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Economia

Oliveri Expò (ME), successo per la 19ª edizione: viaggio tra innovazione, tradizione e cultura

Redazione

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Conclusa con successo la 19^ Edizione dell’Expo Oliveri. Un appuntamento tanto atteso che unisce
creatività, tradizione e innovazione. Promuove la cultura agroalimentare dei territori e offre momenti di conoscenza, di svago e di incontro.

1/09/2024 – Si è conclusa con grande successo l’edizione 2024 di Expo Oliveri, la fiera che ogni
anno, dall’1 al 31 agosto, porta a Oliveri un ricco panorama di innovazioni, tradizioni e culture
diverse. Organizzata da "Eurofiere SRL", guidata con passione e dedizione da Giusy e Francesca D’Amico, la manifestazione ha visto la partecipazione di un vasto pubblico e di numerosi espositori provenienti non solo dalla Sicilia, ma da tutta Italia.
«Un ringraziamento speciale va al Sindaco di Oliveri e all’Assessore Regionale Elvira Amata per il
loro supporto e per aver creduto nella nostra visione. La loro presenza e il loro sostegno sono stati
preziosi per il buon esito della Fiera. Siamo grati a tutti gli espositori e gli artisti artigiani che hanno partecipato a questa edizione di Expo Oliveri, portando con sé innovazione, creatività e la passione per il proprio lavoro. Il loro contributo è stato fondamentale per il successo dell'evento, rendendolo
un vero e proprio punto di incontro con i visitatori di tutte le Regioni italiane. Già da ora siamo al
lavoro per la prossima edizione, con l'obiettivo di rendere Expo Oliveri ancora più grande e
coinvolgente. Siamo certi che, grazie alla collaborazione di tutti, riusciremo a superare le aspettative
e a continuare a consolidare un evento che ormai è diventato un punto di riferimento per la nostra
comunità e non solo» così ha dichiarato la famiglia D’Amico di “Eurofiere SRL”.

Tra le novità di quest’anno, hanno spiccato gli stand dedicati alle innovazioni tecnologiche e
artigianali, con espositori che hanno presentato prodotti unici e creativi, spesso disponibili solo in
fiera. Borse artigianali e artistiche provenienti da produttori di Roma, bigiotteria realizzata da
maestri artigiani, manufatti sartoriali per la prima infanzia, e giochi interattivi per bambini sono stati
solo alcuni degli articoli che hanno catturato l’attenzione dei visitatori.

Grande attenzione è stata riservata al settore agroalimentare, con un’ampia offerta di prodotti
di qualità. Tra i protagonisti, le aziende produttrici di alimenti a base di melagrana, miele, confetture
e marmellate, che hanno ribadito l’impegno verso la qualità alimentare, un tratto distintivo di
questa edizione. La presenza dell’A.T.S. (Associazione Temporanea di Scopo), costituita da diversi
soci, ha rafforzato il focus sulla Filiera corta, promuovendo il buon cibo e incentivando
un’alimentazione consapevole e sostenibile.

L’area Food & Beverage ha deliziato i palati con gelati e crema di pistacchio artigianali, olive
condite con oli e spezie di eccellenza, e altre specialità che hanno raccontato la ricchezza
gastronomica della Sicilia. Gli espositori locali hanno reso omaggio alla loro terra con prodotti a
tema e manufatti realizzati a mano, mentre le aziende provenienti da altre regioni italiane hanno
portato le loro peculiarità, creando un incontro tra culture e sapori diversi.

La fiera è stata anche un crocevia di culture internazionali. Gli stand dedicati alla cultura etnica
e orientale hanno aggiunto un tocco esotico all’evento, testimoniando come anche questi mondi
facciano parte dell’identità siciliana. In particolare, uno stand di incisioni ha affascinato i
visitatori con storie raccolte durante viaggi in tutto il mondo, dimostrando ancora una volta la
vocazione di Expo Oliveri a essere un luogo di scambio e contaminazione culturale.

Non sono mancati momenti di intrattenimento, con stand di profumi, piercing e tatuaggi, dove ogni
sera i ragazzi hanno potuto sperimentare nuove espressioni di stile.

L’Expo Oliveri 2024 si chiude così, con un bilancio più che positivo sia per l’affluenza di pubblico
che per la qualità delle proposte espositive. Ancora una volta, la fiera si conferma un appuntamento
irrinunciabile per chi desidera immergersi in un mondo fatto di tradizione, innovazione e scoperta.

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Ambiente

Conto Termico 3.0, da Natale 2025 il nuovo bonus per l’efficienza energetica degli edifici

Matteo Ferrandes

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Con il debutto del Conto Termico 3.0, atteso per le festività di Natale 2025, il sistema degli incentivi per l’efficienza energetica degli edifici cambia volto. Il nuovo meccanismo, gestito dal Gestore dei Servizi Energetici, promette rimborsi e procedure più snelle rispetto ai bonus fiscali tradizionali, per spingere famiglie, imprese e Pubbliche Amministrazioni a investire in riqualificazione e fonti rinnovabili.

Un nuovo “bonus di Natale” per l’efficienza energetica

Un vero e proprio “bonus di Natale” per la transizione energetica: così è stato definito il Conto Termico 3.0, che entrerà in vigore il 25 dicembre 2025, a novanta giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento rappresenta un’evoluzione del precedente Conto Termico e punta a rendere più stabile il sostegno agli interventi di efficienza energetica rispetto ai bonus legati alle detrazioni in dichiarazione dei redditi.

La dotazione finanziaria complessiva arriva a 900 milioni di euro l’anno, ripartiti tra soggetti privati e Pubbliche Amministrazioni, con un limite di 500 milioni per i primi e 400 milioni per le seconde, comprensivi delle diagnosi energetiche. La misura del beneficio potrà variare, in base alle tipologie di intervento e ai tetti di spesa, tra il 40% e il 65% dei costi ammessi, con la possibilità di coperture fino al 100% per alcune categorie assimilate alle PA, come gli enti del Terzo settore privi di attività economica, in un contesto segnato dall’aumento del costo dell’energia elettrica.

A differenza di molti incentivi fiscali, il contributo sarà erogato direttamente dal GSE, senza passare da complesse compensazioni d’imposta. Per importi fino a 15 mila euro il rimborso potrà favorire concretamente chi vuole risparmiare in bolletta, arrivando in un’unica soluzione, mentre per spese più elevate la somma sarà distribuita in un massimo di cinque rate annuali. Un cambiamento che punta a offrire maggiore certezza sui tempi e a superare le criticità emerse con i precedenti bonus legati alla capienza fiscale dei contribuenti.

Chi può accedere e quali interventi sono coperti

Il perimetro dei soggetti ammessi al Conto Termico 3.0 è molto ampio. Possono accedere al contributo le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, i soggetti privati per interventi su immobili residenziali e non residenziali, le imprese, gli enti del Terzo settore e le realtà coinvolte in configurazioni di autoconsumo collettivo. Per gli ETS senza attività economica il legislatore ha previsto un trattamento assimilato a quello delle PA, con maggiori margini di copertura e la possibilità di prenotare gli incentivi in funzione dei progetti programmati.

Sul fronte degli interventi, il nuovo schema conferma e amplia il campo di applicazione. Sono finanziabili i lavori volti all’incremento dell’efficienza energetica degli edifici e quelli per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, in particolare sugli immobili non residenziali. Rientrano, ad esempio, l’isolamento tramite cappotti termici, la sostituzione di serramenti e infissi obsoleti, l’installazione di sistemi di illuminazione ad alta efficienza e le diagnosi energetiche necessarie a impostare piani di riqualificazione coerenti con i costi energetici attuali.

Per i privati restano centrali gli interventi sugli impianti di climatizzazione. Il Conto Termico 3.0 agevola la sostituzione di caldaie e vecchi generatori con pompe di calore e sistemi ibridi, così come l’installazione di collettori solari termici e scaldacqua a pompa di calore. Per imprese e PA la platea degli interventi si estende anche agli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e alle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, in sinergia con le offerte dei principali fornitori di energia elettrica.

Procedure GSE, controlli e tempi di avvio

La gestione operativa del Conto Termico 3.0 resta affidata al Gestore dei Servizi Energetici, che dovrà aggiornare le regole applicative e il portale informatico in coerenza con il nuovo decreto. L’accesso avverrà tramite richiesta presentata dal beneficiario oppure tramite tecnici, progettisti o rivenditori abilitati. A valle dell’istruttoria, il GSE riconoscerà il contributo entro i limiti di spesa previsti, avvalendosi anche di procedure semplificate per gli impianti di minori dimensioni e per alcune tipologie di intervento standardizzate.

Un tassello centrale del nuovo meccanismo è il catalogo dei prodotti prequalificati, che include apparecchiature e sistemi già verificati rispetto ai requisiti tecnici imposti dalla normativa. Per chi sceglie soluzioni inserite in questo elenco l’iter viene velocizzato, con controlli documentali ridotti e un esame più rapido delle pratiche. È previsto inoltre un sistema di monitoraggio dei costi, con la possibilità per il GSE di adeguare periodicamente i massimali di spesa all’andamento dei prezzi rilevati dall’Istat, così da mantenere effettiva la capacità incentivante del provvedimento.

Nonostante la cornice normativa sia stata definita, restano da chiarire entro sessanta giorni dall’entrata in vigore vari aspetti operativi, dalle modalità di invio delle istanze ai criteri di accesso. Questa fase di assestamento potrebbe comportare qualche ritardo iniziale, ma l’esecutivo punta a trasformare il Conto Termico 3.0 in uno strumento stabile di politica energetica, in grado di sostenere nel medio periodo la riduzione delle emissioni e il rafforzamento delle fonti rinnovabili nel patrimonio immobiliare italiano.

Fonte: https://www.papernest.it/news/conto-termico-natale/

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Economia

Pantelleria, conclusione positiva procedimento regionale relativo alla “Relazione sullo stato di attuazione del programma”

Redazione

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L’Amministrazione comunale di Pantelleria informa che, con nota ufficiale del 3 dicembre 2025, il Dipartimento delle Autonomie Locali della Regione Siciliana ha comunicato la chiusura definitiva e con esito favorevole del procedimento relativo alla “Relazione sullo stato di attuazione del programma”, previsto dall’art. 119 della L.R. 31 gennaio 2024, n. 3 e dall’art. 17 della L.R. 26 agosto 1992, n. 7.
In una precedente comunicazione, risalente al 27 ottobre, era stata segnalata una possibile decurtazione a carico del Comune per presunte incompletezze documentali.
Successivamente, l’Ente ha trasmesso tutte le integrazioni e i chiarimenti necessari, attestando il corretto assolvimento degli obblighi normativi nei tempi stabiliti.
A seguito della rivalutazione istruttoria, la Regione ha revocato ogni rilievo e ha confermato la piena regolarità della posizione del Comune, dichiarando concluso il procedimento senza alcuna penalizzazione.
Il Comune di Pantelleria continuerà a operare nel rispetto delle disposizioni regionali e garantendo la massima trasparenza nella gestione amministrativa e nei rapporti istituzionali.

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Economia

A Pantelleria mercato ortofrutticolo e dissalatore solare

Direttore

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Tra i progetti di sviluppo per Pantelleria, abbiamo sentito parlare di quello relativo ad un mercato ortofrutticolo.

Questa produzione sull’isola è assente o di minima soddisfazione per il fabbisogno e le richieste dei consumatori. Tutto viene da fuori, anche l’uva, per quanto riferito da fonti attendibili.

Il motivo non è da cercare troppo lontano, ma lo si vive e vede tutti i giorni: assenza di acqua.
Troviamo  delle coltivazioni di pesche, pere, mele, lattughe, i finocchi, qualche broccolo d’inverno,  però sono insufficienti e poco valorizzate.

Dalla problematica dell’acqua per l’agricoltura, all’idea di un dissalatore solare

Sarà un dissalatore a vasche, cinque vasche di grandi dimensioni che saranno realizzate all’Arenella, il che porterà a riqualificare e migliorare anche quella zona. 

Come funzionerà?
Una delle vasche sarà dedicata all’agricoltura. Verrà fornita ai contadini acqua per scopi agricoli, quindi trattata specificatamente con elementi addizionati  che servono a migliorare l’agricoltura. 

Il contadino caricherà l’acqua, con un un finanziamento per mini-impianti di irrigazione e si parla di mini-impianti per via della ridotte dimensioni dei terreni, frastagliati per l’isola.

Il senso del mercato ortofrutticolo pensato per l’isola è legato alla produzione ortofrutticola che in questo momento manca e si realizzerebbe con: un finanziamento per  il recupero dei terreni abbandonati, la sistemazione dei muretti a secco e la realizzazione del ridetto sistema idrico, il tutto con il riconoscimento DE.CO, prodotto pantesco.

Se quanto riportato si dovesse realizzare, rappresenterebbe una svolta per l’economia  pantesca sicuramente per il settore agricolo, ma anche, con sguardo lungimirante, potrebbe rappresentare una nuova attrattiva turistica.

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