Cultura
Oggi San Francesco da Sales, patrono dei giornalisti. Libertà di informazione e fondamenti deontologici della professione
Oggi 24 gennaio si festeggia San Francesco da Sales, nato nel 1567 in una ricca famiglia della Savoia.
Il padre sognava per lui una carriera giuridica. Francesco lo asseconda. Dopo aver frequentato i migliori collegi francesi si laurea in diritto all’Università di Padova con il massimo dei voti. Torna poi in Francia dove si scrive all’ordine degli avvocati.
Ma la vocazione è forte, e con mesta rassegnazione del padre, abbandona il diritto e sceglie il sacerdozio. Viene ordinato il 18 dicembre.
Nominato arciprete della cattedra di Ginevra, Francesco mostra subito grandi doti di carità, diplomazia ed equilibrio. Si offre volontario per rievangelizzare la regione dello Chablais.
Nel predicare cerca sempre il dialogo, ma dovendosi spesso scontrare con porte chiuse, agguati, insulti e minacce escogita un metodo di comunicazione del tutto nuovo. Non più solo verbale. Un metodo per l’epoca rivoluzionario. Pubblica, affigge e fa scivolare sotto le porte serrate fogli e manifesti nei quali espone le verità di fede in modo molto semplice, comprensibile ed efficace. Si dedica totalmente agli altri, visitando malati, facendo opere di carità e parlando con le persone.
Tra le tante iniziative da lui portate avanti vogliamo ricordare l’opera “Teotimo o Trattato dell’amor di Dio”, scritta nel 1616. Un’opera straordinaria sia per lo spessore teologico, che per quello filosofico e spirituale. Un’opera pensata e redatta in modo semplice, come una lunga lettera indirizzata all’amico “Teotimo”. Perché la comunicazione, per arrivare dritta alle persone, deve essere limpida, semplice e comprensibile. Nell’opera presenta, non solo all’amico ma a ogni uomo, una vocazione essenziale, che dovrebbe appartenere a tutti: vivere è amare.
Muore il 28 dicembre del 1622 a Lione, a 52 anni. Il 24 gennaio del 1623 le sue spoglie vengono trasferite ad Annecy, nella Francia sud-orientale.
La sua incessante opera di comunicazione, portata avanti durante tutta la vita con determinazione, rettitudine e amore, lo ha reso il patrono dei giornalisti. Giornalisti che mai come in questo periodo storico stanno vivendo tempi bui, in cui è messa in discussione la stessa libertà di espressione e di stampa.
La libertà di informazione in Italia sta vivendo uno dei suoi peggiori momenti. L’Italia è infatti (secondo la classifica annuale 2021 di Reporters sans Frontiers) fanalino di coda dell’Unione europea. Scesa quest’anno al 77esimo posto su 180, tra Moldova e Benin. Ci precedono nella classifica Paesi come Tonga, Burkina Faso e Botswana. Peggio di noi Cipro, Grecia e Bulgaria.
Terribile notizia non solo per i giornalisti ma anche per chi si nutre di informazione.
Il giornalista dovrebbe avere libertà di informazione e di critica. Chi li legge dovrebbe essere sicuro della veridicità delle informazioni. Informazioni redatte senza pressioni o minacce.
Fra i motivi che hanno fatto precipitare l’Italia nella classifica annuale pesa proprio l’aumento del numero di giornalisti sotto protezione da parte della polizia per minacce di morte o intimidazioni per le loro inchieste, soprattutto su corruzione e crimine organizzato. Ricordiamo, a puro titolo di esempio, “procedimenti giudiziari” per i giornalisti che hanno scritto sullo scandalo Vatileaks.
L’attività del giornalista si ispira proprio alla libertà di espressione sancita dalla Costituzione italiana, regolata dall’articolo 2 della legge n. 69 del 3 febbraio 1963, che recita “È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d’informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede”.
In un’epoca in cui è stato coniato il neologismo “infodemia”, sembra quanto mai importante ricordare alcuni dei fondamenti deontologici della disciplina.
- I giornalisti devono difendere il diritto all’informazione e la libertà di opinione di ogni persona. Per questo ricercano, raccolgono, elaborano e diffondono, con la maggiore accuratezza possibile, ogni dato o notizia di pubblico interesse secondo la verità sostanziale dei fatti.
- Rispettano i diritti fondamentali delle persone e osservano le norme di legge poste a loro salvaguardia.
- Accettano indicazioni e direttive soltanto dalle gerarchie redazionali.
- Non aderiscono ad associazioni segrete o comunque in contrasto con l’articolo 18 della Costituzione né accettano privilegi, favori, incarichi, premi sotto qualsiasi forma (pagamenti, rimborsi spese, elargizioni, regali, vacanze e viaggi gratuiti) che possano condizionare la loro autonomia e la loro credibilità.
Giuliana Raffaelli
Spettacolo
Sanremo, ecco i 30 cantanti in gara al 76° Festival della Canzone
Le date e le 4 nuove proposte
Carlo Conti come annunciato nei giorni, quest’oggi in diretta del Tg1 delle 13:30, ha rso noti i nomi dei 30 big che parteciperanno alla 76ª edizione del Festival di San Remo.
La manifestazione canora si terrà dal 24 al 28 febbraio e come lo scorso anno, ci saranno anche le Nuove Proposte, che saranno però rese note dopo la finale di Sanremo Giovani, in onda il 14 dicembre su Rai1.
La lista dei cantanti a Sanremo 2026
Tommaso Paradiso
Chiello
Serena Brancale
Fulminacci
Ditonellapiaga
Fedez e Masini
Leo Gassmann
Sayf
Arisa
Tredici Pietro
Sal Da Vinci
Samurai Jay
Malika Ayane
Luché
Raf
Bambole di Pezza
Ermal Meta
Nayt
Elettra Lamborghini
Michele Bravi
J-Ax
Enrico Nigiotti
Maria Antonietta E Colombre
Francesco Renga
Mara Sattei
LDA e Aka7ven
Dargen D’Amico
Levante
Eddie Brock
Patty Pravo
Spettacolo
Pantelleria, tutti i film dal 6 dicembre al 6 gennaio al Cineteatro San Gaetano
Tutti i film dal 6 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026
Festività natalizie all’insegna dello spettacolo, con il nuovo palinsesto del Cineteatro San Gaetano di Pantelleria.
- Dal 6 al 7 dicembre – ore 21,00, Springsteen – Liberami dal nulla, un film autobiografico concentrato sulla carriera del boss negli anni ’80.
- dall’8 al 9 dicembre – ore 21,00, L’illusione perfetta, è un film del 2025 diretto da Ruben Fleischer. È il terzo capitolo della saga dopo Now You See Me – I maghi del crimine e Now You See Me 2. Il film è prodotto da Bobby Cohen e Alex Kurtzman.
- dal 13 al 14 dicembre – ore 21.00, Zootropolis, film di animazione.
- dal 20 al 21 dicembre – ore 21,00, Attitudini nessuna, Sophie Chiarello accompagna Aldo, Giovanni e Giacomo in un ritorno alle origini che diventa un racconto di amicizia, talento e del destino che li ha resi una leggenda della comicità italiana (da Medusa.it)
- dal 22 al 23 dicembre – ore 21.00, Il Maestro, Ambientato degli anni ’80, vede un giovane tennista Felice con un ex campione Raul tra tornei, sconfitte e bugie, scoprendo libertà e un legame di amicizia da coltivare.
- dal 26 al 30 dicembre – ore 21,00, AVATAR – Fuoco e cenere
- dal 3 al 6 gennaio – ore 21.00, Buen Camino, il film segue la vita di Checco (Checco Zalone), ricco e viziato erede di un impero di fabbricanti di divani.
Cultura
Un calendario da tavolo in siciliano per il 2026: l’Accademia della Lingua Siciliana porta i proverbi sulla scrivania degli italiani
Un calendario da tavolo in siciliano
per il 2026: l’Accademia della Lingua
Siciliana porta i proverbi sulla
scrivania degli italiani
Un anno intero scandito dalla saggezza popolare siciliana. È questa l’idea alla base del
nuovo calendario da tavolo in lingua siciliana per il 2026, realizzato dall’Accademia della
Lingua Siciliana su richiesta della storica casa editrice emiliana Celloni Editori, del gruppo
SIGEM, che da ben 37 anni pubblica calendari in dialetto e idiomi locali.
La collaborazione
La Celloni Editori, nota per la sua attenzione alla valorizzazione delle lingue regionali, ha
contattato l’Accademia della Lingua Siciliana per affidarle la redazione di un calendario
interamente dedicato ai proverbi dell’Isola. Nonostante in quel periodo molti membri del
Collegio Scientifico fossero impegnati in altri progetti, l’iniziativa è stata portata avanti con
determinazione grazie all’impegno diretto del presidente Fonso Genchi, tra i massimi
esperti di siciliano letterario.
I proverbi come patrimonio culturale
Il calendario, intitolato “Amunì!”, è uno “strappapensieri” che raccoglie proverbi di ogni
genere, capaci di accompagnare i lettori lungo i 365 giorni del nuovo anno.
Nell’introduzione si sottolinea il fascino intramontabile di queste formule brevi: da un lato la
loro capacità di sintesi, che in poche parole trasmette riflessioni e consigli; dall’altro la
forza evocativa delle immagini, l’ironia e la musicalità che li rendono memorabili.
Molti proverbi hanno origini antiche, spesso legate alla vita familiare e contadina, e si
tramandano da secoli come piccoli tesori di parole. Alcuni fanno riflettere, altri strappano
un sorriso, altri ancora custodiscono la memoria di una cultura che un tempo era
patrimonio condiviso.
Una ricetta tipica per ogni provincia e i QR code ai video di Emanuela Trovato
Il calendario è arricchito anche da nove ricette tipiche siciliane, una per ogni provincia. I
palermitani, così, potranno nel 2026 provare a preparare le scacce ragusane, e i catanesi
il taganu di Aragona. Inoltre, nel calendario sono presenti dodici QR code che rimandano
ad altrettanti mini-video dove l’attrice catanese Emanuela Trovata declama dodici proverbi.
Un ponte tra tradizione e quotidianità
Il calendario non è solo un oggetto utile, ma anche uno strumento di valorizzazione
linguistica: ogni giorno diventa occasione per riscoprire la ricchezza del siciliano, lingua
che conserva immagini, ritmi e saggezze di un mondo che rischia di andare perduto.
Con questa iniziativa, l’Accademia della Lingua Siciliana conferma la sua missione di
tutela e promozione dell’idioma isolano, portandolo fuori dai contesti accademici e
rendendolo accessibile al grande pubblico.
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