Cultura
Oggi è il Blue Monday. Ma è davvero il giorno più triste dell’anno?
Il terzo lunedì del mese di gennaio (che quest’anno cade oggi) è conosciuto come il Blue Monday, cioè il lunedì blu. Colore che sicuramente in molti amano: blu come il colore del mare profondo di Pantelleria, blu come il cielo, blu come lo zaffiro, blu come il “blue hope” (uno straordinario diamante di 45 carati tra i più belli e misteriosi al mondo), blu come il cobalto (il cui nome vuol dire “folletto”, perché folletti dispettosi lo facevano trovare ai minatori che invece cercavano l’argento) e si potrebbe andare avanti a lungo. Ma allora, perché questa giornata dovrebbe essere il giorno più triste dell’anno?
Tutto nasce da uno studio scientifico dell’illustre professore Cliff Arnall (psicologo dell’università di Cardiff, Galles) che, risolvendo una lunga e complicata formula matematica, sarebbe giunto al risultato che in questa giornata la tristezza dei cittadini dell’emisfero boreale raggiungerebbe il suo culmine. Ma vediamo in dettaglio la formula.

Analizziamo insieme le variabili. Innanzitutto le condizioni meteorologiche (è gennaio, qualcuno di noi si aspettava 30 gradi e sole pieno oggi?); tempo trascorso da Natale (più tempo trascorre più siamo depressi?); debito, ovvero i soldi spesi durante le feste natalizie (forse pochi quest’anno, viste le restrizioni dovute alla pandemia); sensi di colpa che ne derivano (poche spese uguale pochi sensi di colpa, equazione molto semplice no?); salario mensile (ammesso che sia cambiato è difficile sia successo proprio oggi); fallimento dei propositi del nuovo anno (sono trascorsi solo 18 giorni dall’inizio dell’anno, qualcuno di voi ha già fatto un bilancio?); calo motivazionale dovuto al periodo successivo alle feste (finite le feste mi pare che, almeno quest’anno, sia cambiato davvero poco e a voi?). Infine, sensazione di necessità di agire… questa sì che non è male e spero la sentiate tutti!
Il risultato di questa complicata formula è proprio il terzo lunedì di gennaio.
È chiaro che si tratta solo di una bufala, vero? Ben confezionata, non c’è che dire.
L’equazione utilizzata è completamente antiscientifica, matematicamente assurda e priva di qualsiasi prova a supporto. Vogliamo parlare poi dell’unità di misura? Il professor Arnall è sì uno psicologo ma tutor part-time all’università di Cardiff, non quindi un illustre professore strutturato (se fosse stato tale dubito si sarebbe prestato). Il citato ateneo gallese ha, infatti, difeso subito la propria immagine prendendo le distanze dal docente, dallo studio e da qualunque legame con il blue monday (anche se gli è rimasto inevitabilmente incollato addosso).
Sembra che Arnall sia stato l’unico ad avere accettato (dietro compenso, ovvio) di firmare questa formula pseudo-scientifica (allo scopo di attribuirgli autorevolezza e credibilità), commissionata da una lungimirante agenzia viaggi ad una altrettanto astuta agenzia di pubbliche relazioni londinese (la Porter Novelli). L’agenzia viaggi, con questa mossa, voleva convincere i suoi clienti che la “tristezza” post-periodo festivo aveva fondamento scientifico e che poteva essere superata viaggiando con i loro pacchetti, confezionati ad hoc per sconfiggere la depressione da lunedì blu.
La trovata pubblicitaria è stata davvero ben confezionata e, per un periodo, ritenuta vera. Essa risale al 2005 ed è stata diffusa prima con un comunicato stampa aziendale (https://www.nbcnews.com/id/wbna6847012#.WIT7QOTrvIU) e poi da moltissimi media, che lo pubblicarono prima ancora di interrogarsi sulla fondatezza dello studio.
Lo stesso Arnall ha confessato, anni dopo, di aver solo firmato ciò che altri avevano inventato in cambio di un compenso. Ma il furbo psicologo ha comunque, imperterrito, firmato in seguito un altro studio in cui un’altra complicatissima formula matematica mostrerebbe, dal punto di vista scientifico, quale sia il giorno più felice dell’anno. Stavolta commissionato da un marchio britannico… di gelati. Provate a indovinare in quale periodo cadrà tale giorno? Non vogliamo anticiparvi nulla perché questa è un’altra storia, e ve la racconteremo.
Continuiamo ad ammirare il blu intenso del mare di Pantelleria, che ogni giorno ci regala forza e allegria.
Giuliana Raffaelli
(Credit immagine: Pixabay License)
Cultura
Pantelleria, “Aspettando San Martino” tra Sfinci e & Vino
Per la 5° Serata “Sotto il cielo del Corso”, andrà in scena “Aspettando San Martino”
Domenica 9 novembre 2025 dalle ore 16:00 a mezzanotte
Per la seconda volta San Martino arriverà la domenica prossima con sfinci & vino e con una fiaccolata al Corso Umberto I.
La festa “Aspettando San Martino” si svolgerà due giorni prima di San Martino con la partecipazione di tutti Panteschi – grandi e piccini – .
Il pomeriggio comincerà dalle ore 16 con un’attività creativa e divertente. Un laboratorio per creare lanterne, condotto da Carole Bernardo.
Quest’anno l’Istituto di Istruzione Superiore “Vincenzo Almanza – A. D’Aietti” Omnicomprensivo ha aderito al progetto e cosi verrano anche gli studenti che hanno partecipato già da due settimane all’iniziativa.
“Hanno saputo proporre argomenti individuali e, con molta creatività, sono riusciti ad attirare l’attenzione degli adulti” già nelle classe – prima della serata in Corso Umberto.
LABORATORIO E FIACCOLATA
A partire dalle ore 16:00, nel damuso “White Cube” di fronte dell’agenzia “Vivere Pantelleria” – presso la Piazzetta Nazario Sauro, si attiverà il laboratorio per disegnare le lanterne e le alunne e li alunni dell’Istituto hanno la possibilià di essere aiutati al montaggio dei supporti delle lanterne preparate in classe. Tutte le lanterne saranno dotate di una candela elettrica per l’illuminazione.
La “Fiaccolata di San Martino” si svolgerà a partire dalle ore 19:30, e vedrà coinvolti tutte le alunne e tutti gli alunni, che sfileranno cantando con le lanterne fatte da loro, lungo il percorso previsto.
Il corteo comincerà in Corso Umberto, – Piazetta Nazario Sauro – e va giù lungo il Corso Vittorio Emanuele. Da Piazza Cavour si gira in Via Mazzini attraversando la Chiesa Madre fino il lungomare Paolo Borsellino, girandosi attraversando il Castello per poi salire davanti l’ex albergo Miriam – Via Giovanni Falcone e Via Napoli – per arrivare di nuovo in Corso Umberto. Finendo in Piazzetta Sauro verso le ore 20:00
SFINCI & VINO
Al ritorno dal percorso a Corso Umberto I, i partecipanti e tutti i Panteschi troveranno un momento di intrattenimento e festeggiamento.
Il Circolo Culturale Corso Umberto offre con il supporto del Circolo “La Tinozza” e l’associazione “La Mulattiera” i famosi Sfinci & Vino.
Circa 100 litri di vino sono stati donati dalle cantine Abraxas, Kazzen, Maddalena e Minardi.
Il Comune di Pantelleria ha accolto con favore l’iniziativa e si è prestato di patrocinare.
L’evento è possibile grazie alla partecipazione di tutti i negozianti del Corso con un tributo economico, da Pina Marino – Vivere Pantelleria – Le Vanità di Camille – MR crea di Tania – Studio La Francesca – Studio Lo Pinto – Anna Silvia & Nicola Ferrari fino a lo studio e la Galleria di Gereon Pilz van der Grinten “Le alcove di van der Grinten” *spaces for the urban arts.
Ambiente
Il Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per recupero di terre abbandonate o a rischio abbandono
Per aderire c’è tempo fino al 31 dicembre 2025
L’Ente Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per il recupero delle terre
abbandonate o a rischio abbandono
Un’iniziativa volta alla valorizzazione dei terreni rivitalizzando la tradizione agricola
L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria lancia, con il MASE (Ministero dell’Ambiente e della
Sicurezza Energetica), un’importante iniziativa rivolta ai proprietari di terrazzamenti agricoli
coltivati ritenuti a rischio di abbandono (o già incolti e abbandonati) al fine del loro recupero e
conduzione.
Il progetto è destinato a realizzare misure di intervento volte alla valorizzazione dell’agricoltura. Tutto nasce dalla constatazione che il territorio dell’isola, da diversi
anni, registra una riduzione delle superfici terrazzate agricole coltivate con conseguente aumento
del degrado dei muretti a secco legato alla mancanza di cura e manutenzione ordinaria dei
terrazzamenti.
Il rischio è che si perdano le caratteristiche identitarie del paesaggio agricolo in cui,
anno dopo anno, si osserva la riduzione delle coltivazioni di vite e cappero, ma anche la perdita dei
saperi tradizionali, come quella dell’arte dei muretti a secco.
Obiettivo di “Pantelleria terrazzamenti colti” è quindi valorizzare i terreni agricoli incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati o di prossimo abbandono, rivitalizzando la tradizione legata all’agricoltura, anche attraverso l’inclusione sociale e lavorativa, offrendo nuove opportunità per i giovani e favorendo l’introduzione di innovazioni tecnologiche e colturali ecocompatibili.
I terreni dovranno essere resi disponibili in affitto per almeno 15 anni e il loro recupero avverrà
prioritariamente attraverso la coltivazione di vite, cappero, ulivo, origano, nonché mediante
allevamenti e altre colture mediterranee idonee alla produzione di derrate. I terreni candidati dai
proprietari nell’elenco dell’iniziativa “Pantelleria Terrazzamenti Colti” dovranno avere precise
caratteristiche, consultabili nell’avviso pubblico al seguente link
https://www.parconazionalepantelleria.it/pagina.php?id=175
La scadenza per l’invio delle domande è fissata per il 31 dicembre 2025.
Il Commissario e la Direzione del Parco esortano la Comunità ad aderire all’iniziativa e ricordano
che gli uffici dell’Ente sono a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. L’iniziativa
rappresenta infatti una importante opportunità per i proprietari dei terreni agricoli e per mitigare
il processo di abbandono dei terreni in atto.
Cultura
La Luna del Castoro che ha illuminato Pantelleria ieri sera
La luna più splendente del 2025
Ha fatto giusto in tempo la Superluna di novembre, ad apparire e sedurre esseri umani, animali e terrazzamenti agricoli dell’isola.
Solo ieri sera era così visibile e vicina da avere l’impressione di poterla accarezzare e domani il maltempo torna ad investire la Sicilia e molto probabilmente anche Pantelleria.
L’autore ineguagliabile della foto, lo stimato astrofilo Leonardo Puleo, ha fatto omaggio i nostri elettori di questa immagine spettacolare, dando da esperto quale è il nome del nostro satellite: la Luna del Castoro.
Il fotografo dell’universo, con il suo occhio abile e sensibile ha realizzato la sua ennesima opera d’arte, dimostrando ancora una volta il suo talento.

Luna Piena del Castoro, che per l’occasione sarà anche una Superluna è stata la più grande e luminosa dell’intero anno, perché aveva raggiunto la distanza minima in assoluto dalla Terra, il perigeo.
Perchè si chiama Luna del Castoro
Il nome è da ricondursi, come spesso accada, alla tradizione dei nativi americani, ma in questo caso anche all’epoca del commercio delle pellicce in epoca coloniale. I grandi e simpatici roditori, in questo periodo dell’anno costruiscono le tane per rifugiarvisi durante la stagione fredda.
In questo modo diventavano facili prede sia dei nativi americani sia dei commercianti di pelli.
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