Connect with us

Economia

Palermo, Blu Economy al Marina Convention Center: dalle case flottanti al velista velaio. Idee per rendere il mare risorsa economica

Redazione

Published

-

Il presidente della Regione Schifani e il sindaco Lagalla raccontano l’apertura della Regione e della Città all’economia del mare

Al Marina Convention Center di Palermo che si trova al Molo Trapezoidale, nuovo quartiere sul mare del capoluogo siciliano si è celebrato il talk Blu Economy che ha riunito varie personalità e professionalità che sono riuscite a rendere il mare una risorsa lavorativa. Tra i presenti anche le maggiori istituzioni cittadine, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, il rettore di UniPa, Massimo Midiri. L’evento è stato cofinanziato dalla Regione Siciliana, assessorato per le Attività Produttive, con l’iniziativa “Sicilia che piace” 2024, nata dalla sensibilità dall’assessore Edi Tamajo verso questi temi. Ha ricevuto il patrocinio dell’Ars, del Comune di Palermo ed è partner di Palermo Mediterranea. L’organizzazione è stata curata da Alquadrato, società di comunicazione, con l’event manager Alessandro Alessi e il project manager Simone Aiello, reduce dal successo di Dominate the Water, evento che valorizza il mare, ideato dal campione olimpico Gregorio Paltrinieri.

L’intervento del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani ha parlato del progetto Horizon Europe – Missione Oceano, in linea con i temi della blu economy. “La nostra Regione – ha detto – sta attivando molteplici iniziative tra le quali la Missione Oceano, della Commissione Europea, partendo dal programma di Ricerca e Innovazione Horizon Europe, che ha lo scopo di far rivivere i nostri mari e le nostre acque entro il 2030, proteggendo e ripristinando gli ecosistemi marini e d’acqua dolce e la biodiversità, prevenendo ed eliminando l’inquinamento dei nostri oceani, mari e acque e promuovendo la neutralità in termini di emissioni di carbonio e la circolarità dell’economia blu dell’UE. Nell’ambito della Missione – ha aggiunto – è stata individuata, quale Faro del Mar Mediterraneo, l’isola di Lampedusa che rappresenta il luogo in cui la sperimentazione, finalizzata al perseguimento degli obiettivi della Missione Oceano, potrà avere significative ricadute”.

Il commento del sindaco Roberto Lagalla sul piano di opere pubbliche e mare

“Il Molo Trapezoidale che ospita il convegno di questa mattina – ha sottolineato il sindaco Roberto Lagalla – è simbolico perché ha contribuito ad avvicinare i palermitani al loro mare. E anche il lavoro che l’Amministrazione sta facendo guarda e parla al mare. Tra i finanziamenti più cospicui nel Piano triennale delle opere pubbliche, c’è quello per la rigenerazione della Costa Sud, della valorizzazione della foce del fiume Oreto, del miglioramento del livello di abitabilità e agibilità delle borgate marinare, come i lavori sulla piazza di Mondello. C’è anche il concorso internazionale “Reinventing Cities” per la riqualificazione della ex manifattura tabacchi, Chimica Arenella. Il mare – ha concluso – è generatore di economia”.

Il rettore Massimo Midiri: preparare gli studenti ai nuovi lavori con la biodiversità

“Come Università di Palermo – ha spiegato il rettore di UniPa, Massimo Midiri – seguiamo da qualche anno linee di sviluppo di impresa legate al mondo dell’ambiente e dell’ecologia. In particolare, della biodiversità stiamo cercando di farne non soltanto un tema culturale ma anche un tema che sviluppi aziende e start up. Il messaggio per i nostri studenti è che esiste un mondo del lavoro nuovo. Il nostro compito è mettere insieme i player, gli imprenditori locali, nazionali e internazionali, far conoscere i nostri ragazzi, sviluppare delle imprenditorialità e delle capacità professionali, attraverso corsi di studio innovativi e al passo coi tempi”.

Le storie di successo raccontate da Blu Economy

Tra i case history e le idee di trasformazione del mare in occasione di lavoro, emerse durante il talk Blu Economy, l’idea di due giovani imprenditori Marco Di Gaudio e Antonello Amoroso che hanno presentato le floating home di Boat Solution, abitazioni galleggianti progettate, per ridurre al minimo l’impatto ambientale, ideali per essere installate su pontili, pronte per essere trasformate anche a Palermo, probabilmente allo stesso Molo Trapezoidale, in uffici o B&B, sulla scia di Amsterdam.

A ricevere il premio Blu Economy sono stati Michele Bella, velista palermitano che ha trasformato la sua passione sportiva in un lavoro, diventando esperto velaio a livelli mondiali, arrivando a far parte del team di Luna Rossa nella scorsa Coppa America e Giuseppe Giunchiglia, imprenditore e sportivo, che ha riqualificato una zona della borgata di Sferracavallo, fondando il circolo velico di cui è presidente, e che si distingue per meriti ed impegno sportivo. Hanno ricevuto un quadro realizzato durante l’incontro dalla pittrice Maria D’Amico, in arte Dama.

Link utile: https://www.blueconomysicilia.it/

Ambiente

Pantelleria, Unipant organizza conferenza su Comunità Energetica Rinnovabile

Redazione

Published

on

Cos’è una CER, a chi può interessare, cosa ci guadagna chi partecipa e come si crea: queste alcune delle domande a cui daranno risposta l’Ing. Angelo Parisi e l’Avv. Marcello Sparacio
 
L’Università Popolare di Pantelleria (UNIPANT) è lieta di annunciare un importante evento formativo e informativo intitolato “La Transizione Energetica Inizia dalla Comunità”, che si terrà sabato 8 Novembre alle ore 17:30 presso la sede operativa di Via San Nicola, 42abcd. L’ingresso è libero e aperto a tutta la cittadinanza.

L’iniziativa, promossa dal Dipartimento Energia e Ambiente dell’Unipant, si inserisce nell’ambizioso progetto “Pantelleria, Isola Modello”, che mira a informare, sensibilizzare e formare gli isolani sulle opportunità offerte dalle energie rinnovabili e che ha preso il via non appena l’Unipant si è costituita, nel 2023, con i primi seminari pubblici. Il Dipartimento ha lavorato attivamente su questo progetto dalla scorsa primavera e, dopo il fermo estivo, avvia ora la cruciale fase di consultazione con soci e isolani interessati.

L’obiettivo primario dell’incontro è infatti quello di avviare il percorso per la costituzione di una prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) a carattere sociale a Pantelleria. Una CER è un soggetto giuridico i cui membri (cittadini, piccole imprese, enti locali) si uniscono volontariamente per produrre, consumare e gestire localmente energia pulita, portando vantaggi ambientali, economici e sociali alla comunità.

L’incontro approfondirà i temi cruciali per la realizzazione della CER pantesca, tra cui:

Il ruolo strategico delle CER nella Transizione Energetica e l’analisi del contesto insulare di Pantelleria.
La Progettazione e la realizzazione degli impianti di Produzione.
Il Quadro Giuridico e Normativo di riferimento.
La Fattibilità Economico-Finanziaria del progetto.
Saranno relatori dell’evento l’Ing. Angelo Parisi e l’Avv. Marcello Sparacio, esperti sia dal punto di vista tecnico e teorico che legislativo, che spiegheranno al pubblico come si può arrivare alla costituzione di una CER sociale sull’isola e quali benefici porterà a chi ne farà parte.

Il progetto “Pantelleria, Isola Modello” e la promozione delle CER fanno parte degli obiettivi principali che UNIPANT persegue nell’ambito dei progetti europei Erasmus+ e Solidarity Corps, e rinnovano l’impegno dell’Università nel promuovere la sostenibilità e l’innovazione a livello locale con una visione europea.

L’invito a partecipare è rivolto a commercianti, imprenditori, cittadini, associazioni, professionisti e quanti interessati a capire di cosa si tratta, come possono beneficiare di una CER sociale e come contribuire attivamente a questa iniziativa comunitaria.

Per qualsiasi info: 331 490 5245 – info@unipant.it

Continue Reading

Ambiente

Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale

Redazione

Published

on

Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.

Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata nel 2018. Un po’ di storia Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con la Pasqua.
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali e personali di ognuno di noi.

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

Continue Reading

Cronaca

La “guerra” dell’Ora Legale in Europa: Commissione UE vuole abolizione. Domani lancette indietro

Redazione

Published

on

Tra risparmio energetico nullo e impatti sulla salute, la Commissione Europea dichiara l’ora legale una “assurdità”, ma la necessaria maggioranza degli Stati membri continua a mancare
di Filomena Fotia da Meteoweb.eu

Il conto alla rovescia per l’abolizione del cambio stagionale dell’ora sembra essersi interrotto a metà strada, bloccato da un muro di veti incrociati nel Consiglio dell’Unione Europea. Nonostante la volontà popolare e la spinta della Commissione, l’alternanza tra ora solare e legale, nata negli anni ’70 per ragioni di risparmio energetico, continua a scandire le nostre vite 2 volte l’anno. La Commissione Europea, forte di un parere schiacciante espresso da 4,6 milioni di cittadini – un record per una consultazione pubblica UE – che si sono dichiarati a favore della fine di questa pratica, ha da tempo avanzato la proposta di abolizione. Il Parlamento Europeo ha fatto la sua parte, votando a favore nel 2019 e stabilendo il 2021 come anno limite per il cambiamento.

“Un ritmo che non conviene più”
Eppure, a diversi anni di distanza, nulla è cambiato. Il commissario UE per i Trasporti e il Turismo Sostenibili, Apostolos Tzitzikostas, ha ribadito a Strasburgo la posizione della Commissione: lo spostamento delle lancette “non ha più alcun fine“. “L’iniziativa nacque in risposta alla crisi energetica, ma oggi non produce più alcun risparmio energetico per nessun settore, ma anzi porta complicazioni inutili“, ha dichiarato il commissario, annunciando un’ulteriore “analisi più approfondita con uno studio dettagliato” per superare l’attuale stallo.

Le motivazioni della Commissione non sono solo economiche: l’attenzione si sposta sempre più sugli impatti sulla salute e sull’umore, in particolare per bambini e anziani, che “patiscono le conseguenze maggiori” di questo “mini-jet lag” semestrale. Recenti studi, infatti, suggeriscono un impatto negativo sui ritmi circadiani, che in alcuni Paesi del Sud Europa vengono mitigati dalla scelta di rimanere con l’ora legale permanente.

Il blocco degli Stati Membri
Nonostante il chiaro segnale dei cittadini, con Tzitzikostas che sottolinea come “i cittadini europei vogliono la fine di questa assurdità“, il processo decisionale si è incagliato. “Gli Stati membri al Consiglio non hanno ancora raggiunto una posizione univoca” ha concluso il commissario.

Il nodo cruciale risiede nel Consiglio, dove per definire una posizione è necessaria una maggioranza qualificata di Stati membri, consenso che al momento non esiste. L’assenza di tale maggioranza stoppa l’iter legislativo, nonostante la Spagna abbia recentemente riaperto la discussione a livello europeo, con il premier Pedro Sanchez, secondo cui il cambio d’ora “francamente non ha senso“.

In sostanza, per adottare la legislazione che porrebbe fine ai cambi stagionali è necessario l’accordo sia del Parlamento Europeo che del Consiglio. Fino a quando gli Stati membri non troveranno un terreno comune, la “battaglia” per un orario stabile è destinata a rimanere sospesa. L’orologio biologico e quello dell’economia europea continueranno a disallinearsi 2 volte l’anno, in attesa di una decisione che l’Europa, per ora, non riesce a prendere.

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza