Cultura
Palermo – Borsa di studio ERSU, trend in crescita di domande con 15.253
BORSE DI STUDIO ERSU PALERMO: CON 15.253 RICHIESTE, TREND IN CRESCITA DELLE DOMANDE PER L’ANNO ACCADEMICO 2023/2024
Al termine delle procedure di caricamento delle istanze, Ersu Palermo comunica che sono pervenute numero 15.253 richieste formulate dagli studenti universitari per partecipare al Bando di concorso per il prossimo anno accademico 2023/2024 per l’attribuzione di borse di studio e altri contributi e servizi (servizi abitativi, ristorazione, etc.). La platea degli interessati è composta da circa 48mila studenti: universitari dell’Università degli Studi di Palermo e dell’Università Pubblica non statale LUMSA di Palermo; delle Accademie di Belle Arti di Palermo, “Kandinskij” di Trapani, “Abadir” di San Martino delle Scale, “Michelangelo” di Agrigento; dei Conservatori di Musica “Bellini” di Palermo, “Scontrino” di Trapani, “Toscanini” di Ribera.
Borse di studio ERSU Palermo nell’ultimo biennio (dati aggiornati alle ore 16 del giorno 31.07.2023)
Anno accademico
Richieste Borse di Studio pervenute nei termini
Richieste Posti Letto
pervenute nei termini
Richieste Contributi Alloggio pervenute nei termini
2022/2023
13033
(100% richieste valide pagate = 10.465)
1835
(100% richieste valide esaudite = 801)
3597
(100% richieste valide pagate = 2143)
2023/2024
15253
2315
3792
La dichiarazione del presidente ERSU, Michele D’Amico
“L’aumento delle richieste complessivamente pervenute per le borse di studio da 13.033 dell’anno scorso a 15.253 per il prossimo anno accademico – sottolinea il presidente ERSU, Michele D’Amico – rappresenta una conferma della fiducia degli studenti e delle loro famiglie nei confronti della Regione Siciliana e di ERSU Palermo, istituzione regionale preposta alla garanzia del diritto allo studio in Sicilia occidentale per le università, le accademie di belle arti e i conservatori di musica. Un risultato frutto della sinergia e della sintonia con il governo regionale di Renato Schifani e, nello specifico, con la mission dell’assessore regionale all’Istruzione e Formazione, Mimmo Turano. L’aumento delle iniziali richieste di posti letto da parte degli studenti, da 1.835 l’anno scorso a 2.315 quest’anno, sottolinea invece che la politica portata avanti dall’intero Consiglio di Amministrazione di ERSU Palermo è andata nella direzione giusta: infatti, grazie alla norma voluta fortemente quest’anno dal governo nazionale di Giorgia Meloni e considerata l’assoluta necessità di potenziare l’offerta degli attuali 944 posti letto disponibili (erano 800 nel bando dell’anno scorso), anche per contrastare il caro affitti che si riverbera sugli stessi cittadini già residenti, abbiamo potuto rivolgere la nostra adesione alla disponibilità dell’Agenzia delle Demanio che ha offerto la possibilità di avere per gli studenti due beni confiscati a Cosa nostra: l’Hotel San Paolo Palace, a Palermo, dove si potrebbero ricavare almeno 500 posti letto, e l’Hotel Xiare di Valderice, per Trapani, per ulteriori 100 posti letto. In definitiva, è più chiaro anche il quadro che si delinea sul reale fabbisogno di posti letto e la stessa norma – votata all’unanimità dal C.di A. dell’ERSU – di fare optare a monte gli studenti tra posto letto e contributo alloggio si è dimostrata vincente; con la garanzia che – nel caso in cui anche quest’anno dovessero esserci le risorse disponibili – provvederemo al pagamento del contributo alloggio agli studenti vincitori di borsa di studio e candidati anche a questo eventuale contributo aggiuntivo”.
Cultura
Conclusa 27ª edizione Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum: Gadir di Pantelleria tra gli itinerari
Una postazione multimediale dedicata ai diving center siciliani, per mostrare, immergendosi virtualmente, i percorsi subacquei siciliani di Ustica e Pantelleria

Lo spazio espositivo del Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana della Regione Siciliana, ha ospitato le postazioni della Soprintendenza del Mare dove è stato possibile immergersi virtualmente sugli itinerari archeologici subacquei siciliani. Grazie alla tecnica di ripresa di video a 360° in 3D, i visitatori hanno effettuato un’esperienza multisensoriale con i visori oculus Meta Quest; una vera e propria immersione subacquea con una voce narrante, ologrammi per illustrare i reperti sul fondale e i suoni del mare.
Tre gli itinerari proposti: Cala Gadir nell’isola di Pantelleria, Punta Falconiera e Punta Cavazzi nell’Isola di Ustica. Un grande successo di pubblico, soprattutto delle numerose scolaresche che hanno affollato lo spazio espositivo della Regione Siciliana.

Nelle quattro giornate della Borsa, la Soprintendenza del Mare è intervenuta al convegno “Turismo archeologico subacqueo: esperienza di un viaggio italiano”, realizzato in collaborazione con il Ministero del Turismo. Moderato da Donatella Bianchi, il convegno ha fatto il punto sullo stato di salute del turismo subacqueo, in particolare su quello siciliano, che offre la possibilità di visitare 26 itinerari sommersi realizzati dalla Soprintendenza del Mare, fruibili da subacquei accompagnati da diving center autorizzati.
Gli itinerari sono stati presentati presso lo stand della Regione Siciliana nel corso dell’incontro “La Soprintendenza del Mare in Sicilia e le modalità innovative di fruizione degli itinerari culturali sommersi” dove è stata illustrata la nuova tecnologia di fruizione virtuale a 360° – 3D e la nuova progettualità che nei prossimi mesi realizzerà l’adeguamento del sistema di visita subacqueo ai non vedenti. E stata anche l’occasione per presentare il protocollo di intesa stipulato con l’Associazione “Albatros Paolo Pinto” che collaborerà con la Soprintendenza del Mare per la formazione di istruttori e guide subacquee dedicate al mondo della disabilità e in particolare ai subacquei non vedenti.
Inoltre, lo stand del Ministero del Turismo ha ospitato la Sicilia con uno spazio dedicato agli itinerari archeologici sommersi. Una postazione multimediale dedicata ai diving center siciliani, ha dato la possibilità ai visitatori di conoscere, immergendosi virtualmente, i percorsi subacquei siciliani di Ustica e Pantelleria.
Dalla Soprintendenza del Mare
Cultura
Sfinci di San Martino: il profumo dell’autunno siciliano
Nel cuore dell’autunno, quando l’aria si fa più fresca e le botti si aprono per il primo assaggio del vino novello, in Sicilia si celebra San Martino con un dolce che racconta storia, tradizione e convivialità: le sfinci
Croccanti fuori e morbidissime dentro, profumate di anice e cannella, le sfinci di San Martino sono frittelle rustiche che accompagnano da secoli la festa dell’11 novembre, dedicata a San Martino di Tours. Secondo la leggenda, Martino – allora soldato romano – tagliò il suo mantello per donarlo a un mendicante infreddolito. Da questo gesto nasce l’“Estate di San Martino”, quel breve periodo di clima mite che spesso accompagna la ricorrenza.
Una tradizione che profuma di vendemmia
In Sicilia, la festa coincide con la fine dei raccolti e l’apertura delle botti. È il momento in cui “ogni mosto diventa vino”, come recita il detto popolare. Le famiglie si riuniscono per celebrare con dolci semplici e genuini, preparati con ingredienti locali: semola, lievito, acqua, uvetta e semi di anice o finocchio selvatico.
Ogni zona ha la sua variante: nel Ragusano le sfinci sono dolci, nel Catanese si trovano anche salate, farcite con ricotta o acciughe. Non solo San Martino: queste frittelle fanno capolino anche a Natale e per San Giuseppe, il 19 marzo.
La ricetta tradizionale
Ingredienti per 8 persone:
– 500 g di semola rimacinata di grano duro
– 450 ml di acqua tiepida
– 12 g di lievito di birra fresco
– 10 g di zucchero semolato
– 10 g di sale
– q.b. semi di anice (o finocchio selvatico)
1 l di olio di semi di arachide (per friggere)
– q.b. zucchero semolato e cannella in polvere (per decorare)
Preparazione:
Impasto – Sciogliete il lievito in un bicchiere d’acqua tiepida. Versate la semola in una bacinella, unite zucchero e sale, poi il lievito sciolto. Impastate aggiungendo gradualmente la restante acqua.
Aromi – Lavorate l’impasto per circa 10 minuti, poi aggiungete l’uvetta ammollata e i semi di anice.
Lievitazione – Coprite con un canovaccio e lasciate lievitare in luogo caldo per circa 2 ore.
Frittura – Scaldate l’olio a 160–170°C. Formate le sfinci con due cucchiai bagnati nell’olio e friggetele poche per volta, finché saranno dorate.
Decorazione – Ancora calde, passatele nello zucchero semolato e spolverate con cannella.
Consigli
Se il giorno dopo risultano meno soffici, scaldatele leggermente e cospargetele con miele caldo: una delizia! Per una variante salata, potete aggiungere acciughe o ricotta all’impasto. Le sfinci sono perfette anche per le feste natalizie e per San Giuseppe.
Personaggi
E’ morto il M° Beppe Vessicchio: il mondo dello spettacolo perde un grande personaggio
A diramare la notizia è l’ospedale San Camillo Forlanini di Roma, dov’era ricoverato in rianimazione per una polmonite interstiziale precipitata rapidamente.
Aveva solo 69 anni e la sua esistenza è stata costellata di grandi soddisfazioni professionali e personali.
Era stimatissimo e amato da chiunque abbia incrociato il suo cammino, co il suo fare elegante e garbato.
Giuseppe Vessicchio era nato a Napoli il 17 marzo 1956, era compositore, direttore d’orchestra, arrangiatore tra i più amati e riconoscibili del panorama italiano, noto per la sua grande sensibilità musicale, presenza straordinaria nei vari festival di Sanremo. Nella sua carriera ha collaborato con i più grandi nomi italiani e internazionali, da Gino Paoli a Roberto Vecchioni, da Zucchero a Ornella Vanoni.
Immagine di copertina dal web
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