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Cultura

L’impronta di mille persone, omaggio allo Sbarco, nella nuova opera all’aeroporto di Trapani Birgi

Redazione

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Realizzata dall’artista e architetto mazarese Gerry Bianco insieme ai mille partecipanti ad una manifestazione a Mazara del Vallo
È stata svelata nella zona Imbarchi dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi, davanti al gate numero 9, la tela “II tocco dei Mille”, realizzata e donata dall’artista e architetto mazarese, Gerry Bianco. Presenti all’avvenimento, oltre all’artista il presidente di Airgest, Salvatore Ombra e Francesco Foggia dell’Associazione di volontariato Unac che ha realizzato, a Mazara del Vallo, sul lungomare Mazzini, la Festa del Pane e della Pasta, Spring Edition 2024, in occasione della quale mille commensali hanno lasciato, letteralmente, la propria impronta in una fascia attorno all’opera, grande tre metri per due. Anche il presidente Ombra ha apposto nel retro della tela la sua firma, insieme a quella di Bianco e degli altri mille partecipanti.

Il senso dell’opera dell’artista Gerry Bianco

“Un’iniziativa culturale e artistica – ha sottolineato Gerry Bianco – per evidenziare come l’arte sia momento aggregativo e di condivisione. Abbiamo vissuto un’emozione collettiva nella quale mille persone si sono sentite protagoniste e partecipi nella realizzazione di un quadro, imprimendo la loro identità. È nostra intenzione donarlo all’aeroporto di Trapani Birgi per condividere il valore culturale, umano e demografico della stessa. Perché, è un luogo dove passa tanta gente, con diverse storie ed emozioni e – ha concluso –, come nell’impresa garibaldina, vogliamo partire alla conquista della vita”.

Il commento del presidente di Airgest, Salvatore Ombra

“Ringrazio il maestro Gerry Bianco – ha commentato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – di aver voluto proporre all’aeroporto di Trapani Birgi, un’opera che vuole omaggiare lo storico sbarco dei Mille del 1860, a Marsala, con la raccolta di questo simbolico numero di impronte e firme. L’aeroporto, oggi, nel terzo millennio, esplica proprio il ruolo di fare transitare, incontrare e ritrovare le persone. Non per niente l’abbiamo voluta posizionare davanti ad un gate, che è una porta di partenza dal nostro territorio verso il mondo”.

Sociale

Pantelleria, successo per lo spettacolo “Figlio non sei più giglio” con Daniela Poggi e Mariella Nava

Redazione

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“Figlio non sei più giglio” uno spettacolo che induce ad una riflessione da un altro punto di vista

Ieri sera, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – al Cineteatro San Gaetano di Scauri è andato in scena “Figlio non sei più giglio”, scritto da Stefania Porrino e interpretato da Mariella Nava e Daniela Poggi.
La serata è stata aperta dall’Assessore Benedetta Culoma, che nelle sue deleghe segue anche le Pari Opportunità. Nel suo intervento ha ricordato che la violenza sulle donne non riguarda soltanto i casi più eclatanti, ma anche ciò che accade nel quotidiano, nelle relazioni familiari e nei legami più vicini. Ha richiamato l’importanza di riconoscere i segnali e di non abituarsi a forme di controllo, dipendenza o sopraffazione che, purtroppo, spesso vengono normalizzate.


L’Assessore ha sottolineato che questo spettacolo invita a osservare con maggiore attenzione ciò che accade intorno a noi, a non voltarsi dall’altra parte e a domandarsi quale ruolo ciascuno possa avere nel prevenire la violenza, sostenendo chi vive situazioni di difficoltà e rafforzando una cultura del rispetto.
Lo spettacolo ha approfondito proprio queste dinamiche: il peso dei legami, le fragilità, le radici di comportamenti che possono trasformarsi in abuso e il percorso di chi trova la forza di rompere il silenzio.
Un racconto che parla di sofferenza e fragilità.
Un racconto che mette al centro anche il riscatto e la consapevolezza, necessari per provare a interrompere cicli che spesso sembrano senza fine.

Lo spettacolo ha offerto inoltre un punto di vista raro e complesso: quello delle madri degli uomini che commettono femminicidi. Donne che si interrogano su ciò che non hanno visto, su cosa avrebbero potuto fare, su quali segnali, oggi così evidenti, allora erano stati ignorati o minimizzati.
L’attrice ha interpretato questo ruolo con grande intensità, dando voce a una madre che si strugge e ripercorre i meandri della propria memoria alla ricerca di quei momenti in cui avrebbe potuto intuire l’indole violenta del figlio. Le volte in cui si è detta “è solo un ragazzo”, le risposte date per sminuire, i dubbi soffocati, le domande che tornano con forza: se solo avessi… se solo non avessi lasciato…

La componente musicale ha accompagnato la scena in modo delicato, sostenendo un’interpretazione che ha saputo creare un silenzio attento in sala. Un monologo intenso, capace di tenere il pubblico sospeso e di spingere alla riflessione anche dopo la conclusione dello spettacolo.

Il pubblico ha seguito con grande partecipazione. Al termine, Don Salvatore, il Vicesindaco Adele Pineda e l’Assessore Culoma si sono intrattenuti insieme alle artiste per un breve confronto, evidenziando quanto sia fondamentale continuare a sensibilizzare soprattutto i più giovani. Famiglia e scuola svolgono un ruolo importante, ma non sempre bastano: servono strumenti aggiuntivi, momenti di ascolto e linguaggi capaci di raggiungere davvero le nuove generazioni. In questo senso, il teatro può offrire un contributo decisivo.
Un ringraziamento va alle artiste, alla produzione e a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa.

La lotta contro la violenza sulle donne riguarda l’intera comunità e ogni occasione di riflessione condivisa è un passo in avanti verso un cambiamento reale.

Foto a cura di Clara Garsia
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Cultura

Pantelleria – Ripristino campanile, Comunità di Tracino-Khamma ringraziano amministrazione e Cons. Maddalena

Direttore

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La comunità di Khamma – Tracino ringrazia il sindaco Fabrizio D’Ancona e l’amministrazione tutta per il ripristino del campanile della Chiesa Madonna della Pace.
L’ apparecchio delle vecchie campane era stato installato nel 2006/2007 ,con le offerte fatte da diverse famiglie locali. Da qualche anno il dispositivo che governa il tutto si era danneggiato e purtroppo non è stato possibile ripararlo.

In tutto questo il Consigliere Comunale Giuseppe Maddalena si è fatto portavoce di un gruppo di parrocchiani, che ha fortemente voluto che le campane tornassero a suonare dopo qualche anno di silenzio.
Grazie a quest’ultimo e a questa amministrazione, la contrada può svegliarsi e scandire le ore del giorno con il tocco delle campane.

Gli abitanti di Khamma- Tracino

Foto a cura di Simone Raffaele

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Cultura

Pantelleria, tornano a suonare le campane della chiesa di Tracino

Redazione

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La Chiesa Madonna della Pace torna a far sentire la sua voce

Un sentito ringraziamento al Sindaco.

Grazie al supporto dell’amministrazione e con la collaborazione dei consiglieri comunali finalmente le campane della Chiesa Santa Maria della Pace tornano a risuonare, riportando nel nostro paese un simbolo di tradizione, fede e unione. 
Era molto tempo che la felice contrada di Tracino non sentiva scadenzata la propria vita dall’armonico suono del campanile.

Le campane non sono soltanto un suono: sono un richiamo alle nostre radici, un segno di vita e di comunità che continua a crescere e a guardare al futuro con fiducia. Il ripristino del loro funzionamento coincide con il magico periodo natalizio, sapendolo rendere più suggestivo.

Grazie di cuore a chi ha reso possibile tutto questo.
Invitiamo tutti a condividere la notizia e a partecipare ai prossimi momenti comunitari nella nostra amata chiesa di Tracino

Jean Rizzo
Segretario comunale Forza Italia

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