cronaca
Mai più pellicce. L’Italia chiude tutti gli allevamenti
È ufficiale. Finalmente anche l’Italia, uno dei pochi Paesi dell’Unione europea che ancora lo consente, dice stop all’allevamento e all’uccisione di animali per ricavarne pellicce. Una pratica crudele e anacronistica. Rischiosa anche per la salute dell’uomo.
L’emendamento, a prima firma della presidente del Gruppo Misto del Senato Loredana De Petris, è stato approvato dalla Commissione Bilancio del Senato alle 3 e 40 del mattino del 21 dicembre.
Dal primo gennaio 2022 scatta il divieto.
Cosa dice il testo. Il testo (in particolare l’articolo 1, commi da 980 a 984 del disegno di legge di bilancio 2022) è una versione un po’ modificata dell’originale proposto dall’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali. In sintesi, esso prevede la definitiva chiusura, dal primo gennaio 2022, di tutti gli allevamenti di animali da pelliccia e il divieto assoluto di portare avanti questo tipo di attività nel nostro Paese. Divieto quindi di allevamento, riproduzione in cattività e uccisione di tantissimi animali. Si tratta soprattutto di visoni, ma anche volpi, cani-procione, cincillà e qualsiasi altra specie che possa essere usata per farne pellicce.
Entro il 30 giugno 2022 dovranno essere smantellati tutti gli allevamenti ancora attivi in Italia, confermando lo stop alla riproduzione già scattata a gennaio scorso. La temporanea sospensione (sino al 31 dicembre 2021) era stata possibile grazie all’emanazione di due ordinanze del Ministro della Salute Roberto Speranza a seguito del presunto scoppio di focolai di Covid in due allevamenti italiani.
Entro il 31 gennaio 2022 sarà anche emanato un nuovo Decreto del Ministero della Transizione Ecologica, del Ministero dell’Agricoltura e del Ministero della Salute, per regolare cessione, sterilizzazione e detenzione dei visoni (in totale 7039 esemplari). Essi verranno trasferiti in strutture gestite direttamente (o in collaborazione) con associazioni animaliste.
Le attività chiuse e smantellate verranno indennizzate con fondi dello Stato fino a un massimo di 3 milioni di euro. Verranno poi messi a disposizione ulteriori 3 milioni di euro per la loro riconversione in impianti agrivoltaici per la produzione di energia pulita, da assegnare entro il 31 gennaio 2022.
I numeri in Italia. Nel nostro territorio sono attualmente attivi dieci allevamenti di visoni distribuiti nelle province di Brescia, Cremona, Forlì-Cesena, Ravenna e L’Aquila. Cinque di questi sono già oggi senza animali. Gli addetti sono complessivamente 14. In tali allevamenti venivano uccisi, fino all’anno scorso, 60mila visoni l’anno.
La loro operatività era già stata sospesa fino alla fine di quest’anno a causa dell’emergenza Covid. Il provvedimento, firmato del Ministro Speranza, ha evitato la nascita di ulteriori 40mila visoni altrimenti destinati a diventare pellicce, riducendo anche significativamente il rischio di formazione di nuovi focolai. Ma è stato lo stesso ministro a firmare l’ordinanza di abbattimento di tutti gli animali presenti nell’allevamento di Capralba (Cremona), il più grande d’Italia con i suoi 28mila animali, dove nel novembre 2020 sembra fosse “scoppiato” un focolaio di SARS-CoV-2. Focolaio non confermato. Questo ha condotto alla mattanza di tutti gli animali presenti. Uccisi in camere a gas, successivamente gettati con la pala di un trattore in un enorme cassonetto e infine inceneriti.
L’emendamento appena approvato rappresenta una vittoria storica. Una vittoria frutto dell’instancabile lavoro portato avanti dalle associazioni animaliste, con la Lav in prima linea, in collaborazione con soggetti istituzionali e decine di migliaia di persone che hanno sostenuto la battaglia e firmato le numerose petizioni.
(Credit immagine: Lav.it)
Giuliana Raffaelli
cronaca
Autobus prende fuoco in autostrada. L’intervento dei Vigili del Fuoco
Questo pomeriggio, un incendio è divampato in un autobus che si trovava a in corsa sulla A 29.
Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco di Trapani, che ha domato le fiamme con le due autobotti accorse.
Sono in corso aggiornamenti per risalire alla causa che ha cagionato le fiamme.
Il mezzo, fortunatamente, era privo di passeggeri e l’autista ne è uscito incolume.
Politica
Pantelleria, Angelo Casano capogruppo consiliare. Gli auguri di La Francesca
Auguro buon lavoro all’amico Angelo Casano che da ieri ricopre il ruolo di capogruppo consiliare dell’opposizione. So bene cosa vuol dire ricoprire tale incarico, ruolo che va affrontato con serietà, predisposizione al confronto e con la giusta dose di autorevolezza.
Ad Angela Siragusa un doveroso e sentito ringraziamento per il lavoro svolto con spirito di abnegazione e profondo impegno.
Anche all’amica Mariangela Silvia auguro buon lavoro per il nuovo incarico di vice capogruppo consiliare sicuro che saprà affrontare le sfide future con la giusta determinazione per farsi carico delle legittime istanze dei nostri concittadini
Il gruppo consiliare di opposizione LeAli per Pantelleria ha dimostrato di sapersi rinnovare in un contesto politico che troppo spesso mira a conservare ruoli e incarichi non lasciando spazio al rinnovamento e a una politica che deve guardare ai giovani e al futuro della nostra comunità.
Giuseppe La Francesca
Segretario Partito Democratico Pantelleria
Economia
Il Sindaco di Pantelleria sul Bonus ZES Unica per il Mezzogiorno. Misure anche per giovani e donne
Bonus contributivo ZES Unica per il Mezzogiorno
In relazione alle recenti disposizioni nazionali in materia di politiche di coesione, adottate con
decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia
e delle Finanze, il Sindaco informa la cittadinanza sulle misure di esonero contributivo previste per i
territori del Mezzogiorno, applicabili anche alla Regione Siciliana e al Comune di Pantelleria.
Il Sindaco comunica che il decreto disciplina l’applicazione del Bonus contributivo ZES Unica,
definendo le regole generali di accesso e affidando all’INPS la gestione e i controlli
sull’agevolazione.
L’accesso al beneficio è consentito solo nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa
vigente e delle procedure indicate dai provvedimenti ministeriali.
I datori di lavoro sono tenuti a presentare le comunicazioni richieste e a garantire la regolarità dei rapporti di lavoro. Si chiarisce che l’assunzione di familiari non è vietata; tali rapporti possono tuttavia essere sottoposti a verifica da parte degli enti competenti per accertare l’effettiva esistenza di un rapporto di lavoro subordinato. Nell’ambito delle politiche per il lavoro, il decreto prevede misure di sostegno all’occupazione rivolte a giovani, donne e altre categorie in condizioni di maggiore difficoltà, nonché agevolazioni specifiche per le imprese di minori dimensioni operanti nella ZES unica del Mezzogiorno.
Il provvedimento comprende inoltre interventi in altri settori di interesse generale, tra cui istruzione, formazione, rigenerazione urbana, cultura e sicurezza. Per ulteriori informazioni e per consultare il testo ufficiale del provvedimento, è possibile fare riferimento al sito del Governo: https://www.programmagoverno.gov.it/it/notizie/ulteriori-disposizioni-urgenti-in-materia-di- politiche-di-coesione-in-gu-il-decreto-legge/
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