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Politica

Pantelleria 2050, acerba critica sui cartellini rossi ai defunti al Cimitero del Centro

Redazione

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Cimitero di Pantelleria: cartellini rossi ai defunti, ma nessuno ai responsabili

Pantelleria torna agli onori della cronaca e questa volta a sollevare l’attenzione è la gestione del cimitero capoluogo.
Un articolo pubblicato su Repubblica ha messo in evidenza il metodo adottato dall’Amministrazione Comunale per sollecitare gli eredi alla decisione sulla destinazione dei defunti con concessione scaduta: l’affissione di cartellini rossi sulle cellette ossario, un simbolo che di certo non passa inosservato. La risposta del Sindaco D’Ancona, invece di chiarire la questione, ha contribuito ad aggravare ulteriormente la posizione dell’amministrazione.

Il problema del cimitero del capoluogo

Ma il problema del cimitero capoluogo non nasce oggi e, al di là dell’ultima trovata dei cartellini rossi, affonda le radici in anni di mancata gestione da parte degli uffici competenti. Nel 2015 era stato modificato il regolamento cimiteriale, riducendo la durata delle concessioni da 60 a 40 anni e prevedendo la possibilità di rinnovarle per ulteriori 20 anni. A seguito di questa variazione, circa 400 estumulazioni sarebbero dovute avvenire a partire dal 2015, ma poco o nulla era stato fatto.

Nel 2018 l’Amministrazione Campo si è trovata a ereditare una situazione già compromessa e, dopo appena un anno, l’emergenza loculi si è manifestata in tutta la sua gravità. Per tutta la durata della sindacatura, più volte si è chiesto agli uffici di spiegare le ragioni della mancata esecuzione delle estumulazioni ordinarie, ma non è mai arrivata alcuna risposta esauriente. Eppure, dal 2015 al 2019 il cimitero ha continuato a ospitare nuovi defunti, segno evidente che circa 200 loculi fossero disponibili per portare avanti le estumulazioni ordinarie.

È bene ricordare che le estumulazioni ordinarie sono di esclusiva competenza degli uffici comunali e non richiedono interventi straordinari da parte del Sindaco. Tuttavia, di fronte all’immobilismo degli uffici, all’inizio del 2023 il Sindaco Campo è stato costretto a intervenire con un’ordinanza (n. 17 del 09.02.2023) che imponeva di procedere con urgenza e chiedeva agli uffici finanziari di quantificare il possibile danno erariale derivante dalle mancate estumulazioni in base al regolamento cimiteriale. Anche il Segretario Comunale era stato interessato della vicenda, avendo a disposizione tutti gli elementi per avviare eventuali provvedimenti.

E la nuova Amministrazione D’Ancona? Invece di affrontare le responsabilità e dare risposte sullo stato del cimitero, ha scelto di risolvere il problema con un segnale forte… ai defunti. Anziché applicare cartellini rossi sui loculi, forse sarebbe stato il caso di elevarli ai funzionari responsabili di questa situazione.

Ci chiediamo se l’ordinanza sindacale n. 17 del 2023 abbia avuto seguito e, soprattutto, a quanto ammonterebbe oggi il danno erariale generato dall’inattività degli uffici.

Ricordiamo che i fondi derivanti dalle concessioni servono proprio a garantire il mantenimento e il decoro del cimitero: sarebbe il caso di interrogarsi seriamente su chi ha contribuito a questa condizione indecorosa.

Pantelleria merita rispetto, anche e soprattutto per chi non c’è più.

Pantelleria2050

Attualità

Pantelleria – Lutto cittadino Armani, rinviato Consiglio Comunale

Giada Zona

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Il Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Pantelleria, Giuseppe Spata, stante il lutto cittadino proclamato per il giorno 8 settembre, in onore del compianto Giorgio Armani, ha revocato la seduta dell’8 settembre, per rinviarla al 16/09/25 alle ore 17:00, ed in seconda convocazione il giorno 17.09.2025 alle ore 17,00, per trattare il seguente ordine del giorno:

1. Nomina scrutatori;
2. Lettura ed Approvazione verbale seduta precedente
3. Comunicazioni
4. Approvazione, ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. n. 327/2001 e s.m. ed i., del progetto di
fattibilità tecnico economica dei lavori di realizzazione di un parco urbano con annesso
parcheggio ecosostenibile nel centro urbano di Pantelleria Corso Vittorio Emanuele II” –
CUP H21B25000210004, in variante al P.R.G. e contestuale apposizione del vincolo
preordinato all’esproprio.
5. Approvazione, ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. n. 327/2001 e s.m. ed i., del progetto di
fattibilità tecnico economica dei lavori di realizzazione di un parco urbano con annesso
parcheggio ecosostenibile nel centro urbano di Pantelleria Via Della Torre CUP
H21B25000200004, in variante al P.R.G. e contestuale apposizione del vincolo preordinato
all’esproprio.

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Cronaca

Lampedusa e Linosa: importante novità legislativa per il potenziamento dell’organico comunale

Redazione

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Il Comune di Lampedusa e Linosa celebra un traguardo fondamentale per il futuro della propria amministrazione e per il miglioramento dei servizi resi alla cittadinanza

Con l’entrata in vigore della Legge n. 118 dell’8 agosto 2025 (Decreto Economia), il nostro Comune potrà beneficiare di una deroga speciale alle normative nazionali che consentirà di inquadrare fino a tre funzionari come dirigenti a tempo determinato.

Si tratta di una misura straordinaria per un Comune come il nostro, collocato su un’isola con particolari complessità logistiche e sociali. La possibilità di assumere figure dirigenziali altamente qualificate rappresenta un’opportunità concreta per rafforzare la macchina amministrativa, ampliando anche la platea di professionisti disposti a trasferirsi e lavorare con noi, nonostante i noti disagi economici e logistici legati alla condizione insulare.

Questo risultato è frutto di un lavoro politico e istituzionale condiviso. In particolare, desidero ringraziare il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, che nel giugno 2025 ha visitato il nostro territorio accogliendo con attenzione l’appello che, come Sindaco, avevo rivolto loro. Un ringraziamento particolare va ai capigruppo Lucio Malan e Galeazzo Bignami, ai ministri Ciriani ed Urso, e a tutti coloro che si sono impegnati per promuovere e sostenere l’emendamento che ha reso possibile questa importante deroga.

Al tempo stesso, esprimiamo il nostro apprezzamento anche verso le altre forze di governo che, in spirito di responsabilità e collaborazione istituzionale, hanno votato favorevolmente alla proposta, comprendendo l’importanza strategica di questo intervento per le comunità insulari.

Questa norma rappresenta un passo in avanti verso un’amministrazione più solida, professionale ed efficiente, capace di rispondere con maggiore prontezza alle sfide del nostro territorio.

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Politica

Pantelleria 2050: D’Ancona ha chiesto ai panteschi se volevano rinunciare al Castello?

Redazione

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Il recente passo indietro dell’Amministrazione Comunale sulla gestione del Castello Medievale di Pantelleria è la conferma di un fallimento annunciato e prevedibile.

Con la delibera, approvata in prossimità del Ferragosto, la giunta ha deciso di rescindere unilateralmente la concessione gratuita faticosamente ottenuta negli anni passati, rinunciando così a una delle più importanti opportunità culturali e turistiche per l’isola.

Le ragioni per cui si è deciso di abbandonare, di fatto, il Castello al suo destino non sembrano giustificate, neppure dopo la lettura della delibera approvata lo scorso 8 agosto.

Infatti, sembrerebbe che il Demanio statale avesse confermato che il Castello necessitava di un intervento di restauro e che, quindi, i relativi costi non dovevano essere posti a carico del Comune.

La Soprintendenza, da parte sua, sembra chiedere degli interventi di messa in sicurezza che servano a preservare il monumento e ne consentano la fruizione in sicurezza, in attesa di trovare delle linee di finanziamento per intervenire con il restauro e il consolidamento delle parti pericolanti. Addirittura, si spinge oltre: avviando l’azione sostitutiva, ossia intervenire con proprie risorse per poi rivalersi sul soggetto competente, che a detta del Comune sarebbe il Demanio statale.

Ma c’è di più.

A dicembre 2023 sono stati impegnati dal Comune 80 mila euro per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza dello stesso, giustificando tale stanziamento con la volontà di “salvaguardare il Castello medievale dal degrado” e “preservarne lo stato e rendere lo stesso fruibile ai visitatori”.

Ma allora cosa è successo adesso per spingere la Giunta a deliberare la rescissione della convenzione per eccessiva onerosità?

E proprio alla vigilia dell’inizio dei lavori del Waterfront che restituiranno piena visibilità alla struttura, liberandola dall’obbrobrio del “palazzo verde”?

E perché si parla di eccessiva onerosità dopo che nell’ultimo decennio il Comune ha speso circa 40.000 € l’anno per interventi di manutenzione sul Castello, con il favore e l’appoggio di tutta la comunità che riconosce nel monumento il cuore monumentale dell’isola?

La scusa della concessione limitata degli anni regge ancor meno, perché fu concordato il rinnovo illimitato con il Demanio proprio dalla nostra Amministrazione. Dobbiamo pensare che l’azione maldestra di questa Amministrazione abbia reso vani anche quegli accordi?

Davvero si pensa che la soluzione per ridare dignità al Castello, unico simbolo storico rimasto nel centro di Pantelleria, è quella di restituirlo al Demanio statale e, così, chiuderlo a tempo indeterminato o, peggio, farlo affidare ad un gestore privato?

E l’Amministrazione D’Ancona ha chiesto ai panteschi se erano favorevoli a rinunciare al loro Castello, interpellandoli direttamente o tramite il Consiglio Comunale?

 Sarebbe bene anche informarli che rinunciando alla concessione, c’è la chiara possibilità che fra qualche anno, trovato il privato disponibile, il Demanio magari lo concederà per farci l’ennesimo hotel o altro (ricordiamoci il bando per il Faro di Punta Spadillo e di tanti altri beni in Italia che hanno fatto la stessa fine).

Le domande, come si vede, sono tante. Aspettiamo le risposte, se arriveranno. Ciò che ci sembra palese è la volontà dell’amministrazione D’Ancona di scappare dalle proprie responsabilità e di lasciare Pantelleria al suo destino in balia delle decisioni che saranno prese altrove.

Un po’ come è avvenuto con la gestione del ricorso al TAR sul punto nascita, chiuso nel 2020 dall’allora assessore Razza (oggi Fratelli d’Italia). Quel ricorso avrebbe potuto chiarire il diritto dell’isola a mantenere il servizio e le responsabilità del governo regionale, ma anche allora la giunta D’Ancona decise, incomprensibilmente, di non proseguire l’iter, rinunciando a una battaglia di giustizia per la comunità.

Due episodi, due simboli, un solo filo conduttore: incapacità di agire, mancanza di visione e rinuncia alle responsabilità.

Pantelleria merita di meglio.

Pantelleria2050

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