Cronaca
Pantelleria aderisce al PAESC: Piano d'Azione Energia Sostenibile e Clima. Lo spiega Mazzonello

Il Comune di Pantelleria aderisce al PAESC – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima. Con la Delibera del Consiglio comunale n.3 del 24/01/2019, approvata all’unanimita’, http://servizionline.comunepantelleria.it:8080/pantelleria/mc/mc_p_dettaglio.php su proposta dell’Assessore con delega all’Energia, l’Architetto Giuseppe Mazzonello, il Comune di Pantelleria ha aderito al nuovo Paesc. L’Assessore nella sua relazione al Consiglio, ha premesso che gia’ il Comune di Pantelleria, aveva aderito al Patto dei Sindaci arrivando ad approvare il PAES con delibera n.03 del 28/01/2015. La direzione e’ indiscutibilmente quella della produzione sull’isola dell’energia pulita. Pantelleria deve diventare autosufficiente dal punto di vista energetico quindi, sempre piu’ “green”. Questo e’ uno degli obiettivi del programma amministrativo del Sindaco Vincenzo Campo. Lo dimostra l’adesione al nuovo PAESC, che impegnera’ pertanto il Comune di Pantelleria, secondo quanto sancito dal citato documento a: – raggiungere gli obiettivi fissati dall’U.E. per il 2030, riducendo le emissioni di CO2 nel territorio comunale di almeno il 40%; – predisporre un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) che includa un inventario base delle emissioni e indicazioni su come gli obiettivi verranno raggiunti, entro 24 mesi dalla data di esecutività della presente deliberazione consiliare; – predisporre un rapporto, a cadenza biennale, sullo stato di attuazione del patto dei sindaci e relativo Piano d’Azione, ai fini di una valutazione, monitoraggio e verifica. Detta nuova adesione e’ stata propedeutica per accedere alla ripartizione dei fondi, di cui al D.D.G. n. 908/2018 dell’Assessorato regionale dell’Energia della Regione Siciliana, finalizzato a sostenere i Comuni nella spesa (in particolare per Pantelleria e’ previsto un contributo di 15.566,00€), per la redazione ed attuazione del PAESC, avvalendosi di un Energy Manager certificato Esperto in Gestione dell’Energia ai sensi della normativa UNI CEI 11339. Lo strumento del nuovo PAESC – ha detto Mazzonello – ci permetterà di traguardare verso una Pantelleria, nella quale il risparmio e l’efficientamento energetico contribuiranno a migliorare la qualità della nostra vita. Nelle prossime settimane il Consigliere Stefano Scaltriti capogruppo M5S della Commissione “Territorio Zero” convochera’ in audizione la SMEDE che gestisce la produzione di energia distribuita sull’Isola, come da richiesta dello stesso Assessore Mazzonello durante il Consiglio Comunale.
Ambiente
Pantelleria, nuovo distacco di energia elettrica: 5 agosto 2025

Per il giorno martedì 5 agosto, la Società SMEDE ha programmato distacco di energia elettrica per esigenze di servizio, nelle contrade di seguito riportate nell’avviso pubblico
Cronaca
Chiuso Castello di Pantelleria per motivi di sicurezza

E ora tutti gli eventi in programma?
L’Amministrazione Comunale informa la cittadinanza che, a seguito di un’ispezione tecnica condotta oggi dai funzionari del Demanio dello Stato, è stata disposta la chiusura immediata del Castello di Pantelleria per motivi legati alla sicurezza strutturale dell’edificio.
Il provvedimento ha carattere precauzionale e si rende necessario al fine di garantire l’incolumità dei visitatori, del personale e di tutti i cittadini, in attesa di ulteriori accertamenti e degli eventuali interventi di messa in sicurezza o adeguamento che verranno valutati nei prossimi mesi.
La chiusura resterà in vigore fino a nuova comunicazione.
Pur comprendendo il dispiacere che questa decisione potrà suscitare, specie in un periodo di alta affluenza turistica, contiamo sulla comprensione della cittadinanza: la sicurezza pubblica rappresenta, e continuerà a rappresentare, una priorità assoluta per questa Amministrazione.
Seguiranno aggiornamenti tempestivi non appena saranno disponibili nuove informazioni.
Salute
Quando la vita umana prevale: FISA, ANAB e SIPEM, insieme per la Sicurezza Acquatica

L’unione tra la Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) e l’Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti (ANAB), un passo significativo nello studio e ricerca che continua. Questa sinergia a tre voci è un esempio lampante di come, quando l’interesse primario è la salvaguardia della vita umana e NON il mero guadagno o il potere politico, portino a benefici inestimabili per l’intera umanità. In un settore delicato come quello del soccorso in acqua, dopo questi tragici avvenimenti, l’integrazione di competenze diverse non solo ottimizza gli sforzi, ma eleva gli standard di sicurezza a vantaggio di chiunque si trovi in difficoltà, convinzione questa di tutti i presidenti delle tre organizzazioni FISA, ANAB E SIPEM.
Questa alleanza a tutto tondo sottolinea un principio fondamentale: la professionalità è la vera chiave di volta. Non si tratta di un optional, continua il presidente Perrotta, ma di una necessità imprescindibile. Ogni istruttore, ogni ente formativo e ogni bagnino deve possedere tutte le strategie sia di insegnamento che di impiego e deve garantire una preparazione impeccabile.
I grandi incontri politici dove non scaturisce nient’altro che mera politica tra potenti, porta il soccorso a restare un presente lacunoso già passato dove le conseguenze restano solo a chi perde un una vita. Non basta infatti la sola preparazione tecnica, non basta il raggiungimento di tempi con un cronometro per affrontare situazioni di emergenza in acqua; è fondamentale che gli operatori siano dotati sia degli strumenti psicologici per gestire lo stress per restare concentrati sotto pressione e offrire a loro volta supporto emotivo, sia alle vittime che ai colleghi dopo eventi traumatici.
La preparazione di un soccorritore parte da una consapevolezza del proprio mestiere, del rischio e della percezione dei pericoli ad esso connessi.
Per gli utenti, per i genitori, per chiunque si avvicini all’ambiente acquatico, diventa cruciale verificare e pretendere questa professionalità. Chiedere credenziali, informarsi sui percorsi formativi, assicurarsi che gli istruttori siano costantemente aggiornati, e che la loro formazione includa anche aspetti psicologici, non è un’eccessiva pignoleria, ma un atto di responsabilità.
La superficialità o l’improvvisazione in questo campo possono avere conseguenze devastanti come gli ultimi accadimenti, Incidenti che avrebbero potuto essere evitati, dolori profondi e perdite irreparabili sono spesso il risultato di una mancanza di preparazione o di un’attenzione insufficiente agli standard. Per questo, l’unione di FISA, ANAB e SIPEM è un messaggio chiaro: lavorando insieme, con un focus incrollabile sulla qualità e sull’etica, e con una vision che abbraccia ogni aspetto dell’emergenza, si possono prevenire tragedie e garantire un ambiente acquatico più sicuro per tutti. È un invito a ogni cittadino a non accontentarsi, a esigere il massimo da chi è preposto alla sua sicurezza e preparazione e per riconoscere questo valore inestimabile della vera professionalità.
Le leggi devono cambiare a vantaggio della vita umana attraverso lo studio degli incidenti passati per scelte più giuste per il futuro.
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