Sociale
Le feste negli anni ’70

ERA IL TEMPO DEI PRIMI INNAMORAMENTI, QUANDO NOI RAGAZZI DEGLI ANNI ‘70 BALLAVAMO IN CASA
“E ballati e ballati fimmini schetti e maritati,
E si non ballati bonu non vi cantu e non vi sonu,
Si non ballati pulitu ci lu dicu a lu vostru zitu.
Sciù sciù sciù quanti fimmini chi ci su”
Sul filone iniziato tempo fa con il ricordo delle “vasche” in via Roma negli anni ’60 e 70, vorrei riprendere quel periodo della mia giovinezza quando durante le “feste” in casa si creava l’occasione adatta per “pittare”, cioè acchiappare la ragazza giusta. Intanto è importante ricordare come “festa” facesse rima con “compagnia”, cioè un gruppo di ragazzi e ragazze generalmente non impegnati, che stavano insieme per passare il tempo libero o andando al cinema (a Ragusa c’erano diversi cinema: Il Trionfale, La Licata, Il Marino, l’Ideal e L’arena (Aperta solo in estate), o facendo le famose “vasche”.
L’organizzazione della Festa
C’era sempre una festa da ballo organizzata per un compleanno che si teneva a casa di una compagna di
classe. Era un pretesto per fare accorrere altre coetanee, che non sempre erano autorizzate a recarsi in
casa di un compagno. Io, il mio 14° compleanno, lo riproposi ben tre volte, poiché mancava la materia
prima: le ragazze. E per tre volte la casa si riempì di maschi mentre di femmine ce ne erano solo due:
venute in coppia con altri ragazzi più grandi che approfittavano dell’occasione per fare un paio di balli ed
allontanarsi prima del tempo.
La festa in casa era il momento giusto per conoscere una ragazza, per
poterle strappare un ballo, per darle l’appuntamento il giorno dopo, davanti alla scuola. Era difficile in
quegli anni e la colpa era una mentalità troppo arcaica dei nostri genitori, usciti dalla guerra e ancora non
propensi ad accettare il cambiamento in atto nella società degli anni ‘60. Così come non erano propensi che
i figli potessero aspirare a ritagliarsi quella libertà che loro stessi non avevano conosciuto. Accadeva quindi
che la festeggiata invitasse a casa sua i compagni e le compagne di classe. Gli inviti venivano estesi anche a
quelli di altre classi o di altre scuole.
Per i più giovani, trovare una ragazza ancora senza il corteggiatore era un problema, ma man mano che i
mesi passavano, aumentavano le speranze da parte dei ragazzi di potersi prendere la rivincita quando
diventavano più grandi, in seconda o in terza Ragioneria. La nostra “anzianità” ci consentiva di esercitare
quel ruolo che prima ci veniva precluso: eravamo grandi o almeno sentivamo di esserlo, e ce ne
accorgevamo dal modo in cui ci guardavano le ragazze delle classi inferiori, per intenderci quelle di 14 o 15
anni.
Proprio nei loro confronti sfoggiavamo tutta la nostra esperienza senza preoccuparci di nascondere le
nostre simpatie o interessi perché ci sentivamo più sicuri.
Si passeggiava in Via Roma, sperando che prima o poi arrivasse il momento di fidanzarsi con quella che
avevamo già adocchiato.
Per arrivare al “dunque”, cioè al fidanzamento, quale migliore situazione di una “festa”? Normalmente
l’occasione era una festa di compleanno, ma potevano essere anche le feste per Carnevale (mascherate!),
oppure quelle organizzate per la conclusione dell’anno scolastico, o ancora quelle senza alcun motivo
particolare ma organizzate solo per “sentire musica”, scusa ufficiale che in realtà voleva dire “dateci una sala e toglietevi dalle scatole”.
Le feste migliori, con alta possibilità di partecipazione di “mine” (ragazze),
erano quelle in appartamenti che potevano disporre di una sala abbastanza grande da consentire balli,
nonché una serie di sedie lungo il perimetro per coloro che si sarebbero limitati a “fate tappezzeria”, cioè
non ballavano nemmeno per una scossa di terremoto. Durata media della festa: dalle 15 alle 20 circa.
Giorno preferito il sabato, ma anche la domenica andava bene. Nessuna attrezzatura particolarmente
sofisticata per emettere musica; il più delle volte c’era un giradischi di quelli che consentivano di poter
sentire dischi a 33 o a 45 o anche a 78 giri.
Talvolta chi non possedeva un bel giradischi con casse rimediava
con il famosissimo “mangiadischi” da spiaggia, cioè un attrezzo infernale, dall’acustica mostruosa, nel quale
si infilava il 45 giri (perché il 33 era troppo grosso) regolarmente dal lato sbagliato, cioè quello della
canzone che piaceva di meno. I 78 giri erano considerati roba da “matusa” (abbreviazione di
Matusalemme), e quindi se ne stavano sempre nelle custodie. Certi pezzi venivano suonati anche 3-4 volte
di seguito, e vi spiego perché. Intanto ricordiamoci che, nonostante l’impazzare di molte canzoni con ritmi
trascinanti, tipo twist, rock’ n roll o il famigerato “hullygully” (alligalli, in inglese maccheronico), quelle
maggiormente predilette erano i “lenti”, che venivano definiti “balli della mattonella”, volendo così
evidenziare il fatto che si stava ben attaccati l’uno all’altra e si sperava che la musica durasse per un tempo
infinito… Davvero perfetto per questo scopo, a partire dall’estate del 1969, era “Je t’aime, moi non plus”
cantata (anzi, sospirata) da Serge Gainsbourg e Jane Birkin.
Questo pezzo notissimo, osteggiato inutilmente
dalle varie censure, conteneva sostanzialmente i sospiri dei due amanti durante una bella “performance”
amorosa, con una musica di sottofondo dotata di un ritmo a dir poco invitante. Tuttavia, non era mai il
primo pezzo che si metteva sul giradischi. Si iniziava sempre con Peppino di Capri (A Saint Tropez, oppure
Speedy Gonzales) oppure un rock (Rockaround the clock) o altro, poi, se a gestire la musica c’era qualcuno
“attento”, si passava dopo un po’ ai lenti per culminare con “Je t’aime, moi non plus”. All’improvviso poteva
succedere che la mano malandrina di qualche mamma padrona di casa abbassava o spegneva del tutto la
luce, ed a quel punto chi aveva acchiappato quella giusta se la teneva stretta stretta sino a che non finiva di
suonare, almeno per la quarta volta, quel disco assassino. Fu proprio un disco appassionato, “Quanto
t’amo” cantato da Johnny Halliday, quello che fece da sottofondo al mio (maldestro ma chiaro) dichiararmi
verso una bella ragazza mora con lunghe trecce, proprio nell’autunno del 1978, durante una festa
organizzata per una mia licenza da militare. Io sì che ho fatto “l’autunno caldo”, altro che storie!!
All’improvviso si riaccendeva la luce, spesso perché la mamma che l’aveva abbassata era stata colta da
scrupoli, altre volte perché qualcuno di quelli o quelle che “non pittavano” si dichiarava
(comprensibilmente) stufo dell’atmosfera che si era creata e ricorreva alla torta, alle paste o alle bevande
per affogare i dispiaceri negli zuccheri. Non mancava mai, in ogni festa che si rispettasse, la persona “in
crisi”.
Poteva essere un ragazzo, che faceva così per suscitare l’istinto materno nelle ragazze e ottenere
quell’attenzione altrimenti negata, oppure una ragazza, magari “bruttarella” che non otteneva le sperate
occhiate e tanto meno un ballo lento nella penombra. Eppure, ci sarebbe stata la soluzione per entrambi,
perché c’erano brutti che potevano andare benissimo per quelle un po’ meno avvenenti e viceversa, ma la
natura umana gioca brutti scherzi, manco a dirlo. Quasi sempre la ragazza “bruttarella” perdeva le bave
dietro qualche bel ragazzo che nemmeno la filava, mentre lo sfigato con occhiali e brufoli di chi si
innamorava? Ma della più “figa”, naturalmente. Risultato: crisi esistenziali a più non posso, con pianti
nell’angolo o nella stanza accanto alla sala, oppure scene di ogni genere per attirare l’attenzione.
IL Momento della Spazzola
Arrivava allora il momento in cui il cretino di turno proponeva il gioco della spazzola e si presentava proprio
dall’innamorato cotto dandogli la spazzola nel momento in cui quest’ultimo stava per avvicinare la ragazza
ancora di più… mentre il braccio sinistro stava lasciando la mano per cingere il fianco, assieme al destro, per
non lasciarle via di scampo. Quel tocco sulla spalla, con la spazzola, lo risvegliava… il tempo di mandare al
diavolo l’imbecille che aveva osato interrompere quel sogno che stava per diventare realtà… Lei si staccava,
forse a malincuore e sollevando le spalle si metteva a ballare con un altro…
Ma al ragazzo dispettoso che
aveva osato rompere l’incantesimo, immediatamente, veniva riconsegnata la spazzola, con lo sguardo serio
che faceva capire di girare al largo! Poi i due “innamorati” si allontanavano per andare fuori a prendere un
po’d’aria.
Mi vengono in mente le parole, a mio avviso perfette, di una notissima canzone di Paolo Conte, “Via con
me”. Ad un certo punto egli dice alla donna a cui dedica la canzone: “…non perderti per niente al mondo lo
spettacolo di arte varia di un innamorato di te”. Un genio Paolo Conte. In questa frase c’è tutto. Come
riuscivamo a diventare scemi noi maschietti infervorati! Che bello era, però, quel periodo!
Esisteva ancora
una cosa importantissima dell’animo umano, ora sempre più rara: il corteggiamento
Salvatore Battaglia Presidente dell’Accademia delle Prefi
Economia
Pantelleria – Bonus nascita figlio, ecco chi ne ha diritto e come richiderlo

Il Comune di Pantelleria ha emesso Avviso Pubblico circa i criteri e modalità di erogazione del di 1.000 euro per la nascita di un figlio, ex art.6, comma 5 L.R. n.10/2003- Anno 2025
1. In applicazione dell’art.6, comma 5 della legge regionale 31 luglio 2003, n.10, al fine di
promuovere la riduzione ed il superamento degli ostacoli di ordine economico alla procreazione
per le famiglie meno abbienti, il Dipartimento Regionale Famiglia e Politiche Sociali, nei limiti dello stanziamento disponibile, pari a € 1.200.000,00, prevede l’assegnazione di un Bonus di
- 1.000,00 euro per la nascita di un figlio, da erogare attraverso i Comuni dell’Isola, sulla base dei parametri e dei criteri qui di seguito stabiliti. Nel caso si rendessero disponibili ulteriori risorse, a carico del Fondo Famiglia, si procederà allo scorrimento della graduatoria regionale dei richiedenti.
2. Al fine di ottimizzare i criteri di assegnazione del beneficio e distribuire equamente lo stesso
per i nati nell’arco dell’anno solare 2024/2025, si dovranno predisporre due elenchi dei
beneficiari aventi diritto:
- rispettivamente al 30.06.2025 del quale faranno parte i nati dell’ultimo trimestre dell’anno precedente e quelli del primo trimestre del 2025 (dal 01.10.2024 al 31.03.2025),
- e al 31.12.2025 del quale faranno parte i nati del 2° e 3° trimestre 2025 (dal 01/04/2025 al 30/09/2025).
L’Amministrazione si riserva di erogare il contributo semestralmente o annualmente in funzione della disponibilità di bilancio regionale.
3. Per la redazione delle due graduatorie, si procederà secondo i criteri di seguito elencati.
a) Stima del parametro reddituale (ex D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n.159 e ss.mm. e ii.): i nuclei
familiari con minor reddito ISEE avranno priorità;
b) stima del numero dei componenti del nucleo familiare: a parità del precedente requisito, i
nuclei con maggior numero di componenti avranno priorità;
c) data di nascita dei minori: a parità dei precedenti requisiti, sarà considerato l’ordine
cronologico delle nascite.
Chi può chiedere istanza
4. Possono presentare istanza per la concessione del Bonus, un genitore o, in caso di impedimento
di quest’ultimo, uno dei soggetti esercenti la potestà parentale, in possesso dei seguenti
requisiti:
– cittadinanza italiana o comunitaria ovvero, in caso di soggetto extracomunitario,
titolarità di permesso di soggiorno;
– residenza nel territorio della Regione Siciliana al momento del parto o dell’adozione; i
soggetti in possesso di permesso di soggiorno devono essere residenti nel territorio della
Regione Siciliana da almeno dodici mesi al momento del parto;
– nascita del bambino nel territorio della Regione Siciliana;
– indicatore I.S.E.E. del nucleo familiare del richiedente non superiore ad € 10.140,00
(corrispondente al limite massimo previsto per l’assegno di inclusione da parte del Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali). Alla determinazione dello stesso indicatore concorrono
tutti i componenti del nucleo familiare ai sensi delle disposizioni vigenti in materia.
5. L’istanza dovrà essere presentata presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di residenza e
dovrà essere redatta su specifico schema predisposto da questo Assessorato, secondo le forme
della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, ai sensi dell’art.46 e segg. del D.P.R. 28
dicembre 2000 n.445.
All’istanza deve essere allegata la seguente documentazione:
fotocopia del documento di riconoscimento dell’istante in corso di validità, ai sensi dell’art.38
del D.P.R. 445/2000;
− attestato indicatore I.S.E.E. rilasciato dagli Uffici abilitati, in corso di validità alla data della
richiesta;
− in caso di soggetto extracomunitario, copia del permesso di soggiorno in corso di validità;
− copia dell’eventuale provvedimento di adozione.
La presentazione della predetta documentazione è obbligatoria ai fini dell’ammissione al
beneficio. Le istanze corredate dalla relativa documentazione verranno trattenute e custodite
presso l’Ufficio comunale competente.
6. I Comuni sono tenuti a fornire ai cittadini adeguate informazioni in merito all’intervento,
utilizzando sia i mezzi di pubblicità formale, sia ulteriori strumenti idonei. Si raccomanda di
graduare l’informazione per gli aventi diritto, con riguardo alle scadenze legate a ciascun
semestre dell’anno 2025 in modo che le istanze possano essere inoltrate nei tempi previsti.
Ciascun Comune verifica la documentazione presentata e la veridicità delle dichiarazioni
contenute nella domanda.
Entro trenta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle istanze, i Comuni
trasmetteranno ESCLUSIVAMENTE VIA PEC all’indirizzo
dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it la richiesta di finanziamento a firma del
Dirigente Responsabile del Settore Servizi Sociali.
Non saranno accettate istanze indirizzate ad altre caselle di posta elettronica.
La costituzione delle due graduatorie (una per ogni semestre) sarà determinata attraverso
l’inserimento, da parte dei Comuni, dei necessari dati su apposita scheda, allegata alla presente,
denominata “Scheda dati richiedenti”.
La richiesta di finanziamento del Bonus da parte del Comune deve essere unica per ogni
semestre e deve contenere espressamente l’attestazione a firma del Dirigente responsabile dei
Servizi Sociali della completezza e veridicità di tutti i dati dei richiedenti in possesso dei
requisiti. Non saranno ammissibili le richieste dei Comuni pervenute oltre il termine sopra
fissato.
7. Il Dipartimento Regionale Famiglia e Politiche Sociali redigerà le graduatorie regionali
ordinando i soggetti richiedenti per indicatore I.S.E.E. crescente. Nel caso di situazioni ex
aequo sarà data precedenza al nucleo familiare più numeroso. A parità dei precedenti requisiti,
sarà considerato l’ordine cronologico delle nascite.
8. Con Decreto del Dirigente Generale si procederà al riparto e all’assegnazione delle somme ai
Comuni richiedenti, secondo l’ordine di graduatoria e nei limiti dello stanziamento di Bilancio
regionale disponibile.
9. Il Bonus verrà erogato ai beneficiari direttamente dai Comuni assegnatari.
10. Il beneficio non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali e può essere cumulato con
analoghe provvidenze o indennità.
11. I dati forniti ai fini del presente Avviso saranno trattati esclusivamente per le finalità di cui alla
L.R. 10/2003.
GDPR (Regolamento UE 2016-67):
Titolare del trattamento: Regione Siciliana – Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, rappresentato dall’Assessore pro-tempore, con recapito in Palermo, Via Trinacria, n. 34-36 PEC:assessorato.famiglia.lavoro@certmail.regione.sicilia.it
Responsabile del trattamento: Dirigente Generale Dipartimento Famiglia e Politiche Sociali
PEC: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it.
Allegato B è il modulo che potrete scaricare:
Sociale
Ordine Medici di Trapani dona uova di Pasqua e colombe ai bimbi ucraini ospiti dell’Istituto Incoronata di Erice

Ieri pomeriggio il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Trapani, Filippo Mangiapane, ha consegnato uova di Pasqua e colombe pasquali ai bambini ucraini accolti presso l’Istituto Incoronata di Erice.
Ad accogliere il gesto solidale, la Madre superiora suor Teresina assieme alle educatrici e alle volontarie del servizio civile che si prendono cura dei piccoli ospiti fuggiti dal conflitto in Ucraina. Attualmente l’Istituto ospita sette bambini, di età compresa tra i 7 e gli 11 anni, alcuni dei quali affetti da gravi patologie.
«Quest’anno – ha dichiarato il presidente Mangiapane – abbiamo voluto dedicare il nostro gesto di solidarietà pasquale ai bambini dell’Incoronata, che vivono lontani dalle loro famiglie e dai loro affetti. È un piccolo segno di vicinanza che, ci auguriamo, possa portare un sorriso e un momento di serenità in occasione della Pasqua».
Gratitudine è stata espressa anche dalla Madre superiora suor Teresina: «È grazie alla solidarietà delle famiglie e degli enti della nostra comunità se questi bambini possono avere tutto ciò di cui hanno bisogno. Gesti come questo ci commuovono profondamente e ci donano la forza per guardare con speranza al futuro. Vederli sorridere quando ricevono un dono, o quando rientrano felici dopo una passeggiata con chi li ha in affido, ci ricorda ogni giorno quanto amore ci sia ancora nel mondo».
L’Ordine dei Medici di Trapani rinnova, anche in questa occasione, il proprio impegno verso iniziative di solidarietà e attenzione al territorio, nella convinzione che il ruolo dei medici non si esaurisca all’interno delle strutture sanitarie, ma continui anche nella partecipazione attiva alla vita della comunità.
Sociale
Mediterranea: “Grazie al Presidente Mattarella per apprezzamento opera di soccorso navi italiane”

18 aprile – Ringraziamo il Presidente Sergio Mattarella per aver ribadito, nel giorno che ricorda un terribile naufragio, quanto la grandezza di un Paese, il suo grado di civiltà, dipenda dal suo impegno nel salvare vite umane.
In tempi nei quali morti in mare per omissioni di soccorso, guerre, respingimenti, deportazioni, lager sembrano diventati “banalità del male”, le nostre Mare Jonio e Safira portano la bandiera italiana navigando in direzione ostinata e contraria alla morte, all’odio e all’indifferenza.
—
-
Ambiente4 anni ago
AMP, a Pantelleria Insieme Live: zonizzazioni e Guardia Costa ausiliario. Gadir e il brillamento de Il Caldo
-
Personaggi3 anni ago
Stasera 4 Ristoranti a Pantelleria, con Alessandro Borghese. Ecco chi sono
-
Ambiente4 anni ago
Pantelleria, il PD segnala colorazione anomala e artificiale nella spiaggia del Lago di Venere
-
Pantelleria3 anni ago
Pantelleria a lutto per Giovanni Maddalena, il galantuomo del Conitro
-
Personaggi3 anni ago
Pantelleria, è U Runcune il vincitore di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese
-
Cronaca4 anni ago
Ultima Ora – Pantelleria. Identificata la donna morta per annegamento, il secondo suicidio in un mese
-
Capitaneria di Porto3 anni ago
Pantelleria, allarmanti condizioni meteo-marine nelle prossime 48/72 ore: onde 6 da metri
-
Pantelleria4 anni ago
Pantelleria, divieto di balneazione a Punta San Leonardo
Adriano Fumagalli
22:22 - Aprile 8, 2024 at 22:22
Bellissimo racconto.
Nonostante cresciuto in unaltro contesto culturale, ho rivissuto tante esperienze simili leggendo questo articolo.
Grazie.