uffici dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, in seguito all’istruttoria delle domande, hanno ammesso al finanziamento 372 istanze di apicoltori che hanno fornito prova dei requisiti richiesti, tra i quali l’iscrizione all’anagrafe apistica nazionale. In questi giorni verrà erogato il contributo, ripartendo il budget complessivo di 1,5 milioni di euro in base al numero di arnie. Il bando, pubblicato a dicembre 2024, aveva una dotazione iniziale di 784 mila euro, successivamente integrata con ulteriori 716 mila euro in sede di assestamento di bilancio.
«Il governo Schifani – sottolinea l’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo – è al fianco degli apicoltori siciliani che hanno subito danni a causa della siccità. Abbiamo incrementato i fondi inizialmente a disposizione, consapevoli di quanto, in questa fase, fosse importante dare un aiuto concreto a imprenditori e lavoratori, una boccata d’ossigeno per l’intero comparto».
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