Personaggi
Marco Mengoni negli Stadi 2025 è già sold out anche Sicilia. Ecco dove
MARCO MENGONI_Sold out anche le date di Napoli (26 giugno) e Messina (24 luglio) che raddoppia: 23 luglio allo Stadio San Filippo_Per il tour MARCO NEGLI STADI 2025 già venduti oltre 400 mila biglietti_Annunciata anche la data zero allo Stadio Comunale G. Teghil di Lignano Sabbiadoro il 21 giugno
Sold out anche le date di Napoli (26 giugno)
e Messina (24 luglio) che raddoppia:
23 luglio allo Stadio San Filippo
Per il tour
MARCO NEGLI STADI 2025
già venduti oltre 400 mila biglietti
Annunciata anche la data zero
allo Stadio Comunale G. Teghil di Lignano Sabbiadoro
il 21 giugno
Il tour farà tappa a Roma (2 luglio), Bologna (5 e 6 luglio) Torino (9 luglio), Milano (13 e 14 luglio), Padova (17 luglio) e Bari (20 luglio)
Manca quasi ancora un anno a MARCO NEGLI STADI 2025 e al tutto esaurito e al raddoppio della data di Bologna già annunciati, si aggiungono i sold out della data di debutto a Napoli del 26 giugno e di quella finale a Messina del 24 luglio, quest’ultima raddoppia con un nuovo appuntamento il 23 luglio allo Stadio San Filippo.
Con questi ultimi sold out sono oltre 400 mila biglietti già venduti per il tour del cantautore in programma nell’estate del prossimo anno, una serie di undici concerti nei principali stadi italiani a cui oggi si aggiunge anche la data zero, in programma allo Stadio Comunale G. Teghil di Lignano Sabbiadoro il 21 giugno.
I biglietti per le nuove date saranno disponibili dalle ore 12:00 di lunedì 5 agosto, su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it, www.vivaticket.com.
MARCO NEGLI STADI 2025 arriva a due anni dal tour tutto esaurito del 2023 con il gran finale al Circo Massimo e segnerà un nuovo capitolo dell’esperienza musicale del cantautore, a partire dal raccontodi 15 anni di carriera ricchi di riconoscimenti, vittorie, grandi platee ed empatia con il pubblico italiano ed europeo nei quali Marco ha collezionato 83 dischi di platino, 2.6 miliardi di streaming audio/video, 8 album in studio e 10 tour live.
Il tour, prodotto e organizzato da Live Nation, partirà il 21 giugno con la data zero a Lignano Sabbiadoro (Stadio Comunale G. Teghil), farà tappa il 26 giugno a Napoli (Stadio Diego Armando Maradona – SOLD OUT), per poi proseguire il 2 luglio a Roma (Stadio Olimpico), il 5 e il 6 luglio a Bologna (Stadio dall’Ara – il 5 luglio SOLD OUT) e il 9 luglio a Torino (Stadio Olimpico). Arriverà il 13 e il 14 luglio a Milano (Stadio San Siro), il 17 luglio a Padova (Stadio Euganeo), il 20 luglio a Bari (Stadio San Nicola) e, infine, si concluderà con due date, il 23 e 24 luglio a Messina (Stadio San Filippo – 24 luglio SOLD OUT).
Nel 2023 è arrivata la vittoria alla 73esima edizione del Festival di Sanremo (la seconda in carriera dopo quella del 2013) con Due Vite (280 milioni di streaming audio/video, 6 platini, oltre 120 milioni di visualizzazioni per il video ufficiale), aggiudicandosi anche la serata delle cover con una versione gospel di Let it be accompagnato dal Kingdom Choir e il premio Giancarlo Bigazzi, assegnato dall’orchestra alla miglior composizione musicale. Con Due Vite ha incantato poi nuovamente tutta Europa – dopo la sua prima volta nel 2013 – all’Eurovision conquistando il 4° posto e il premio per la miglior composizione. A maggio 2023 ha pubblicato Materia (Prisma), l’ultimo tassello della trilogia cinque volte platino MATERIA, un viaggio musicale iniziato a dicembre 2021 con Materia (Terra) e proseguito ad ottobre 2022 con Materia (Pelle) e nello stesso anno ha vinto il Nastro D’Argento per la miglior canzone originale con Caro amore lontanissimo (inedito di Sergio Endrigo). In autunno Mengoni è stato anche in tour nei grandi palazzetti europei, con sold out a Bruxelles, Francoforte e Parigi.
MARCO NEGLI STADI 2025
21 giugno 2025 – Lignano Sabbiadoro, Stadio Comunale G. Teghil // DATA ZERO
26 giugno 2025 – Napoli, Stadio Diego Armando Maradona // SOLD OUT
2 luglio 2025 – Roma, Stadio Olimpico
5 luglio 2025 – Bologna, Stadio Dall’Ara // SOLD OUT
6 luglio 2025 – Bologna, Stadio Dall’Ara
9 luglio 2025 – Torino, Stadio Olimpico
13 luglio 2025 – Milano, Stadio San Siro
14 luglio 2025 – Milano, Stadio San Siro
17 luglio 2025 – Padova, Stadio Euganeo
20 luglio 2025 – Bari, Stadio San Nicola
23 luglio 2025 – Messina, Stadio San Filippo // NUOVA DATA
24 luglio 2025 – Messina, Stadio San Filippo // SOLD OUT
Info e biglietti su www.livenation.it/marconeglistadi
Radio Italia è radio ufficiale di MARCO NEGLI STADI 2025
Cultura
Claudia Ferlita, custode della memoria: il palazzo di piazza Castello che racconta Santo Stefano Quisquina
A Santo Stefano Quisquina, in piazza Castello, sorge un palazzo ottocentesco che sembra aver fermato il tempo. Non è solo un edificio: è custode di una memoria profonda, della storia di una famiglia e dell’identità di un’intera comunità.
Oggi continua a vivere grazie a Claudia Ferlita, che ne ha raccolto il testimone con uno sguardo attento e sensibile, trasformando la conservazione in un atto nobile e civile.
Non esiste ancora una documentazione completa sulla sua costruzione, ma sulla chiave di volta del portale d’ingresso è scolpita la data 1872, probabilmente l’anno in cui Salvatore Puleo, imprenditore intraprendente e uomo “del fare”, lo edificò.
Non nobile, ma protagonista dello sviluppo locale, Puleo contribuì alla realizzazione della strada Corleonese-Agrigentina e della villa comunale, opere che ancora oggi segnano il volto della cittadina.
Il palazzo racconta la sua epoca attraverso dettagli unici: il lungo balcone in ferro battuto decorato con vasi di ceramica di Burgio, una rara targa assicurativa antincendio della compagnia Generali e interni straordinariamente conservati. La cucina in muratura con le maioliche bianche e blu e gli arredi originali restituiscono la sensazione di entrare in un tempo sospeso.
Ma il valore del palazzo va oltre l’architettura.
Custodisce lettere, fotografie e oggetti appartenuti a generazioni della famiglia Puleo, fino ad Angela Puleo in Palma e al professor Ugo Palma, che hanno saputo preservarne la storia e l’identità.
Entrare in queste stanze è come percorrere un ponte tra passato e presente: i mobili e gli oggetti sono rimasti esattamente dove erano stati lasciati, raccontando le vite e le abitudini di chi le ha vissute.
L’incontro di Claudia con il palazzo è stato un vero colpo di fulmine.
Varcando la soglia per la prima volta, percepì che la casa non era morta, nonostante anni di vuoto.
«Avevo la sensazione che la padrona di casa potesse apparire da un momento all’altro», racconta.
La vendita fu gestita da Costanza Palma, nipote di Ugo Palma, che aveva ereditato la dimora dalla madre Angela. Lontana da Santo Stefano e priva di legami con il territorio, decise di non trattenere la proprietà.
Tra tutti gli ambienti, la biblioteca emerge come cuore pulsante del palazzo.
L’odore dei libri antichi si mescola a quello dei mobili, restituendo l’immagine di una famiglia colta e curiosa, aperta al mondo.
Riordinare i volumi ha permesso a Claudia di comprendere meglio la storia di chi ha abitato la casa e di sentire il peso e l’onore di custodire un patrimonio culturale così ricco.
Il gesto di Claudia Ferlita va oltre la proprietà privata: è un atto esemplare di responsabilità culturale e civica, un modello per chiunque possa recuperare e valorizzare altri luoghi storici.
Conservarlo significa rispettare chi ci ha preceduto e permettere a chi verrà dopo di conoscere la propria storia.
Se il palazzo potesse parlare, racconterebbe una storia d’amore: l’amore coniugale per cui fu costruito da Salvatore Puleo per la giovane sposa napoletana, ma anche amore per l’arte, la cultura e la conoscenza.
Oggi lo stupore che suscita il palazzo, la sua autenticità intatta e la memoria custodita, sono destinati a essere condivisi, per permettere a tutta la comunità di attraversare il tempo senza perdere il senso profondo della propria storia.
Grazie alla sensibilità e alla generosità di Claudia, piazza Castello non è più solo uno spazio fisico: è memoria viva, esempio di cura, identità e amore per la cultura e la storia di Santo Stefano Quisquina.
Laura Liistro
Ambiente
Carmine Vitale confermato direttore f.f. dell’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria
Il nuovo incarico ha durata di sei mesi a far data dal 01.01.2026
Con deliberazione del Commissario Straordinario n. 25 del 15/12/2025 l’incarico temporaneo di direttore facente funzioni è stato confermato al geologo Carmine Vitale. Vitale ha infatti già ricoperto tale ruolo nel precedente semestre (1 luglio al 31 dicembre 2025). Il rinnovo al Dott. Geol. Vitale, già valutato idoneo dalla Commissione Esaminatrice di cui alla procedura di interpello n. 25 del 27/11/2024 a svolgere la funzione di direttore f.f., vede come motivazione l’accuratezza e la dedizione con la quale ha espletato le sue funzioni nel corso del secondo semestre 2025.
La scelta di continuità nell’esercizio delle funzioni trova fondamento nella necessità, nell’attuale fase dell’azione amministrativa dell’Ente, di assicurare l’ottimale finalizzazione dei delicati processi gestionali inerenti programmi/progetti/interventi da attivare, di recente sviluppo, in avanzato stato di attuazione e/o prossimi a scadenza di rendicontazione. Il direttore Vitale, durante i sei mesi di funzione, ha dato molta importanza alla coprogettazione con la Comunità locale insieme al supporto dei colleghi che si sono sempre mostrati disponibili e uniti. “Ringrazio il Commissario Straordinario Italo Cucci” ha dichiarato Carmine Vitale “per avermi concesso la proroga del mandato consentendomi di continuare la piacevole e costruttiva collaborazione al fine di concludere gli obiettivi più lunghi e complessi ancora in corso e di dare propulsione ad altre attività necessarie per la valorizzazione e la tutela del territorio”. “Desidero ringraziare anche Comune, Regione e tutte le associazioni locali, aziende e cittadini per avere avuto un ruolo attivo nella realizzazione di tante iniziative” conclude Vitale.
Il nuovo incarico ha durata di sei mesi a far data dal 01.01.2026, ed è eventualmente rinnovabile, fatta comunque salva la cessazione dell’incarico alla data dell’insediamento del Direttore nominato secondo le procedure della legge 394/91.
Cultura
Elena Pizzuto Antinoro: da Santo Stefano Quisquina alla scena internazionale della ricerca linguistica
Donna siciliana, studiosa di straordinaria competenza e voce autorevole della ricerca italiana, Elena Pizzuto Antinoro è considerata una delle figure più influenti negli studi contemporanei sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.
Psicologa, linguista e ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha contribuito in modo determinante al riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) come sistema linguistico pienamente strutturato, superando visioni riduttive che ne avevano a lungo limitato la comprensione. Il suo percorso accademico si è svolto tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove ha approfondito la Lingua dei Segni Americana (ASL) entrando in contatto con metodologie di ricerca all’avanguardia. Questa esperienza internazionale fu decisiva: rientrata in Italia, introdusse nuovi paradigmi analitici che avrebbero innovato radicalmente lo studio della LIS, collocando la ricerca italiana in un dialogo costante con quella mondiale. Caratteristica centrale del suo lavoro fu l’approccio interdisciplinare.
Elena operò a stretto contatto con persone sorde, analizzando i processi cognitivi, le strutture linguistiche e le dinamiche comunicative della lingua visivo-gestuale. Le sue pubblicazioni rappresentano oggi un riferimento fondamentale non solo in Italia, ma anche nel contesto internazionale degli studi sulle lingue dei segni. Tra le iniziative più rilevanti da lei guidate figura VISEL, progetto dedicato allo sviluppo di sistemi di scrittura per la lingua dei segni e alla definizione di strumenti didattici innovativi. Un contributo che ha ampliato le possibilità di ricerca e di accesso alla comunicazione visiva, rafforzando il ruolo dell’Italia nel panorama scientifico globale. Colleghi e collaboratori ricordano Elena Pizzuto Antinoro come una professionista rigorosa, dotata di una forte integrità etica e di una visione capace di anticipare nuove prospettive. Il silenzioso applauso con cui la comunità sorda l’ha salutata ne sottolinea il profondo impatto umano e scientifico.
Oggi, Elena Pizzuto Antinoro è riconosciuta come una figura chiave della linguistica internazionale e un esempio di eccellenza femminile nel mondo accademico. Siciliana, figlia di Santo Stefano Quisquina, ha portato la sua terra d’origine nei principali centri di ricerca del mondo, lasciando un’eredità destinata a influenzare a lungo gli studi sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.
Laura Liistro
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