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Ambiente

Movimento Salva il Suolo- Il Suolo la soluzione al cambiamento climatico, non una vittima

Redazione

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In risposta ai risultati sul riscaldamento globale di 1,5 C: gli esperti chiedono che il suolo sia visto come una soluzione al cambiamento climatico, non come una vittima

Un suolo sano deve essere impiegato come serbatoio di carbonio per proteggersi dal riscaldamento di 2°C.

Una recente analisi dimostra che un suolo agricolo sano può sequestrare il 27% delle emissioni necessarie a mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2 gradi.
“Un suolo sano ci darà la possibilità di lottare per evitare che il riscaldamento globale raggiunga i 2°C e di invertire i risultati del riscaldamento a cui stiamo assistendo”. -Praveena Sridhar, CTO del Movimento Salva il Suolo, sostenuto dall’UNEP, UNCCD, e dal WFP.
In risposta ai recenti risultati del servizio Copernicus sui cambiamenti climatici dell’UE (che ha rivelato come il mondo stia già violando il limite di 1,5 gradi di riscaldamento), gli esperti chiedono un cambiamento decisivo nell’atteggiamento del mondo verso la salute del suolo. Il dibattito sulla salute del suolo dovrebbe abbandonare il concetto di “adattamento” e considerare il suolo come uno strumento di “mitigazione” dei cambiamenti climatici, consentendo l’accesso a finanziamenti significativamente più consistenti.

I sistemi alimentari sono responsabili di 1/3 delle emissioni globali di gas serra. Gli esperti concordano sul fatto che una transizione globale verso un’agricoltura rigenerativa non solo attenuerebbe questo impatto, ma potrebbe anche sequestrare circa il 27% delle emissioni necessarie per mantenere il riscaldamento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi. Con l’agricoltura rigenerativa, i terreni che emettono carbonio diventano ora spugne di carbonio, rendendo i terreni agricoli non neutri ma negativi dal punto di vista del carbonio.

Non si tratta solo di una questione di percezione e di semantica, ma fondamentalmente di una questione di investimenti. La disparità nel rapporto di stanziamento dei fondi tra adattamento e mitigazione è enorme – circa 1:10 (ad esempio 46 miliardi di dollari – 571 miliardi di dollari nel 2019-2020). Per passare alle pratiche di rigenerazione (colture di copertura, rotazione delle colture, pratiche no-till), gli agricoltori hanno bisogno di sostegno finanziario. Questo rapporto non è cambiato drasticamente da allora ed è ben lontano dalla parità prevista dall’Accordo di Parigi. Né il “suolo” né l'”agricoltura” sono stati citati come strategie di mitigazione nel Global Stocktake Report della COP 28, e il “suolo” non è stato menzionato affatto.

Parlando di Salva il Suolo alla COP 28, il Direttore dell’Ufficio di coordinamento dell’Iniziativa Globale per la Terra del G20 della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione, Dr. Muralee Thummarukuddy, ha dichiarato : “La Terra e il Suolo sono una soluzione importante contro il cambiamento climatico, in particolare per il sequestro del carbonio, insieme alla riduzione dell’inquinamento e al ripristino della biodiversità. È necessario concentrarsi molto di più su di esso. Come possiamo vedere da questa analisi, c’è un enorme potenziale per evitare l’aumento delle temperature globali a 2 gradi”.

Parlando dell’appello al cambiamento, Praveena Sridhar, CTO del movimento Salva il Suolo, ha dichiarato : “Alla luce di questi nuovi dati del Copernicus Climate Change Service, ci troviamo al crocevia di molteplici sfide ambientali. Questi risultati dimostrano esattamente questo e rafforzano il ruolo critico del suolo vivente come soluzione per la mitigazione del cambiamento climatico”.

“È giunto il momento di cambiare paradigma nel modo in cui percepiamo e trattiamo i nostri suoli, non solo come risorsa ma come potenti alleati nella nostra battaglia contro il riscaldamento globale. Accendendo i riflettori sulla crisi globale dei suoli e sul loro potenziale di essere una parte sostanziale della soluzione alla crisi climatica, ci daremo una possibilità di combattere per impedire che il riscaldamento raggiunga i 2°C”.

Intervenendo ad un dibattito di Salva il Suolo alla COP 28, Hunter Lovins, Presidente e Fondatore di Natural Capitalism Solutions, ha dichiarato: “Il problema non è che ‘non ci sono abbastanza soldi’ – il trucco è far uscire i soldi dal sistema finanziario per portarli agli agricoltori – quando si fa questo, tra l’altro, si costruisce anche la capacità politica”.

La dott.ssa Rosa Maria Poch, presidente del Gruppo Tecnico Intergovernativo sui Suoli, ha aggiunto alla COP 28: “È tempo di riconoscere che occupandoci del suolo, il più grande ecosistema vivente del mondo, e prendendocene cura, potremmo trovare le risposte che abbiamo sempre cercato”.

Il fondatore di Salva il Suolo e noto yogi indiano Sadhguru ha aggiunto: “La fonte di ogni vita e sostentamento è un Suolo ricco. Senza affermare e attuare delle misure di conservazione del suolo, ci saranno devastanti ripercussioni senza precedenti sui mezzi di sostentamento degli agricoltori, sui cambiamenti climatici e sulle migrazioni non pianificate. Il momento è ora. #SaveSoil”. – Sadhguru

Salva il Suolo è un movimento popolare globale (sostenuto, tra gli altri, da UNCCD, UNEP, UNFAO, IUCN e World Food Program) che sostiene i governi nella definizione di politiche per la salute del suolo.

Savesoil.org/COP28

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Ambiente

Il Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per recupero di terre abbandonate o a rischio abbandono

Redazione

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Per aderire c’è tempo fino al 31 dicembre 2025

L’Ente Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per il recupero delle terre
abbandonate o a rischio abbandono
Un’iniziativa volta alla valorizzazione dei terreni rivitalizzando la tradizione agricola
L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria lancia, con il MASE (Ministero dell’Ambiente e della
Sicurezza Energetica), un’importante iniziativa rivolta ai proprietari di terrazzamenti agricoli
coltivati ritenuti a rischio di abbandono (o già incolti e abbandonati) al fine del loro recupero e
conduzione.
Il progetto è destinato a realizzare misure di intervento volte alla valorizzazione dell’agricoltura. Tutto nasce dalla constatazione che il territorio dell’isola, da diversi
anni, registra una riduzione delle superfici terrazzate agricole coltivate con conseguente aumento
del degrado dei muretti a secco legato alla mancanza di cura e manutenzione ordinaria dei
terrazzamenti.

Il rischio è che si perdano le caratteristiche identitarie del paesaggio agricolo in cui,
anno dopo anno, si osserva la riduzione delle coltivazioni di vite e cappero, ma anche la perdita dei
saperi tradizionali, come quella dell’arte dei muretti a secco.

Obiettivo di “Pantelleria terrazzamenti colti” è quindi valorizzare i terreni agricoli incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati o di prossimo abbandono, rivitalizzando la tradizione legata all’agricoltura, anche attraverso l’inclusione sociale e lavorativa, offrendo nuove opportunità per i giovani e favorendo l’introduzione di innovazioni tecnologiche e colturali ecocompatibili.

I terreni dovranno essere resi disponibili in affitto per almeno 15 anni e il loro recupero avverrà
prioritariamente attraverso la coltivazione di vite, cappero, ulivo, origano, nonché mediante
allevamenti e altre colture mediterranee idonee alla produzione di derrate. I terreni candidati dai
proprietari nell’elenco dell’iniziativa “Pantelleria Terrazzamenti Colti” dovranno avere precise
caratteristiche, consultabili nell’avviso pubblico al seguente link
https://www.parconazionalepantelleria.it/pagina.php?id=175

La scadenza per l’invio delle domande è fissata per il 31 dicembre 2025.

Il Commissario e la Direzione del Parco esortano la Comunità ad aderire all’iniziativa e ricordano
che gli uffici dell’Ente sono a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. L’iniziativa
rappresenta infatti una importante opportunità per i proprietari dei terreni agricoli e per mitigare
il processo di abbandono dei terreni in atto.

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Ambiente

Pantelleria, eccellenze che si vestono di tecnologia: Comune investe in innovazione per tutelare e valorizzare tradizione agricola

Direttore

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L’Amministrazione Comunale è lieta di annunciare l’avvio di un innovativo progetto dedicato al sostegno dell’economia locale e alla tutela delle nostre eccellenze agricole, in particolare del settore vitivinicolo e olivicolo, simboli identitari del territorio.

L’iniziativa è finanziata attraverso fondi pubblici destinati all’agricoltura sostenibile e non comporta costi aggiuntivi per i cittadini. Nel solco di una tradizione secolare che ha fatto del vino e dell’olio prodotti d’eccellenza riconosciuti in tutto il mondo, il Comune compie oggi un passo decisivo verso il futuro, adottando strumenti tecnologici avanzati per accompagnare le aziende agricole nella sfida della modernità e della sostenibilità.

Nelle prossime settimane verranno installate sul territorio comunale diverse stazioni agrometeorologiche dotate di sensori di ultima generazione che permetteranno la raccolta continua di dati su condizioni climatiche, presenza di agenti patogeni, livelli di umidità, fabbisogno idrico e altri parametri fondamentali per la salute di vigneti e uliveti.

Un’infrastruttura che consentirà agli agricoltori di prevenire rischi, ottimizzare interventi e migliorare la qualità delle produzioni, riducendo al tempo stesso sprechi e costi di gestione.

Cuore del sistema è il DSS Agrigenius di BASF, un vero e proprio tutor agronomico che combina sensori in campo, dati satellitari, previsioni meteo a 7 giorni e modelli previsionali per offrire:

  •  Monitoraggio costante delle colture
  • Allarmi mirati contro i principali patogeni e parassiti 
  • Segnalazioni su stress idrici o ambientali 
  • Indicazioni operative per la pianificazione dei trattamenti 
  • Supporto nella gestione sostenibile e di precisione dei processi agricoli

Il sistema non impone alcun prodotto o trattamento, ma fornisce indicazioni tecniche utili a chi coltiva, rispettando pienamente l’autonomia degli operatori. Agrigenius non sostituisce l’esperienza dell’agricoltore o del tecnico, ma la potenzia: aiuta a gestire il vigneto e l’uliveto con maggiore puntualità e competenza, a migliorare qualità e salubrità del prodotto finale e a contenere i costi di manodopera e trattamento.

“Con questo progetto” – dichiara il Sindaco Fabrizio D’Ancona – “intendiamo coniugare la forza della nostra storia agricola con le opportunità offerte dalla tecnologia. Difendere vigneti e uliveti significa difendere la nostra identità, la nostra economia e il valore paesaggistico del territorio. L’innovazione, se messa al servizio della tradizione, diventa uno strumento di crescita e competitività per tutti.”

Il Comune conferma così il proprio impegno a favore di un’agricoltura più sostenibile, più intelligente, più competitiva, capace di preservare le radici e guardare al domani.

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Ambiente

Pantelleria, Unipant organizza conferenza su Comunità Energetica Rinnovabile

Redazione

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Cos’è una CER, a chi può interessare, cosa ci guadagna chi partecipa e come si crea: queste alcune delle domande a cui daranno risposta l’Ing. Angelo Parisi e l’Avv. Marcello Sparacio
 
L’Università Popolare di Pantelleria (UNIPANT) è lieta di annunciare un importante evento formativo e informativo intitolato “La Transizione Energetica Inizia dalla Comunità”, che si terrà sabato 8 Novembre alle ore 17:30 presso la sede operativa di Via San Nicola, 42abcd. L’ingresso è libero e aperto a tutta la cittadinanza.

L’iniziativa, promossa dal Dipartimento Energia e Ambiente dell’Unipant, si inserisce nell’ambizioso progetto “Pantelleria, Isola Modello”, che mira a informare, sensibilizzare e formare gli isolani sulle opportunità offerte dalle energie rinnovabili e che ha preso il via non appena l’Unipant si è costituita, nel 2023, con i primi seminari pubblici. Il Dipartimento ha lavorato attivamente su questo progetto dalla scorsa primavera e, dopo il fermo estivo, avvia ora la cruciale fase di consultazione con soci e isolani interessati.

L’obiettivo primario dell’incontro è infatti quello di avviare il percorso per la costituzione di una prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) a carattere sociale a Pantelleria. Una CER è un soggetto giuridico i cui membri (cittadini, piccole imprese, enti locali) si uniscono volontariamente per produrre, consumare e gestire localmente energia pulita, portando vantaggi ambientali, economici e sociali alla comunità.

L’incontro approfondirà i temi cruciali per la realizzazione della CER pantesca, tra cui:

Il ruolo strategico delle CER nella Transizione Energetica e l’analisi del contesto insulare di Pantelleria.
La Progettazione e la realizzazione degli impianti di Produzione.
Il Quadro Giuridico e Normativo di riferimento.
La Fattibilità Economico-Finanziaria del progetto.
Saranno relatori dell’evento l’Ing. Angelo Parisi e l’Avv. Marcello Sparacio, esperti sia dal punto di vista tecnico e teorico che legislativo, che spiegheranno al pubblico come si può arrivare alla costituzione di una CER sociale sull’isola e quali benefici porterà a chi ne farà parte.

Il progetto “Pantelleria, Isola Modello” e la promozione delle CER fanno parte degli obiettivi principali che UNIPANT persegue nell’ambito dei progetti europei Erasmus+ e Solidarity Corps, e rinnovano l’impegno dell’Università nel promuovere la sostenibilità e l’innovazione a livello locale con una visione europea.

L’invito a partecipare è rivolto a commercianti, imprenditori, cittadini, associazioni, professionisti e quanti interessati a capire di cosa si tratta, come possono beneficiare di una CER sociale e come contribuire attivamente a questa iniziativa comunitaria.

Per qualsiasi info: 331 490 5245 – info@unipant.it

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