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Leonardo La Piana è il nuovo segretario generale della Cisl Sicilia

Redazione

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Eletti in segreteria Vera Carasi ed Emanuele Gallo. All’elezione avvenuta oggi all’Nh Hotel di Palermo, presenti il segretario generale Cisl, Luigi Sbarra e la segretaria generale aggiunta Daniela Fumarola. Sbarra: “La crescita del Mezzogiorno è interesse nazionale”

 

Palermo, 27 settembre 2024 – Leonardo La Piana è il nuovo segretario generale della Cisl Sicilia. A eleggerlo è stato il consiglio generale della Confederazione nell’isola, riunitosi oggi all’Nh Hotel di Palermo, alla presenza del segretario generale della Cisl nazionale, Luigi Sbarra e della segretaria generale aggiunta, Daniela Fumarola. Il mandato del segretario generale uscente, Sebastiano Cappuccio, si è concluso per sopraggiunti limiti d’età. Vera Carasi ed Emanuele Gallo sono stati eletti segretari regionali.

La Piana, 53 anni, sposato, padre di due figli, dipendente di Enel Servizio Elettrico, ha alle spalle un’articolata carriera all’interno della Cisl, contrassegnata da una lunga militanza sindacale che lo ha portato a ricoprire cariche quali quella di segretario nazionale della Flaei Cisl e di recente quella di segretario generale della Cisl Palermo Trapani.

Il ruolo sociale del sindacato, la centralità del territorio e l’azione sinergica fra tutte le forze protagoniste del tessuto economico, produttivo e culturale della Sicilia sono fra le parole chiave del neo eletto leader della Cisl regionale.

“I dati statistici fotografano una realtà complessa ma con ancora ampi margini di ripartenza, in cui il sindacato riveste un ruolo sempre più importante sia come rappresentante dei lavoratori, sia come riferimento per i cittadini, per l’erogazione dei servizi da un lato e dall’altro come portatore di istanze collettive” afferma La Piana che rimarca: “la Cisl, da grande sindacato qual è, si muove attraverso l’esperienza, la competenza e il patrimonio di idee, valori e proposte di ogni singolo iscritto, delegato e dirigente sindacale. La ramificazione territoriale è il nostro valore aggiunto, tramite il quale riusciamo a esprimere al meglio la nostra capacità di rappresentanza e di partecipazione”.

Per il nuovo segretario generale della Cisl nell’isola “La Sicilia è caratterizzata da realtà differenti fra loro, ognuna con la propria peculiarità, che va valorizzata e sostenuta. Per farlo, occorre che si dia grande centralità al territorio – aggiunge La Piana- e che tutti gli attori sociali, economico- produttivi e istituzionali, lavorino in sinergia e con grande spirito di collaborazione. Il futuro è già arrivato, come testimoniano le imminenti scadenze, relative all’utilizzo risorse del Pnrr e dei fondi Ue. Risorse che rappresentano una fondamentale opportunità di svolta per lo sviluppo della Sicilia e come tali, hanno bisogno di una visione d’insieme”.

“La crescita del Mezzogiorno è interesse nazionale. Ci sono segnali, da questo punto di vista, importanti e incoraggianti. Come ha osservato pochi giorni fa il governatore di Bankitalia Panetta, la peculiarità della ripresa post-covid è che stavolta il Mezzogiorno non è rimasto indietro”. Lo ha detto oggi a Palermo il leader della Cisl Luigi Sbarra concludendo il consiglio generale della Cisl Sicilia che ha rinnovato il gruppo dirigente. “Sia pure in un quadro economico che parla ancora di un forte divario rispetto al Nord soprattutto in termini di trasporti e servizi- ha aggiunto Sbarra- la risalita del Sud è certificata dai dati sul Pil, sul livello degli investimenti pubblici e privati, sull’export e sull’aumento dell’occupazione stabile. C’è da consolidare questa ripresa con una governance partecipata dalle Parti sociali anche a livello regionale, per condividere gli obiettivi, accelerare e monitorare la qualità della spesa, vincolare le risorse del Pnrr all’aumento dell’occupazione produttiva e all’applicazione dei contratti leader, arginare le infiltrazioni mafiose e garantire la legalità.

È solo facendo tutto questo che si potrà aggredire il divario infrastrutturale, occupazionale e sul piano dei servizi che il Mezzogiorno ha con il resto del Paese e con l’Europa”, ha sottolineato il sindacalista che in apertura di intervento ha ringraziato il segretario generale uscente della Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio “per l’impegno e  l’energia profusa, il paziente e instancabile lavoro di relazioni e di concertazione svolto in questi anni in un territorio complesso come la Sicilia, con problematiche profonde e specifiche legate a criticità geografiche e infrastrutturali, derivate dalla condizione di insularità, zavorre economiche, sofferenze sociali e ambientali. Grazie per aver saputo dare forza, credibilità, buona rappresentanza a una struttura prestigiosa, con una grande storia come la Cisl Siciliana”.  Sbarra ha poi augurato “buon lavoro a Leonardo  La Piana  eletto nuovo segretario generale  della Cisl Sicilia. “Grazie alle sue qualità,alla sua competenza, alla sua umiltà, sono certo che Leonardo e la nuova segreteria regionale dara’ continuità ed ulteriore forza innovativa al ruolo centrale, responsable e riformista che ha sempre avuto la Cisl Siciliana, una regione in cui ci sono diversi nodi da sciogliere, ma tante potenzialità da liberare. Lavoro, transizione ambientale e digitale, sanità e servizi sociali, istruzione e opportunità per i giovani, infrastrutture, aree interne: le sfide sono grandi e decisive, bisogna affrontarle insieme  per vincerle”, ha concluso.

Sociale

“Progetto “Adenzi@ & Accur@ . Comunità in crescita a Pantelleria”. Casano ringrazia l’ASP Trapani

Direttore

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Un progetto contro le dipendenze dei giovani di Pantelleria

L’ASP di Trapani compie un importante investimento per i giovani isolani
Si parla di 530mila euro per il progetto “Adenzi@ & Accur@ – Comunità in crescita a Pantelleria”, con interventi sociosanitari ed educativi per l’età evolutiva.

Quali potrebbero essere le dipendenze e loro conseguenze in età giovanile? Le stime a livello nazionale: 

  • L’alcol. L’alcol assume il ruolo di facilitatore poichè i suoi effetti, in apparenza, possono aiutare il ragazzo a superare ansie e paure. Allo stesso tempo, però, un’assunzione reiterata nel tempo può originare segni evidenti di malessere psico-fisico e comportamenti pericolosi. Recenti studi parlano di uso di alcol  frequente gia’ tra gli 11 e i 15 anni di eta’, nonostante i divieti di legge. Solo a partire dai 16 anni l’organismo avrà maturato gli enzimi capaci di metabolizzarlo.
  • Il fumo. Il fumo attecchisce già in in adolescenza, perchè visto come un facilitatore dell’ingresso nella società, quando viene abbandonato il ruolo del bambino.
  • La cannabis. Secondo i dati  la cannabis è la sostanza stupefacente più consumata al mondo. in media soggetti di età compresa tra i 15 e i 34 anni. Questa sostanza va a coinvolgere immediatamente il  sistema cardio-respiratorio e il suo principio attivo  agisce su diverse zone del cervello, causando, tra gli altri, effetti negativi su memoria e apprendimento.
  • Giochi online. Si tratta di dipendenze senza sostanze e rientrano in quella più ampia da internet. Questi portano alla perdita del senso di realtà, sintomi dissociativi, ma anche obesità.
  • Giochi d’azzardo. I dati su questa dipendenza sono allarmanti e riguardano ragazzi tra i 10 e i 17 anni.

Scopo del progetto
Il progetto parte dalle dipendenze e dalla loro prevenzione, con particolare attenzione al mondo della scuola, già dalla primaria e secondaria.  Con “Adenzi@ & Accur@ – Comunità in crescita a Pantelleria”, in base alla Legge della Regione Siciliana 7 ottobre 2024, n. 26, si creerà un “Sistema integrato e diffuso di prevenzione, cura, riduzione del danno e inclusione sociale in materia di dipendenze“ che prevede, tra le finalità declinate all’art. 1, anche quella di “ … attivare e sostenere progetti di prevenzione e informazione in vari contesti, in primis nei setting scolastici, che prevedano la compartecipazione delle istituzioni coinvolte, secondo metodologie scientifiche avanzate, accreditate e di comprovata efficacia nonché promuovere l’attivazione delle antenne scolastiche e territoriali…”

L’investimento
Il fondo, spalmato su un piano triennale  è stato approvato con la delibera n. 1699 dello scorso 10 dicembre 2025, del C. S. Sabrina Pulvirenti e sarà così ripartito:


 

Le prime reazioni alla notizia

Le prime reazioni della politica locale partono da Angelo Casano, Consigliere Comunale nonchè medico di famiglia:

“Una bellissima notizia, uscita sull’albo pretorio dell’ Azienda Sanitaria Provinciale Trapani è stata pubblicata la delibera che da l’avvio ad un importante progetto per Pantelleria per i prossimi tre anni, impegnando importanti risorse.

“Progetto “Adenzi@ & Accur@ . Comunità in crescita a Pantelleria”. Sistema integrato e diffuso di interventi sociosanitari ed educativi per i soggetti in età evolutiva e giovanile, che vedrà un equipe di psicologi, educatori, assistente sociale impegnati sull’isola per e con i nostri giovani in una fase di vita sicuramente bellissima ma al contempo delicata e complessa come è l’adolescenza.

Un progetto importante che rafforza l’assistenza socio sanitaria sull’isola. Da medico di famiglia dell’isola e da consigliere comunale non posso che ringraziare il commissario dott.ssa Pulvirenti per l’impegno e la sensibilità mostrata. Complimenti al gruppo di lavoro che ha ideato questo progetto, sperando parta al più presto.”

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Sociale

Pantelleria, al Giamporcaro raduno Rotary-Lions per progetto Raccolta Occhiali Usati

Direttore

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Sinergia tra Rotary e Lions di Pantelleria, mettendo in pratica i principi dei rispettivi motti. Solidarietà nell’amicizia in un “esempio virtuoso”

Ieri, 11 dicembre 2025, presso i sapienti locali del Centro Culturale Vito Giamporcaro, si è tenuto un incontro tra il Rotary Club e i Lions di Pantelleria. A fare gli onori di casa, la presidente dell’associazione culturale, Anna Rita Gabriele.

Un nutrito gruppo di persone appartenenti ai club ha fatto da testimone alla consegna di occhiali, come da progetto che Rosanna Lampasona, cerimoniere Lions. ha efficacemente spiegato, dopo aver riportato i saluti del Sindaco Fabrizio D’Ancona:

“Nello spirito di servizio che contraddistingue entrambi i club, è doveroso sottolineare quanto particolarmente importante è l’operato dei Lions di tutto il mondo nei confronti dei non vedenti. “Questa forma d’assistenza prese avvio nel lontano 1925 durante una convention internazionale svoltasi nell’Ohaio: la signora Helen Keller cieca e sorda fin dalla nascita  propose ai Lions di tutto il mondo di diventare cavalieri dei non vedenti nella crociata contro le tenebre. Da allora ad oggi i Lions di tutto il mondo si impegnano in  vari settori correlati alla vista al fine di prevenire la cecità.”

L’impegno dei Lions

“Il nostro impegno si manifesta attraverso una serie di attività iniziative mirate a supportare i non vedenti e gli ipovedenti, come lo screening e diagnosi dove organizziamo campagne di screening visivo, gratuiti naturalmente, collaborando con specialisti per identificare  precocemente malattie oculari, quindi nei bambini soprattutto.

“Per quanto riguarda Pantelleria, c’è l’altra manifestazione, il cane guida, molto importante, il libro parlato. Questo servizio è fondamentale  per garantire l’accesso alla cultura e all’istruzione…
“Ed infine, la raccolta degli occhiali usati. Gli occhiali naturalmente vengono raccolti, inviati al nostro centro ufficiale di raccolta per la pulizia, la selezione e soprattutto per la calibrazione. Successivamente, vengono donati a chi non può permettersi specie nelle aree svantaggiate del mondo che  da un po’ di anni sono anche in Italia. Un gesto semplice (2:29) che rende migliore la vita di un’altra persona permettendo ad un adulto di poter lavorare, ad un bambino di poter  frequentare la scuola in maniera  proficua.
Il motto è ‘A te non servono più, ma possono aiutare qualcuno’.”

Intervento Presidente Lions e il valore del volontariato
Di poi la parola è stata passata al Presidente Lions  Rosetta Maria Vitabile, che, dopo i ringraziamenti di rito:  “Stiamo dando valore  concreto a un gesto di servizio che unisce due realtà associative che condividono la stessa visione: essere utili, generare un impatto reale nella vita delle persone, restituire dignità a chi ne ha bisogno.
“Rotary Club per l’ottavo anno consegna una cesta di occhiali usati che grazie al programma Lions vengono preparati e destinati ad altri luoghi. 
Un paio di occhiali può sembrare un oggetto comune ma per chi vive in condizioni di fragilità rappresenta una risorsa fondamentale per lavorare, studiare e vivere meglio. Questa iniziativa dimostra che  quando le associazioni collaborano il risultato non è  mai la semplice somma degli sforzi ma la moltiplicazione del bene generato attraverso un’ azione condivisa, è un modello concreto di cooperazione.
“Quindi a nome del Lions Club Pantelleria desidero ringraziare il Rotary Club quindi la la presidente Enza Pavia…
“Manderemo questi occhiali, al centro per la raccolta che si trova a Chivasso, a Torino, ed esiste da ventidue anni. Qui ci sono dei contatori, e, ad oggi, questo centro ha ricevuto 400 milioni cinquecentunmila e trentaquattro occhiali; ne ha consegnati due milioni centomila e sessantadue e la gente che dedica il suo tempo, che dona il suo tempo…  Grazie anche a questo centro.”

Intervento Presidente Rotary e la proposta di compartecipazione

A questo punto è il momento dell’intervento del Presidente Club Pantelleria, Enza Pavia, che esordisce scandendo il motto del Rotary di quest’anno: “Uniti per far del bene… l’orgoglio dell’appartenenza a questa associazione come ai  Lions e il Rotary che sono animati fermamente da principi  di amicizia e di solidarietà. Sono sia a titolo personale ma anche come presidente, onorata del vostro rinnovato invito a condividere questo progetto che rappresenta il fiore all’occhiello del Lions e si avvicina al quello del Rotary Club contro la poliomielite, che con grande tenacia cerca di eradicare questa malattia  che colpisce principalmente i  bambini e che quasi ce l’ha fatta. Però è necessario continuare a fare i vaccini per non farla tornare. Per questo motivo mi piacerebbe, nelle more  del nostro motto “Uniti per fare del bene’,  una sorta di  compartecipazione da ripetersi  ogni anno a favore di questi  progetti; non a favore dei club,  proprio a favore di questi progetti che sono fiori all’occhiello dei club e dell’associazione. Esiste già la raccolta degli occhiali ma dei Lions e una  raccolta fondi per la polio plus: possiamo organizzare  sicuramente a partire da quest’anno  una serata che può essere di burraco piuttosto che  una tombola,  comunque finalizzata alla solidarietà, però  anche al piacere di stare insieme. Noi abusiamo molto delle parole di “pace” di “inclusione”, però se non ci includiamo noi  stessi come facciamo ad includere  il mondo a creare la pace nel mondo se non riusciamo a vederci. Diciamo che questi due progetti possono essere la scusa per poter  incontrarci,,,”

Seguendo il cerimoniale dei blasonati club, a questo punto si dà spazio a Giovanni Palermo, già socio Rotary Club di Pantelleria e assistente dell’emerito Governatore, Sergio Malizia.

L’intervento di Giovanni Palermo e il reperimento degli occhiali nella cooperazione
“A nome del governatore del distretto Rotary 2110 Sicilia-Malta, Sergio Malizia, desidero porgere un caloroso saluto al Presidente Rosetta Maria Vitabile del Lions Club Pantelleria e al Presidente Enzia Pavia e a tutti i presenti.
 

Giovanni Palermo nel confronto tra Lione e Rotary

“Si tratta di  due organizzazioni che condividono ideali di servizio e attenzione  alla comunità locale e mondiali. Così mi sono andato a cercare alcune cosette: i Lions sono nati Chicago il 7 giugno 1917  da Melvis Jones che voleva fare qualcosa per il territorio e il suo motto fu ‘Noi siamo al servizio’. Inoltre,  affermava Mabel Jones non potrai andare molto lontano finché non comincerai a fare qualcosa per qualcun altro. 
“La filosofia del Rotary Club internazionale è nata nel ventitré febbraio 1925 a Chicago da un imprenditore, Paul Harris,  che voleva donare dopo che aveva raggiunto la sua vita  sociale e economica di una  stabilità notevole.
“Perciò tutte e due nascono da Chicago; tutte e due sono club di service.
“Poi, quest’anno abbiamo l’opportunità di avere il presidente internazionale che è Francesco Arezzo di Ragusa. Noi altri abbiamo a livello mondiale chi comanda un milione e quattrocento mila soci rotariani: abbiamo a capo un siciliano, è il terzo italiano  ma è il primo siciliano.  

“Perciò tutti e due club sono nati per lo stesso motivo. Infatti per noi altri è servire al di sopra di ogni interesse personale.
“Ma torniamo agli occhiali usati”. Qui Giovanni Palermo ricostruisce con aneddoti simpatici il lavoro di reperimento di quella incredibile quantità di occhiali che ha portato dalla Sicilia, in due grandi borse stracolme. Ma poi ha fermato l’attenzione degli astanti su quattro uomini: Bonanno, Ruvolo, Galeazzo e Ottica Punto di Vista di Palermo, che senza batter ciglio hanno contribuito in maniera importante, immediata e spontanea al successo del progetto.

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Cronaca

Omicidio/Suicidio a Corleone: un monito per tutto il Paese

Laura Liistro

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Fragilità senza risposta: da Corleone un monito per tutto il Paese

La tragedia avvenuta a Corleone – dove Lucia Pecoraro, 78 anni, avrebbe ucciso la figlia disabile Giuseppina Milone, 47 anni, prima di togliersi la vita – non può essere liquidata come un drammatico fatto di cronaca. È il simbolo di un dolore più ampio e più profondo, che attraversa centinaia di famiglie italiane costrette ogni giorno a convivere con la disabilità, con la tossicodipendenza, con il disagio mentale e con una solitudine che diventa, essa stessa, una forma di malattia sociale.
A ritrovare i corpi sono stati i carabinieri e i sanitari del 118, intervenuti nella casa del centro storico.
Ma il segno più doloroso è rimasto su un foglio, poche righe scritte da Lucia prima del gesto estremo:

“Scusatemi, ma non ce la faccio più. Chiedo perdono a tutti.”

Una frase che non può e non deve essere interpretata come giustificazione, ma come indicatore di un livello di sofferenza che è sfuggito a tutti: istituzioni, comunità, servizi sociali, vicinato.
È la confessione di una donna che, rimasta vedova otto mesi fa, si era ritrovata sola a gestire una disabilità grave, giorno e notte, senza più sostegno emotivo, psicologico, relazionale.

La disperazione delle famiglie: un’emergenza ignorata

Quello di Lucia non è un caso isolato: in tutta Italia sono migliaia le famiglie schiacciate tra malattia mentale, dipendenze, disabilità, povertà materiale e solitudine.
Famiglie che vivono in silenzio tragedie quotidiane, sopraffatte da un peso che nessuno vede finché non diventa irreversibile.
Da Nord a Sud, accanto ai disabili gravi ci sono genitori anziani lasciati soli; accanto ai tossicodipendenti ci sono famiglie esauste che non riescono più a trovare un percorso di cura; accanto a chi soffre di disturbi psichiatrici ci sono caregiver non formati, non seguiti, non ascoltati.
Il dolore, quando non è condiviso da una rete reale, si trasforma in un vicolo cieco.

L’isolamento dei caregiver: un fallimento collettivo

La vicenda di Corleone evidenzia le crepe di un sistema che continua a scaricare sulle famiglie la quasi totalità dell’assistenza.
I caregiver – spesso anziani, spesso economicamente fragili – sono lasciati a gestire situazioni che richiederebbero un supporto professionale e continuo.
Chiedere aiuto significa affrontare burocrazia, attese interminabili, servizi insufficienti o distanti.

È qui che si vede il limite di un Paese che, pur parlando di inclusione, lascia intere famiglie soccombere nell’invisibilità.

Il bisogno urgente di una rete nazionale

Questa tragedia impone una riflessione che non può più essere rimandata.
Servono strumenti concreti, non promesse:
un numero unico nazionale, attivo 24 ore su 24, per offrire ascolto psicologico immediato e orientamento reale;
sportelli territoriali operativi, capaci di intercettare situazioni di rischio prima che degenerino;
programmi di sollievo per le famiglie, perché nessun caregiver può sopravvivere senza pause;
una presenza comunitaria più forte, capace di rompere l’isolamento emotivo che spesso alimenta disperazione e tragedie.
L’Italia deve riconoscere che la solitudine non è un problema individuale, ma un fenomeno sociale trasversale che attraversa disabilità, tossicodipendenza, disagio mentale e contesti familiari fragili.
Le parole di Lucia – “non ce la faccio più” – non sono solo l’addio di una donna distrutta; sono lo specchio di migliaia di altre voci che, oggi, non vengono ascoltate.
Finché continueremo a considerare queste tragedie come episodi isolati, il Paese non farà un passo avanti.
La fragilità non è un destino privato: è un’emergenza collettiva che richiede responsabilità politica, presenza istituzionale e una comunità capace di farsi carico, davvero, dei suoi membri più vulnerabili.
Solo così casi come quello di Corleone potranno tornare a essere l’eccezione, e non il sintomo di un dolore diffuso che scorre invisibile sotto la superficie della vita quotidiana.

Laura Liistro

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