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Cultura

Noto (SR), dal 18 maggio la mostra “Flora Fauna & Cemento” al Museo Civico

Marilu Giacalone

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FLORA FAUNA & CEMENTO

bellezza e criticità nel nuovo paesaggio siciliano

a cura di Aldo Premoli

Museo Civico di Noto, Galleria d’arte contemporanea E. Pirrone 

Corso Vittorio Emanuele, 149, 96017 Noto SR

Dal 18 maggio al 30 ottobre 2023  

Orari 10.00/13.00 -15.00/18.00 – Ingresso gratuito

https://www.museociviconoto.it

 

 

Con l’avvento dell’Antropocene (l’era geologica in cui l’uomo è divenuto protagonista assoluto) il dominio di homo sapiens sulla natura siavvia al suo compimento.

 

Al centro dell’esposizione stanno la bellezza e le criticità del territorio siciliano. La Sicilia, il suo paesaggio e la sua popolazione, divengono qui paradigma per l’intero pianeta. Perché questa isola è sotto molti aspetti un paradiso, ma è per altri è una terra feritadall’aggressione di attività umane sconsiderate.

 

Questa mostra invita a riflettere sulle responsabilità che tutti abbiamo in quel che sta accadendo.
 

Ma c’è un secondo livello di lettura. L’ambiente che ci circonda un tempo veniva definito paesaggio. Secondo alcuni il paesaggio esisteattraverso le sue forme di rappresentazioni letterarie o proprie delle arti visive. Secondo altri questo paesaggio estetizzato è un feticcioculturale che pretende inutilmente di ibernare l’esistente arrestando il corso degli eventi. La stessa rappresentazione della “figura umana” risente della modificazione dell’ambiente che l’avvolge. “Uomo” e “Natura” si confrontano oggi con una nuova consapevolezza.

 

Di tutto questo parlano i 30 artisti e le oltre 100 opere che si allineano in questa esposizione articolata, ma pensata per esserecompresa da tutti: dai 3 a i 100 anni.

 

Nell’atrio d’ingresso la struttura in ferro riciclato e led di Alice Valenti accoglie i visitatori a ricordare il complesso rapporto che legaturismo e ambiente. Lì accanto nella Saletta San Corrado la video-installazione di Ivan Terranova racconta di luoghi un tempo abitati dal lupo siciliano (Canis lupus cristaldii), il cui ultimo esemplare è stato abbattuto cento anni fa. La crisi ambientale che stiamo vivendo èanche una crisi di relazione con altri esseri viventi che pure esistono e si rivelano solo nella notte.

 

Sulla scalinata che conduce ai piani superiori le sculture di Jano Sicura fioriscono i muri ricchi di memoria di questa costruzione.

 

Nell’ammezzato. La sezione dedicata all’acqua al fuoco e alla pietra. Scatti di incendi (una piaga ben nota sull’ isola) “dipinti” con il cellulare da Salvatore Lanteri durante l’estate 2022. Lì accanto quattro straordinari filmati costruiti da Diego Perez compongono una “poesia” sulle fonti d’acqua rurali nell’isola. Nella stessa sala Salvo Alibrio propone le sue allucinate astrazioni sui muri a secco, gioielli dell’architettura rurale di quest’isola, mentre Gaetano Gambino stupisce con un nucleo di stampe in bianco e nero che raccontano delle ferite inferte al paesaggio siciliano da sconsiderate attività umane.

 

Sala grande al piano nobile. La mostra qui esplode con la migliore pittura contemporanea siciliana qui raccolta in una riflessione corale. Da Palermo arrivano le straordinarie opere di Alessandro Bazan, Andrea Di Marco, Fulvio Di Piazza, Laboratorio Saccardi, IgorScalisi Palminteri, Ignazio Cusimano Schifano. Da Catania i lavori di Giuliano Cardella e i contributi “al femminile” delle eccellentiBarbara Cammarata e Alice Valenti. Presenti anche questa volta i due esponenti di punta della scuola di Gela: Giovanni Iudice ed Emanuele Giuffrida. Da Modica i superlativi lavori di Giovanni Blanco, Giuseppe Colombo e Giovanni Viola. 

Non hanno voluto far mancare il loro contributo i sicilianissimi e ormai iper noti Giuseppe Veneziano, Filippo La Vaccara e Francesco Lauretta con opere giunte rispettivamente da Milano e Firenze. Della produzione della diaspora siciliana fanno parte anche i taglienti paesaggi di Giorgio Distefano e quelli sognanti di Giuseppe Costa. Completa il tutto Angelo Bellobono con la sua opera dove l’artista “attraversa” il paesaggio siciliano e lo fa tanto con l’acquarello che con il video.
 

Nella Galleria E. Pirrone il paesaggio siciliano nella fotografia di Giuseppe Leone. Venticinque straordinari scatti di Giuseppe Leone dialogano nella Galleria che raccoglie i bronzi del maestro Giuseppe Pirrone. Al lavoro di Leone hanno attinto in moltissimi: reporter e paesaggisti, persino chi ha flirtato con la pubblicità confezionando un immaginario siciliano poi esportato in ogni parte del mondo. 

L’omaggio rivoltogli in questa sezione della mostra era quindi doveroso. Giuseppe Leone (Ragusa, 1936) ha pubblicato oltre 50 volumi, e realizzato mostre ovunque nel mondo. Ha in questo modo scolpito per sempre, a partire degli anni ‘50 i paesaggi e i costumi della Sicilia. Dall’inizio degli anni ’70 poi l’incontro con Antonino Uccello lo spinge verso la fotografia antropologica, quella che indagacostumi e le condizioni sociali della Sicilia interna. La sua fotografia avvolge di una intensa pietas i soggetti scelti, soprattutto quando rappresentano il mondo che viene soppiantato dall’incedere della modernità. Da sempre per Leone – in questo modernissimo – il paesaggio non è il fondale inerme delle azioni degli uomini, ma è un elemento vivo che con essi interagisce modificandoli ed essendonemodificato.

 

Nel Belvedere della biblioteca (mai utilizzato in precedenza), una complessa installazione scultorea di Giovanni Galizia chiudel’esposizione accogliendo i visitatori di fronte a un panorama mozzafiato.

 

ELENCO IN ORDINE ALFABETICO DEGLI ARTISTI PARTECIPANTI ALL’ESPOSIZIONE. SALVO ALIBRIO, GIOVANNIBLANCO, ALESSANDRO BAZAN, ANGELO BELLOBONO, BARBARA CAMMARATA, GIULIANO CARDELLA, GIUSEPPECOLOMBO, GIUSEPPE COSTA, ANDREA DI MARCO, FULVIO DI PIAZZA, GIORGIO DISTEFANO, GAETANO GAMBINO,GIOVANNI GALIZIA, EMANUELE GIUFFRIDA, GIOVANNI IUDICE, FRANCESCO LAURETTA, GIUSEPPE LEONE,GIORGIO DI STEFANO, SALVATORE LANTERI, IGOR SCALISI PALMINTERI, FILIPPO LA VACCARA, ALFONSO LETO,DIEGO PEREZ, LABORATORIO SACCARDI, IGNAZIO CUSIMANO SCHIFANO, JANO SICURA, IVAN TERRANOVA, ALICEVALENTI, GIUSEPPE VENEZIANO, GIOVANNI VIOLA.

 

RINGRAZIAMENTI. Per la generosità dimostrata si ringraziano Emma Averna, Giovanni Bonelli, Emanuele Carnemolla, Serena Carnemolla, Gianluca Collica, Maurizio d’Agata, Corrado Ferla, Fabrizio Marino, Giuseppe Lo Magno, Paolo Perrelli, Maria GiuseppaParra e Matteo Sammartano, Renato Tedeschi . Un ringraziamento speciale a al Sindaco e Assessore alla Cultura di Noto Corrado Figura.

 

LA MOSTRA E’ STATA REALIZZATA GRAZIE AI FONDI DELL’ASSOCIAZIONE MEDITERRANEO SICILIAEUROPA
O.D.V. L’Associazione Mediterraneo Sicilia Europa Organizzazione di volontariato, ispira le sue attività a principi di democraticità, spirito comunitario, interazione e integrazione sociale. Si prefigge di contribuire al superamento delle discriminazioni di razza, censo, cultura, religione e orientamento sessuale attraverso progetti per contrastare le povertà estreme, progetti di formazione e studio per minori mostre di arte contemporanea, convegni e pubblicazioni. Punta sulla cultura come strumento di valorizzazione del territorio. Mira a diffondere la pratica artistica e ad aumentare la partecipazione della società civile. www.mediterraneosiciliaeuropa.org

Spettacolo

Marsala. “’a Scurata”: il mito in scena con “Le Gorgoni” e “Il pomo della discordia”

Redazione

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Martedì 5 agosto alle 19 e ancora alle 21,30 sul palco a pelo d’acqua del teatro a mare “Pellegrino 1880” prenderà vita il mito de “Le Gorgoni”, con la regia di Alessia Angileri, musiche dei Virginia Gold e coreografie di Elisa Ilari. “Medusa non è solo una creatura leggendaria – spiega la regista – è il simbolo di tutte le donne spezzate, un grido sepolto tra le onde”. Venerdì 8 alle 19 sarà protagonista la drammaturgia di Luana Rondinelli con “Il Pomo della Discordia”, con la regia di Nicola Alberto Orofino, costumi e scene di Vincenzo La Mendola. L’opera affronta l’archetipo del buio: “Il pomo cade, la discordia esplode e le protagoniste Atena, Afrodite ed Era, figure archetipiche di potenza, bellezza, autorità, sono costrette a entrare nell’oscurità”
 
Due appuntamenti con il teatro del Mito all’interno dell’VIII edizione della Rassegna “’a Scurata cunti e canti al calar del Sole – Memorial Enrico Russo” manifestazione ideata e organizzata dal Movimento artistico culturale città di Marsala – M.A.C. – due opere  che attraverso la mitologia classica parlano al presente, rimandano a ciò che siamo, affrontano e svelano umanità diverse che vanno oltre la contingenza del tempo.
 


Martedì 5 agosto alle 19, con replica alle 21,30, andrà in scena “Le Gorgoni”, con Alessia Angileri, Mariella Monteleone, Giorgia Albertini, Sergio Giacalone, Demetrio Rizzo, Martina Danubio e Alberto Ritondo. “Alcuni pensano che mostri si nasca – afferma la regista e interprete Alessia Angileri –, ma a volte è la violenza, il silenzio, l’ingiustizia a crearli. Medusa non è solo una creatura leggendaria, è il simbolo di tutte le donne spezzate, un’anima tradita, un grido sepolto tra le onde. In questo adattamento teatrale il mito si fa specchio del presente: un’eroina condannata per il crimine di essere vittima, vittima che si fa carnefice per sopravvivere, una voce che attraversa i secoli per raccontare una storia di abusi e rinascite. Trovare il coraggio di guardare negli occhi Medusa significa vederne finalmente la verità”. Ad arricchire lo spettacolo saranno le musiche dal vivo dei Virginia Gold, le coreografie di Elisa Ilari e la scenografia di Davide Marino. Biglietti on line su https://mac.organizzatori.18tickets.it/event/43488
 
Venerdì 8 agosto ore 19 a calcare il palcoscenico di tufi immerso nella vasca di salina saranno: Barbara Gallo, Egle Doria, Laura Giordani e Luana Rondinelli, protagoniste dell’ultima opera scritta da Luana Rondinelli: “Il pomo della discordia”, con la regia di Nicola Alberto Orofino, costumi e scene di Vincenzo La Mendola. Mentre il Sole cala sulle Egadi e la luce crepuscolare si fa riverbero variopinto tra gli specchi d’acqua delle antiche Saline Genna, nella riserva naturale dello Stagnone, prenderà vita uno dei brani più noti e al tempo misteriosi tramandatici dal mito.  Sono due, a dire il vero, i punti focali dell’opera di Rondinelli: “Il pomo della discordia e l’archetipo del buio, due concetti che si completano, come luce e ombra, nella mitologia e nella psiche, in questa nostra rilettura sono messi insieme – spiega l’autrice –. Il pomo della discordia è il seme del conflitto, simbolo del caos dietro l’apparente bellezza, causato dall’incisione: “Alla più bella” e poi lanciato da Eris (dea, appunto, della discordia). L’archetipo del buio è invece l’ignoto, l’inconscio, la paura remota, ma anche il luogo dove può avvenire la trasformazione. È il caos primordiale, ma anche il grembo della rinascita”. Il pomo cade, la discordia esplode e le tre protagoniste: Atena, Afrodite ed Era, che già rappresentano ciascuna un archetipo femminile diverso: potenza, bellezza, autorità, sono costrette ad entrare nell’oscurità, dentro se stesse, per affrontare ciò che è stato risvegliato. Un testo che parla del mito, ma con un tono ironico, moderno e psicologico. “Il mito sarà un privilegiato strumento d’indagine – ha aggiunto il regista –, un pretesto,       la nostra speciale lente d’ingrandimento alla ricerca delle chiavi che aprono i significati della contemporaneità”. Biglietti su: https://mac.organizzatori.18tickets.it/event/43489
 
La rassegna continua martedì 12 agosto con “L’isola nell’isola” con “Rosario Lisma & I Musicanti di Gregorio Caimi”. Domenica 17 agosto Jazz al tramonto, alle 19,30 con “Lost Ways” del Giuseppe Pipitone 4tet e con “Jazeera” di Dario Salerno. Martedì 19 agosto alle 19,30 sarà la volta del duo Corimè composto da Maurizio e Roberto Giannone con il concerto: “Disarmo”. Il teatro torna protagonista venerdì 22 agosto con “Dike – la fuga di Eschilo”, opera liberamente tratta dall’Orestea, con la regia di Giacomo Frazzitta e musiche di Aldo Bertolino e Dario Silvia. Lo spettacolo andrà in scena alle 19,30, con replica alle 21,30. Martedì 26 agosto alle 19,30 il palco ecosostenibile del teatro a mare sarà animato dalla musica dei Kinisia Blues Band – featuring Umberto Porcaro. Giovedì 28 agosto “Alleria – omaggio a Pino Daniele” con arrangiamenti e direzione musicale di Aldo Bertolino. Sabato 30 agosto alle 21,15 Alessio Piazza porterà in scena il suo spettacolo “Le Vispe Terese”. A chiudere la rassegna, domenica 31 agosto alle 19,30 sarà il concerto: “Franco Battiato Tribute: la “cura” dell’eterno” con la speciale partecipazione di Rita Botto e Mario Venuti.
 
Oltre al main sponsor Cantine Pellegrino, l’VIII Rassegna, “’a Scurata Cunti e Canti al Calar del Sole – Memorial Enrico Russo”, conta sul patrocinio del Comune di Marsala,  dell’Assemblea regionale siciliana e dell’assessorato Turismo, Sport e Spettacolo della Regione siciliana e sulla collaborazione con il parco archeologico “Lilibeo Marsala”. Tra gli sponsor e partner anche: Savise Express, Imera Imballaggi, Medipower, Zicaffé, Marsala Vacanze We Love Marsala, Molini del Ponte, Casa di cura Morana e Morana Salus e Catalano Legnami.
 
Biglietti e abbonamenti al link https://mac.organizzatori.18tickets.it/subscriptions”, presso l’agenzia I Viaggi dello Stagnone, in via dei Mille n.65 (tel 0923 956105 – 373 7069569). Sarà inoltre possibile fare i biglietti usufruendo della carta del docente e on line su https://mac.organizzatori.18tickets.it/event/43495
 
Maggiori informazioni su www.scurata.it

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Cultura

3° Memorial “Lillo di Bonsulton”, tutti i vincitori del premio dedicato al poeta di Pantelleria

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Primo premio va in assoluto alla POESIA, che rende bello qualsiasi oggetto, un paesaggio, un essere vivente, il mare e il vento

Questo il concetto espresso dal Vicesindaco Adele Pineda che ha aperto la manifestazione di ieri 3 agosto 2025, presso la Sala Consigliare del Comune di Pantelleria.

Ma entriamo nel vivo del personaggio e del contest poetico

Non era di Pantelleria di nascita, ma lo è diventato per passione e amore, negli anni, coltivando con impegno quotidiano varie forme di arte, tra cui la poesia. La scomparsa prematura di Lillo di Bonsulton, al secolo Calogero Fucà, ha lasciato una intera comunità sgomenta e privata di una mente visionaria, sagace e sarcastica che, attraverso le sue forme espressive predilette ha parlato dell’isola della sua bellezza, della sua forza e delle sue fragilità.

Così, alla terza edizione, il Centro Culturale Vito Giamporcaro di Pantelleria, per tramite del suo presidente Anna Rita Gabriele, ricorda l’artista, l’uomo, il poeta con un memorial che quest’anno ha visto la partecipazione di molti autori.

La giuria formata da prof. Laura Di Bartolo, l’assessore Benedetta Culoma, Padre Silvano Porta, Andrea Biddittu biologo del Parco e Martina Napolitano hanno dovuto scegliere tra le seguenti categorie: 

– Adulti filo-poeti – lingua italiana, premiati da Anna Rita Gabriele e Giovanni Bonomo

  1. Maggiore Antonio “Nel silenzio del tuo perdono”
  2. Francesca Marrucci “Ma non siete stanchi?”

– Adulti filo-poeti – dialetto, premiati da Andrea Biddittu

  1. Caterina Ferreri “Ricordu da bionda”
  2. Riccardo Valenza “U maestru”

Adulti esperti poeti – Lingua italiana, premiati da Martina Napoli

  1. Luisa Gabriele “Civili e predatori”
  2. Boggero Laura “Orizzonti e confini”

Adulti esperti poeti – dialetto, premiate da Adriana Licari

  1. Giusy Andaloro “L’ultimu cantu du suli e ventu”
  2. Almanza Caterina “Li patruna di Pantiddaria”

Scuola elementare – Lingua italiana premiati da Laura Di Bartolo

  1. Federica Maggiore “Un libro per un sogno”
  2. Michelle Di Malta “Il libro volante.

La lettura delle poesie ha creato un’atmosfera di singolare bellezza, come sottolineato dal Presidente Anna Rita Gabriele e dal Vice sindaco Adele Pineda. Tutti i vincitori erano visibilmente emozionati dalla Caterina Ferreri, a Laura Buggero, da Luisa Gabriele a Francesca Marrucci e tutti gli altri ancora.


Insomma tutti sentivano addosso si la soddisfazione del risultato conseguito, ma ancor più che esso sia avvenuto in un contesto così delicato, quasi impalpabile per il Memorial Lillo di Bonsulton.
Martina Napolitano ha espresso, talvolta con difficoltà per l’emozione, il compiacimento e la gratitudine per quanto, per il terzo anno di fila il Centro Giamporcaro è riuscito a realizzare per il suo papà. 
La donna ha inoltre compiuto un’opera di raccolta di una parte dei tanti scritti dal titolo “Poesie di Lillo” con la prefazione del suo grande amico Sergio Minoli e che ieri stata presentata.

In ogni parola scandita, ogni pensiero espresso la rievocazione delle immagini del poeta pantesco era immediata. Apprezzato per la sua umanità, la sua acuta intelligenza e simpatia, il rispetto per la natura e le donne, l’amore per la terra e la passione per l’isola come essenza, hanno reso Lillo una figura che rimarrà nella memoria e nella storia della Pantelleria bella.

Tra gli interventi apprezzati dal pubblico che ha riempito la Sala Consiliare fino alla fine dell’evento, quello del Direttore del Parco di Pantelleria, Carmine Vitale e, conseguentemente, quello del M° Michele Cossyro. Eh si, i due si sono scambiati battute circa un tema cui Lillo teneva moltissimo: l’asino di Pantelleria.
Come ricordato in uno scritto dello stesso autore risalente al 2017, il suo più grande deisiderio è la realizzazione di una statua in bronzo raffigurante l’animale emblema della nostra identità e tradizione, nonchè ispiratore di molti componimenti. 

Ma questo è un argomento molto vasto e delicato, che verrà trattato presto senza dimenticare gli stimoli e le parole di un grande uomo che ha lasciato un vuoto in una comunità: Lillo di Bonsulton.

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Cultura

Pantelleria, grande successo per l’inaugurazione della personale di M° Cossyro “Nostos 2”: altre 33 opere donate ai panteschi

Direttore

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Il “ritorno” di Cossyro a Pantelleria con un bagaglio eccezionale: una collezione di 100 opere da lasciare ai panteschi

Ha creato una collezione strepitosa e di moltissimi pezzi, il M° Michele Cossyro, al secolo Valenza, e ne fa dono ai suoi concittadini.
100 opere di arte moderna, a sua firma, lasciate ai panteschi i tre trance, da 33.
L’avvio dell’iniziativa è avvenuta lo scorso agosto 2024, alla presenza dell’immancabile Bruno Corà, critico e curatore di Cossyro.

L’evento di ieri, 01 agosto 2025, ha richiamato moltissimo pubblico che ha gremito l’intera Mediateca di San Leonardo. 
Il nome dell’esposizione e il motivo della donazione ce li spiega direttamente il protagonista, in un delicato dialogo a tu per tu: Maestro, come mai questo desiderio di lasciare ai panteschi ben 100 delle sue opere? “Intanto spiego che ‘Nostos’ significa ritorno.  Quando io ho compiuto 80 anni ho detto la vita è breve, sono l’unica artista di Pantelleria riconosciuto fuori, ho fatto biennale, quadriennale, voglio lasciare qualcosa per i giovani, per i posteri, perché questa è la mia terra, è la mia terra che mi carica come una pila,  cioè anche se non parlo del faraglione c’è l’energia dentro di me data da questa terra che io amo moltissimo. E così domani potrà diventare un museo e c’è un percorso anche per le scuole.
Lei consideri che io essendo nato nel 1944 dopo la guerra, non avevo colori, non c’era pastella, non c’era pennello, non le dico la difficoltà che ho incontrato, per cui anche per le giovani generazioni questo deve essere uno stimolo, uno spunto. Semplicemente per questo motivo”.

Durante la presentazione della mostra hanno preso la parola anche il critico d’arte nonchè curatore della stessa, Bruno Curò, che ha spiegato l’intimo rapporto tra Cossyro, l’arte e la sua isola, anche attraverso sguardi futuristici, si coglie la natura dell’artista.
Anche il Sindaco Fabrizio D’Ancona ha espresso compiacimento per Cossyro come uomo e come artista e gratitudine per l’eredità che sta lasciando nei suoi lavori, “per sentirsi fortemente pantesco e perchè, pur avendo tante possibilità ha scelto di lasciare un segno concreto delle sue origini, facendo di Pantelleria non solo la sua radice, ma anche la sua firma… Attraverso la sua arte a portato Pantelleria nel mondo, rendendoci tutti partecipi. Grazie per essere rimasto uno di noi, e, infine, per aver pensato alla tua isola come custode della sua opera, della sua visione della sua sensibilità. La donazione delle 100 opere è un atto d’amore verso Pantelleria, che resterà nella storia culturale dell’isola.
Ringraziamenti anche al Professor Bruno Corà, che con la sua esperienza e il suo sguardo ci accompagna nel percorso della mostra.”

L’invito infine di D’Ancona a pensare Nostos un abbraccio tra arte, territorio e memoria

Michele Valenza, in arte Cossyro

Nato a Pantelleria nel 1944, Michele Cossyro (nome d’arte derivato dalla denominazione greca Kossyra dell’isola di Pantelleria), appartenente a una famiglia isolana di maestri d’ascia per la costruzione di imbarcazioni, si distingue nella capitale tra gli allievi della Scuola di scultura di Pericle Fazzini, all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Dal 1978 al 2011 ha affiancato alla sua carriera da artista quella di titolare delle Cattedre di Decorazione nelle Accademie di Belle Arti di Catania, Urbino, Venezia, L’Aquila e Roma nella quale nel 2014 gli viene conferito il titolo di Maestro Accademico Emerito.
Numerosi sono gli incarichi in commissioni artistiche da esperto e consulente ricoperti da Cossyro, tra cui quello presso il Ministero delle Finanze per la Zecca dello Stato.
Dal 1970 a oggi Cossyro ha attuato oltre 60 esposizioni personali e innumerevoli collettive, distinguendosi nelle Quadriennali di Roma, (1975, 1986, 2005), alla Biennale di Venezia (1984), alle Biennali di Milano (1989), di Basilea (1983) e di Menton (1974).

Il progetto di donazione del Maestro di origine pantesca prevede un primo gruppo di 33 opere all’anno per tre anni e che dal 1973 giungono all’attualità, dando visione esemplare del percorso soprattutto pittorico. Siamo alla seconda fase, per l’anno venturo è prevista quella finale, che chiude il ciclo d’opera della sua attività pittorico plastica, comprese le installazioni e ogni altra ricerca originale realizzata in mosaico o con materiali inusuali, talvolta rari (ossidiana e altre pietre, giunchi usati per le nasse, specchi e altri materiali).

Gli orari della Mediateca:

Nuovi orari di apertura della Mediateca Comunale
🕰 Orari di apertura:

🔸 Martedì e Giovedì
🕙 dalle ore 10.00 alle ore 13.00

🔸 Da Lunedì a Venerdì
🌆 dalle ore 17.00 alle ore 22.00

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