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Cultura

Messina, Il Teatro dei 3 Mestieri riparte con la stagione “Tracce d’inchiostro”: 6 spettacoli dal 13 gennaio

Matteo Ferrandes

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Il cartellone verrà concluso a maggio dalla nuova produzione del Teatro dei 3 Mestieri, con la regia e drammaturgia del pluripremiato Rosario Palazzolo.

 

2 gennaio – Si chiama “Tracce d’inchiostro” la nuova stagione 2023 del Teatro dei 3 Mestieri di Messina che prenderà il via il 13 gennaio e si concluderà a maggio.

 

“Dopo la bellissima esperienza di Epic (Esperienze Performative di Impegno Civile) e Palcoscenico Periferico, inizia un nuovo progetto targato Teatro dei 3 Mestieri con spettacoli di drammaturgia contemporanea. Verranno portati in scena testi che avranno anche un respiro nazionale come nel primo appuntamento con L’altro Mondo della Compagnia Mulino ad Arte, dove il pubblico sarà nella condizione di poter scrivere e condividere un pensiero, un’emozione. All’interno una variegata proposta di spettacoli, di calibro anche internazionale, come il testo di Stefano Angelucci Marino prodotto dallo Stabile d’Abruzzo con lo spettacolo Familia Paone, freschi di una tournée in Argentina. Felici di avere anche una nuova regia di Roberto Zorn Bonaventura che già collabora con il Teatro dei 3 Mestieri da anni”, dichiara il direttore artistico Stefano Cutrupi.

 

Il direttore organizzativo Angelo Di Mattia aggiunge: “La stagione sarà conclusa nel mese di maggio da una nuova produzione del Teatro dei 3 Mestieri. Verrà messo in scena Via Crudex – Cantico della minaccia, un testo del pluripremiato drammaturgo e regista Rosario Palazzolo, con protagonisti Stefano Cutrupi e Silvana Luppino. Da qui l’idea di chiamare la stagione Tracce d’inchiostro”. 

 

Saranno in totale sei gli spettacoli di questo cartellone che sarà inaugurato da L’altro mondo – Piccole storie di cambiamento (Produzione Mulino ad Arte) in scena venerdì 13 gennaio. Il testo nasce da un’idea di Daniele Ronco e Luigi Saravo, che saranno anche i protagonisti di questo lavoro. 

 

Nel mese di febbraio saranno due gli appuntamenti in programma: 

 

Sabato 11 alle e domenica 12 febbraio andrà in scena Familia Paone (Produzione Teatro Stabile d’Abruzzo), testo di Stefano Angelucci Marino, con la regia e l’interpretazione di Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino.                                                                                                      

 

Sabato 25 e domenica 26 febbraio è in programma La strada (Produzione Teatro dei Limoni), drammaturgia di Leonardo Losavio, con Roberto Galano, che è anche regista e Leonardo Losavio.

 

Sabato 11 e domenica 12 marzo sarà la volta dello spettacolo Il Prestigio di un Popolo – L’arrubbatina Di Sant’Anna (Produzione I Trovatori), un progetto con la regia di Giuseppe Vignieri. 

 

Da venerdì 28 a domenica 30 aprile andrà in scena Settanta (Produzione Nutrimenti Terrestri), diLaura Giacobbe e la regia di Roberto Zorn Bonaventura. In scena Gianfranco Quero, Giulia De Luca, Francesco Natoli e Michelangelo Maria Zanghì.

 

La stagione Tracce d’inchiostro verrà conclusa dalla nuova produzione del Teatro dei 3 Mestieri, Via Crudex – Cantico della minaccia con la drammaturgia la regia di Rosario Palazzolo e con protagonisti Stefano Cutrupi e Silvana Luppino. Lo spettacolo è in programma da venerdì 19 a domenica 21 maggio.

 

Venerdì e sabato gli spettacoli andranno in scena alle ore 21:00, mentre la domenica saranno in programma alle ore 18:30.

 

 

TRACCE D’INCHIOSTRO

 

13 Gennaio

L’ALTRO MONDO – Piccole storie di Cambiamento

Da un’idea di Daniele Ronco e Luigi Saravo

Drammaturgia Daniele Ronco

Con Daniele Ronco e Luigi Saravo

Produzione Mulino ad Arte

 

11 e 12 Febbraio

FAMILIA PAONE

testo Stefano Angelucci Marino                                                                                                                          regia e interpretazione Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino                                                                                                      maschere BRAT Teatro                                                                                                                                                                                                                                                   produzione Teatro Stabile d’Abruzzo     

 

25 e 26 Febbraio

LA STRADA

Drammaturgia di Leonardo Losavio

Con Roberto Galano e Leonardo Losavio

Regia di Roberto Galano

Produzione Teatro dei Limoni  

 

11 e 12 Marzo

IL PRESTIGIO DI UN POPOLO – L’arrubbatina di Sant’Anna          

Progetto e regia di Giuseppe Vignieri

Musiche a cura di Giuseppe Aiosi  

Produzione I Trovatori

 

28, 29 e 30 Aprile

SETTANTA

Di Laura Giacobbe

Con Gianfranco Quero, Giulia De Luca, Francesco Natoli e Michelangelo Maria Zanghì

Regia Roberto Zorn Bonaventura

Produzione Nutrimenti Terrestri

 

19, 20 e 21 Maggio

VIA CRUDEX – Cantico della minaccia

Drammaturgia e regia di Rosario Palazzolo

Con Stefano Cutrupi e Silvana Luppino

Produzione Teatro dei 3 Mestieri 

  

Venerdì e Sabato ore 21:00

Domenica ore 18:30

 

Info e prenotazione 090.622505 – whatsapp 349.8947473

Teatro dei 3 Mestieri 

S.S.114 km 5,600 Ingresso accanto distributore Esso

Cultura

Pantelleria, lavori di adeguamento, messa in sicurezza ed efficientamento energetico della palestra della Scuola Media “Dante Alighieri”

Redazione

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Alla cittadinanza, Il Sindaco comunica che l’Amministrazione comunale di Pantelleria ha portato a compimento l’iter amministrativo e progettuale necessario per il recupero e la piena rifunzionalizzazione della palestra della Scuola Media “Dante Alighieri”, struttura da tempo inagibile e fortemente attesa dalla comunità scolastica dell’isola. Il Sindaco comunica che l’intervento rientra in una più ampia strategia di riqualificazione dell’edilizia scolastica, con l’obiettivo prioritario di garantire sicurezza, accessibilità, sostenibilità energetica e qualità degli spazi destinati alle attività formative e sportive.

Il progetto prevede opere di adeguamento strutturale e funzionale, la messa in sicurezza dell’edificio, il miglioramento delle prestazioni energetiche attraverso l’installazione di impianti moderni e l’utilizzo di fonti rinnovabili, nonché il completo ripristino della fruibilità della palestra per studenti, associazioni sportive e iniziative collettive. Il Sindaco comunica che l’intervento consentirà di restituire alla cittadinanza una struttura fondamentale per la crescita educativa, sociale e sportiva dei giovani di Pantelleria, colmando una carenza che per anni ha inciso negativamente sull’offerta di spazi adeguati alle attività motorie.

L’Amministrazione è consapevole che l’esecuzione dei lavori potrà comportare disagi temporanei; tuttavia, il cronoprogramma è stato definito con l’obiettivo di contenere l’impatto sulle attività scolastiche, con una durata complessiva stimata in circa 14 settimane. L’Amministrazione continuerà a seguire con attenzione tutte le fasi successive, dall’affidamento dei lavori alla loro realizzazione, assicurando trasparenza, rispetto dei tempi e tutela dell’interesse pubblico. Pantelleria guarda avanti, investendo sulle scuole, sulla sicurezza e sul futuro delle nuove generazioni.

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Cultura

Il violinista di Solarino Don Paolo Teodoro e le radici di una tradizione di due secoli

Laura Liistro

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La storia nascosta di un paese che ha fatto della musica una firma identitaria

Nel 1827, quando il paese non era ancora Comune, un documento d’archivio rivela la presenza inattesa di un musicista professionista. Da allora Solarino non ha mai smesso di essere una comunità musicale.

Solarino – Nel 1827 il paese non era ancora autonomo e viveva un momento di transizione politica e amministrativa. Eppure, in quell’anno cruciale, emerge un dettaglio sorprendente che permette di leggere la storia locale da una prospettiva nuova. Tra gli atti conservati presso l’Archivio di Stato di Siracusa compare il nome di Don Paolo Teodoro, registrato come violinista.

Un dato che, per l’epoca, spacca in due l’immagine consueta di un borgo rurale fatto solo di agricoltori e artigiani.

Il musicista che rompe gli schemi

Il documento mostra chiaramente che Don Paolo Teodoro non era soltanto un residente rispettato di Solarino. Era un musicista. Un ruolo insolito in un contesto rurale del primo Ottocento, dove la musica raramente compariva nelle registrazioni ufficiali. Teodoro abitava in via Fontana, insieme alla moglie Costantino Eloisa, ma la sua formazione aveva radici ancora più profonde. Da giovane, infatti, era cresciuto in una parte dell’attuale Palazzo Requesens, allora indicato come Piano Palazzo n.2, oggi cuore dell’odierna Piazza del Plebiscito, luogo simbolo della vita sociale solarinese. Una crescita in un ambiente architettonico e culturale privilegiato che spiega – almeno in parte – la precocità di una vocazione musicale riconosciuta persino dagli atti civili borbonici.

Una tradizione musicale che Solarino non ha mai abbandonato

Il caso di Don Paolo Teodoro non è un episodio isolato, ma il primo tassello visibile di una storia più lunga. Perché a differenza di tanti altri centri siciliani, Solarino non ha mai smesso di essere un paese musicale. Bande storiche, maestri locali, scuole di musica, gruppi giovanili, famiglie che tramandano strumenti da generazioni, musicisti nazionali , la musica, qui, non è un accessorio, ma un linguaggio collettivo. E questa continuità testimonia una capacità rara: fare dell’arte una parte della propria identità civile. Non tutte le comunità hanno saputo compiere questa scelta. Molti centri rurali hanno perso nel corso del Novecento le proprie tradizioni culturali, travolti da emigrazione e modernizzazione. Solarino, invece, ha seguito una traiettoria diversa: ha difeso la musica, l’ha fatta propria, l’ha trasformata in patrimonio comune.

Questo è il vero punto di forza del paese. Una maturità culturale che trova le sue prime radici in persone come Don Paolo Teodoro: uomini capaci, già due secoli fa, di portare l’arte dentro la vita quotidiana di una comunità in trasformazione. Oggi, quando strumenti e prove musicali risuonano nelle case, nelle scuole e nelle piazze, è possibile intravedere un filo diretto con quella firma d’archivio del 1827. Solarino continua a distinguersi per il suo fermento artistico. E la storia del violinista Don Paolo Teodoro si rivela allora molto più che una curiosità d’epoca: è l’origine documentata di un percorso identitario che il paese ha scelto di portare avanti con orgoglio. Due secoli dopo, Solarino resta un paese che suona e questa è, senza dubbio, una delle sue vittorie più grandi.

Laura Liistro

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Cultura

Elena Pizzuto Antinoro: da Santo Stefano Quisquina alla scena internazionale della ricerca linguistica

Laura Liistro

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Donna siciliana, studiosa di straordinaria competenza e voce autorevole della ricerca italiana, Elena Pizzuto Antinoro è considerata una delle figure più influenti negli studi contemporanei sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.

Psicologa, linguista e ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha contribuito in modo determinante al riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) come sistema linguistico pienamente strutturato, superando visioni riduttive che ne avevano a lungo limitato la comprensione. Il suo percorso accademico si è svolto tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove ha approfondito la Lingua dei Segni Americana (ASL) entrando in contatto con metodologie di ricerca all’avanguardia. Questa esperienza internazionale fu decisiva: rientrata in Italia, introdusse nuovi paradigmi analitici che avrebbero innovato radicalmente lo studio della LIS, collocando la ricerca italiana in un dialogo costante con quella mondiale. Caratteristica centrale del suo lavoro fu l’approccio interdisciplinare.

Elena operò a stretto contatto con persone sorde, analizzando i processi cognitivi, le strutture linguistiche e le dinamiche comunicative della lingua visivo-gestuale. Le sue pubblicazioni rappresentano oggi un riferimento fondamentale non solo in Italia, ma anche nel contesto internazionale degli studi sulle lingue dei segni. Tra le iniziative più rilevanti da lei guidate figura VISEL, progetto dedicato allo sviluppo di sistemi di scrittura per la lingua dei segni e alla definizione di strumenti didattici innovativi. Un contributo che ha ampliato le possibilità di ricerca e di accesso alla comunicazione visiva, rafforzando il ruolo dell’Italia nel panorama scientifico globale. Colleghi e collaboratori ricordano Elena Pizzuto Antinoro come una professionista rigorosa, dotata di una forte integrità etica e di una visione capace di anticipare nuove prospettive. Il silenzioso applauso con cui la comunità sorda l’ha salutata ne sottolinea il profondo impatto umano e scientifico.

Oggi, Elena Pizzuto Antinoro è riconosciuta come una figura chiave della linguistica internazionale e un esempio di eccellenza femminile nel mondo accademico. Siciliana, figlia di Santo Stefano Quisquina, ha portato la sua terra d’origine nei principali centri di ricerca del mondo, lasciando un’eredità destinata a influenzare a lungo gli studi sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.

Laura Liistro

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