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Cultura

Le Buone Feste dell’UNIPANT: tante novità e tante opportunità per tutti

Redazione

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Il 19 dicembre si è tenuta la Cena di Natale dell’Unipant, durante la cena sono state annunciate diverse novità che caratterizzeranno il Nuovo Anno e altre saranno poi annunciate a gennaio.

La prima novità sta nell’introduzione di alcuni corsi di mattina. C’è stata richiesta in tal senso e tre insegnanti dell’UNIPANT hanno dato disponibilità a creare delle classi di mattina: INGLESE BASE (Francesca Marrucci), FRANCESE BASE (Paola Zuercher) e MEDITAZIONE IN MOVIMENTO (Florence Giuffré). Sono quindi stati inserite anche queste possibilità nel modulo di preiscrizione: https://forms.gle/dB2NkxiR1W5bWUnt7

Inoltre, a gennaio saranno prese in esame dal Direttivo le nuove proposte di attività didattica che stanno arrivando e che possono essere inviate ancora compilando il modulo: https://forms.gle/PdET9jcTgHoyfsBL9 e saranno rese note quelle approvate, alle quali ci si potrà iscrivere.

Proprio in occasione delle festività natalizie, come un originale formula di auguri, è poi uscito il primo calendario dei corsi che inizieranno a gennaio e febbraio perché già hanno abbastanza iscritti. Ovviamente, ad ogni corso, sia quelli che partono che quelli che ancora devono partire, ci si può iscrivere fino al giorno di inizio del corso stesso, sempre tramite il Modulo indicato sopra.

I corsi che partiranno a gennaio saranno:
INGLESE BASE*

DA MERCOLEDI’ 8 GENNAIO – ORE 19.00-20.30

INGLESE II ANNO*

DA GIOVEDI’ 9 GENNAIO – ORE 18.30-20.00

GIAPPONESE CORSO A

DA MARTEDI’ 7 GENNAIO – ORE 18.30-20.00

GIAPPONESE CORSO B

DA MARTEDI’ 7 GENNAIO – ORE 20.00-21.30

INFORMATICA BASE*

DA VENERDI’ 10 GENNAIO – DALLE 18.00-19.30

SPAGNOLO BASE*

DA MERCOLEDI’ 8 GENNAIO – ORE 17.30-19.00

FOTOGRAFIA

DA LUNEDI’ 13 GENNAIO – LUNEDI’ E SABATO DALLE ORE 19.00 ALLE 21.00 (solo primo mese, poi lezioni all’esterno concordate con la classe)

COMUNICARE CON GLI ALTRI, CAPIRE E FARSI CAPIRE

DA LUNEDI’ 13 GENNAIO – OGNI PRIMO LUNEDI’ DEL MESE DALLE ORE 18.00 ALLE 20.00

I corsi che inizieranno a febbraio saranno:
LABORATORIO DI MEDITAZIONE IN MOVIMENTO

DA MARTEDI’ 4 FEBBRAIO – OGNI MARTEDI’ E VENERDI’ DALLE 18.00 ALLE 19.00

ASTRONOMIA I ANNO

DA VENERDI’ 7 FEBBRAIO – ORE 19.00-20.30

Le certificazioni per le lingue

L’altra importante novità riguarda la certificazione del livello di conoscenza delle lingue e dell’informatica. Infatti, l’UNIPANT offre anche la possibilità di tenere gratuitamente un esame di verifica livello a fine corso e se il risultato sarà soddisfacente, si potrà chiedere anche la certificazione di livello (a pagamento), utile sia in campo lavorativo che di studio. Le lingue interessate sono: Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco, Cinese, Russo, Ceco, Italiano e Informatica base.

A inizio anno saranno anche presentate le opportunità di certificazione di corsi e esami riconosciuti dal MIUR e a livello internazionale, visto che, come annunciato all’inaugurazione, l’UNIPANT si sta organizzando per offrire, accanto alla naturale vocazione di educazione non formale e informale, anche percorsi di educazione formale e certificazioni in convenzione che evitino ai panteschi di dover lasciare l’isola e spendere tanti soldi anche solo per effettuare un esame.

Restano aperte anche le iscrizioni (sempre tramite il Modulo sopra) per le altre attività didattiche che inizieranno non appena ci sarà il numero sufficiente di iscritti:

FRANCESE BASE*
ITALIANO PER STRANIERI
DANZA CONTEMPORANEA
CANTO
INTRODUZIONE ALLA MUSICA
VIOLINO
ASTROLOGIA
INTRECCIO FOGLIE DI PALMA
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELL’ORTO
PITTURA SU TELA E TESSUTO
CORSO DI PROGETTAZIONE

Infine, durante la Cena di Natale sono state annunciate alcune delle proposte culturali riservate ai soci che inizieranno da febbraio: il Club del Libro e Audiolibro, la Serata con Delitto, Cine&Pizza, Tea&Novels, Parole&Musica e tanti altri appuntamenti per passare delle serate fuori dall’ordinario.

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Cultura

Pantelleria, oggi presentazione del libro “Le note stonate” di Antonino Maggiore

Direttore

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Questo pomeriggio, 7 dicembre 2025, dalle ore 16.30, presso i noti locali del Circolo Ogigia di Pantelleria Centro, si terrà la presentazione del libro “Le note stonate” di Antonino Maggiore.

Ad affiancare l’autore, Franca Zona e Giovanna Drago, apprezzate donne di cultura, che si alterneranno in una intervista conoscitiva del libro.

Antonino Maggiore, classe 1982, è un docente di musica presso la scuola primaria di Pantelleria, dove unisce rigore e creatività, nel quotidiano rapporto con l’infanzia.
Lo scrittore pantesco non è alla sua prima opera. Negli anni ha già pubblicato due raccolte poetiche: “Niente di importante” e una “Penna x amico“, grazie alle quali ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti.
Le note strane” è un romanzo autobiografico: in viaggio intimistico tra fragilità ed ironia, attraversando il confine spesso sottile tra disperazione e gioia, risa e pianto.

Con il delicato contributo musicale di Maria Bernardo, si profila un piacevole pomeriggio letterario, al caldo e tra “degustatori” di libri.

L’ingresso è libero

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Cultura

I racconti del vecchio marinaio di Pantelleria: Il rito antico della dragunera

Direttore

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Quel giorno lasciai gli scogli di San Leonardo più presto del solito, mentre i miei amici erano ancora a mollo a mare, in un’acqua trasparente e azzurrina come solo il mare di Pantelleria sa esserlo. Mi soffermai ancora una volta a leggere le scritte multicolori che rendevano meno triste il vecchio bunker di cemento armato della seconda guerra mondiale. L’amore di sempre: “ti voglio bene, “un cuore solo”, “ti amerò per sempre” precedute da un nome femminile e tante altre scritte, eredità amorose di generazioni di giovani panteschi. Una però faceva a pugni con tutte le altre, “Mariuccia buttana”. Doveva essere stato davvero un brutto tradimento, per bollarlo con un marchio di fuoco e per tramandarlo così ai posteri.

Giunsi sulla banchina e lo vidi seduto sulla solita bitta di fronte al castello, la nuvola azzurrina del fumo della sua pipa gli conferiva una strana aureola di mistero. Avevo deciso di porgli alcune domande, ma appena mi vide cominciò a parlare con voce arrochita dal tabacco e dalla salsedine. “Il veliero Madonna di Trapani era un vero e proprio gioiello della marineria pantesca. Due alberi, bompresso lungo come una lancia, vele latine che sapevano piegarsi al vento, ma non alla paura. Patrun Vitu, il suo comandante, era un uomo di mare e di silenzi infiniti, con le mani dure come la nostra pietra lavica e gli occhi di un verde misterioso, che avevano visto tempeste e miracoli. Nelle sue mani il timone seguiva docilmente l’invisibile linea della rotta fissata.

Quel giorno, ero ancora picciotto ‘i varca, avevamo da diverse ore passatu l’isola di Ustica e puntavamo, con tutte le vele spiegate su Trapani, fermarci qui la notte e il giorno seguente tornare a Pantiddraria, dove dovevamo sbarcare delle merci comprate a Napoli. Il mar Tirreno sembrava quieto e il vento amico, ma ‘ogni marinaio sa che “Cu ventu e cu mari nun si fa cuntrattu” (Col vento e col mare non si fa contratto). Così all’improvviso il cielo cambiò.

Una linea nera si stese sull’orizzonte, e il vento cadde morto di colpo. I marinai si guardarono l’un l’altro muti e attoniti. Il capitano Vito salì sul ponte e scrutò quel cielo nerastro e la vide: una dragunera (tromba marina), la maledizione antica e rabbiosa per chi va per mare. Essa, sottile e affilata, scendeva dal cielo come il dito di dio marino irato, girando vorticosamente sull’acqua.

Il nostromo Turi colse l’ansia e il timore degli altri uomini dell’equipaggio e chiese a patrun Vitu di virare. Ma Vito no, non solo perché la cosa era impossibile per mancanza di vento, ma perché egli era uomo che accettava intrepido le sfide in mare. Lui conosceva lu ritu anticu, lo aveva visto fare

da suo nonno e da suo padre prima di lui. Aprì il baule sotto il timone e ne trasse un coltello d’ossidiana, nero come la notte e affilato come il silenzio che precede la burrasca. Poi disse deciso “Mantenete la rotta, non si fugge davanti alla dragunera. Si tagghia”.

Si diresse a prua e la sua figura alta e possente sembrò dominare le onde. Il vento intanto aveva ripreso a soffiare forte e impetuoso che a momenti gli strappava il berretto. La dragunera si avvicinava, ululando conne una magara. Vito attese, fermo, come nu parrinu davanti all’artari. Quando la coda della tromba marina fu a portata, egli disse vecchie parole che non si potevano intendere, poi tracciò con il coltello d’ossidiana una grande croce nell’aria e recitò a voce alta questa preghiera:

Nniputenza di lu Patri,
Sapienza di lu Figghiiu,
pi virtù di lu Spiritu Santu
e pi nnomu di Maria
sta cuda tagghiata sia

Un suono sordo, come un lamento, si levò dal mare. La vorticosa colonna d’acqua si dissolse e il cielo si aprì all’azzurro. Tutti noi marinai, increduli, guardavamo ammirati e a un tempo intimoriti il capitano come si guarda un uomo che ha parlato allora allora con gli spiriti. Vito tornò al timone, rimise il coltello di ossidiana nel baule e disse solo: “Adesso a casa”. Al tramonto del giorno dopo Pantelleria ci apparve all’orizzonte, nera e fiera e materna. Il Madonna di Trapani, come sempre, entrò in velocità nello stretto passaggio che dava al porto vecchio. Solo capitan Vito e qualche altro patrun si potevano permettere di sfidare la scogliera cartaginese semisommersa.

La voce del subitaneo taglio della dragunera si sparse, in un battibaleno, in tutte le contrade dell’isola e da quel giorno ogni marinaio pantesco che incrociava patrun Vitu lo salutava con rispetto misto ad ammirazione. Perché non tutti sanno tagghiare la coda a una tromba marina. E soprattutto non tutti hanno il coraggio di farlo”.

Il vecchio marinaio si tacque definitivamente.
Girò le spalle e si mise a guardare, assorto, il mare come aspettasse l’arrivo di qualcuno, intanto la nuvola azzurrina del fumo della pipa, che lo avvolgeva in tenui volute, gli conferiva un certo non so che di misterioso.

Orazio Ferrara


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Cultura

Trapani e l’oro rosso del Mediterraneo: “Il Corallo anima di Trapani”. Un mese di eventi

Redazione

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Dal 2 al 19 dicembre 2025, Trapani celebra la sua storica tradizione corallara con la seconda edizione di “Il Corallo anima di Trapani”, un programma che coinvolgerà studenti, artigiani, istituzioni e comunità del Mediterraneo.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Trapani e dalla Biblioteca Fardelliana con il contributo dell’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana intreccia formazione, cultura e diplomazia mediterranea per preservare e tramandare l’antica arte della lavorazione del corallo.
Dal 2 al 5 dicembre, le botteghe e showroom trapanesi apriranno le porte agli studenti per visite guidate alla scoperta dei segreti di quest’arte millenaria.
Il percorso prosegue dal 9 al 12 dicembre al Museo Regionale Pepoli con il laboratorio creativo “Dal Mediterraneo al Museo – Il viaggio del corallo”, curato dall’Associazione “Amici del Museo Pepoli”.
Il 13 dicembre alle ore 17.00, sempre al Museo Pepoli, verrà presentato il restauro del prezioso Presepe in corallo del XVIII secolo, capolavoro dell’artigianato trapanese.
L’evento culminante si terrà il 19 dicembre alle ore 17.30 alla Biblioteca Fardelliana: la tavola rotonda internazionale “Rotte del Corallo – Dialogo tra culture mediterranee” vedrà rappresentanti istituzionali e maestri corallai e la firma di un protocollo della “Rete Mediterranea delle Città del Corallo”, un’alleanza che consolida i legami tra le comunità mediterranee unite da questa tradizione.
“Quest’anno proponiamo la seconda edizione de “Il Corallo anima di Trapani”. Siamo estremamente orgogliosi che questo progetto prosegua: dopo l’edizione del 2024, oggi varchiamo i confini della nostra città per un momento di dialogo con le tradizioni dell’arte del corallo non soltanto di un’altra città siciliana come Sciacca, ma anche di altre città d’Italia – Torre del Greco e Alghero – e oltre i confini nazionali, nel Mediterraneo con Tunisia e Andalusia.
Ci confronteremo non solo per raccontare la nostra tradizione, durante una sessione scientifica del convegno, ma vogliamo stilare un protocollo d’intesa per costituire una rete mediterranea delle città del corallo. L’obiettivo è avviare un percorso comune e condiviso di promozione, affinché questa antichissima e preziosa arte possa essere rinnovata e valorizzata congiuntamente” – così affermano Giacomo Tranchida, sindaco del Comune di Trapani e Rosalia d’Alí, assessore alla Cultura.
Per tutto dicembre, la Biblioteca Fardelliana proporrà un percorso audiovisivo dedicato al corallo trapanese: un docufilm che racconta tradizione e futuro attraverso l’intelligenza artificiale e un documentario che esplora il corallo tra arte, ricerca e innovazione. Due narrazioni complementari che offrono sguardi contemporanei su un’arte antica.
“Il corallo anima di Trapani” è un modello di valorizzazione che coniuga tutela delle tradizioni, innovazione e cooperazione internazionale.

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