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Sociale

Palermo, siglato accordo tra ALS MCL Sicilia e Ufficio Anagrafe per regolarizzazione stranieri

Redazione

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PALERMO. Siglato un accordo di collaborazione gratuita fra ALS MCL Sicilia e l’Ufficio Anagrafe del Comune di Palermo per i procedimenti anagrafici e la regolarizzazione del soggiorno relativi a cittadini stranieri presenti sul territorio

 
 
Siglato un accordo di collaborazione gratuita fra ALS MCL Sicilia e l’Ufficio Anagrafe del Comune di Palermo
per i procedimenti anagrafici e la regolarizzazione del soggiorno relativi a cittadini stranieri presenti sul territorio

PALERMO. L’ALS MCL Sicilia ha firmato un accordo di collaborazione gratuita con l’Ufficio Anagrafe del Comune di Palermo per i procedimenti anagrafici e la regolarizzazione del soggiorno relativi a cittadini stranieri, ai fini della regolarizzazione della permanenza sul territorio cittadino ed italiano.

La mancanza di residenza anagrafica – indispensabile alla persona straniera che intende  seguire un percorso di inserimento sociale – limita i soggetti stranieri nell’esercizio della partecipazione alle formazioni sociali e impedisce l’esercizio del diritto alla salute e all’assistenza sanitaria, oltre che facilitarne anche il superamento di barriere dovute alle difficoltà linguistiche e a garanzia della difesa ed esigibilità dei diritti.
Il presente accordo regola i rapporti che si instaurano tra il Comune di Palermo e l’Associazione Lavoratori Stranieri MCL Sicilia, valorizzando il rapporto di collaborazione con la sede palermitana MCL “Via Napoli” in cui opera attivamente Daniela Sorrentino.
ALS MCL Sicilia si occuperà, tra le altre cose, non solo di acquisire dall’Ufficio Anagrafe (sito a Palermo in Viale Lazio n-. 119/a) informazioni sullo stato delle pratiche per conto dei cittadini stranieri richiedenti, ma anche di fornire eventualmente figure di mediatori culturali per agevolare le attività di sportello dello stesso Ufficio.
L’accordo è stato sottoscritto il 14 novembre dal presidente regionale di ALS MCL Sicilia, Paolo Ragusa, che è anche il vice presidente nazionale dell’Associazione Lavoratori Stranieri – Movimento Cristiano Lavoratori la quale, si ricorda, persegue finalità solidaristiche e di utilità sociale contro ogni forma di discriminazione, razzismo ed emarginazione.

A tal proposito il dottor Ragusa dichiara quanto segue: “Il nostro impegno a favore della integrazione delle persone straniere continua anche con il supporto dei servizi amministrativi degli enti locali. Per noi e’ importante creare tutte le precondizioni utili per favorire percorsi di inserimento lavorativo. La formalizzazione di una residenza – aggiunge il presidente regionale di ALS MCL Sicilia – e’ indispensabile per poi procedere alla iscrizione ai centri per l’ impiego, senza la quale non si può entrare in maniera regolare nel mercato del lavoro. Realizziamo il principio di sussidiarietà con l’impegno attivo dei nostri volontari – conclude Paolo Ragusa – che si mettono al servizio di un’ esperienza di prossimità che vuole sempre favorire il buon governo del fenomeno migratorio.”

Sociale

Pantelleria, successo per lo spettacolo “Figlio non sei più giglio” con Daniela Poggi e Mariella Nava

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“Figlio non sei più giglio” uno spettacolo che induce ad una riflessione da un altro punto di vista

Ieri sera, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – al Cineteatro San Gaetano di Scauri è andato in scena “Figlio non sei più giglio”, scritto da Stefania Porrino e interpretato da Mariella Nava e Daniela Poggi.
La serata è stata aperta dall’Assessore Benedetta Culoma, che nelle sue deleghe segue anche le Pari Opportunità. Nel suo intervento ha ricordato che la violenza sulle donne non riguarda soltanto i casi più eclatanti, ma anche ciò che accade nel quotidiano, nelle relazioni familiari e nei legami più vicini. Ha richiamato l’importanza di riconoscere i segnali e di non abituarsi a forme di controllo, dipendenza o sopraffazione che, purtroppo, spesso vengono normalizzate.


L’Assessore ha sottolineato che questo spettacolo invita a osservare con maggiore attenzione ciò che accade intorno a noi, a non voltarsi dall’altra parte e a domandarsi quale ruolo ciascuno possa avere nel prevenire la violenza, sostenendo chi vive situazioni di difficoltà e rafforzando una cultura del rispetto.
Lo spettacolo ha approfondito proprio queste dinamiche: il peso dei legami, le fragilità, le radici di comportamenti che possono trasformarsi in abuso e il percorso di chi trova la forza di rompere il silenzio.
Un racconto che parla di sofferenza e fragilità.
Un racconto che mette al centro anche il riscatto e la consapevolezza, necessari per provare a interrompere cicli che spesso sembrano senza fine.

Lo spettacolo ha offerto inoltre un punto di vista raro e complesso: quello delle madri degli uomini che commettono femminicidi. Donne che si interrogano su ciò che non hanno visto, su cosa avrebbero potuto fare, su quali segnali, oggi così evidenti, allora erano stati ignorati o minimizzati.
L’attrice ha interpretato questo ruolo con grande intensità, dando voce a una madre che si strugge e ripercorre i meandri della propria memoria alla ricerca di quei momenti in cui avrebbe potuto intuire l’indole violenta del figlio. Le volte in cui si è detta “è solo un ragazzo”, le risposte date per sminuire, i dubbi soffocati, le domande che tornano con forza: se solo avessi… se solo non avessi lasciato…

La componente musicale ha accompagnato la scena in modo delicato, sostenendo un’interpretazione che ha saputo creare un silenzio attento in sala. Un monologo intenso, capace di tenere il pubblico sospeso e di spingere alla riflessione anche dopo la conclusione dello spettacolo.

Il pubblico ha seguito con grande partecipazione. Al termine, Don Salvatore, il Vicesindaco Adele Pineda e l’Assessore Culoma si sono intrattenuti insieme alle artiste per un breve confronto, evidenziando quanto sia fondamentale continuare a sensibilizzare soprattutto i più giovani. Famiglia e scuola svolgono un ruolo importante, ma non sempre bastano: servono strumenti aggiuntivi, momenti di ascolto e linguaggi capaci di raggiungere davvero le nuove generazioni. In questo senso, il teatro può offrire un contributo decisivo.
Un ringraziamento va alle artiste, alla produzione e a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa.

La lotta contro la violenza sulle donne riguarda l’intera comunità e ogni occasione di riflessione condivisa è un passo in avanti verso un cambiamento reale.

Foto a cura di Clara Garsia
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Sociale

Femminicidi, Caronia: “Bisogna investire sulla prevenzione del disagio psichico”

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 Palermo – “L’uccisione di Sara Campanella sorprende tutti, perché l’assassino non era l’ex fidanzato o l’ex compagno, ma uno sconosciuto che aveva deciso che un ‘no’ doveva diventare un ‘sì’. La violenza contro le donne oggi si nasconde in comportamenti che la narrazione comune fatica a decifrare. Segnali psicologici, relazionali, emozioni distorte che soltanto i professionisti riescono a decifrare. Per questo, come ha sottolineato la mamma di Sara, oltre alle famiglie, alle scuole e agli oratori, oggi bisogna investire sulla salute mentale, perchè prevenire il disagio psichico può diventare l’unica e la più rapida arma da mettere in campo per affrontare il problema dei femminicidi”. Lo ha detto Marianna Caronia, deputato regionale di Noi Moderati, presidente della commissione Biblioteca dell’Ars, che ha promosso il convegno “Oltre il cliché: come riconoscere e prevenire il nemico invisibile. Nuove forme, stesse radici nella violenza di genere”, che si è svolto oggi pomeriggio a Palazzo Reale, alla presenza di Maria Concetta Zaccaria, mamma di Sara Campanella e presidente dell’associazione intitolata alla figlia, la studentessa di Misilmeri del corso di laurea triennale in Tecniche di laboratorio biomedico dell’Università di Messina, uccisa il 31 marzo scorso dal collega Stefano Argentino.  

  

 

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Pantelleria unita nella manifestazione degli studenti contro la violenza sulle donne

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I giovani di Pantelleria in corteo manifestano  contro la violenza sulle donne

Questa mattina gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “V. Almanza – A. D’Ajetti” Omnicomprensivo, insieme all’Amministrazione Comunale e alla Curia Vescovile di Mazara del Vallo, hanno preso parte al corteo promosso in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.


Un momento di partecipazione sentita che ha coinvolto ragazze, ragazzi, docenti e cittadini.
L’iniziativa si è aperta con la deposizione di un mazzo di fiori sulla panchina rossa di Piazza Unesco, gesto simbolico in memoria delle donne vittime di femminicidio. Il Sindaco, impossibilitato a essere presente, ha affidato al Vice Sindaco Adele Pineda un messaggio rivolto agli studenti, sottolineando il valore del rispetto, della responsabilità e dell’impegno collettivo contro ogni forma di violenza.
Il corteo si è concluso davanti al murales dell’artista Andrea Buglisi, realizzato nel rione di San Giacomo, un’opera nata per ricordare le donne che non ci sono più e per mantenere viva l’attenzione su un tema che riguarda l’intera comunità.

Grazie agli studenti, ai docenti e a tutti i cittadini che hanno partecipato, condividendo un momento di riflessione importante per la nostra isola.
Le iniziative dedicate al 25 novembre proseguiranno questa sera con lo spettacolo teatrale “Figlio, non sei più giglio” di Stefania Porrino, con Mariella Nava e Daniela Poggi, previsto alle ore 21.00. Un ulteriore momento di riflessione aperto alla cittadinanza.

Tutte le foto di Clara Garsia

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