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Cultura

Pantelleria al Festival della Letteratura di Viaggio con Giuseppe Maccotta de I Giardini di Tanit

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Una consolidata realtà come i Giardini di Tanit, di Giuseppe Maccotta, ha rappresentato Pantelleria a Roma. Specialità isolana come l’uva passa generosamente distribuita tra il pubblico

Pantelleria ha preso parte al workshop dedicato all’insularità e alla valorizzazione del patrimonio culturale e turistico delle isole minori del Mediterraneo, organizzato nell’ambito del Festival della Letteratura di Viaggio a Roma, presso il Palazzetto Mattei in Villa Celimontana, il 30 settembre 2025.
A rappresentare l’isola, l’intervento de I Giardini di Tanit, che hanno portato a Roma un esempio concreto di tutela del paesaggio e di valorizzazione identitaria.
L’Amministrazione comunale di Pantelleria ringrazia la Prof.ssa Giannina Usai, Segretario generale dell’Ancim, per l’attenzione e la professionalità con cui ha guidato i lavori.
Nel dibattito è emersa la necessità di una visione strategica comune per le isole minori, capace di superare frammentazioni e di rafforzare la cooperazione.
Reti di collaborazione, energie rinnovabili, gestione sostenibile delle risorse e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale sono stati indicati come ambiti prioritari. Accanto a questi aspetti, si è richiamato il valore sociale dello sport, quale strumento di benessere e inclusione.
È stata inoltre ricordata la capacità delle piccole realtà imprenditoriali di crescere e generare valore, esempio che incoraggia anche le comunità insulari a credere nelle proprie risorse.

In chiusura, I Giardini di Tanit, con il suo rappresentante Giuseppe Maccotta, hanno omaggiato i presenti con i sapori autentici di Pantelleria, distribuendo sacchetti di uva passa di zibibbo, simbolo dell’isola e della sua tradizione agricola, mentre da altre realtà insulari sono arrivati profumi e prodotti distintivi. Si sono così mischiati odori e sapori delle isole minori, segno tangibile della loro ricchezza condivisa.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cultura

Pantelleria, 7 ottobre Festa della Madonna del Rosario a Sibà: Santa Messa e divertimento tra musica e degustazioni

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L’evento è organizzato dalla Chiesa Forania di Pantelleria e dell’infaticabile associazione Barbacane

Martedì 7 ottobre, in occasione della Festa della Madonna del Rosario, in Sibà, si sta organizzando, come di consueto, il doppio evento che vede una prima parte totalmente religiosa, con processione, messa e rosario.
Poi si inserisce il secondo step dei festeggiamenti, organizzato della patrona sibaiota dall’Associazione Barbacane , con musica a cura del M° Giuseppe Spata e degustazioni di vari piatti, nella tipicità pantesca. 
Un altro evento da non perdere.


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Cultura

Pantelleria, grande partecipazione alla festa di San Michele: tra spiritualità, balli e cibo gustoso

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Organizzazione curata dalla Chiesa Forania e dall’Associazione barbacane

Si è svolta ieri, 29 settembre 2025, la Festa di San Michele, presso la chiesa omonima di Bukkuram.

Tantissima la gente che ha preso parte ai festeggiamenti che si sono articolati in momenti di raccoglimento e spiritualità, con la processione e la messa e il santo rosario, le danze travolgenti con la musica del M° Giuseppe Spata, sbocconcellando gustose pietanze. 

L’organizzazione della festa è stata gestita, per la parentesi religiosa, dalla Chiesa Forania di Pantelleria, mentre quella conviviale dall’Associazione Barbacane, che ha curato ogni dettaglio con grande energia per intrattenere la tanta gente accorsa per partecipare alla serata.

Pasta con sugo di salsiccia, arricchito da una consa di pangrattato, capperi disidratati, pinoli, salsiccia della Macelleria Maccotta eseguita arrosto, torta della Pasticceria Daniel e vari dolcetti nostrani, offerti da privati: tutto questo per rendere memorabile una occasione come una festa patronale di una tra le contrade più “delicate, garbate”, dal fascino inesauribile per gli scorci e la mitica grotta del freddo.

La risposta a tanto impegno è stata il successo conclamato a questi eventi panteschi.

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Ambiente

Pantelleria – Cimitero Militare di Khamma, lettore segnala come luogo storico trascurato e abbandonato

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Ci scrive un lettore un toccante testo, arricchito di riferimenti storico/bellici. F O T O

Gentile Direttore,

questo è il secondo anno che trascorro un periodo breve di vacanze su questa meravigliosa isola, a cui mi sono affezionato. Per assaporare al meglio i vari paesaggi dell’isola trascorro le giornate camminando perché ciò ti permette di osservare al meglio le bellezze dei vari luoghi. Oggi al ritorno, giunto a Piazza Aloi di Khamma, ho notato un cartello con su riportato cimitero militare. Ho percorso il stretto sentiero e sono giunto ad una piccola area piena di erbacce con al suolo diverse croci in legno alcune storte, tutte segnate dal tempo, nessun nome, alcune tombe in cemento corrose dal tempo, una sola lapide recante il nome di un soldato proveniente da Venezia e morto nel 1943 che diede la vita per la grandezza del paese!

Mi ha colpito la trascuratezza del luogo, nessuna cura verso chi diede la propria vita inutilmente per un paese retto da una folle dittatura. Ho provato una infinita tristezza a quel abbandono. Provengo dal Friuli Venezia Giulia, ove vi è un sacrario civilmente conservato con oltre 100.000 morti, al Sacrario di Redipuglia (GO), dove si trova un cimitero di guerra inglese dal colore verde smeraldo accuratamente conservato con tanto di custode a cui provvede il Regno Unito annualmente, a due passi in Slovenia a Caporetto vi è un sacrario di caduti italiani, ottimamente conservato e aperto al pubblico. Sorge quindi una domanda perché qui a Pantelleria non ci si è curati di mantenere al meglio un piccolo cimitero militare?

Non sono un patriota, né una persona legata ad una ideologia, ma nipote di chi ha combattuto costretto inutilmente una guerra senza senso.

Cordiali saluti

Glauco Pittilino
di Monteaperta Udine.

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