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Comunità

Operazione Pantelleria Leishmaniosi Free. Al via la campagna del 2021

Redazione

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La Leishmaniosi è una delle malattie più gravi che possa colpire i cani in Italia. La Leishmania è trasmessa da un insetto, il flebotomo, comunemente noto come pappatacio, che la diffonde trasmettendola da cane a cane. E’ una malattia incurabile che provoca atroci sofferenze ai cani, come piaghe sanguinanti, lesioni oculari, gravi disturbi motori e insufficienza renale fino ad arrivare alla morte. Quando è in stadio avanzato è molto difficile da curare. I trattamenti sono lunghi e indaginosi con farmaci specifici e con sintomatici. Le medicine controllano la malattia che generalmente diventa cronica. Non può essere facilmente curata, ma può essere prevenuta attraverso la vaccinazione, l’uso di collari e l’applicazione di antiparassitari cutanei. L’associazione Amo gli Animali con la campagna Leishmania FREE si è data lo scopo di estirpare la Leishmania dal territorio Italiano. L’obiettivo è ambizioso, quindi per raggiungerlo saranno necessari tempo e tanti piccoli passi concreti. Il primo di questi passi è in atto proprio ora. Bonificare dalla Leishmania un territorio grande come l’Italia è un’operazione lunga; eliminare questa patologia da un area geografica relativamente piccola e ristretta è un obiettivo raggiungibile nell’immediato. Un primo passo per dimostrare al mondo che la Leishmania può essere sconfitta. Il luogo scelto per questo primo importante passo con cui iniziare la lotta alla malattia è l’Isola di Pantelleria. Qui l’associazione Amo gli Animali nel mese di luglio effettuerà uno screening con prelievo e test ematico su tutta la popolazione canina dell’isola. I cani già malati di Leishmaniosi saranno trattati con antiparassitari in soluzione cutanea e collari antiparassitari, in modo da non essere più fonte di contagio. I cani che non risulteranno invece affetti da Leishmaniosi saranno vaccinati. La campagna Leishmania FREE è possibile grazie a MSD Animal

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Amoglianimali Onlus – Via Benedetto Marcello, 1 – 20124 Milano – www.amoglianimali.org Health, produttrice dell’unico vaccino in commercio per prevenire la Leishmania. L’azienda farmaceutica donerà tutti i vaccini necessari alla campagna 2021, i collari antiparassitari e gli antiparassitari in soluzione cutanea. A sostegno dell’iniziativa si è mossa in prima persona anche Silvana Armani, già cofondatrice di Amo gli Animali e imprenditrice di fama internazionale, che da sempre con lo zio Giorgio, promuove attività di miglioramento sociale sull’isola di Pantelleria. Pantelleria risulterà quindi essere la prima area Leishmania FREE al mondo. Un primo passo, come abbiamo detto, per sconfiggere questa malattia gravissima che in rari casi può contagiare, tramite la puntura del flebotomo, anche l’uomo. Se volete incamminarvi con noi in questo percorso potete contribuire alla campagna sul sito Amo gli Animali, ma soprattutto potete vaccinare il vostro cane e usare antiparassitari specifici. La Leishmania può essere sconfitta.

Sociale

Io sono Elisa: due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere

Redazione

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Canicattini Bagni / Avola – Le due giornate dell’iniziativa “Io sono Elisa”, svoltesi il 28 novembre a Canicattini Bagni e il 29 novembre ad Avola, hanno rappresentato un momento di intensa partecipazione collettiva, chiudendo simbolicamente il mese dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne.

Un percorso che ha lasciato nei territori tre segni concreti: tre targhe commemorative destinate a custodire nel tempo la memoria di Elisa Claps e a trasformarla in un messaggio permanente di non violenza.

L’evento è stato organizzato dalla Galleria EtnoAntropologica, in collaborazione con il Presidio HONOS di Canicattini Bagni, il Comune di Avola, con il sostegno diretto dei Centri antiviolenza Work in Progress (Canicattini Bagni) e Doride (Avola)e le comunità scolastiche canicattinesi che hanno dimostrato una grande partecipazione ed operatività nell’accoglienza e nel risultato conoscitivo del caso Claps.

Una sinergia fortemente radicata nel territorio, che ha unito istituzioni, scuole, forze dell’ordine e realtà sociali in un percorso comune di memoria, responsabilità e cittadinanza attiva. A Canicattini Bagni, due targhe sono state posate presso il Liceo “Leonardo Da Vinci” e l’Istituto Comprensivo “Verga”, luoghi centrali della formazione giovanile. La loro collocazione all’interno delle scuole è un gesto che supera la dimensione commemorativa: è un invito quotidiano alla riflessione, al rispetto e alla consapevolezza civile.

Le dirigenti Rita Spada e Clorinda Coppa hanno sostenuto con convinzione questo percorso, inserendo la memoria di Elisa nel cuore dei progetti educativi. Fondamentale è stata la partecipazione delle forze dell’ordine – Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri – e di tutte le istituzioni sociali operative nel territorio, che con la loro presenza hanno testimoniato una collaborazione solida e determinata. Una rete che rappresenta la forza della comunità quando sceglie di agire insieme, con responsabilità e fermezza, nel contrasto al femminicidio e nella costruzione di un’autentica cittadinanza attiva.

Il 29 novembre, ad Avola, la terza targa è stata posata presso il Centro antiviolenza Doride, luogo in cui la memoria trova una collocazione profondamente simbolica. Qui, la targa dedicata a Elisa diventa luce e testimonianza proprio lì dove la violenza viene affrontata quotidianamente con professionalità e cura. Un gesto voluto dal Comune di Avola e dalla sua Sindaca Rossana Cannata, che hanno scelto di intrecciare la memoria di Elisa con il lavoro prezioso svolto dal Centro Doride. Il Centro antiviolenza Work in Progress di Canicattini Bagni ha ugualmente contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, rafforzando il messaggio delle due giornate e ampliando la rete territoriale di protezione e sostegno.

La Presidente della Galleria EtnoAntropologica, Laura Liistro, ha ricordato come le targhe non siano semplici simboli, ma punti di riflessione permanente, capaci di mantenere viva la memoria di Elisa nel tempo e di trasformarla in un faro per la costruzione di una cultura della non violenza. La presenza della famiglia Claps, di Mariagrazia Zaccagnino, del giornalista Angelo Barraco e della forza luminosa di mamma Filomena ha dato alle due giornate una profondità emotiva intensa, trasformando il ricordo in un abbraccio collettivo.

Tre targhe. Tre luoghi. Due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere responsabilità condivisa: fare in modo che il nome di Elisa continui a illuminare il cammino contro la violenza sulle donne perché la memoria non si posa: cammina.
E finché cammineremo insieme, la luce di Elisa continuerà a guidarci.

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Personaggi

Nicola Pietrangeli è morto: il primo azzurro a vincere uno slam

Direttore

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E’ morto a 92 anni il grande campione icona del tennis italiano: Nicola Pietrangeli, icona dello sport senza tempo.
Un talento con la racchetta, fu capitano della Davis vinta nel 1976, nonchè primo azzurro a vincere uno Slam, nel 1959 il trionfo al Roland Garros.

Nato a Tunisi l’11 settembre 1933,  era figlio di padre italiano e madre di origini russe. La sua famiglia si trasferì a Roma dopo essere stata espulsa dalla Tunisia.

Il piglio volitivo, l’azzurro degli occhi era una presenza televisiva frequente con un passato sportivo straordinario.
Considerato fra i dieci migliori tennisti del mondo fra il 1957 e il 1964: arrivato al n.3 in classifica, ha vinto due volte lo Slam di Parigi (1959 e 1960), tre i successi al torneo di Monte Carlo e due agli Internazionali d’Italia.
Ha conquistato 67 titoli, ma continua a detenere il primato mondiale di tutti i tempi in Coppa Davis per partite giocate (164), incontri vinti in singolare e in doppio. Nel 1960 e nel 1961 ha raggiunto la finale della manifestazione, mentre da capitano ha guidato l’Italia alla prima storica conquista del trofeo nel 1976 in Cile.

In copertina immagine da facebook

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Sociale

Pantelleria – Violenza donne, tra Cinema e Circolo San Gaetano “3 panchine del rispetto”

Redazione

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Il 25 novembre 2025, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stato completato il progetto “Le panchine del rispetto”.

Una collaborazione nata dall’impegno condiviso dell’ASD Scauri, del consigliere Valenza e dell’assessore Culoma, che hanno scelto di unire energie per lasciare alla comunità un segno chiaro di sensibilizzazione.

Davanti al cine-teatro San Gaetano e al Circolo sono state rinnovate tre panchine. Due sono diventate rosse, colore che richiama il contrasto alla violenza sulle donne; la terza è stata dipinta di bianco, a rappresentare la pace e il rifiuto di ogni forma di violenza.

Su ognuna è stata collocata una frase dedicata ai valori del rispetto, della dignità e della parità tra le persone.

Un gesto semplice, condiviso e visibile, che invita a fermarsi e riflettere.

Foto a cura di Clara Garsia
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