Economia
Le eccellenze di Pantelleria lasciano il segno al Vinitaly 2025: vini, sapori e amicizia uniti dall’isola vulcanica
 
																								
												
												
											 
Anche quest’anno Pantelleria segna con i profumi e il sapore del passito una partecipazione indimenticabile a Verona in occasione della 57° edizione del Vinitaly
Il Parco Nazionale, il Consorzio dei Vini Doc Pantelleria e l’amministrazione comunale portano a casa il risultato delle attività di promozione che ha coinvolto tantissimi appassionati e curiosi con un programma di iniziative che è stato arricchito dalla preziosa e amichevole presenza di Mister Fabio Capello che, nella giornata di lunedì ha accolto l’invito del commissario straordinario Italo Cucci, presenziando nello stand di Pantelleria dove, insieme, hanno incontrato la stampa. Una storica amicizia la loro che va oltre l’impegno sportivo e che si rafforza proprio sull’isola dove entrambi hanno scelto di vivere.

 Il ricco programma di appuntamenti, come ogni anno, ha incluso l’incontro fra i due territori riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, le colline di Conegliano Valdobbiadone e la pratica agricola della vite ad alberello di Pantelleria. Il premiato sommelier Ais Cristian Maitan, insieme ai produttori e alla rappresentanza dell’isola, hanno condotto una coinvolgente masterclass dal tema “Dal profumo floreale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco all’intensità dei sentori nei Bianchi di Pantelleria: due gioielli italiani dalle terre eroiche più emblematiche”. Altro importante momento di degustazione è stato quello che si è tenuto nell’area istituzionale della Sicilia e dedicato ai “Vini senza tempo: i passiti storici di Pantelleria” con il benvenuto da parte della commissaria straordinaria dell’Irvo Giusy Mistretta. 
 Il presidente del Consorzio Doc Pantelleria, Benedetto Renda, ha colto l’occasione per sottolineare l’importante presenza e l’impegno delle giovani donne produttrici di vino a Pantelleria, che danno continuità generazionale tutelando il valore umano dell’agricoltura pantesca. Il paesaggio storico di Pantelleria è stato protagonista, anche, della presentazione del volume “Viticoltura storica ed eroica: I Paesaggi Rurali Storici d’Italia”. Nel padiglione 2 della Sicilia, posizionati nello stand A1, hanno trionfato le straordinarie produzioni enologiche di Pantelleria a marchio Doc, fra cui, le etichette di Agricola Ferreri Caterina Angela, Bonomo Emanuela, Pellegrino, Cantina Basile, Donnafugata, Salvatore Murana vini, Vinisola, Cantina Giuseppe Maddalena, Prosit.
Il presidente del Consorzio Doc Pantelleria, Benedetto Renda, ha colto l’occasione per sottolineare l’importante presenza e l’impegno delle giovani donne produttrici di vino a Pantelleria, che danno continuità generazionale tutelando il valore umano dell’agricoltura pantesca. Il paesaggio storico di Pantelleria è stato protagonista, anche, della presentazione del volume “Viticoltura storica ed eroica: I Paesaggi Rurali Storici d’Italia”. Nel padiglione 2 della Sicilia, posizionati nello stand A1, hanno trionfato le straordinarie produzioni enologiche di Pantelleria a marchio Doc, fra cui, le etichette di Agricola Ferreri Caterina Angela, Bonomo Emanuela, Pellegrino, Cantina Basile, Donnafugata, Salvatore Murana vini, Vinisola, Cantina Giuseppe Maddalena, Prosit.

Ambiente
Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale
 
														Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.
Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio
fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata
nel 2018.
Un po’ di storia
Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia
l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un
risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale
tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta
ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo
tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con
la Pasqua. 
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle
ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche
nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali
e personali di ognuno di noi. 
Salvatore Battaglia 
Presidente Accademia delle Prefi
Cronaca
La “guerra” dell’Ora Legale in Europa: Commissione UE vuole abolizione. Domani lancette indietro
 
														Tra risparmio energetico nullo e impatti sulla salute, la Commissione Europea dichiara l’ora legale una “assurdità”, ma la necessaria maggioranza degli Stati membri continua a mancare
di Filomena Fotia da Meteoweb.eu
Il conto alla rovescia per l’abolizione del cambio stagionale dell’ora sembra essersi interrotto a metà strada, bloccato da un muro di veti incrociati nel Consiglio dell’Unione Europea. Nonostante la volontà popolare e la spinta della Commissione, l’alternanza tra ora solare e legale, nata negli anni ’70 per ragioni di risparmio energetico, continua a scandire le nostre vite 2 volte l’anno. La Commissione Europea, forte di un parere schiacciante espresso da 4,6 milioni di cittadini – un record per una consultazione pubblica UE – che si sono dichiarati a favore della fine di questa pratica, ha da tempo avanzato la proposta di abolizione. Il Parlamento Europeo ha fatto la sua parte, votando a favore nel 2019 e stabilendo il 2021 come anno limite per il cambiamento.
“Un ritmo che non conviene più”
Eppure, a diversi anni di distanza, nulla è cambiato. Il commissario UE per i Trasporti e il Turismo Sostenibili, Apostolos Tzitzikostas, ha ribadito a Strasburgo la posizione della Commissione: lo spostamento delle lancette “non ha più alcun fine“. “L’iniziativa nacque in risposta alla crisi energetica, ma oggi non produce più alcun risparmio energetico per nessun settore, ma anzi porta complicazioni inutili“, ha dichiarato il commissario, annunciando un’ulteriore “analisi più approfondita con uno studio dettagliato” per superare l’attuale stallo.
Le motivazioni della Commissione non sono solo economiche: l’attenzione si sposta sempre più sugli impatti sulla salute e sull’umore, in particolare per bambini e anziani, che “patiscono le conseguenze maggiori” di questo “mini-jet lag” semestrale. Recenti studi, infatti, suggeriscono un impatto negativo sui ritmi circadiani, che in alcuni Paesi del Sud Europa vengono mitigati dalla scelta di rimanere con l’ora legale permanente.
Il blocco degli Stati Membri
Nonostante il chiaro segnale dei cittadini, con Tzitzikostas che sottolinea come “i cittadini europei vogliono la fine di questa assurdità“, il processo decisionale si è incagliato. “Gli Stati membri al Consiglio non hanno ancora raggiunto una posizione univoca” ha concluso il commissario.
Il nodo cruciale risiede nel Consiglio, dove per definire una posizione è necessaria una maggioranza qualificata di Stati membri, consenso che al momento non esiste. L’assenza di tale maggioranza stoppa l’iter legislativo, nonostante la Spagna abbia recentemente riaperto la discussione a livello europeo, con il premier Pedro Sanchez, secondo cui il cambio d’ora “francamente non ha senso“.
In sostanza, per adottare la legislazione che porrebbe fine ai cambi stagionali è necessario l’accordo sia del Parlamento Europeo che del Consiglio. Fino a quando gli Stati membri non troveranno un terreno comune, la “battaglia” per un orario stabile è destinata a rimanere sospesa. L’orologio biologico e quello dell’economia europea continueranno a disallinearsi 2 volte l’anno, in attesa di una decisione che l’Europa, per ora, non riesce a prendere.
Economia
Pantelleria tra 85 comuni con bus gratis per under 20
 
														In provincia di Trapani: Pantelleria, Partanna, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Marsala, Favignana
L’ultima finanziaria regionale ha fissato in 85 i comuni siciliani che beneficeranno dell’intervento, grazie ad un fondo da due milioni di euro per coprire le spese del trasporto pubblico urbano dei giovani di età inferiore ai vent’anni.
L’intervento è riservato ai residenti nei comuni dotati di servizio di trasporto urbano e appartenenti a famiglie con un Isee non superiore a 25.000 euro. 
Saranno gli enti poi ad avviare i bandi comunali e ad assegnare il bonus in base alla cronologia delle domande presentate.
I contributi più consistenti per il bonus trasporti ai giovani sono andati alle tre Città metropolitane di Palermo (110.757 euro), Catania (67.846) e Messina (60.920). In provincia di Trapani, 33.432, così distribuiti: Pantelleria 13.050 euro; Partanna 13.167; Castellammare del Golfo 20.199; Castelvetrano 34.092; Marsala 45.864; Favignana: 6.099.
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