Sociale
Palermo, l’assessore Pennino in visita all’odv “Un Nuovo Giorno”
L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Palermo Rosi Pennino in visita all’odv “Un Nuovo Giorno”. Il presidente Antonella Macaluso: “Delineate strategie concrete a supporto dei soggetti fragili del territorio”
Il 2024 prende il via con importanti incontri di carattere istituzionale per l’associazione di volontariato “Un Nuovo Giorno”, presieduta da Antonella Macaluso e impegnata da otto anni sul versante dell’assistenza rivolta ai soggetti vulnerabili ed emarginati, ad alto rischio di discriminazione e di esclusione sociale.
A fare visita al Centro, che sorge in via Calcante 9 nel rione Marinella, è stata Rosi Pennino, assessore alle Politiche sociali del Comune di Palermo.
Un incontro nel cuore operativo dell’organizzazione di volontariato, alla presenza, tra gli altri, del vice presidente della VII Circoscrizione Fabio Costantino.
“Abbiamo illustrato le nostre attività all’assessore Rosi Pennino – spiega Antonella Macaluso – che ha prestato ascolto con interesse manifestando la piena disponibilità a risolvere le criticità in atto, e delineato strategie concrete per affrontare le fragilità presenti nel contesto in cui operiamo”.
Particolare attenzione è stata dedicata ai temi cruciali dei percorsi rieducativi a beneficio dei detenuti, mission principale di “Un Nuovo Giorno”, e al loro reinserimento nel tessuto sociale, congiuntamente alle dipendenze patologiche e ai comportamenti violenti nelle relazioni affettive.
L’esponente della Giunta Lagalla, inoltre, ha fatto visita ai laboratori del Centro, dove gli ospiti si dedicano con impegno al riciclo dei materiali inutilizzati o recuperati dai rifiuti.
Antonella Macaluso ha inoltre espresso preoccupazione per l’escalation di violenze a danno di cani e gatti, e ha chiesto all’assessore Rosi Pennino, titolare della delega ai diritti degli animali, di agevolare i percorsi di adozione dei randagi che l’associazione vorrebbe ospitare.
“A beneficiarne – ha concluso il presidente – sarebbero non soltanto gli animali ma anche i nostri utenti, che godrebbero della presenza benefica di un supporto terapeutico unico, rappresentato dagli amici a quattro zampe”.
L’incontro ha visto inoltre la partecipazione di numerosi collaboratori di “Un Nuovo Giorno” – tra cui la dottoressa Aurelia Granà, dell’equipe degli operatori, coordinatrice di vari progetti e attività – e di alcuni utenti dell’odv, oltre che di partners quali le associazioni “CESAM” presieduta da Fabio Carraro e “I.D.E.A.”, rappresentata dagli architetti Fabrizio Fiscelli e Fausto Giambra.
“In qualità di vice presidente della VII Circoscrizione – aggiunge Fabio Costantino – sono particolarmente soddisfatto dal lavoro che viene svolto dalle associazioni del terzo settore, come quella presieduta da Antonella Macaluso, che rappresentano il front office del territorio e della cittadinanza in termini di aggregazione sociale”.
“La visita dell’assessore Rosi Pennino – spiega – apre un confronto fattivo e sincero con l’amministrazione comunale su temi quali la dipendenza e il disagio sociale che affliggono molti giovani”.
“Assicuro il mio pieno supporto – conclude – soprattutto nel tentativo di snellire le difficoltà che le associazioni affrontano nella quotidianità: la politica deve fare la propria parte e stare loro vicino”.
Salute
Giornata Mondiale Prematurità – Leali per Pantelleria, scuola del Capoluogo illuminata di viola
In occasione della Giornata Mondiale della Prematurità, che si celebra il 17 novembre, i Consiglieri comunali del gruppo Le Ali per Pantelleria hanno presentato una richiesta ufficiale al Sindaco e alla Giunta affinché la scuola primaria del capoluogo venga illuminata di colore viola, simbolo universale di sensibilità e speranza per i bambini nati prematuri e per le loro famiglie.
“Ci auguriamo – aggiungono i consiglieri – che anche il nostro Comune voglia aderire a questa iniziativa di alto valore sociale, unendo la nostra comunità a una rete mondiale di solidarietà e attenzione verso i neonati prematuri”.
Con questa proposta, i Consiglieri comunali intendono ribadire l’importanza dei valori di empatia, solidarietà e sensibilità sociale.
I consiglieri di Leali.
Sociale
Rotary Club Pantelleria, successo per raccolta libri per Casa Circondariale di Castelvetrano e Favignana
PROGETTO ROTARY: OLTRE IL DONO. UNITI NELLA SOLIDARIETÀ PER FARE DEL BENE
Cesta presente anche al Tabacchino di Khamma di Massimo Mura
Continua con successo l’iniziativa lanciata dal Rotary Club Pantelleria dal titolo “Oltre il dono. Uniti nella solidarietà per fare del bene”, una raccolta di libri di narrativa (usati o nuovi) da donare alla Casa Circondariale di Castelvetrano e di Favignana per fornire le rispettive biblioteche. Un piccolo supporto nei momenti difficili di chi riceverà il dono, per creare occasione di respiro, riflessione e per esplorare nuovi mondi.

La Prima tappa della cesta di raccolta dei libri è stata fatta presso la caffetteria e rosticceria “Emporio del Gusto”, ora il progetto continua presso la Tabaccheria di Khamma grazie alla sensibilità del proprietario Massimo Mura che si è offerto di esporre la cesta nel locale della propria attività e che già ha coinvolto con successo la comunità di Khamma.
La Presidente del Rotary club Pantelleria, Enza Pavia, ringrazia quanti hanno aderito al progetto costruendo piccoli anelli di condivisione che si stanno collegando formando una catena di solidarietà quale risposta generosa alla richiesta delle Direttrici della Casa Circondariale di Castelvetrano e di Favignana.
Una seconda cesta per la raccolta dei libri verrà posizionata presso l’Aeroporto di Pantelleria e altri gestori di servizi pubblici o commerciali che intendono partecipare al progetto “Oltre il dono. Uniti nella solidarietà per fare del bene” possono contattare Enza Pavia al numero 333.1275882 o Mariano Rodo al numero 338.7211501.
Cronaca
Truffe sanitarie via SMS e numeri 893 a sovrapprezzo
Consumerismo invita alla massima prudenza e chiede verifiche su sicurezza e gestione dei dati sanitari
Continuano a moltiplicarsi le segnalazioni di cittadini che ricevono falsi SMS o messaggi WhatsApp apparentemente inviati dal Centro Unico di Prenotazione (CUP) da parte di aziende sanitarie.
Nel testo si invita l’utente a contattare “urgentemente” un numero di telefono per verificare la propria prenotazione o risolvere presunte “anomalie” legate a prestazioni sanitarie. Ma si tratta di un raggiro.
Numeri a pagamento e finti CUP
I messaggi riportano numeri che iniziano con il prefisso 893, talvolta camuffati come recapiti “ufficiali” di uffici amministrativi (es. “Uffici CUUP” o “Servizio CUP Regionale”).
In realtà, i numeri 893 sono numeri a tariffa speciale con sovrapprezzo, utilizzati per addebitare costi elevati al chiamante.
“Chi richiama rischia di vedersi addebitati importi anche molto alti sul credito telefonico o in bolletta. È la classica truffa del richiamo: un messaggio credibile, un nome istituzionale e un numero a pagamento mascherato da servizio pubblico”, spiega Giovanni Riccobono, direttore generale di Consumerismo No Profit e Responsabile dello Sportello +Tutela di Trapani.
Il fenomeno è stato segnalato anche da diversi cittadini trapanesi, che hanno ricevuto messaggi contenenti falsi riferimenti a prenotazioni sanitarie realmente effettuate, inducendo così la vittima a credere alla veridicità della comunicazione.
I consigli di Consumerismo
Consumerismo invita i cittadini a prestare massima attenzione e a non rispondere mai a messaggi che chiedono di chiamare numeri con prefissi 893, 895 o 899, o che contengono link sospetti.
In caso di ricezione di questi SMS:
1. Non cliccare e non richiamare.
2. Bloccare il numero e segnalare l’SMS alla Polizia Postale (www.commissariatodips.it).
3. Contattare direttamente il CUP della propria ASP utilizzando solo i numeri ufficiali reperibili sul sito istituzionale.
Chi gestisce dati deve garantire sicurezza, non vulnerabilità – conclude Riccobono – la priorità, in un mondo in cui i dati rappresentano il nuovo petrolio, deve essere quella di garantire sistemi di sicurezza all’avanguardia da parte di chi li tratta. Ogni soggetto che gestisce informazioni personali e sanitarie deve essere consapevole della propria responsabilità: una falla nella protezione dei dati non è solo un problema tecnico, ma un rischio concreto per i cittadini, che possono diventare vittime di frodi e truffe digitali»
Qual è, quindi, il problema?
Nonostante le tecnologie facciano ormai parte delle nostre vite, talvolta ci troviamo impreparati di fronte alle truffe. A livello collettivo, manca ancora una presa di coscienza di un’alfabetizzazione digitale che, in questo caso, riuscirebbe a proteggerci da questi messaggi e ad aumentare la nostra capacità critica.
Da un lato è quindi necessario un maggiore controllo che eviti queste spiacevoli situazioni e dall’altro, invece, è necessario che i cittadini abbiano la capacità di difendersi.
Bisognerebbe prestare più attenzione a queste tematiche tra i banchi di scuola, per esempio, in modo che le future generazioni non solo utilizzino questi strumenti ma siano anche consapevoli di come sia corretto utilizzarli.
Ed è anche necessario sensibilizzare un’altra fascia di popolazione, quella più adulta, che probabilmente è quella più soggetta a questo tipo di truffe.
Giada Zona
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