Cultura
Mazara, Premio Peschereccio d’Oro a Luna Berlusconi

La produzione “Campisi Group” comunica, che per la XV edizione del Premio Nazionale PESCHERECCIO D’ORO, il riconoscimento per la sezione “ARTE 2023” è stato insignito all’artista milanese LUNA BERLUSCONI. L’evento culturale prevede l’assegnazione di vari premi che saranno assegnati a personaggi della cultura, letteratura, sociale, arte, giornalismo, televisione, musica e spettacolo sarà presentato da Hoara Borselli e Piero Campisi. Il tutto si svolgerà domenica 28 maggio alle ore 19.30, in una serata di gala, presso l’Hotel Visir Resort & spa di Mazara del Vallo.
Sul premio insignito, Luna Berlusconi, colloquiando con la giornalista Isa Grassano, ha rilasciato la seguente dichiarazione alla testata ilgiornale.it
Nell’universo artistico spicca la sua estetica raffinata che, unita a un talento unico e alla voglia di sperimentare, le ha permesso di creare opere straordinarie tra le più disparate e pop. Proprio per la sua arte Luna Berlusconi riceverà un importante riconoscimento alla XV edizione del Premio Nazionale “Peschereccio D’oro” che si terrà a Mazara del Vallo, domenica 28 maggio, presso l’hotel Visir Resort & Spa, organizzazione “Campisi Group” (Natale e Piero Campisi).
Come ha reagito alla notizia?
“È stata una gioia perché era tanto che non venivo premiata. L’ultima volta è stato con le Eccellenze Italiane quando ero all’inizio della mia carriera artistica ed era un premio legato alla donna imprenditrice che si muove in diversi ambiti. Questo invece è specifico dell’arte – sezione Arte 2023 – e pertanto lo apprezzo ancora di più, perché racconta la Luna di adesso. È un onore, sono molto contenta di andare e riceverlo di persona e lo metterò in studio come qualcosa di sacro, da mostrare alle mie figlie”.
Sarà l’occasione per godere anche della Sicilia, terra del suo compagno, l’artista Vittorio Vaccaro?
“La Sicilia di Vittorio la vivo ogni giorno a casa quando cucina, lui è anche un abile chef. L’isola indipendentemente da lui la porto nel cuore, tra vacanze, amici, cibo. Una terra che amo tanto e ricevere il premio lì fa ancora più piacere”.
Intanto, l’11 maggio apre una piccola sua personale riservata. Ci racconta qualcosa?
“Si tratta di un invito a collezionisti, galleristi, amici che mi seguono – l’11 maggio nel mio atelier a Milano – un po’ come augurio di buona estate ma soprattutto per presentare una preview di una grande mostra che farò in occasione del Giubileo 2025, tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, alla quale sto già lavorando. Oltre ai miei pezzi del mondo classico o della serie pop, offrirò un’anticipazione di cinque nuovi lavori dedicati alla Cristianità. Vuole essere anche un po’ un regalo alle persone che amano la mia arte. Perché sono soggetti che non ho mai fatto vedere, non ho mai postato sui social. Sono curiosa delle reazioni perché raccontare la Cristianità oggi è un po’ una rottura degli schemi. Sono soggetti cristiani dal mio punto di vista che riprendono la scultura antica, raccontata a modo mio. Non vuole esserci nessuna provocazione contemporanea, forse la più grande provocazione è proprio Cristo con la sua passione e sofferenza per salvare il mondo”.
È in qualche modo un ritorno al passato?
“L’utilizzo del legno, degli smalti, tutta la mia tecnica è un ritorno al passato. Ho voluto integrare il soggetto ai supporti usati per raccontare un’arte antica, in maniera sicuramente pop, perché il mio stile, il mio linguaggio è moderno”.
La sua arte come cura dell’anima. Qual è il suo obiettivo?
“Il mio obiettivo creo di averlo raggiunto. Quando ho iniziato a dipingere ho pensato “forse trovo finalmente il modo per essere immortale” e in effetti ho vari clienti, amici che hanno apprezzato la mia arte e magari fra duecento anni, un mio quadro sarà o in una cantina o appeso in una casa e forse un pro nipote chiederà: “e questo chi l’ha fatto” e gli risponderanno “una certa Luna di Milano”. Ecco quella Luna di Milano ha lasciato con i propri dipinti sicuramente qualcosa, che può piacere o meno, ma l’ha lasciato”.
È stata tra le prime ad esplorare il mondo degli NFT. Sta continuando in questo mercato?
“Il mondo stava iniziando a guardare da quella parte ed era giusto affacciarsi e seguire le esigenze di mercato. Io l’ho fatto con Driade – La Divina, un’opera che vuole farsi portatrice di un messaggio rivolto alle donne. Un’esperienza sicuramente doverosa, però ora basta, per scelta. Sono tornata volentieri alle mie tavole, ai miei grigi, ai miei rossi, ai miei smalti, perché ritengo che l’arte tangibile che puoi guardare – anche stare cinque minuti ferma dinnanzi un quadro -, annusare, sia l’arte più autentica. Sicuramente è un mondo per i più giovani e sono felice di lasciarlo a loro”.
C’è un legame che lega le opere della sua carriera?
“Sì lo sto recuperando. Per un anno ho introdotto il colore, l’ho fatto con divertimento e nostalgia rappresentando eroi, fumetti, molti legati alla mia infanzia. Ma adesso sono ritornata alle mie mille sfumature di grigio, invase da pennellate rosse, che legano tutte le mie opere”.
Tempo fa, aveva dichiarato che avrebbe fatto un ritratto a Silvio Berlusconi, ma che non era ancora arrivato il momento. Ora sente che quel momento è arrivato?
“In verità il ritratto gliel’ho fatto e gliel’ho regalato lo scorso Natale. Però ho voluto fosse una cosa privata, motivo per cui non l’ho fotografato, se non una piccola foto che terrò per me. Zio ha molto apprezzato, è stato molto contento e mi ha detto: “tra i tanti ritratti che ho ricevuto, tu hai colto la dolcezza che è in me”. Io conosco la sua tenerezza e ho potuto raccontarla artisticamente”.
Ora manca solo il ritratto a suo padre Paolo?
“E sì quello manca ancora, descrivere con un dipinto il proprio papà è sempre difficile”.
Se potesse condensare la sua vita di ora in una sola parola?
“Direi agenda sia per la vita sentimentale che per quella professionale. Un’agenda enorme dove poter incastrare tutto e fare in modo che tutte le persone a me care siano contente”.
Cultura
Pantelleria com’era: il 28 agosto l’Unipant presenta una conferenza per scoprire l’isola nella storia

Attraverso gli studi di Anthony H. Galt, Nuccia Farina ci parlerà della stratificazione sociale dell’isola, delle sue particolarità rispetto al resto del Sud Italia e delle sue tradizioni
Com’era Pantelleria nel XVIII e XIX secolo e poi dopo? Che significa che Pantelleria basava la sua organizzazione sociale su classe, onore e burocrazia? Perché a Pantelleria i Circoli hanno una connotazione egalitaria a differenza dei circoli siciliani che ne hanno una elitaria? Perché a Pantelleria si facevano meno figli in un’Italia in cui il sud aveva il record di nascite? Qual era l’importanza del Carnevale sulla società pantesca? E qual era l’uso del malocchio su quest’isola?
A queste e a tante altre domande cercherà di rispondere la conferenza storica che si terrà domani, giovedì 28 agosto alle ore 19.00 presso l’Aula Consiliare del Comune di Pantelleria. Un evento del progetto Unipant PANTESCHITÁ ESTATE 2025, patrocinato dal Comune di Pantelleria e dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria, dal titolo “Pantelleria com’era: lo sguardo di Anthony H. Galt. Memorie di Pantelleria negli anni 1968-74”.
La conferenza sarà tenuta dalla Vicepresidente dell’Unipant, Nuccia Farina, che partendo da quanto registrò in una serie di articoli per delle riviste etnologiche americane, Anthony H. Galt tra il 1968 e il 1974, ci parlerà di quello che era in origine l’humus sociale e storico dell’isola a partire dal 1700 per arrivare alla Pantelleria degli anni ’70, dando anche una spiegazione a tante caratteristiche che anche oggi distinguono l’indole pantesca da quella siciliana, come gli stessi isolani ci tengono a sottolineare.
Un piccolo assaggio di una serie più ampia di appuntamenti che si terrà nella stagione invernale all’Unipant, ma che darà modo a panteschi, isolani e turisti di capire meglio l’isola, le sue abitudini, le sue tradizioni e perché è tanto diversa e unica rispetto ad altre realtà della Sicilia e più in generale delle culture mediterranee.
All’inizio della conferenza sarà letto anche un saluto di Janice Galt, moglie del giornalista e storico ormai scomparso. L’ingresso è libero.
Pantelleria, 27 agosto 2025
Cultura
Pantelleria, a Khamma la proiezione del documentario “Se l’isola si perde nel tempo”

Un viaggio nella memoria e nell’identità di Pantelleria attraverso lo sguardo di Nello La Marca.
Venerdì 5 settembre 2025
Ore 21:00
Circolo Trieste – Khamma
Un’occasione per rivivere la Pantelleria che era e che non è più, tra ricordi, tradizioni e testimonianze che raccontano l’anima profonda dell’isola.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Evento a cura dell’Università Popolare di Pantelleria – Unipant, nell’ambito del progetto Panteschità Estate, con il patrocinio del Comune di Pantelleria e del Parco Nazionale Isola di Pantelleria.
Ambiente
In arrivo l’eclissi lunare totale a Pantelleria

Il 7 settembre sarà visibile l’eclissi lunare totale da Pantelleria. I dettagli: orari ed effetti
Tutti gli occhi al cielo il 7 settembre.
Uno spettacolo a cielo aperto, letteralmente, sarà visibile dalla nostra isola; si tratta dell’ultima eclissi lunare totale del 2025, un evento fortemente suggestivo che si verifica quando la Terra si colloca a metà tra la Luna piena e il Sole, riflettendo così la sua ombra sul satellite.
La Luna si colorerà di rosso perché le particelle dell’atmosfera terrestre riflettono le radiazioni luminose di colore blu e mentre quelle rosse, di lunghezza d’onda più lunga, riescono a raggiungere la nostra vista.
Il 7 settembre la Luna non sarà solo rossa ma anche più grande perché tre giorni dopo ci sarà il perigeo, il punto in cui la Luna è più vicina alla terra, favorendo l’impressione che essa sia più grande del solito. Intorno alle 21 la Luna lascerà l’ombra per raggiungere la penombra verso le 22 con una fine prevista alle 23 o poco prima.
A partire dalle 19:30, con una durata di circa tre ore, prende dunque il via l’eclissi lunare totale visibile dall’Italia, mentre gran parte del continente americano non riuscirà a godersi questo spettacolo.
Dobbiamo attendere marzo 2026 per la prossima eclissi lunare totale.
In copertina, foto di Leonardo Puleo che ringraziamo per averci segnalato il fenomeno.
Giada Zona
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