Ambiente
Lavoro, corso professionalizzante su delfini, tartarughe marine e microplastiche nel Mare Siciliano. Al via le iscrizioni

Necton Marine Research Society comunica l’apertura delle iscrizioni ai corsi sullo studio dei cetacei, delle tartarughe marine e delle microplastiche presenti nelle acque Siciliane, tali corsi sono inseriti all’interno di quelli che sono gli unici programmi a lungo termine, su queste specie nei mari che circondano la Sicilia.
Di seguito il programma con calendario dei corsi anche scaricabile:
STUDIO CETACEI STRETTO – MEDITERRANEAN SEA TURTLE PROJECT – JONIAN DOLPHIN PROJECT
MARINE PLASTIC MONITORING – EOLIAN CETACEAN PROJECT
NECTON Marine Research Society, da oltre 25 anni è impegnata Estate ed Inverno nell’attività di ricerca e monitoraggio, ed offre a tutti la possibilità di partecipare alle attività di studio di quelli che sono gli unici programmi di ricerca a lungo termine su cetacei, tartarughe marine nelle acque dello Stretto di Messina, del Golfo di Catania e delle Isole Eolie.
La base logistica di Necton è situata a Ganzirri, caratteristico borgo marinaro situato lungo la costa Nord dello Stretto di Messina a circa 15 km dal caos cittadino, ma in funzione del progetto ci spostiamo in altre sedi a Riposto (Catania) a Lampedusa o nelle Eolie. Le iscrizioni alle attività di ricerca ed i progetti in corso
Studio dei Cetacei dello Stretto, Mediterranean Sea Turtle Project Jonian Dolphin Project ed Eolian Cetacean Project sono gli unici programmi di ricerca a lungo termine nelle aree dello Stretto di Messina, delle Eolie e del Golfo di Catania, infatti estate ed inverno ed a prescindere dai corsi, noi continuiamo senza sosta le nostre attività di ricerca.
I progetti hanno lo scopo di conoscere in modo approfondito le abitudini che legano i cetacei e le tartarughe marine all’ambiente.
Lo Stretto di Messina, com’è
noto rappresenta il più importante gate migratorio di tutto il Mar Mediterraneo, viene da sempre definito il “Paradiso degli zoologi”,
caratterizzato da peculiari correnti di marea che lo hanno reso celebre nel mondo.
Il Golfo di Catania, caratterizzato da peculiari
condizioni batimetriche, Le Eolie con i profondi e scoscesi fondali vulcanici ed infine le acque che circondano Lampedusa,
caratterizzate da fondali bassi ed estremamente produttivi.
I monitoraggi vengono effettuati in aree molto ampie impegnando risorse umane e non solo, per esaminare al meglio questi particolari habitat di fondamentale importanza per capodogli, balenottere comuni, delfini comuni, stenelle striate, globicefali, grampi, tursiopi e per la tartaruga Caretta caretta.
Dallo scorso anno, i nostri progetti si sono arricchiti di un ulteriore programma di studio e salvaguardia dei nostri mari, il progetto si occupa della raccolta e dello studio delle plastiche presenti in mare e si chiama Marine Plastic Monitoring, il progetto consiste nel raccogliere, catalogare dal punto di vista qualitativo e quantitativo e portare a terra il maggior numero di rifiuti plastici trovati in mare, inoltre, vengono raccolte anche le microplastiche con lo scopo di comprendere in che modo queste minuscole particelle plastiche entrano nella rete trofica marina, come si accumulano e quali danni generano.
Le motivazioni dei progetti
L’esigenza di comprendere al meglio le dinamiche che legano i cetacei, le tartarughe marine ed i grandi pesci pelagici all’ambiente, il loro stato di salute, il comportamento e le aree di maggiore concentrazione in queste acque, unita all’esperienza pluriennale nel campo della ricerca applicata al mare e all’attività diretta svolta dalla NECTON Marine Research Society sono le linee ispiratrici dei programmi di ricerca che scaturiscono anche dal desiderio di dare l’opportunità a chi ha un interesse ed una passione per i mammiferi marini, per le tartarughe, ed in generale per la biologia marina, di studiare stando a diretto contatto con l’ambiente naturale.
Dall’inizio di questi programmi di studio ad oggi, i progetti sono stati ulteriormente potenziati e da quest’anno sono supportati da enti pubblici come il DIPARTIMENTO di SCIENZE CHIMICHE, BIOLOGICHE, FARMACEUTICHE ED AMBIENTALI dell’UNIVERSITA’ di MESSINA e l’UNIVERSITA’ DI MONASTIR (TUNISIA) che forniscono supporto scientifico e logistico, e da varie aziende private, ciascuna delle quali a vario titolo coopera alla buona riuscita deli progetti.
La scelta dei siti e la ricerca
I progetti di ricerca si svolgono in aree vaste, tutte caratterizzate da peculiari fenomeni come le correnti di marea per quanto riguarda lo Stretto di Messina, caratteristica unica per l’intero bacino del Mediterraneo Gli alti fondali eoliano che arrivano rapidamente a grandissime profondità. Le acque di Lampedusa, che grazie alla loro grandissima produttività sono ricchissime di prede e di conseguenza anche di predatori, ed infine il Golfo di Catania che presenta una particolare condizione batimetrica, con fondali in alcune zone già profondi oltre 1000 metri a poca distanza dalla costa.
Le basi logistiche dei progetti si trovano a Ganzirri, a Riposto, a Lampedusa ed alle Eolie e vengono scelte in base al periodo che in funzione delle condizioni meteo marine influenzano i monitoraggi.
Tra gli scopi più importanti dei progetti vi sono il monitoraggio delle diverse specie, lo studio del fenomeno dell’interazione tra cetacei ed attività di pesca, la raccolta dei campioni biologici, la foto identificazione, la comprensione dell’impatto delle
NECTON Marine Research Society Via Celona 11, 98165 Ganzirri (ME)
www.necton.it – nectonricerche@gmail.com – mob. +39 3391249021 Anagrafe Nazionale delle Ricerche cod. 51988 BSR
microplastiche.
Per svolgere l’attività di ricerca si utilizzano diverse tecniche tra cui la foto identificazione che consente il riconoscimento dei singoli individui attraverso la fotografia di alcuni caratteri morfologici che cambiano da specie a specie e da individuo a individuo, l’indagine acustica, poiché i cetacei per comunicare, predare, accoppiarsi ecc… emettono suoni, dunque l’ascolto, la registrazione e l’analisi dei suoni emessi è una delle tecniche che possono permettere il riconoscimento delle singole specie, l’Indagine sull’interazione tra cetacei e pesca tramite il monitoraggio degli attrezzi da pesca e delle imbarcazioni direttamente impegnate nelle attività, insieme alla costante raccolta di dati attraverso interviste rivolte ai pescatori servono a quantificare il danno legato causato dall’interazione dei cetacei con gli attrezzi da pesca ed a trovare possibili soluzioni per una pacifica convivenza tra mammiferi marini e pescatori, la raccolta di campioni biologici sulle varie specie studiate, che vanno da parti di pelle, ai parassiti e nel caso dei pesci, raccogliamo anche raggi ossei, sangue ed otoliti.
Finalità ed obiettivi dei corsi
Scopo dei corsi, inseriti nell’ambito dei progetti di ricerca è quello di permettere ai partecipanti un’esperienza diretta sul campo della ricerca. Dare loro l’esperienza e gli strumenti per scoprire e comprendere i delicati equilibri che legano le specie studiate all’ambiente nel quale esse vivono.
Fornire conoscenze di base sulla biologia e l’ecologia dei cetacei, delle tartarughe marine e dei grandi pelagici sul riconoscimento delle specie, le basi fondamentali sulla loro salvaguardia e conservazione, comprendere in che modo interagiscono con le attività antropiche e quali siano le conseguenze di queste interazioni, conoscere le attività umane che maggiormente minacciano mammiferi marini, tartarughe e pesci pelagici, quali sono le maggiori minacce per questi animali nel Mediterraneo ed in che misura.
Tutti i partecipanti saranno coinvolti nelle uscite in mare e ad ognuno verrà assegnato un compito diretto nella raccolta dati ed nella loro successiva analisi, in modo da consentire a tutti di partecipare attivamente ad ogni fase della ricerca. Inoltre, i partecipanti, a fine corso dovranno essere in grado di utilizzare autonomamente tutti gli strumenti necessari alla ricerca quali SCHEDE DI RACCOLTA DATI, PROTOCOLLI DI CAMPIONAMENTO, VIDEOCAMERE SUBACQUEE, BINOCOLI, GPS, DAT, IDROFONI, SONDE DI TEMPERATURA, ECC…
Destinatari dei corsi
Tutte le persone interessate alla ricerca dei cetacei e delle tartarughe marine nell’ambiente naturale, con particolare riferimento agli studenti delle facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di tutti gli atenei Nazionali ed Europei. Gli unici requisiti richiesti sono tanta passione, tanto amore per il mare ed un minimo di spirito di adattamento.
Organizzazione e Programma giornaliero
All’arrivo di tutti i partecipanti si terrà un briefing di presentazione delle attività. A partire dal 2° giorno, l’attività verrà organizzata in funzione dei progetti e delle condizioni meteo marine, tra lezioni teoriche, visioni di filmati ed attività pratica.
Gli argomenti trattati nel corso delle lezioni saranno
Riconoscimento delle specie, metodologie di campionamento, raccolta dati, le specie di cetacei con particolare riferimento a capodoglio, balenottera comune, tursiope, stenella, i pesci pelagici, la legislazione vigente, il comportamento da tenere a bordo e suddivisione dei compiti nel corso delle uscite in mare, biologia ed ecologia dei mammiferi marini, le attività di pesca nell’area dello Stretto di Messina, foto identificazione ed analisi dati, bioacustica, gli attrezzi da pesca, protezione, conservazione ed impatto antropico, raccolta campioni biologici e dati biometrici sul tonno
I filmati riguarderanno: l’attività di pesca, l’interazione tra cetacei e mondo della pesca, la foca monaca. Attività pratica (in base al corso scelto): -Uscite di monitoraggio (Survey); -Osservazioni dell’attività di pesca; -Osservazione e riconoscimento delle attrezzature da pesca; -Raccolta dati ed organizzazione in database dei dati raccolti; -Raccolta immagini per la foto identificazione; -Osservazioni da terra -Organizzazione dell’assetto dell’imbarcazione. -Inoltre, in alcuni periodi dell’anno e con particolari condizioni meteo marine e di corrente, nell’area dello Stretto di Messina potrà essere svolto il campionamento di pesci abissali e mesopelagici, infatti, proprio per peculiari caratteristiche oceanografiche è l’unico luogo del Mediterraneo, nel quale è possibile osservare e raccogliere in superficie, specie che altrimenti richiederebbero l’uso di navi oceanografiche.
*Il programma potrà subire variazioni in funzione delle condizioni meteo-marine.
Attività e vita di campo
I partecipanti vengono coinvolti attivamente in tutte le attività di ricerca, dalla raccolta dei dati all’inserimento di questi nel database, all’analisi delle foto raccolte nel corso dei monitoraggi allo scopo di creare un catalogo di individui foto identificati.
Partecipano alle lezioni ed ai turni di avvistamento in mare e/o da terra, collaboreranno attivamente alla raccolta di dati e campioni sui pesci pelagici. Quando tempo ed attività di ricerca lo consentono, i partecipanti hanno la possibilità di visitare le località vicine, il centro di recupero della fauna selvatica “Stretto di Messina”, i Laghi, partecipare ad escursioni sulle alte montagne dei monti Peloritani .
I partecipanti condividono a un’esperienza unica ed eccezionale a diretto contatto con l’ambiente marino e i suoi affascinanti abitanti, insieme a persone con le quali hanno in comune passione per il mare e per i cetacei, provenienti da diverse realtà, città e da altre culture.
Alloggio
I partecipanti verranno alloggiati sempre in comodi alloggi costituiti da camere da letto, spazi comuni, bagno, cucina, tv, lavatrice, forno, frigorifero. Le case dispongono solitamente di spazi esterni, balconi, in alcuni casi anche terrazzini attrezzati con tavolo, sedie, barbecue completo di piano di lavoro e lavabo, doccia esterna, amaca etc… generalmente gli alloggi si trovano a pochi passi da spiaggia, porticciolo etc… a cui si arriva percorrendo brevi tratti a piedi, e sono sempre in una zone tranquille,lontane dal
NECTON Marine Research Society Via Celona 11, 98165 Ganzirri (ME)
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caos e dallo smog cittadino, posizionati nel raggio di 300/400 mt da locali, cinema, mare/lago, ristoranti, pizzerie, panifici,banche,farmacia,bar,pasticcerie,tabacchi, market, macelleria etc… pertanto è tutto raggiungibile a piedi.
Agevolazioni
Grazie agli accordi che NECTON ha stipulato con alcuni operatori locali, i partecipanti ai corsi potranno usufruire di agevolazioni e/o sconti in alcuni ristoranti, pizzerie, pescherie, noleggio biciclette, hotel, B&B, bar.
COSTI
Per venire incontro alle esigenze di tutti coloro i quali vogliono partecipare a questa esperienza unica, abbiamo abbassato al massimo la quota di partecipazione senza però abbassare in alcun modo la professionalità e la qualità dei servizi offerti. Questa politica nasce dal fatto che nel 90% dei casi i partecipanti alle nostre attività sono studenti universitari.
La quota di partecipazione è di soli 330.00 euro
Date dei corsi
l’attività di ricerca della NECTON, non si ferma mai (se si escludono i giorni con condizioni meteo-marine avverse, i corsi sono legati alla ricerca e non al contrario, pertanto, andando in mare praticamente quasi tutti i giorni.
Per quanto concerne i corsi, abbiamo creato un calendario che prevede solo poche settimane. Ciò nonostante, chi è interessato a partecipare ai nostri progetti, può organizzarsi, concordando insieme a noi un periodo anche al di fuori dei turni settimanali, andando incontro ad eventuali necessità, anche del singolo studente/partecipante, magari dettate dai calendari di esami delle varie Università o da esigenze professionali o personali. *
COLORO I QUALI HANNO GIA’ PARTECIPATO AD UN CORSO ORGANIZZATO DA NECTON O CHE PARTECIPERANNO A PIU’ SETTIMANE ANCHE DI CORSI DIVERSI USUFRUIRANNO DI UNO SCONTO DEL 5 %. * PER I PARTECIPANTI CHE NON USUFRUISCONO DEL POSTO LETTO (AD ES. STUDENTI CHE GIA’ ALLOGGIANO A GANZIRRI/MESSINA/CATANIA O IN QUALSIASI LOCALITA’ INTERESSATA DAI PROGETTI…LA QUOTA E’ di 250.00 euro).
Sono compresi nella quota di partecipazione: Uscite in mare, materiale didattico, alloggio, utenze elettricità, gas e acqua, uso della cucina, carburante per il gommone, lezioni e formazione, supervisione scientifica, certificato di partecipazione al progetto, copertura assicurativa a bordo del mezzo nautico per la durata del corso.
Non sono compresi nella quota di partecipazione
Spese di viaggio A/R, spese personali (telefono, connessione internet, souvenirs, etc.), eventuali escursioni, pescaturismo, immersioni, snorkeling, noleggio bicicletta, noleggio attrezzatura snorkeling, pulizia appartamento, lenzuola, asciugamano, vitto (i partecipanti normalmente fanno cassa comune, cucinano, pranzano/cenano insieme) alcolici e bibite (vino, birra, liquori, bibite gassate, etc..).
Modalità di partecipazione
Il numero massimo di partecipanti per turno settimanale è di 4. Dopo aver scelto il periodo di partecipazione, si dovrà inviare
una mail o telefonare per avere la certezza della disponibilità di posto, dopo aver appurato che vi sia il posto si passa alla
compilazione del modulo. (compilato il modulo si effettua il versamento della quota d’iscrizione).
Ogni partecipante oltre ai suoi effetti personali DOVRA’ ESSERE PROVVISTO di: lenzuola o sacco a pelo, asciugamani, giacca a
vento e/o K-way e/o cerata (si consiglia una cerata completa: giacca e pantalone impermeabili), costume da bagno, berrettino con
visiera, berretto in lana, crema solare, protezione per le labbra, scarpe da ginnastica o trekking, ciabatte da mare. (ovviamente in
funzione del periodo sceglierete cosa sia più utile portare)
Alla fine del corso, insieme al kit didattico utilizzato, che rimarrà di proprietà del partecipante, sarà consegnato un attestato di partecipazione riportante le ore di frequenza rilasciato dalla società di ricerca promotrice del progetto che darà la possibilità di ricevere crediti formativi.
Per informazioni e adesioni
nectonricerche@gmail.com – 339/1249021 – Instagram : nectonmarineresearch Come raggiungerci: Per ricevere tutte le informazioni su come arrivare, ti consigliamo di inviarci una mail, ed in funzione del corso e dunque del luogo in cui si svolge, ti indicheremo le varie possibilità. In ogni caso, per fornirti delle indicazioni di massima, ti possiamo già dire che la Sicilia ha 3 aeroporti principali (Catania, Palermo e Trapani), uno minore (Comiso).
Inoltre, per i corsi che si svolgono nello Stretto di Messina ed alle Eolie, si può valutare anche l’aeroporto di Reggio Calabria. In tutti i casi, comunicandoci con almeno un giorno anticipo il Vs. arrivo, se possibile verremo a prendervi direttamente in aeroporto, stazione o porto
Sia a terra che in mare verranno rispettate tutte le norme COVID vigenti.
Ambiente
In arrivo l’eclissi lunare totale a Pantelleria

Il 7 settembre sarà visibile l’eclissi lunare totale da Pantelleria. I dettagli: orari ed effetti
Tutti gli occhi al cielo il 7 settembre.
Uno spettacolo a cielo aperto, letteralmente, sarà visibile dalla nostra isola; si tratta dell’ultima eclissi lunare totale del 2025, un evento fortemente suggestivo che si verifica quando la Terra si colloca a metà tra la Luna piena e il Sole, riflettendo così la sua ombra sul satellite.
La Luna si colorerà di rosso perché le particelle dell’atmosfera terrestre riflettono le radiazioni luminose di colore blu e mentre quelle rosse, di lunghezza d’onda più lunga, riescono a raggiungere la nostra vista.
Il 7 settembre la Luna non sarà solo rossa ma anche più grande perché tre giorni dopo ci sarà il perigeo, il punto in cui la Luna è più vicina alla terra, favorendo l’impressione che essa sia più grande del solito. Intorno alle 21 la Luna lascerà l’ombra per raggiungere la penombra verso le 22 con una fine prevista alle 23 o poco prima.
A partire dalle 19:30, con una durata di circa tre ore, prende dunque il via l’eclissi lunare totale visibile dall’Italia, mentre gran parte del continente americano non riuscirà a godersi questo spettacolo.
Dobbiamo attendere marzo 2026 per la prossima eclissi lunare totale.
In copertina, foto di Leonardo Puleo che ringraziamo per averci segnalato il fenomeno.
Giada Zona
Ambiente
Stufe di Khazzén, il luogo dove rilanciare l’agricoltura. Intervista all’Assessore Bonì

Massimo Bonì, Assessore all’Agricoltura, ci ha spiegato il suo progetto: Pantelleria è un’isola di agricoltori. Ma cosa c’entrano con questo le Stufe di Khazzèn?
Da anni e anni si discute sul destino delle Stufe di Khazzén, antiche e affascinanti sorgenti di vapore situate in un piccolo angolo della nostra isola.
Oggi siamo infatti di fronte ad una deturpazione dell’ambiente, visibile agli occhi dei turisti e di coloro che abitano lì vicino, poiché le stufe di Khazzén si collocano in una zona di passaggio tra il centro e Madonna delle Grazie, offrendo anche un panorama mozzafiato che non può, certamente, passare inosservato. Anni fa una nostra segnalazione ha portato alla luce questo scempio ambientale, ma da allora nulla sembra cambiato, finché non abbiamo intervistato Massimo Bonì, assessore all’agricoltura che, con il suo racconto e impegno, ci conduce verso la scoperta di un progetto che dona una nuova luce a questo luogo apparentemente abbandonato.
Ci può raccontare il passato delle stufe di Khazzén? “Ricordo che da ragazzo andavo spesso, c’era il vapore che usciva in una piccola grotta, poi negli anni ‘80 c’è stato il tentativo di costruire una sauna, riprendendo un po’ la visione dei paesi arabi. Sempre negli anni ‘80, nel momento in cui hanno iniziato a fare lavori qualcosa è andato storto e negli anni ‘90, quando diventai assessore riuscì ad occuparmi di questa struttura. Per molti anni dovevamo fare la sauna perché i fondi erano destinati a questo e non potevamo fare altrimenti, mentre adesso ho in mente un nuovo progetto.”
Cosa può anticipare sul suo progetto, Assessore? “Il mio progetto ha l’obiettivo di rilanciare l’agricoltura pantesca e le stufe di Khazzén sembrano ottime candidate. Il GAL è un gruppo d’azione locale che con finanziamenti europei può dare il via alla creazione di strutture per riqualificare l’economia rurale. Due anni fa iniziai a fare l’assessore e cercai una collaborazione con il presidente del GAL che si è dimostrato sensibile e ha coinvolto consulenti che potessero supportare i comuni soci per lo sviluppo rurale. Con il GAL ho pensato di costituire progetti per opere che potessero rilanciare l’agricoltura, un settore in netto calo rispetto a 50 anni fa, in una struttura come le stufe di Khazzén, baricentrica rispetto alle contrade dell’isola e con un doppio parcheggio.”
Dunque, dare maggior valore all’agricoltura a Pantelleria? “Si, perché oggi l’agricoltura non va molto bene. Le stufe di Khazzén potrebbero diventare un frantoio di comunità, dove il contadino può guadagnare molto di più e il prezzo sarà fissato dal mercato. Basti pensare al triste futuro di un giovane che lavora molto nell’agricoltura ma poi si rende conto che non è redditizia e magari preferirà occuparsi di altro. Ecco, io spero che con questi investimenti qualcuno possa trovare remunerativo tornare sull’isola e recuperare il rapporto con l’agricoltura, come già sta accadendo in altre aree in Sicilia.”
A quale tipo di agricoltura si riferisce? “Vorremmo garantire un passaggio all’agricoltura biologica perché se abbiamo l’ambizione di esportare i nostri prodotti in Europa dobbiamo considerare che la Germania è primo partner commerciale e non compra più niente che non sia biologico, dunque dobbiamo considerare le esigenze del mercato. Si parla di soldi dedicati all’agricoltura e dobbiamo trovare le condizioni per cui la gente voglia tornare a praticare l’agricoltura. Se a Lampedusa sono pescatori, noi siamo agricoltori, e siamo separati dal mare che intendiamo in modi completamente diversi.”
Da quanto tempo si sta occupando di questo progetto? “Me ne occupo da due anni, ma adesso ci troviamo in un momento decisivo perché a inizio 2026 potrebbero arrivare i finanziamenti. Spero di portare molto avanti questi progetti e Resilea sarà il nostro partner; una scelta che non è casuale perché è conosciuta e ha già acquisito molta fiducia sull’isola e inoltre è strettamente legata all’economia circolare. Nel frantoio utilizzeremo gli scarti della produzione delle olive per estrarre oli essenziali che possono essere venduti anche alla cosmesi; abbiamo incontrato anche un’ex farmacista che ora utilizza questi scarti per realizzare estratti che poi vengono venduti.”
Che cosa si aspetta, in futuro, da questo progetto? “Ha una doppia valenza: creare nuovi posti di lavoro e mettere i contadini nelle condizioni di lavorare. Abbiamo individuato come partner Resilea, qui presente da 10 anni, abbiamo già fatto una delibera e faremo accordi dove stabiliremo i ruoli; il comune realizza la struttura e Resilea la gestirà. Già è stato presentato a Bruxelles un aggregato relativo a tutte le richieste di finanziamento a Pantelleria e a ottobre saranno presentati gli studi di fattibilità per i singoli progetti.”
Ecco come si presenta oggi il luogo
Ambiente
Multe salate per lancio di sigarette dal finestrino auto. E per chi è a piedi? Pantelleria – Gadir disseminata di mozziconi

Non ci si provi a scaricare la colpa sugli altri: è questione di inciviltà personale
Per chi getta sigarette o altri oggetti dal finestrino dell’auto, secondo il nuovo Codice della Strada, sono previste multe salate fino a 1.200 euro; fino a 18.000 euro se butti altri rifiuti come lattine e bottiglie e addirittura arresto se in zone sensibili. Non servirà nemmeno essere beccati in flagranza, basterà una foto o video da qualunque telecamera: basta che si veda la mano che getta fuori qualcosa e la targa del veicolo.
Cos’è una zona sensibile?
Non sappiamo, ma approfondiremo, se le caratteristiche di Gadir rientrino nello schema delle aree sensibili, ma una cosa la dobbiamo sollevare contro gli zozzoni, che non hanno ancora assimilato alcunchè di vivere civile, nemmeno nel 2025, e continuano a insozzare la cala delle vasche termali, delle albe mozzafiato, delle belle case, l’isola e il mondo intero con mozziconi di sigaretta.
CI viene da proporre che anche da pedoni ci si debba prendere le responsabilità come quelle affibiatete agli automobilisti e aggiungere un articolo a qualche legge, per poter procedere con severità e in maniera esemplare avverso le azioni contro il decoro e l’ambiente.
Qualche mattina fa, sempre nel golfo, un uomo ha preso a calci, allo scalo, un pezzo di carta finchè non l’ha gettato in mare. Nonostante gli avessi mo fatto notare l’idiozia del gesto, quello si è girato di spalle e se ne è fregato senza provare vergogna.
L?arroganza dell’essere umano non ha limiti di applicazione e il senso di inadeguatezza su questo fragile mondo non li scolpisce nemmeno un pò.
Uno scenario di quelli visti e rivisti, ma che pensavamo appartenessero al passato, e invece, gli irriducibili, pare che provino una soddisfazione intima ad insozzare quello spettacolo che la natura ci ha regalato a Gadir, con i secchioni dell’immondizia a pochi passi. Poi arriva il vento e riversa tutto in mare.
Speriamo che nessuno si azzardi a dire cose tipo che non passano spazzini e cose simili, perchè la responsabilità è di ciascuno di noi che non pensiamo l’isola e il pianeta come la nostra casa, non li vediamo come qualcosa che ci riguarda. Vorremmo vedere se gettiamo a terra un mozzicone di sigaretta in casa, sul pavimento in parquet, come viene preso da mogli o mamme.
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