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Ambiente

Misure contro atti vandalici: “Chi fa danni paga” fino a 60mila euro

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Via libera alle misure contro gli eco-vandali: “chi fa danni, paga”

“Chi vandalizza l’arte si assume la responsabilità”, afferma il Ministro Sangiuliano, commentando il disegno di legge contro gli eco-vandalici 

Beatrice Raso da Meteoweb.eu

 

 
 
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al disegno di legge sulle nuove sanzioni “in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici”. “Il Cdm ha approvato il ddl sugli eco-vandali”, ha comunicato al termine del Cdm il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “Gli attacchi ai monumenti e ai siti artistici – ha sottolineato Sangiuliano – producono danni economici alla collettività. Per ripulire occorrono l’intervento di personale altamente specializzato e l’utilizzo di macchinari molto costosi. Chi compie questi atti deve assumersi la responsabilità anche patrimoniale. Secondo i dati che mi sono stati forniti dalla Soprintendenza Speciale di Roma, il ripristino della facciata del Senato è costato 40.000 euro. Ebbene, chi danneggia deve pagare in prima persona”.

 

Da un minimo di 10.000 ad un massimo di 60.000

 

“A seconda della gravità della fattispecie – ha spiegato – si va da un minimo di 10.000 ad un massimo di 60.000 euro. Tali somme si aggiungono a quelle cui verranno eventualmente condannati a pagare i trasgressori in sede penale o civile. Si tratta, infatti, di sanzioni amministrative immediatamente irrogabili dal prefetto del luogo dove il fatto è commesso, sulla base delle denunce dei pubblici ufficiali”.

Le misure

Il disegno di legge contro gli eco-vandali prevede multe fino a 60mila euro per chi imbratta o vandalizza monumenti. Il disegno di legge, composto da un articolo, stabilisce che, “ferme le sanzioni penali applicabili, chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali o paesaggistici propri o altrui è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 20.000 a euro 60.000“. Chi “deturpa o imbratta beni culturali o paesaggistici propri o altrui, ovvero destina i beni culturali a un uso pregiudizievole per la loro conservazione o integrità ovvero a un uso incompatibile con il loro carattere storico o artistico, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 10.000 a euro 40.000″.

Il verbale contenente l’accertamento e la contestazione delle violazioni deve essere notificato al responsabile entro 120 giorni dal giorno in cui il fatto è stato commesso. I proventi delle sanzioni sono devoluti al Ministero della Cultura che lo destinerà “prioritariamente” per il ripristino dei beni imbrattati o danneggiati. Se si paga la sanzione entro 30 giorni dalla notifica, si può godere di uno ‘sconto’, ma non se questo sconto si è ottenuto nei 5 anni precedenti il fatto.

“Per tutto quanto non espressamente indicato è applicabile la legge 689/1981. Quando per lo stesso fatto è stata applicata la sanzione amministrativa pecuniaria indicata ai commi 1 e 2 o una sanzione penale, l’autorità giudiziaria e l’autorità amministrativa tengono conto delle misure punitive già irrogate e la sanzione pecuniaria amministrativa è limitata alla parte eccedente quella riscossa” dall’autorità amministrativa o da quella giudiziaria. La proposta ha carattere ordinamentale e non determina nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, precisa la relazione tecnica. L’ipotesi di sanzione amministrativa ‘doppia’ quella già prevista dell’articolo 518 duodecies del codice penale e “fa salve le ulteriori e diverse sanzioni da questo previste”.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Stagione balneare 2025 – A Pantelleria molti limiti. Ecco dove non possiamo tuffarci

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La Regione Siciliana, tramite Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemologico, ha emesso ordinanza per la balneazione relativa all’anno 2025.

Ecco dove e perchè è vietato a Pantelleria e altri comuni della Provincia di Trapani, per il campionamento delle acque che inizia dal mese di maggio fino ad ottobre 2025.


Di seguito il documento integrale:

asp-trapani.registro ufficiale.2025.0051453

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Pantelleria, al via derattizzazione e disinfestazione di tutto il territorio

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In un avviso pubblico, si legge che il giorno 30 aprile prossimo, su tutto il territorio pantesco, si procederà ad operazioni di derattizzazione e disinfestazione.
A parte questo, nessuna specifica su orari, modalità e precauzioni

Andando a memoria, la sera del 30 aprile dovremmo tenere le finestre chiuse, poniamo all’interno delle abitazioni eventuali ciotole di animali domestici.

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Porto Nuovo di Pantelleria, interdizione Molo Toscano da oggi. Ecco fino a quando

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Interdizione per persone e veicoli per operazioni di messa in sicurezza e spostamento della Piattaforma Galleggiante ISWEC arenata all’interno

Il Comandante dell’Ufficio Marittimo di Pantelleria, T.V. Vincenzo De Falco, ha emesso ordinanza di interdizione del Molo Toscano a far data da oggi, per i motivi che di seguito si riportano integralmente:

Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Pantelleria:

    • RITENUTO necessario dover disciplinare gli aspetti relativi alla sicurezza in ambito portuale per garantire un ordinato, razionale e sicuro svolgimento delle operazioni di smantellamento della piattaforma ISWEC e successiva bonifica dell’area;
    • RITENUTO necessario dover disciplinare gli aspetti relativi alla sicurezza in ambito portuale per garantire un ordinato, razionale e sicuro svolgimento delle operazioni portuali al fine di prevenire il verificarsi di possibili incidenti che possano pregiudicare la salvaguardia della pubblica incolumità;
    • VISTI gli articoli 68, 81, 1161, 1164 e 1174 del Codice della Navigazione, nonché l’articolo 59 del relativo Regolamento di Esecuzione.
    • RENDE NOTO In data 28/04/2025 avranno inizio le operazioni di messa in sicurezza e spostamento della Piattaforma Galleggiante ISWEC arenata all’interno del Porto di Pantelleria.

    Le operazioni si divideranno in 5 fasi: 1) Delimitazione dell’area di cantiere; 2) Controllo dello scafo; 3) Aspirazione sabbia dalle 2 area zavorra e aspirazione acqua dal locale macchine; 4) Tamponamento falle; 5) Spostamento galleggiante presso cantiere navale (che verrà disciplinato con apposita ordinanza).

    ORDINA
    Articolo 1 (Area interdetta) con decorrenza immediata, e fino al 10/05/2025, per motivi connessi alla sicurezza ed all’incolumità delle persone e dei veicoli, le porzioni di piazzale del Molo Toscano, alla Radice Diga Foranea, come meglio rappresentato in colore rosso nell’allegato stralcio cartografico, che costituisce parte integrante della presente ordinanza, sono interdette al pubblico accesso ed uso pedonale e veicolare. All’interno dell’area operativa interessata, l’accesso ed il transito veicolare e pedonale sono consentiti solo ed esclusivamente ai mezzi e alle persone interessate alla bonifica. La circolazione veicolare e pedonale, quando consentita, dovrà avvenire nel pieno rispetto delle indicazioni impartite dalla presente Ordinanza, dalla relativa segnaletica stradale verticale temporanea all’uopo installata a cura della Ditta, e dalle indicazioni fornite dal personale di questo Comando.

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