Cultura
Maturità, Vescovo “Affrontare esami con serenità”

MATURANDI, VESCOVO: «AFFRONTARE ESAMI CON SERENITÀ»
«Affrontare con serenità e serietà gli esami. Raccogliete ed esponete al meglio il frutto dei vostri studi ma anche esercitate la vostra intelligenza e innestate nella cultura la vostra vita, avendo sempre la vera cultura un legame vivo e profondo con tutto ciò che sentiamo dentro di noi e nel rapporto con la realtà. Testimoniate, poi, il senso che date alla cittadinanza, cuore dell’educazione civica». È uno dei passaggi del Messaggio che il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella ha scritto per i maturandi che da mercoledì prossimo affronteranno gli esami di Stato. «Pensate al vostro futuro con scelte ponderate – ha scritto ancora Giurdanella – pensate alla professione, e agli ulteriori studi che la preparano, come a un talento da mettere a frutto, un “dire per il bene comune”. Inserite la vostra professione in un progetto di vita che vi renda, non vagabondi incerti, ma pellegrini che guardano alla meta, alla bellezza e pienezza della nostra umanità e della partecipazione all’unica famiglia umana, abitando con responsabilità la casa comune del mondo». Il Vescovo nel Messaggio richiama i giovani alla «speranza, forma di intelligenza che sa riconoscere il bene potenziale e attiva la corresponsabilità per coltivarlo; è l’intelligenza del contadino che vede in un piccolo seme una pianta, un albero, i frutti».
Attualità
Trapani, a lezione di Rotary con Giovanni Palermo. Il socio del Club di Pantelleria in un memorabile caminetto

Palermo “” Servire al di sopra di ogni interesse personale” non è uno slogan, è la bussola che ci ricorda che la nostra professionalità , il nostro tempo e le nostre energie hanno senso quando diventano dono”
Ieri, 12 settembre, presso Villa Pampalone, in Trapani, si è tenuto il Caminetto di Formazione organizzato dal Rotary Action.
Relatore scelto per l’incontro, Giovanni Palermo, assistente per il secondo anno di fila del Governatore del Rotary Sicilia-Malta, Distretto 2110, nonchè socio del Club di Pantelleria. In cattedra, anche il Coordinatore Assistenti del Governatore per la Sicilia Occidentale Ludovico La Grutta, istruttore per i Club di Partanna e Salemi Salvatore Martinico, Patrizia Barbera Presidente Rotary Trapani-Erice e Francesco Maltese.
Nel suo discorso, che riporteremo di seguito come insegnamento dei principi cardini del Rotary, con fermezza ed energia, incita al senso di amicizia, di comunione e condivisione di intenti, di mettere a disposizione del Rotary e, quindi, del prossimo la propria professionalità al di sopra di un interesse personale.
L’importanza di fare squadra e, non di meno, di far conoscere il Rotary in ogni dove, non come stemma, come blasone, ma con atti concreti.
Il discorso di Giovanni Palermo
Care amiche, cari amici,
ci ritroviamo, in questo momento, con il nostro caminetto di formazione.
E’ un’occasione rotariana che ci porta al dialogo, al confronto e alla voglia di crescere insieme.
il Rotary non è teoria, ma azione, è un cammino che viviamo insieme:
Il titolo ci guida: “il Rotary in azione: un percorso di amicizia, di servizio e crescita”
e’ il manifesto della nostra identità!!
Il Rotary è nato come amicizia tra professionisti, Paul Harris non fondò un’associazione, ma mise insieme degli amici.
Amicizia significa fiducia, rispetto, condivisione.
Senza questo legame umano, iI Rotary sarebbe un club come tanti.
E’ l’amicizia che ci dà la forza di guardare oltre a noi stessi e di pensare al bene comune.
L’amicizia e’ la radice: senza di essa non c’è comunità, non c’è azione duratura .
Il servizio. Non un servizio fatto di parole, ma di azione concrete.
“ Servire al di sopra di ogni interesse personale”
Non è uno slogan, è la bussola che ci ricorda che la nostra professionalità , il nostro tempo e le nostre energie hanno senso quando diventano dono. Che si tratti di progetti locali o internazionali, il servizio Rotariano porta frutti duraturi, perché nasce dalla passione e dalla competenza!!
Non beneficienza, ma mettersi in gioco in prima persona.
E infine, la crescita. Ogni volta che serviamo, cresciamo: come persone, come professionisti, come comunità’.
Il Rotary e’ palestra di leadership, ma anche scuola di umiltà e di ascolto.
Cresciamo insieme, e nel crescere rafforziamo il nostro club e la sua capacità di incidere nella società.
Chi serve, cresce; chi cresce, diventa testimone credibile.
Il Rotary in azione è proprio questo: amicizia che diventa servizio, e il servizio che diventa crescita.
Il nostro compito è semplice ma impegnativo: vivere questi valori non solo dentro le nostre riunioni, ma anche nella vita di ogni giorno, così Rotary diventa luce: una luce che illumina prima noi stessi, e poi il mondo intorno a noi, dove serve di più !
Grazie
Cultura
Un asso della Luftwaffe a Margana di Pantelleria

Nell’estate dell’anno 1942 fu dislocato all’aeroporto della Margana in Pantelleria il 53° Gruppo Caccia (Jagdgeschwader 53 o più semplicemente JG 53) della Luftwaffe. I velivoli utilizzati erano i maneggevoli e potenti Messerschmitt Bf 109. Il Gruppo, temutissimo dalla RAF inglese, era soprannominato Pik-As ovvero Asso di picche per via dell’omonimo simbolo dipinto in nero sulle fusoliere degli aerei.
Abbiamo scritto temutissimo e non a caso, basti pensare che i suoi aerei nei primi cinque mesi di quell’anno avevano abbattuto circa 200 caccia britannici, soprattutto Hurricane e Spitfire, e quest’ultimi erano davvero degli ossi duri da combattere. Compito del 53° Gruppo a Margana era quello di scorta caccia ai bombardieri che attaccavano Malta e i convogli navali britannici che portavano i vitali rifornimenti alla stessa.
Al comando del 53° c’era il maggiore, nonché barone, Gunther von Maltzahn, che a quell’epoca era già un famoso asso della Luftwaffe avendo all’attivo l’abbattimento di ben 63 velivoli nemici e diverse onorificenze al valore conferitegli. Per tutto il periodo che fu a Margana von Maltzahn fu molto apprezzato anche dai comandi italiani per la sua signorilità e, soprattutto, per la professionalità con cui preparava le missioni di guerra dei suoi piloti, di cui peraltro era sempre il coraggioso e indomito capofila. Il barone Günther Freiherr von Maltzahn, discendente da un’antica famiglia aristocratica di tradizioni militari della Pomerania, era nato a Wodarg il 20 ottobre 1910 e quindi al momento della sua permanenza a Margana non aveva più di 32 anni, ma già era un capo indiscusso e carismatico per i suoi uomini, che lo avrebbero seguito anche all’inferno. E l’inferno nei cieli di guerra di quel tempo era la norma. Dopo aver frequentato il corso ufficiali all’Accademia Militare di Havel, von Maltzahn era diventato ufficiale della Luftwaffe, con la quale aveva partecipato finallora a tutte le campagne aeree di guerra: Polonia, Operazione Barbarossa (Russia), Francia, battaglia d’Inghilterra, Africa Settentrionale, Sicilia (e da qui, Pantelleria).
Probabilmente nel periodo appena precedente il suo trasferimento al campo di Margana, al comandante von Maltzahn era stata diagnosticata una grave forma di linfoma. Gli era stato quindi consigliato di andare a Berlino e lì curarsi, ma egli aveva decisamente rifiutato, avrebbe continuato a combattere e a guidare i suoi piloti fino allo stremo delle sue forze. La Battaglia di Mezzo Giugno o di Pantelleria, svoltasi tra il 12 e il 16 giugno 1942, vide una serie di scontri aeronavali nel Mediterraneo centrale, dove le forze dell’Asse contrastarono con successo
due convogli britannici che andavano a rifornire Malta, il primo detto Harpoon proveniente da Gibilterra e il secondo denominato Vigorous da Alessandria d’Egitto.
La battaglia si concluse con la limpida e netta vittoria delle armi dell’Asse. L’orgogliosa Royal Navy britannica conobbe in quelle giornate una delle sue più amare sconfitte sul mare. In quei giorni esaltanti il 53° Gruppo Caccia (JG 53) della Luftwaffe e il suo comandante von Maltzahn non si risparmiarono. Si decollava più volte al giorno da Margana per assicurare la scorta caccia ai bombardieri Junkers Ju 88, provenienti dalla Sicilia e che attaccavano le navi inglesi nel Canale.
Nel pomeriggio del 14 giugno 1942, alle ore 17:32, il barone von Maltzahn colse la sua 64a vittoria, quando nei pressi di Malta attaccò con determinazione due caccia inglesi del tipo Hawker Hurricane. Mentre uno riusciva a fuggire, l’altro fu centrato in pieno dai colpi del Messerschmitt. Fortunatamente il pilota britannico riuscì a salvarsi, lanciandosi col paracadute.
In seguito a quest’ultima prestigiosa vittoria, il successivo 18 giugno von Maltzahn ricevette la promozione a oberstleutnant (tenente colonnello). Comunque, a causa del linfoma, le sue condizioni di salute peggiorarono e gli tarparono di fatto la sua carriera di asso, infatti successivamente riuscì a cogliere soltanto altre quattro vittorie aeree. Fu pertanto giocoforza ricoverarlo presso la clinica Charité di Berlino, dove ricevette delle cure di radioterapia, che in qualche modo ne stabilizzarono le condizioni fisiche. Al termine del conflitto mondiale a Gunther von Maltzahn sono state riconosciute 68 vittorie aeree certe in 497 missioni di combattimento contro il nemico. Ha ricevuto le onorificenze della Croce di Ferro di I classe, della Croce di Ferro di II classe e della Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia, quest’ultima una tra le più alte e ambite onorificenze militari tedesche.
Sempre nel corso del secondo conflitto tre dei suoi fratelli morirono in combattimento, mentre suo padre venne barbaramente trucidato da avvinazzati soldati sovietici nel 1945. Günther Freiherr von Maltzahn morì il 24 giugno 1953 a Düsseldorf sembra a seguito di un banale incidente automobilistico.
Orazio Ferrara
Cultura
“Premio Letterario Isola di Pantelleria”, integrazione finalisti: errori di inserimento

Abbiamo già pubblicato l’elenco dei finalisti della II Edizione del Premio Letterario Isola di Pantelleria anno 2025, di seguito riportati
OPERE EDITE
N. PROG. AUTORE TITOLO CASA EDITRICE
5 Mariani Luigi: Dove non canta più il cielo Paoline Editoriale Libri
6 Arezzo Domenico: Lo spettro della notte Nino Bozzi – CTL Editore
7 Ferrara Andrea: Fantasmi a Portogreco Nulla Die Edizioni
24 Pinosio Corrado: Martina nel buio Leonida Edizioni
35 Iacono Giovanni Gianfranco: Scampoli di paese Nulla Die Edizioni
OPERE INEDITE (narrativa – romanzi mai pubblicati)
N. PROG. AUTORE TITOLO
18 Natale Carmine: Saio bianco e tuta blu
38 Da Ros Emanuela: Storia di una storia
40 Billardello Camilla: Il viaggio di Aron e Anessa. Pellegrini di speranza
43 Grimaldi Anna: Pittore di stelle (Volume 2)
53 Rosso Marco Antonio: Io sono aquila
Tuttavia, con successiva e-mail del 12/09/2025, la Commissione giudicante ha trasmesso un verbale in cui veniva attestato che:
- L’opera n. prog. 40, “Il viaggio di Aron e Anessa. Pellegrini di speranza” di Billardello Camilla, è risultata essere l’unico elaborato pervenuto per la sezione “Opere a Tema”, e pertanto non rientrante nella sezione “Opere Inedite” come inizialmente indicato;
- Si rende quindi necessario integrare la sezione “Opere Inedite” con un quinto finalista corretto, in sostituzione dell’opera erroneamente inserita.
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