Connect with us

Cultura

La terza edizione del Raduno Equestre alla scoperta del Parco Archeologico di Segesta: boschi e luoghi storici della Provincia di Trapani

Redazione

Published

-

Trapani, 17 settembre 2024 – Si è conclusa la terza edizione del Raduno Equestre, organizzato dall’associazione Asd “Nuovo Gruppo Equestre Monte Erice”, in collaborazione con “Fitetrec Ante Comitato Regionale Sicilia-Pantalica” e il Parco Archeologico di Segesta. L’evento, inserito nell’ambito dell’iniziativa “Italia a cavallo”, promossa dalla Federazione Italiana Turismo Equestre Trec, ha visto la partecipazione di 91 cavalli (38 il primo giorno, 53 nella seconda giornata), offrendo ai partecipanti un’esperienza tra natura, storia e cultura. Le razze equine presenti, note per la loro resistenza su terreni difficili, hanno dimostrato grande empatia e capacità di adattamento, instaurando un forte legame con i cavalieri. Le escursioni hanno toccato luoghi di grande interesse come il Monte Inici, Pizzo delle Neviere, il lago Brando, le Terme Segestane, il Monte Pispisa, il santuario di Contrada Mango e il Parco Archeologico di Segesta. Lo storico Vito Santoro e l’architetto Antonella Ricotta hanno arricchito l’esperienza con racconti e cenni storici.
La tradizione culinaria è stata protagonista grazie a Rosy Napoli dell’ Associazione Lady Chef Sicilia e Salvatore Adragna dell’Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri Trapanesi, che hanno preparato piatti tipici del territorio.

Il Raduno Equestre si conferma un appuntamento per gli amanti della natura e del turismo a cavallo.

I partecipanti hanno condiviso le loro impressioni sull’evento. Così hanno commentato: “L’unione di equitazione e natura per noi è il top del trekking. Sono state due giornate all’insegna della serenità, dell’allegria e della cultura. La possibilità di esplorare luoghi così ricchi di storia in sella ai nostri cavalli è stato meraviglioso. Siamo più che soddisfatti e sicuramente consigliamo questa esperienza a tutti gli appassionati. Abbiamo apprezzato particolarmente le spiegazioni degli esperti durante le soste, che hanno dato un valore aggiunto al percorso.”

Il presidente dell’Associazione “Nuovo Gruppo Equestre Monte Erice”, Nino Culcasi, ha fatto un resoconto della due giorni: “Questa edizione ha superato le nostre aspettative. I cavalieri si sono divertiti e l’abbinamento di natura e storia ha funzionato perfettamente. Abbiamo ricevuto feedback molto positivi sia sulla scelta del percorso che sull’organizzazione generale. È stata un’opportunità per far conoscere il nostro territorio in modo originale e sostenibile. Stiamo già pensando a come rendere l’esperienza ancora più ricca per il prossimo anno.”

Il commissario straordinario di Fitetrec-Ante Sicilia Stefano Varvaro ha espresso la sua soddisfazione: “Abbiamo avuto la possibilità di godere del tempio di Segesta e di valorizzare la nostra terra attraverso questa iniziativa. Eventi come questo sono fondamentali per promuovere il turismo equestre in Sicilia e far conoscere le bellezze del nostro territorio. Stiamo già lavorando per supportare iniziative simili in altre aree della regione.”

Cultura

Pantelleria, lavori di adeguamento, messa in sicurezza ed efficientamento energetico della palestra della Scuola Media “Dante Alighieri”

Redazione

Published

on

Alla cittadinanza, Il Sindaco comunica che l’Amministrazione comunale di Pantelleria ha portato a compimento l’iter amministrativo e progettuale necessario per il recupero e la piena rifunzionalizzazione della palestra della Scuola Media “Dante Alighieri”, struttura da tempo inagibile e fortemente attesa dalla comunità scolastica dell’isola. Il Sindaco comunica che l’intervento rientra in una più ampia strategia di riqualificazione dell’edilizia scolastica, con l’obiettivo prioritario di garantire sicurezza, accessibilità, sostenibilità energetica e qualità degli spazi destinati alle attività formative e sportive.

Il progetto prevede opere di adeguamento strutturale e funzionale, la messa in sicurezza dell’edificio, il miglioramento delle prestazioni energetiche attraverso l’installazione di impianti moderni e l’utilizzo di fonti rinnovabili, nonché il completo ripristino della fruibilità della palestra per studenti, associazioni sportive e iniziative collettive. Il Sindaco comunica che l’intervento consentirà di restituire alla cittadinanza una struttura fondamentale per la crescita educativa, sociale e sportiva dei giovani di Pantelleria, colmando una carenza che per anni ha inciso negativamente sull’offerta di spazi adeguati alle attività motorie.

L’Amministrazione è consapevole che l’esecuzione dei lavori potrà comportare disagi temporanei; tuttavia, il cronoprogramma è stato definito con l’obiettivo di contenere l’impatto sulle attività scolastiche, con una durata complessiva stimata in circa 14 settimane. L’Amministrazione continuerà a seguire con attenzione tutte le fasi successive, dall’affidamento dei lavori alla loro realizzazione, assicurando trasparenza, rispetto dei tempi e tutela dell’interesse pubblico. Pantelleria guarda avanti, investendo sulle scuole, sulla sicurezza e sul futuro delle nuove generazioni.

Continue Reading

Cultura

Il violinista di Solarino Don Paolo Teodoro e le radici di una tradizione di due secoli

Laura Liistro

Published

on

La storia nascosta di un paese che ha fatto della musica una firma identitaria

Nel 1827, quando il paese non era ancora Comune, un documento d’archivio rivela la presenza inattesa di un musicista professionista. Da allora Solarino non ha mai smesso di essere una comunità musicale.

Solarino – Nel 1827 il paese non era ancora autonomo e viveva un momento di transizione politica e amministrativa. Eppure, in quell’anno cruciale, emerge un dettaglio sorprendente che permette di leggere la storia locale da una prospettiva nuova. Tra gli atti conservati presso l’Archivio di Stato di Siracusa compare il nome di Don Paolo Teodoro, registrato come violinista.

Un dato che, per l’epoca, spacca in due l’immagine consueta di un borgo rurale fatto solo di agricoltori e artigiani.

Il musicista che rompe gli schemi

Il documento mostra chiaramente che Don Paolo Teodoro non era soltanto un residente rispettato di Solarino. Era un musicista. Un ruolo insolito in un contesto rurale del primo Ottocento, dove la musica raramente compariva nelle registrazioni ufficiali. Teodoro abitava in via Fontana, insieme alla moglie Costantino Eloisa, ma la sua formazione aveva radici ancora più profonde. Da giovane, infatti, era cresciuto in una parte dell’attuale Palazzo Requesens, allora indicato come Piano Palazzo n.2, oggi cuore dell’odierna Piazza del Plebiscito, luogo simbolo della vita sociale solarinese. Una crescita in un ambiente architettonico e culturale privilegiato che spiega – almeno in parte – la precocità di una vocazione musicale riconosciuta persino dagli atti civili borbonici.

Una tradizione musicale che Solarino non ha mai abbandonato

Il caso di Don Paolo Teodoro non è un episodio isolato, ma il primo tassello visibile di una storia più lunga. Perché a differenza di tanti altri centri siciliani, Solarino non ha mai smesso di essere un paese musicale. Bande storiche, maestri locali, scuole di musica, gruppi giovanili, famiglie che tramandano strumenti da generazioni, musicisti nazionali , la musica, qui, non è un accessorio, ma un linguaggio collettivo. E questa continuità testimonia una capacità rara: fare dell’arte una parte della propria identità civile. Non tutte le comunità hanno saputo compiere questa scelta. Molti centri rurali hanno perso nel corso del Novecento le proprie tradizioni culturali, travolti da emigrazione e modernizzazione. Solarino, invece, ha seguito una traiettoria diversa: ha difeso la musica, l’ha fatta propria, l’ha trasformata in patrimonio comune.

Questo è il vero punto di forza del paese. Una maturità culturale che trova le sue prime radici in persone come Don Paolo Teodoro: uomini capaci, già due secoli fa, di portare l’arte dentro la vita quotidiana di una comunità in trasformazione. Oggi, quando strumenti e prove musicali risuonano nelle case, nelle scuole e nelle piazze, è possibile intravedere un filo diretto con quella firma d’archivio del 1827. Solarino continua a distinguersi per il suo fermento artistico. E la storia del violinista Don Paolo Teodoro si rivela allora molto più che una curiosità d’epoca: è l’origine documentata di un percorso identitario che il paese ha scelto di portare avanti con orgoglio. Due secoli dopo, Solarino resta un paese che suona e questa è, senza dubbio, una delle sue vittorie più grandi.

Laura Liistro

Continue Reading

Cultura

Elena Pizzuto Antinoro: da Santo Stefano Quisquina alla scena internazionale della ricerca linguistica

Laura Liistro

Published

on

Donna siciliana, studiosa di straordinaria competenza e voce autorevole della ricerca italiana, Elena Pizzuto Antinoro è considerata una delle figure più influenti negli studi contemporanei sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.

Psicologa, linguista e ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha contribuito in modo determinante al riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) come sistema linguistico pienamente strutturato, superando visioni riduttive che ne avevano a lungo limitato la comprensione. Il suo percorso accademico si è svolto tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove ha approfondito la Lingua dei Segni Americana (ASL) entrando in contatto con metodologie di ricerca all’avanguardia. Questa esperienza internazionale fu decisiva: rientrata in Italia, introdusse nuovi paradigmi analitici che avrebbero innovato radicalmente lo studio della LIS, collocando la ricerca italiana in un dialogo costante con quella mondiale. Caratteristica centrale del suo lavoro fu l’approccio interdisciplinare.

Elena operò a stretto contatto con persone sorde, analizzando i processi cognitivi, le strutture linguistiche e le dinamiche comunicative della lingua visivo-gestuale. Le sue pubblicazioni rappresentano oggi un riferimento fondamentale non solo in Italia, ma anche nel contesto internazionale degli studi sulle lingue dei segni. Tra le iniziative più rilevanti da lei guidate figura VISEL, progetto dedicato allo sviluppo di sistemi di scrittura per la lingua dei segni e alla definizione di strumenti didattici innovativi. Un contributo che ha ampliato le possibilità di ricerca e di accesso alla comunicazione visiva, rafforzando il ruolo dell’Italia nel panorama scientifico globale. Colleghi e collaboratori ricordano Elena Pizzuto Antinoro come una professionista rigorosa, dotata di una forte integrità etica e di una visione capace di anticipare nuove prospettive. Il silenzioso applauso con cui la comunità sorda l’ha salutata ne sottolinea il profondo impatto umano e scientifico.

Oggi, Elena Pizzuto Antinoro è riconosciuta come una figura chiave della linguistica internazionale e un esempio di eccellenza femminile nel mondo accademico. Siciliana, figlia di Santo Stefano Quisquina, ha portato la sua terra d’origine nei principali centri di ricerca del mondo, lasciando un’eredità destinata a influenzare a lungo gli studi sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.

Laura Liistro

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza