Personaggi
Marcella Bella, 7 giugno primo vinile picture disc “Tacchi a spillo” in edizione numerata

MARCELLA BELLA
VENERDÌ 7 GIUGNO ESCE IL PRIMO VINILE PICTURE DISC DELL’ARTISTA
“TACCHI A SPILLO (PRIDE LIMITED EP)”
IN EDIZIONE NUMERATA E LIMITATA COLOR ARCOBALENO
È ATTIVO IL PREORDER
https://marcellabella.lnk.to/TacchiASpilloPridePR
Venerdì 7 giugno, in occasione del mese del Pride, esce “TACCHI A SPILLO (PRIDE LIMITED EP)”, il PRIMO vinile picture disc di MARCELLA BELLA! È attivo il preorder: https://marcellabella.lnk.to/TacchiASpilloPridePR.
L’EP, in edizione numerata e limitata colore arcobaleno, contiene i singoli “Tacchi a Spillo”, la versione radio edit di “Chi Siamo Davvero” e “L’Etna”, estratti dall’ultimo album di inediti “Etnea”, e la versione inedita del lead single “Tacchi a Spillo (Morris Corti Remix)”. Sia “Chi Siamo Davvero (Radio Edit)” sia “Tacchi a spillo (Morris Corti Remix)” escono per la prima volta in fisico in questo vinile da collezione!
I brani presenti in questo EP sono stati scelti perché trasmettono ciascuno un messaggio potente: da “Tacchi a Spillo”, che narra la forza e la determinazione necessarie per affrontare le sfide e rialzarsi dopo ogni caduta, a “Chi Siamo Davvero”, che promuove l’accettazione di sé e la lotta contro i pregiudizi, fino al nuovo singolo “L’Etna”, che incoraggia a raccontarsi senza filtri, mostrando la propria vera essenza.
Questa la tracklist di “TACCHI A SPILLO (PRIDE LIMITED EP)”:
LATO A
1. Tacchi a spillo
2. Tacchi a spillo (Morris Corti Remix)
LATO B
1. Chi siamo davvero (Radio Edit)
2. L’Etna
I singoli “Tacchi a Spillo”, “Chi Siamo Davvero” e “L’Etna” sono contenuti nel nuovo album “Etnea” (https://marcellabella.lnk.to/EtneaPR), disponibile in digitale, in vinile nero 180 g in edizione numerata e limitata e cd maxi formato con booklet di 24 pagine e 4 foto esclusive.
Prodotto da Fausto Cogliati e composto da 10 brani, l’album cattura i contrasti che definiscono Marcella: da un lato vulcanica, con una forza che si esprime in brani energici ed esplosivi, dall’altro lavica, piena di passione e di sentimento. In questo disco, inoltre, l’artista esplora una nuova fase nella sua carriera, assumendo il ruolo di autrice per la prima volta.
Tra i brani del disco spicca “Mi rubi l’anima”, scritto a quattro mani insieme al fratello Rosario, in cui Marcella affronta con delicatezza e sensibilità il tema della violenza sulle donne. A impreziosire il brano la collaborazione con Loredana Bertè, amica e collega con cui Marcella condivide una profonda sensibilità sull’argomento, testimoniando così il loro legame affettivo e la loro connessione emotiva. “Etnea” include anche il brano “Un amore speciale”, il primo scritto da tutti e 4 i fratelli Bella (Marcella, Gianni, Rosario e Antonio), in cui Gianni ha fortemente voluto partecipare alla stesura della musica.
“Etnea” è il primo album di Marcella Bella a portare la firma con la nascente etichetta FFN Records del giovane imprenditore Federico Feyrsinger Nonato in collaborazione con Starpoint Corporation S.r.l. in licenza a BMG. Questo nuovo progetto dimostra la versatilità dell’artista nel tempo e la sua capacità di parlare a diverse generazioni, sottolineando che la sua musica continua a trasmettere emozioni che attraversano le barriere generazionali.
Marcella Bella ha iniziato la sua carriera musicale con piccoli concorsi in Sicilia e successivamente vincendo le selezioni regionali del Festival di Ariccia (poi squalificata in quanto tredicenne, sotto l’età richiesta da regolamento). Ha fatto il suo debutto al Festival di Sanremo nel 1972 con “Montagne verdi” ottenendo un notevole successo ed entrando nei cuori del pubblico. Nel corso degli anni, ha raggiunto il successo con brani come “Nessuno mai”, “Senza un briciolo di testa”, “Dopo la tempesta” e “Nell’aria”, quest’ultimo considerato un vero e proprio inno degli anni ’80 della musica italiana. Marcella fino ad oggi ha continuato a distinguersi come una delle artiste più influenti d’Italia, collaborando con importanti autori e cantanti e pubblicando oltre 300 canzoni con singoli di successo anche all’estero. Nel 2019, ha celebrato i suoi 50 anni di carriera con concerti con orchestra a Roma e Milano. L’artista è nel cast della serie-comedy “No Activity – Niente da segnalare” disponibile su Prime Video.
Cultura
Pantelleria – Chiusura Castello, ci scrive Cesar Requesens discendente del principe dell’isola: suggerimenti

Dalla ricostruzione storica, alle possibili soluzioni per riscattare l’antico e suggestivo maniero
La questione Castello di Pantelleria non va proprio giù a nessuno. La sua chiusura ha letteralmente scombussolato l’isola a partire dagli operatori culturali ai cittadini.
Ci ha scritto Cesar Requesens, pronipote del principe di Pantelleria
Gentile Marina, ho letto in merito al castello e ritengo che alcune informazioni siano degne di nota:
– La divisione tra amministrazioni ha una sua logica che risale all’epoca feudale. Fin dall’inizio (nel 1491, quando mio antenato Luis de Requesens y Cardona acquistò l’isola), il castello divenne proprietà del barone stesso, che doveva occuparsi della manutenzione dell’edificio e della guarnigione di soldati, e da lì esercitava il suo potere di impero misto.
Tuttavia, questa situazione non durò a lungo. A partire dal re successivo (da Ferdinando I d’Aragona si passò in Spagna all’imperatore Carlo V), gli attacchi dei pirati berberi resero necessario stabilire una guarnigione stabile di circa 100 uomini che dipendevano dal re. Questo fu il motivo per cui l’imperatore inviò una prima guarnigione che dipendeva sempre (come il castello) dallo “Stato” (la corona) e così rimase per sempre.
L’isola (il comune) apparteneva e dipendeva dal feudatario (i baroni Requesens poi principi), ma il castello e la sua guarnigione dipendevano dalla corona e poi dallo Stato che le succedette, che doveva occuparsi della manutenzione del castello e della sua guarnigione militare.
È molto importante sottolineare che da quelle prime guarnigioni di soldati nacquero nel tempo gran parte degli attuali lignaggi dell’isola (da qui tanti cognomi di origine spagnola come D’Aietti, Boccanera, Pineda, ecc…).
– Con il tempo, il castello stesso divenne una prigione, ma non smise di svolgere la sua funzione di “ripopolamento”, poiché molti dei detenuti finirono per mescolarsi con la popolazione locale e, una volta scontata la pena, si sposarono e rimasero sull’isola, creando nuove famiglie e casate.
– La disputa tra le amministrazioni ha un significato storico che deriva proprio da quell’epoca feudale (cosa molto siciliana, del resto, dove l’epoca feudale non è stata del tutto superata, con una separazione ancora esistente tra il locale e lo statale). In questo caso specifico sottolineo che queste dispute avvengono tra amministrazioni, che in fondo non sono altro che lo Stato che deve essere sempre al servizio degli amministrati, i cittadini panteschi.
È curioso quindi che con questo conflitto tra amministrazioni che si scaricano a vicenda la responsabilità della ristrutturazione dell’edificio, si evidenzia, ancora una volta, il problema storico dell’isola: l’incuria delle amministrazioni.
C’è qualcosa di importante in mezzo a questo conflitto. Il progetto milionario di ristrutturazione del porto (che è un’altra amministrazione, in questo caso il porto).
Ciò che è chiaro in questo caso è chi ci rimette: la vita culturale dell’isola e i suoi cittadini. Chi non rispetta gli accordi (le amministrazioni, incapaci di mettersi d’accordo) deve trovare la soluzione e restituire l’unico spazio culturale storico veramente importante e simbolico di tutta l’isola.
Un ultimo suggerimento, se può essere utile.
La fondazione Pantelleria è stata recuperata dal passato proprio per potenziare, con capitali privati convogliati attraverso il comune, il capitale necessario a valorizzare l’isola e attrarre un turismo di qualità (che necessita soprattutto di cultura).
Io stesso sto lavorando alla creazione della fondazione Requesens principe di Pantelleria proprio per valorizzare i valori storico-culturali di quelli che erano feudi del ramo siciliano della mia famiglia.
Questa via intermedia, con il sostegno delle istituzioni attraverso sovvenzioni, compresa ovviamente la fondazione Armani, potrebbe essere la via intermedia che sblocca la questione.
Cultura
Pantelleria, sarà M° Cossyro a realizzare il busto del Dr. Zurzolo. I dettagli

Avevamo annunciato la notizia lo scorso mese di marzo, relativamente ad un riconoscimento simbolico verso un grande personaggio nonchè professionista dell’isola come il Dr. Michele Zurzolo. Si tratterà di un busto in bronzo da realizzarsi a Piazza Perugia, in Tracino, sua contrada residenziale.
Con un grazioso gioco di omonimia, il M° MIchele Valenza, in arte Cossyro, ha manifestato al Comune di Pantelleria la propria disponibilità a creare l’opera.
Così nella determina di affidamento, appena resa pubblica: “la scelta dell’artista del Maestro Michele Cossyro, artista di fama internazionale, è motivata dalle sue conosciute qualità artistiche e dalle opere presenti a Pantelleria e nei
numerosi musei italiani e stranieri, in collezioni pubbliche e private, dalle quali emerge una
professionalità apprezzabile e che lo stesso ha già collaborato con l’Ente in passato,
ricevendo ampi consensi per la qualità artistica e simbolica dei suoi lavori e che pertanto si
ritiene che sia pienamente confacente per la realizzazione dell’opera richiesta da questa
Amministrazione;
CHE lo stesso Maestro Cossyro ha già manifestato disponibilità a realizzare un’opera
commemorativa per il Dott. Zurzolo, in piena sintonia con le finalità artistiche e celebrative
espresse dall’Amministrazione;
CHE l’opera sarà realizzata in bronzo, secondo tecniche scultoree tradizionali, con cura
nei dettagli e materiali durevoli, al fine di garantirne la conservazione nel tempo;”
l’importo del contratto, ad affidamento diretto, è pari ad €. 23.000,00 con esonero dell’IVA in quanto contribuente
forfettario;”
Una bella soddisfazione per il M° Cossyro per l’incarico professionale che lo vedrà alle prese con un lavoro atteso da tutti i panteschi per il prestigio e il legame verso il Dr. Zurzolo.
Noi auguriamo buon lavoro al generoso e stimato artista.
Ricordiamo, infatti, che Michele Valenza ha donato fino ad ora 66 delle sue 100 opere impegnate per Pantelleria, o meglio per i panteschi, in mostra permanente presso la Mediateca a San Leonardo.
Con questo spirito, chi meglio di lui poteva assumere un incarico delicato e arduo, anche perchè le aspettative dei nostri isolani saranno alte.
Personaggi
“Pantelleria” tutte le domeniche su Rai 1: nuova sigla di “Da noi… a ruota libera” di Pietro Gabriele

La canzone “Pantelleria” di Pietro Gabriele è stata scelta come sigla della trasmissione Da noi… a ruota libera, che andrà in onda tutte le domeniche, dal 21 settembre e fino a giugno, in preserale su Rai 1, subito dopo Domenica In. È un riconoscimento importante che porta il nome di Pantelleria e di un artista pantesco su scala nazionale.
Il programma e i suoi successi
Da noi… a ruota libera è un talk‑rotocalco della domenica pomeriggio su Rai 1, condotto da Francesca Fialdini, che racconta storie di vita vissuta, emozioni sincere, il racconto dell’ordinario e dello straordinario, in un mix di leggerezza e profondità.
Negli anni precedenti la sigla del programma ha vestito brani già celebri: nella prima edizione “Io ti aspetto” di Marco Mengoni; poi “Meraviglioso” dei Negramaro (versione reinterpretata) e, successivamente, “Supermodel” dei Måneskin.
Da noi… a ruota libera gode di ascolti molto solidi: nella stagione 2024‑2025 alcune puntate hanno superato i 2 milioni di spettatori e raggiunto picchi di oltre il 15‑16% di share. Questo significa che il brano “Pantelleria” verrà ascoltato quotidianamente (nel senso domenicale) da un pubblico che va dagli 1,4 ai 2,5 milioni, potenzialmente di più nelle puntate più seguite.
Con Pantelleria sulle frequenze Rai, l’isola di Pantelleria non sarà solo meta turistica, bellezza naturale: diventerà anche sentimento trasmesso ogni domenica nelle case degli italiani. Questa sigla permetterà all’isola – e al suo artista – di essere nella routine domenicale nazionale, di entrare nelle conversazioni, nei cuori, nelle scelte musicali di chi magari non l’ha mai visitata e per chi l’ha lasciata, sentire quel legame rinnovarsi ogni volta.
Per il pubblico di Da noi… a ruota libera, significa aprire le puntate con un brano che non è stato scelto a caso, ma scelto con cuore, con spontaneità – un segno forte di qualità, di varietà e di coraggio nel lasciare spazio a nuovi autori.
Per chi non avesse ancora ascoltato il brano è possibile farlo su tutte le piattaforme digitali. Sugui il link:
Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/track/7tZMTmBMLu11bsYzYjLp5f?si=ddbacef488ca4bf8
Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=mnSB1BcF51c&list=RDmnSB1BcF51c&start_radio=1
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