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Cultura

Palermo, “Centro d’arte Raffaello” dedica all’amore per gli animali la giornata di San Valentino

Redazione

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Il “Centro d’arte Raffaello” di Palermo dedica all’amore per gli animali la giornata di San Valentino. Il direttore artistico Sabrina Di Gesaro: “No a qualsiasi forma di crudeltà e maltrattamento”

Amore, sentimento universale: nella giornata di San Valentino, il “Centro d’arte Raffaello” sceglie di celebrare la ricorrenza declinandola attraverso il tema dell’affettività tra uomini e animali.

“Si tratta – afferma il direttore artistico Sabrina Di Gesaro – di un argomento ricorrente nell’arte attraverso i secoli: gli animali sono stati raffigurati quali simboli di bellezza, forza e innocenza”.

“Molte sono le opere di artisti come Albrecht Dürer, Frida Kahlo e Georgia O’Keeffe – spiega – che immortalano il legame che intercorre con queste creature speciali”.

Non solo cani e gatti in contesti familiari, ma anche sculture, dipinti e immagini fotografiche che ritraggono la vita selvatica e la natura mostrando la varietà del mondo animale.   

“In occasione del 14 febbraio – aggiunge  – la galleria vuole rendere omaggio agli animali stimolando, se possibile, riflessioni orientate a una maggiore consapevolezza e compassione nei loro riguardi”.

“Il rapporto tra uomini e animali, nel corso della storia – osserva la dottoressa Sabrina Di Gesaro – è stato profondo e variegato: oltre ai benefici pratici, la compagnia di amici a quattro zampe migliora il benessere emotivo, sociale e fisico, arricchendo le nostre vite, facilitando nuove amicizie e interazioni umane”.

“Gli animali danno conforto, riducono il senso di solitudine e di stress –sottolinea – e  sono in grado di insegnare importanti lezioni di responsabilità ed empatia anche ai bambini che crescono con loro, sviluppando il senso di impegno e cura per gli altri esseri viventi”.

A seguito dei numerosi episodi di violenza verificatisi anche a Palermo a danno di creature inermi, il “Centro d’arte Raffaello” intende dunque dare un contributo all’affermazione dei diritti degli animali e si unisce al coro di cittadini, associazioni e istituzioni che invocano maggiore rispetto per il mondo naturale e tutte le forme di vita.

“Condanniamo – dichiara il direttore artistico – qualsiasi violazione della dignità degli animali e qualsiasi forma di crudeltà o maltrattamento: occorre promuovere la conservazione delle specie e comportarsi eticamente nel caso di utilizzo per scopi legati alla ricerca, all’intrattenimento e all’alimentazione”.

“Gli animali – conclude Sabrina Di Gesaro – sono fonte di gioia, gentilezza e connessione emotiva: in una parola, amore”.

Nel giorno di San Valentino, le due sedi del “Centro d’arte Raffaello”, in via Resuttana 414 e via Emanuele Notarbartolo 9/E, esporranno due opere dedicate al tema.

Si tratta, rispettivamente, di “Battaglia all’alba” e “Cavallo” di Aligi Sassu e Walasse Ting, due artisti di fama internazionale che hanno fatto degli animali il fulcro della loro poetica artistica.

Per chi volesse, inoltre, sono visionabili altre opere con lo stesso tema: “Tartaruga” e “Tartarughe” di Renato Guttuso, “Portrait 92” e “Portrait 04” di Ciro Angioni, “Fenicottero – Quadro luminoso” di Ivo Cirasa, “Scoiattolo” di Antonio Ligabue, “Donna con canarino” di Walasse Ting, “Planare 05” di Baldassare Orlando, “Sibilla” di Gianbecchina, “Maternità” di Vincenzo Vinciguerra, “Serenata per gli amici” di Giuseppe La Parola, “Xanto” e “Odisseo e il cane Argo” di Bruno Caruso, “In fondo” di Mario Schifano e “Le cerf se vojant dans l’eau” di Salvador Dalì.

L’ingresso è libero e gratuito.

Cultura

Pantelleria, Ministero di Accolitato a Franco Palumbo e Giuseppe Crimi: 21 dicembre con il Vescovo

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In Chiesa Matrice Ss Salvatore, domenica 21 dicembre sarò una giornata particolare per la comunità strettamente religiosa di Pantelleria. 
Se, infatti, da una parte avremo l’anniversario dell’arrivo sull’isola delle Suore delle Poverelle, dall’atro durante la stessa celebrazione Eucaristica di ringraziamento delle ore 11:00, il nostro Vescovo Angelo Giurdanella conferirà il Ministero dell’Accolitato a Franco Palumbo e Giuseppe Crimi.

Per saperne di più: Suore delle Poverelle, 80 anni di professione a Pantelleria. Messa con il Vescovo Giurdanella

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Cultura

Pantelleria, Sold out per Antonino Maggiore e il suo libro “Le note stonate”

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Presentazione con mini spettacolo per un pubblico di ogni età 

Sold out al Circolo Ogigia, sempre magistralmente capitanato da Florinda Valenzain occasione della presentazione del libro di Antonino Maggiore “Le note stonate”.
Il pomeriggio culturale Centro ha ottenuto un tale successo da superare le previsioni degli organizzatori.

Un pubblico così nutrito, sfidando il vento e il gelo, ha totalmente gremito la sala dello storico circolo di Pantelleria Centro. Persone di ogni età è accorsa a conoscere la nuova opera del musicista pantesco.
Moderata da Franca Zona, esperta e raffinata scrittrice, e da Giovanna Drago, insegnante sensibile e preparata, la presentazione ha alternato momenti di pura e intimistica commozione a quelli di leggerezza e sobrietà, esattamente come lo stesso libro, “Le note stonate” (Casa Editrice Menna – Avellino) fa e induce a fare durante la lettura.

Antonino Maggiore, presentato come uomo e come scrittore da Franca Zona, è  definito “maestro per passione”. “Le note stonate” viene  scritto in quattro giorni, o meglio notti. La stesura è nata come un “viaggio segreto” da condividere con poche persone. E così, inizialmente è stato: l’autore aveva mandato ciò che egli stesso ha definito un opuscolo, a Giovanna Drago la quale immediatamente inizia un’opera di convincimento alla pubblicazione che svolta quando la collega lo invita a riflettere sul ruolo degli insegnanti che devono essere anche degli educatori, in un contesto storico dove spicca la fragilità degli alunni.
Da qui, l’invio alla casa editrice e parte tutta questa nuova avventura da cui si appalesa la personalità di Antonino Maggiore. 
L’entusiastico approccio non solo alla lettura, ma all’ascolto del libro “Le note stonate” era palese ancor più pensando alle ondate di sentimenti e percezioni che da esso scaturiscono.

Per sorpresa del protagonista del pomeriggio letterario, un capannello di suoi alunni, ad un certo punto, lo ha circondato in un coro canoro, o meglio, in abbraccio canoro, affettuoso e leggiadro per la tenera età.
Un sipario, un piccolo ma dolce spettacolo che ha reso ancora più apprezzato l’evento de “Le note stonate”.

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Cultura

Suore delle Poverelle, 80 anni di professione a Pantelleria. Messa con il Vescovo Giurdanella

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80° di Professione Religiosa sull’isola

Per gli 80 anni di professione religiosa sull’isola, sono previsti grandi festeggiamenti.

Sabato 20 dicembre ore 20.00 VEGLIA DI PREGHIERA “MENDICANTI DI LUCE” in Chiesa Madre SS Salvatore;
Domenica 21 dicembre ore 11.00 Chiesa Madre CELEBRAZIONE EUCARISTICA DI RINGRAZIAMENTO presieduta dal nostro Vescovo Angelo Giurdanella a cui seguirà un rinfresco in oratorio.

Suore delle Poverelle a Pantelleria

La presenza delle Suore Poverelle a Pantelleria risale al lontano 1945, quando il primo gruppo di sei suore fu destinato all’ospedale di Khamma. Da allora si sono susseguiti anni di servizio operoso, di dono gratuito verso i malati, gli anziani, i bambini e la comunità tutta. Una presenza silenziosa ma attiva, fatta di dedizione, disponibilità, ascolto, accoglienza, attenzione ai più deboli e ai più bisognosi ma anche di gioia e di affetto, di entusiasmo e di vitalità.

Fondazione della congregazione

La congregazione ha origine nel 1864 a Bergamo, per opera di Don Luigi Maria Palazzolo.

Il sacerdote realizzò un’associazione di volontarie, per curare la gestione di un oratorio destinato alle ragazze povere del rione popolare di San Bernardino. Le donne si occupavano dell’insegnamento del catechismo e di varie attività caritatevoli a vantaggio della gioventù derelitta.

Le suore, dette delle Poverelle, da allora continuano a dedicarsi alle opere a favore della gioventù, aggiungendo tra le loro finalità la visita ai poveri e agli ammalati a domicilio, la cura degli orfani e, più tardi, l’insegnamento. Nel 1875 aprirono la prima filiale a Vicenza e l’anno successivo a Brescia e a Breganze.

Vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede il 5 gennaio 1919.

Le religiose dell’istituto ampliarono rapidamente il loro ambito di azione.

Infatti, nel 1919 fondarono una casa a Roma, dove vennero loro affidati i servizi domestici presso il pontificio collegio Urbano di Propaganda Fide. Nel 1922 aprirono a Grumello del Monte un centro per la cura e la riabilitazione dei disabili gravi. Poi, nel 1926 presero ad assistere le detenute del carcere di Bergamo e a partire dal 1931 si dedicarono all’assistenza delle comunità di emigrati italiani in Francia, Belgio e Lussemburgo. Nel 1952, fondando una casa in Congo, si aprirono all’apostolato missionario. In occasione dell’epidemia di ebola verificatasi nel maggio 1995 a Kikwit (Congo), alcuni ammalati furono ospitati presso un ospedale diretto dalle suore. Le religiose continuarono la loro opera di assistenza anche quando si capì che il contagio era quasi inevitabile.

Sei di loro, tutte provenienti dalla Lombardia, contrassero la malattia e morirono. 

Le Suore delle Poverelle si dedicano all’istruzione, alla gestione di orfanotrofi e case famiglia, all’assistenza agli emarginati e agli ammalati.

 

Oltre che in Italia, le suore sono presenti in Brasile, Burkina Faso, Repubblica Democratica del Congo, Costa d’Avorio, Kenya, Malawi, Perù e Svizzera; la sede generalizia è a Bergamo.

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