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Cronaca

Maxi sequestro di droga a Trapani, Safina (PD): “I Comuni investano subito in prevenzione”

Direttore

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Trapani, 30 settembre 2025 – “Ogni nuovo sequestro di droga conferma la gravità del fenomeno: non possiamo più limitarci alla sola repressione, serve un impegno reale nella prevenzione”. Con queste parole il deputato regionale del Partito Democratico, Dario Safina, commenta l’ultima operazione antidroga della polizia di Trapani, che ha portato al sequestro di oltre cinque chili di cocaina, per un valore stimato di circa mezzo milione di euro.

L’episodio, che segue decine di altri interventi analoghi, dimostra come il mercato degli stupefacenti nella provincia sia in continua espansione, alimentato da sostanze ad altissimo rischio come crack, cocaina e nuove droghe sintetiche. “La droga circola in quantità impressionanti – sottolinea Safina – e le nostre comunità, i nostri ragazzi, sono i primi a pagarne le conseguenze. Non possiamo lasciare che l’unica risposta sia il lavoro straordinario delle forze dell’ordine: a loro dobbiamo affiancare strumenti efficaci di prevenzione primaria e secondari”.

Il parlamentare regionale rilancia dunque il suo appello ai sindaci della provincia di Trapani affinché attivino quanto previsto dalla legge regionale n. 26 del 2024. “Grazie a un mio emendamento – spiega – i distretti socio-sanitari possono destinare fino al 5% delle entrate di bilancio al contrasto delle dipendenze. È una possibilità concreta che deve tradursi in azioni immediate: campagne di sensibilizzazione nelle scuole, sportelli di ascolto, attività di inserimento sociale, potenziamento dei SerD. Se non investiamo ora, rischiamo di perdere intere generazioni”.

I dati parlano chiaro: nei primi mesi del 2025 si sono già registrate oltre 400 segnalazioni per uso di droga in provincia, con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente. “È un’escalation preoccupante – conclude Safina –. I Comuni hanno oggi la possibilità di invertire la rotta. Agire subito significa restituire speranza e futuro ai nostri giovani. Non domani, ma adesso”.
 
 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Ambiente

Pantelleria l’isola degli asinelli. Oggi sbarcate altri tre esemplari di razza pantesca

Redazione

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“Pantelleria Asinabile”, ultimi ritocchi per la grande festa dell’asino pantesco

Benvenuti nell’isola degli asinelli
Tre piccole Muse del lavoro e del paesaggio agricolo annunciano un evento speciale
( Pantelleria, 30 Settembre 2025 )Laura, Iris e Francesca. Sono questi i nomi delle tre splendide asinelle di razza pantesca sbarcate stamattina a Pantelleria.

Hanno affrontato un lungo viaggio partendo ieri nel tardo pomeriggio da Erice, dove sono ospiti del Demanio Forestale di San Matteo, un bosco di conifere ed eucalipti dove dal lontano 1989 si alleva l’Asino pantesco. Una delle razze asinine più antiche e pregiate d’Italia che, nell’ambito di un vasto progetto di conservazione e salvaguardia della biodiversità, è stata recuperata con accurati studi scientifici che hanno coinvolto ricercatori di vari atenei.

Si sono poi imbarcate sul traghetto e hanno attraversato il mare per arrivare, stamattina, in quella che è la loro terra di antica origine per essere protagoniste, insieme al piccolo Ettore, del Festival “Pantelleria Asinabile” ormai alle porte (dal prossimo ottobre).

Come ci racconta Raffaele Falsetta, responsabile e caposquadra dell’allevamento Asino Pantesco di Erice “Il progetto iniziale è quello di introdurre l’asino pantesco sul proprio habitat naturale che è l’isola di Pantelleria. Un lavoro estenuante, un lavoro duro che è stato portato finalmente a termine, con meravigliosi frutti. Grazie alla collaborazione con il Parco Nazionale Isola di Pantelleria, queste tre asine prenderanno parte a un festival occasione speciale per mostrare realmente alla collettività il lavoro fatto in tutti questi anni che ha dato i suoi frutti”.

Annunciatrici di un evento speciale che allieterà l’Isola per una settimana, sono già arrivate a Punta Spadillo tre asinelle, tre piccole Muse del Lavoro e del Paesaggio agricolo” ha detto Italo Cucci, commissario straordinario dell’Ente Parco. “Insieme all’asinello Ettore già ospite a Sibà saranno protagoniste del Festival Pantelleria Isola Asinabile. Se non capite al volo il loro messaggio, aspettatevi il saluto dei bambini che festeggeranno l’originale compagnia viaggiante”.

Ricordiamo che l’appuntamento è per la prossima domenica 5 ottobre quando, dopo l’inaugurazione del Festival la mattina in sala consiliare, le asinelle partiranno da Punta Spadillo, in una sorta di “transumanza”, per raggiungere Piazza Cavour, trasformata per l’occasione in hub creativo e didattico con stand, laboratori manuali e tanto altro ancora.

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Ambiente

Pantelleria – Cimitero Militare di Khamma, lettore segnala come luogo storico trascurato e abbandonato

Direttore

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Ci scrive un lettore un toccante testo, arricchito di riferimenti storico/bellici. F O T O

Gentile Direttore,

questo è il secondo anno che trascorro un periodo breve di vacanze su questa meravigliosa isola, a cui mi sono affezionato. Per assaporare al meglio i vari paesaggi dell’isola trascorro le giornate camminando perché ciò ti permette di osservare al meglio le bellezze dei vari luoghi. Oggi al ritorno, giunto a Piazza Aloi di Khamma, ho notato un cartello con su riportato cimitero militare. Ho percorso il stretto sentiero e sono giunto ad una piccola area piena di erbacce con al suolo diverse croci in legno alcune storte, tutte segnate dal tempo, nessun nome, alcune tombe in cemento corrose dal tempo, una sola lapide recante il nome di un soldato proveniente da Venezia e morto nel 1943 che diede la vita per la grandezza del paese!

Mi ha colpito la trascuratezza del luogo, nessuna cura verso chi diede la propria vita inutilmente per un paese retto da una folle dittatura. Ho provato una infinita tristezza a quel abbandono. Provengo dal Friuli Venezia Giulia, ove vi è un sacrario civilmente conservato con oltre 100.000 morti, al Sacrario di Redipuglia (GO), dove si trova un cimitero di guerra inglese dal colore verde smeraldo accuratamente conservato con tanto di custode a cui provvede il Regno Unito annualmente, a due passi in Slovenia a Caporetto vi è un sacrario di caduti italiani, ottimamente conservato e aperto al pubblico. Sorge quindi una domanda perché qui a Pantelleria non ci si è curati di mantenere al meglio un piccolo cimitero militare?

Non sono un patriota, né una persona legata ad una ideologia, ma nipote di chi ha combattuto costretto inutilmente una guerra senza senso.

Cordiali saluti

Glauco Pittilino
di Monteaperta Udine.

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Ambiente

Pantelleria, distacchi di energia programmati 1 e 2 ottobre. Ecco dove

Direttore

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Nuovi distacchi di eneregia elettrica, programmati per i giorni del primo e due ottobre 2025.

Ecco le contrade coinvolte

 

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