Cultura
Palermo, 100 anni degli Scafidi. Un secolo di storia siciliana raccontato per immagini
Sabato 12 ottobre, a Villa Igiea, presentazione di uno short movie che celebra tre generazioni di fotografi e inaugurazione della mostra Frame of Sicily
Giusto, ritrattista della Palermo Felicissima e di Franca Florio, Nicola, artista reporter degli anni duri del dopoguerra e Pucci, innovatore e cantore delle bellezze dell’Isola. Tre Scafidi, tre obiettivi diversi e tre Sicilie diverse, raccontate in cento anni di scatti. Lo studio fotografico nasce in Corso Vittorio Emanuele, si sposterà poi in via Ruggero Settimo e in via Mariano Stabile, per approdare, dal 1999, in via Gaetano Daita. Sabato 12 ottobre, a Villa Igiea, dalle ore 18,30, Pucci Scafidi riceverà i suoi ospiti per festeggiare 100 anni di fotografia. Per l’occasione verrà presentato uno short movie di immagini iconiche di Giusto, Nicola e Pucci Scafidi e sarà inaugurata la mostra “Frame of Sicily” che durerà un mese. Ingresso gratuito.
Frame of Sicily la fotografia di Pucci Scafidi incontra la materia
Saranno dodici gli scatti per Frame of Sicily, la mostra di Pucci Scafidi realizzata con il sostegno della Fondazione Federico II, di Villa Igiea Roccoforte Hotel, Firriato, Cantine Florio e Flamant. Un’innovazione nell’arte di Pucci Scafidi: la foto materica. “In occasione di questi 100 anni – racconta il fotografo – ho affinato qualcosa che avevo già sperimentato, una tecnica in cui la materia incontra la fotografia. Un’evoluzione del lavoro che porta ad elaborare gli scatti con resine ed altri materiali, applicate al supporto di stampa che trasformano alcuni dettagli dell’immagine in qualcosa che si può vedere ma anche toccare”.
“Sono cresciuto all’ombra della grandezza di mio padre – racconta Pucci Scafidi -. Ironico, sornione e silenzioso. Ricordo di non aver parlato mai con lui di fotografia, fin quando, un giorno, da ragazzo, mi chiese di accompagnarlo a bordo campo allo stadio. Il Palermo giocava in casa con il Cagliari. Così sotto l’egida maestosa del campo della Favorita mio padre mi tenne a battesimo, chiedendomi di sedermi al suo fianco e affidandomi una Nikon F. Da quel giorno non ho mai più smesso di fotografare. Avevo solo 14 anni. Ero ignaro del mio destino ma avevo incontrato la mia passione. La fotografia – prosegue – è per me un mezzo per esplorare e apprezzare la ricchezza di una cultura che continua a vivere e a evolversi con l’intenzione di trasmettere un amore profondo per la mia terra natale, rendendo ogni opera unica, un viaggio sensoriale attraverso la fotografia materica”.
Giusto, Nicola e Pucci Scafidi raccontati attraverso le immagini
Tre generazioni di fotografi che hanno raccontato e raccontano un pezzo di storia siciliana. Nonno, figlio e nipote. Il color seppia, il bianco e nero e l’esplosione dei colori. I primi anni, l’artista reporter, la tradizione e l’innovazione, gli identikit dei tre, nonché i temi principali dello short movie realizzato in occasione del centenario dello Studio. Giusto Scafidi era un ritrattista della buona società, i nobili, la borghesia solida e l’imprenditoria, la classe dirigente di una Palermo colta e europea, lo andavano a trovare per farsi fare un ritratto che, ai primi del secolo, era uno status symbol, una alternativa alla pittura. Tra i suoi clienti anche donna Franca Florio insieme a Vincenzo, donne famose del jet set e gentiluomini austeri e severi, in alta divisa con decorazioni o in abiti come frak e redingote.
Nicola Scafidi rompe la tradizione uscendo dal comfort e l’eleganza dello studio, con disappunto del padre che considerava la sala pose il suo tempio, e con lo Sbarco degli americani in Sicilia va in strada. Ritiene un dovere e non un semplice mestiere andare in giro per raccontare e fare sapere alla gente che cosa accade. Così, con la sua RolleiFlex, si spinge nei meandri della cronaca nera, come sui set cinematografici più prestigiosi. Racconta gli anni della povertà, della mafia, della speranza e della rinascita. La grande politica con i comizi di Alcide De Gasperi, l’uccisione del bandito Giuliano. I grandi intellettuali come Leonardo Sciascia e Renato Guttuso e famosi protagonisti del cinema come Roberto Rossellini, Anna Magnani, Sophia Loren, Alain Delon e Bart Lancaster e il film Il Gattopardo di Luchino Visconti.
Pucci Scafidi dipinge il quadro di una Sicilia dai contrasti vivaci, dove il mare blu si sposa con l’entroterra fertile e ne cattura l’essenza attraverso il suo obiettivo. Le sue immagini rivelano paesaggi incantevoli, architetture storiche e momenti di vita quotidiana, tutti intrisi di un’atmosfera unica, riuscendo a immortalare la luce particolare dell’Isola, dalle albe dorate alle crepuscolari tonalità rosa e arancione. Le sue fotografie raccontano storie di un territorio ricco di cultura e tradizioni, mostrando la bellezza dei mercati, delle feste popolari e dei volti delle persone. Ogni scatto è un invito a scoprire angoli nascosti, dalle spiagge incantevoli alle strade tortuose dei borghi. Attraverso il suo lavoro, Pucci Scafidi non solo celebra la Sicilia, ma invita anche gli spettatori a connettersi con la sua anima, rivelando il legame profondo tra la terra e i suoi abitanti
Cultura
Pantelleria nel romanzo di Giusy Andaloro “La porta dimensionale”, ora su Amazon
“La porta dimensionale”, la seconda opera letteraria di Giusy Andaloro, che dopo l’esordio come autrice con le poesie, approda nel romanzo. Anche questo ultimo libro è dedicato a Pantelleria, ma qui l’autrice compie una narrazione seducente, fatta di misteri, passioni, scirocco e mare.
Un’isola.
Un amore impossibile.
Una maledizione che attraversa i secoli.
Quando il passato torna a reclamare il suo prezzo, l’amore diventa l’unica via di salvezza. . .
All’alba, Victoria approda a Pantelleria, un’isola selvaggia e magnetica, dove le scogliere di ossidiana si tuffano in un mare profondo e misterioso.
L’aria è carica di presagi e ogni ombra sembra sussurrare storie perdute.
Fin dal primo istante, Victoria percepisce un richiamo impossibile da ignorare: frammenti di ricordi sepolti,
volti dimenticati, emozioni sopite da secoli.
Ma chi o cosa la sta aspettando davvero su quest’isola sospesa tra realtà e leggenda?
Il destino si manifesta negli occhi di Battista, un uomo dal passato tormentato e dal fascino selvaggio, il cui sguardo nasconde segreti che attraversano i secoli.
Tra Victoria e Battista scatta un legame inspiegabile, un’attrazione ancestrale, che sfida ogni logica e ogni ragione.
Ma l’ombra di un’antica maledizione incombe sulle loro vite:
“Tutto ciò che hai conquistato lo perderai, come è sempre stato e sempre sarà per la tua famiglia.”
Il vento di Scirocco porta con sé il peso di queste parole, e Victoria sente il brivido del destino percorrerle la schiena.
Mentre esplorano l’isola, il confine tra passato e presente si assottiglia.
I dammusi silenziosi, le viuzze scoscese, le scogliere nere e il mare profondo diventano testimoni di enigmi che aspettano di essere risolti.
Antiche voci risuonano tra le mura, ombre invisibili li osservano dall’acqua, e un portale dimenticato tra le dimensioni attende di essere riaperto, celando un amore antico e una colpa che reclama giustizia.
Ogni scoperta è un colpo di scena, ogni passo un rischio mortale, e ogni scelta potrebbe cambiare il corso delle loro vite per sempre.
Victoria e Battista devono affrontare enigmi che sfidano la logica e le leggi del tempo, mentre il passato minaccia di risucchiarli in un ciclo di dolore eterno.
Riusciranno a spezzare la catena del destino, o la maledizione li separerà per sempre?
In questo romanzo, suspense, mistero e passione si intrecciano alla magia primordiale di Pantelleria: il vento scuote le rocce, il mare custodisce verità sommerse e il cielo al tramonto si tinge di rosso come un presagio ineluttabile.
Ogni pagina è un viaggio tra emozioni profonde, pericoli nascosti e rivelazioni che cambiano la vita.
I lettori saranno catturati da un mondo dove l’amore e il destino si confrontano in un duello senza tempo.
L’isola di Pantelleria diventa protagonista, magnetica e incantata, avvolgendo i personaggi in un’avventura mozzafiato tra passione, mistero e segreti secolari.
“La Porta Dimensionale: Amore e Mistero Oltre il Confine” è il romanzo perfetto per chi ama thriller romantici, storie misteriose, segreti sepolti dal tempo, portali dimenticati e avventure che tengono il cuore in sospeso fino all’ultima pagina.
Ogni momento, ogni sguardo, ogni segreto potrebbe cambiare tutto, e ogni lettore sarà trascinato in un mondo dove la realtà e il mistero si fondono in un’unica esperienza indimenticabile.
Victoria e Battista scopriranno che l’amore può essere più potente di ogni maledizione…ma il destino non si arrende facilmente, e solo chi ha il coraggio di affrontarlo fino in fondo potrà decidere il proprio futuro.
Alcuni segreti non dovrebbero mai essere risvegliati.
Alcuni amori, però, sono disposti a rischiare tutto.
Immergiti nel mistero e scopri il segreto che attraversa i secoli.
Disponibile in formato ebook su Amazon.
Cultura
Pantelleria, il Centro Giamporcaro omaggia il Vescovo de “Le poesie di Lillo”
Il Centro Giamporcaro, per mani del suo Presidente Anna Rita Gabriele, fa omaggio del libro di poesie di Lillo di Bonsulton al Vescovo Giurdanella
Il Giamporcaro partecipa attivamente al Villaggio di Natale, messo in scena presso Piazza Cavour di Pantelleria. Scopo essenziale per il Centro Culturale è la vendita di due libri, il cui provento verrà utilizzato per la realizzazione della statua dedicata all’asino pantesco: un modo per esaudire il desiderio di un uomo particolare, pantesco di adozione, che tanto si è speso per la cultura e la società di Pantelleria.
Tra animazioni, artigianato, e altro ancora si è creata un’atmosfera singolare, accogliente, nel pieno centro del Capoluogo, nonostante il meteo un pò ballerino.
Nella mattinata di ieri, 22 dicembre 2025, lo stand riservato al Giamporcaro ha ricevuto l’inaspettata visita del nuovo parroco, Don Ramesh, e del Vescovo Angelo Giurdanella, con quel suo fare accogliente e luminoso. L’alto prelato in questi giorni è a Pantelleria per una serie di eventi, come l’anniversario delle Suore delle Poverelle, e per portare la propria parola nella comunità tra messe ed incontri e visitando associazioni come l’Albero Azzurro.
Il Presidente Anna Rita Gabriele ha colto l’occasione per fare un dono a sua eminenza: il libro “Le poesie di Lillo”.
Un gesto che rimarrà nella memoria del Centro Culturale ma, sicuramente, anche dello stesso alto prelato.
Cultura
I dolci siciliani delle feste: un viaggio tra riti, profumi e memoria che unisce Pantelleria al resto dell’isola
I dolci siciliani che non possono mancare sulle tavole delle feste Un viaggio tra riti, profumi e memoria che unisce Pantelleria al resto dell’isola
In Sicilia, il Natale non è solo una festa: è un rito collettivo che passa dalle mani alle cucine, dai ricordi alle tavole imbandite. Ogni provincia custodisce un patrimonio di dolci che raccontano storie antiche, influenze arabe, creatività contadina e un amore profondo per la condivisione. Pantelleria, con la sua identità forte e mediterranea, partecipa a questo mosaico portando in tavola sapori unici, ma accogliendo anche i grandi classici della tradizione siciliana. Di seguito, ho fatto una selezione dei dolci che non possono mancare nelle case siciliane durante le feste.
Buccellato: il re delle feste
Il buccellato è forse il dolce natalizio più rappresentativo dell’isola. Un anello di pasta frolla ripieno di fichi
secchi, mandorle, noci, uva passa e scorze d’arancia.
Ogni famiglia ha la sua versione, ogni provincia la sua sfumatura. È un dolce che profuma di casa, di
pazienza e di mani che impastano insieme.
Cubbaita e torrone alle mandorle
La Sicilia non rinuncia mai ai suoi torroni: mandorle di Avola, miele, zucchero e la magia del caramello.
La cubbaita, di origine araba, è una lastra croccante di sesamo e miele: semplice, essenziale, irresistibile.
Pignolata o Pagnuccata
Piccole palline di pasta fritta, ricoperte di miele e decorate con zuccherini colorati.
È il dolce della festa, del gioco, dei bambini che rubano i pezzetti con le dita. In molte case si prepara ancora
in grandi teglie da condividere con vicini e parenti.
Biscotti di mandorla
Ricci, morbidi, profumati: i biscotti di mandorla sono un simbolo della pasticceria siciliana.
A Natale diventano un dono prezioso, spesso preparati in casa e offerti come gesto di affetto.
Scorzette d’arancia candite e glassate
Le arance siciliane, regine dell’inverno, diventano protagoniste anche nei dolci.
Le scorzette candite o immerse nel cioccolato fondente sono un classico elegante e profumato, perfetto per
chiudere un pranzo importante.
I geli: agrumi, cannella e tradizione
Il gelo di arancia, di limone, di mandarino o di cannella è un dessert leggero, digestivo e profondamente
identitario.
È il modo più semplice per portare in tavola il profumo degli agrumeti siciliani.
I dolci di Pantelleria: un’identità che profuma di isola Pantelleria aggiunge alla tavola delle feste la sua anima unica:
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Mustazzola pantesca
Un dolce antico, speziato, spesso preparato per le grandi occasioni. La sua forma e il suo impasto raccontano la storia dell’isola e delle sue contaminazioni mediterranee.
Il cous cous dolce (nelle famiglie che lo tramandano)
Una preparazione rara, ma ancora viva in alcune case: semola lavorata a mano, frutta secca, miele, agrumi.
Un ponte tra Sicilia e Nord Africa che trova a Pantelleria la sua naturale dimora.
Biscotti al passito
Il passito di Pantelleria, oro liquido dell’isola, diventa ingrediente per biscotti aromatici e intensi, perfetti
per accompagnare un brindisi di fine pasto.
Perché questi dolci resistono al tempo
Ogni dolce siciliano è un racconto: parla di famiglie, di stagioni, di ingredienti poveri trasformati in tesori.
A Natale, più che in ogni altro momento dell’anno, questi sapori diventano un ponte tra generazioni, un modo per ritrovarsi e riconoscersi. Pantelleria, con la sua identità forte e il suo spirito comunitario, continua a custodire e reinterpretare queste tradizioni, mantenendo vivo un patrimonio che appartiene a tutta la Sicilia.
Barbara Conti
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