Cronaca
Messina, uccisa brutalmente in strada Sara Campanella futura infermiera siciliana
Uccisa in strada a Messsina. Il femminicida di Sara Campanella, 22 anni, è forse un suo coetaneo con il quale la studentessa aveva avuto una relazione che aveva deciso di troncare. Testimoni hanno assistito all’aggressione e hanno dato l’allarme.
L’ennesima tragedia che non può trovare conforto, l’ennesima donna che muore, L’ennesimo sorriso spezzato, l’ennesima giovanissima impegnata e assennata cancellata dalla Terra.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani esprime il proprio profondo dolore e la propria indignazione per la tragica morte di Sara Campanella, giovane studentessa iscritta alla Facoltà di Scienze Infermieristiche dell’Università di Messina, vittima di un brutale femminicidio avvenuto la sera del 31 marzo, nella città di Messina.
Sara, una giovane donna che avrebbe dovuto guardare al futuro con speranza e determinazione, è stata strappata alla vita in un atto di violenza insensata e inaccettabile. Sara è stata uccisa in piena strada, davanti all’ingresso laterale dello stadio ‘Giovanni Celeste’, un luogo che avrebbe dovuto rappresentare un punto di passaggio quotidiano, ma che è diventato, in questa tragica circostanza, teatro di una violenza che ha spezzato una vita giovane e promettente. Le circostanze che hanno portato a questo femminicidio sembrano essere legate a una relazione, probabilmente con un coetaneo, e dimostrano, ancora una volta, quanto sia urgente affrontare con serietà e determinazione il tema della violenza di genere, delle dinamiche di controllo, gelosia e possessività che troppo spesso sfociano in atti di barbarie.
Questo nuovo femminicidio è una drammatica conferma di una piaga che continua a dilaniare la nostra società, in cui le donne, ogni giorno, sono vittime di violenze fisiche, psicologiche, economiche, semplicemente per il fatto di essere donne. Non si tratta di un incidente isolato, ma di un fenomeno strutturale che affonda le radici in una cultura di disparità di genere, che non risparmia nessun ambiente, nessuna fascia sociale, nessun angolo del nostro Paese. La vita di una giovane donna è stata stroncata dalla violenza, e questo non può che interrogarci come cittadini e come educatori, chiamati a costruire una società più giusta e più equa. Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani denuncia con fermezza questo crimine, che rappresenta una ferita aperta nella nostra comunità e un insulto ai principi di uguaglianza, rispetto e dignità che dovrebbero essere alla base di ogni convivenza civile.
La violenza di genere non è solo un problema delle donne, ma un problema che riguarda l’intera società, che deve impegnarsi con tutte le proprie forze per fermare questo tipo di crimini e prevenire le violenze che troppo spesso culminano in tragedie come quella di Sara. Ribadiamo, ancora una volta, che la lotta contro il femminicidio e contro ogni forma di violenza di genere deve essere un impegno collettivo, che coinvolge tutte le istituzioni, ma anche la società civile, le scuole, le università, i luoghi di lavoro, ogni ambito in cui si manifestano disuguaglianze e abusi. Non possiamo più permettere che la vita di una donna venga sacrificata in nome di una cultura patriarcale che ancora resiste e che ci vede spesso indifferenti di fronte a queste tragedie.
Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà alla famiglia di Sara, ai suoi amici, ai suoi compagni di studio, e a tutti coloro che l’hanno conosciuta e amata. Ogni vita che si perde in questo modo ci deve spingere a non arrenderci nella lotta per una società libera dalla violenza, dal pregiudizio, e dalla discriminazione. In questo tragico momento, ribadiamo il nostro impegno a continuare a formare le future generazioni nella consapevolezza dei diritti umani, nella lotta contro ogni forma di discriminazione e nella costruzione di una società più giusta, equa e sicura per tutte e tutti.
prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU
Economia
Pantelleria isola di terra e non di mare. Un progetto per aiutare il settore pesca
Le condizioni favorevoli per il pescatore e l’avventore
Sin dalle origini di questa isola, l’uomo aveva intuito la sua vocazione agricola, mentre il comparto pesca, con meraviglia dei più, è praticato prevalentemente, da sempre, per diletto, per passatempo.
Una terra emersa da eruzioni vulcaniche, che fino al 1892 (data dell’ultimo episodio) ha cambiato aspetto, altitudine. La riva frastagliata, di difficile approdo da un mare troppo profondo già sotto costa. Senza parlare dei frequenti fenomeni tellurici cagionanti tsunami… Meglio stare a terra, una terra generosa, seppur arida.
Così si profila questa attitudine all’agricoltura per Pantelleria, mentre il comparto pesca è praticato prevalentemente, da sempre, per diletto, per passatempo.
Eppure questa isola una piccola realtà ittica è presente e resiste. Per aiutare e tutelare la quale si sarebbe pensato ad un progetto.
Il progetto: riqualificazione zona pescherie e creazione ambienti per la conservazione e lavorazione del pesce
Si parla infatti di riqualificare quest’area delle pescherie di Pantelleria, farci una pensilina, attacchi di luce e acqua corrente e quanto altro si potrebbe valutare importante.
Inoltre, nell’area del mattatoio dell’Arenella, si parla di fare un capannone per i magazzini per i pescatori per tenere tutte le loro cose.
I locali saranno corredati di frigorifero, abbattitore, più un laboratorio di trasformazione, nel quale i pescatori potranno anche cucinare: si pensi all’estate e al turista che va a comprare il pesce o addirittura già cotto professionalmente, evitando fritti in casa, con odori e pulizia annessi.
Da questo progetto esce un sistema di valorizzazione della pesca che passa attraverso la realizzazione di condizioni favorevoli per chi vuole fare il pescatore.
Il pescatore, in questo assetto prende il pesce, lo conserva e lo rivende a un prezzo diverso magari in un momento diverso.
Questo disegno potrebbe rappresentare un incentivo anche per altre persone che desiderino avvicinarsi a questo lavoro che vede spesso aiuti dalla Regione Siciliana.
In questo modo si ha la possibilità di:
- posto da attracco per l’imbarcazione personale
- si vendere anche il pesce sul posto
- conservare o lavorare, vendendo il prodotto finito
Ambiente
Pantelleria 2030 – Workshop di co-progettazione, grande partecipazione alle due giornate organizzate dal Parco
Il report del workshop di co-progettazione del futuro dell’isola, grande partecipazione alle due giornate organizzate dal Parco
Il 17 e 18 ottobre, il Museo Geonaturalistico di Punta Spadillo si è riempito di voci, sguardi e visioni.
Due giornate intense di ascolto e confronto, durante le quali cittadini, associazioni, enti, imprenditori e tecnici si sono incontrati per costruire insieme la visione di un futuro sostenibile per Pantelleria.
Il Workshop di Co-progettazione ha trasformato la sala in un vero e proprio laboratorio di idee: più di 35 partecipanti hanno immaginato insieme strategie concrete su temi chiave come:
- tutela del paesaggio e della biodiversità
- gestione dell’acqua e dell’energia
- agricoltura, turismo e identità locale
- coinvolgimento delle nuove generazioni
Tutte le idee, le visioni e le proposte sono state raccolte nel report di sintesi, che racconta passo dopo passo il percorso verso la Strategia Pantelleria 2030.
Scarica il report cliccando qui
https://static.parconazionalepantelleria.it/…/PANTELLER…
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Il cammino continua: a febbraio 2026 presenteremo insieme le prime ipotesi di Piano d’Azione, per definire misure operative, risorse e tempi di attuazione.
Ogni contributo conta — e ogni foto racconta un frammento dell’energia collettiva che sta dando forma al futuro dell’isola.

Cronaca
Due stranieri si accoltellano in centro di accoglienza di Marsala
MARSALA: AGGRESSIONE CON ARMI DA TAGLIO DEFERITI IN STATO DI LIBERTA’ DUE CITTADINI STRANIERI
I Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno denunciato due cittadini stranieri di 23 e 27 anni per lesioni personali aggravate. Un equipaggio del Nucleo Radiomobile è intervenuto presso un centro di accoglienza sito in via Mazara, dove nella notte una lite tra due cittadini stranieri era degenerata in uno scontro con armi da taglio in cui entrambi riportavano lesioni. Dopo le prime cure prestate dai sanitari del 118, i due uomini sono stati trasportati presso l’ospedale di Marsala per gli accertamenti del caso, successivamente alla dimissione entrambi sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per lesioni personali aggravate.
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