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Cultura

La Scaccia Ragusana su “L’ingrediente perfetto, A tu per tu con la Sicilia” con Maria Grazia Cucinotta

Barbara Conti

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La Scaccia Ragusana su “L’ingrediente perfetto, A tu per tu con la Sicilia” con Maria Grazia Cucinotta

 Nell’ambito della promozione del territorio e delle sue specialità in collaborazione con il Gal Terra Barocca

Oggi, sabato 5 aprile, su La7 è andata in onda la seconda puntata del programma “L’ingrediente perfetto – A tu per tu con la Sicilia,” condotto da Maria Grazia Cucinotta. Nella puntata si è parlato della Scaccia Ragusana, un prodotto tipico della tradizione gastronomica iblea

La Scaccia Ragusana con “L’ingrediente perfetto, A tu per tu con la Sicilia”

Nel viaggio alla scoperta delle eccellenze siciliane, si raccontano storie di volti noti, cultura, enogastronomia e natura attraverso cinque focus in cinque diverse città dell’isola. Il programma raggiunge circa 500.000 utenti a puntata e si conferma un punto di riferimento per la valorizzazione del territorio siciliano.

Nel programma, dopo la scorsa settimana con Modica e i suoi Lolli con le Fave, ancora Ragusa, protagonista questa volta con la sua scaccia Ragusana. La Scaccia è una fantastica focaccia ripiena che si prepara, con alcune varianti, in tutta la Sicilia orientale, da Ragusa a Modica a Catania. La sua ricetta viene tramandata di generazione in generazione è può variare seppur di poco da famiglia in famiglia. Sia nella preparazione dell’impasto e sia nel condimento che è solitamente stagionale. Quella più comune e conosciuta è sicuramente la scaccia con il pomodoro e il formaggio, Il Cosacavaddu DOP

La “scaccia rausana co pummaroru e cosacavaddu” ha da poco ricevuto la prima De.Co. del Comune di Ragusa 

Farina di grano duro, sale, olio extravergine d’oliva e acqua: la scaccia “ragusana” è il prodotto da forno simbolo della tradizione iblea, un rustico di origini antiche legato a una cucina povera, condito con salsa di pomodoro e caciocavallo DOP

“Nel nostro Comune – racconta l’assessore allo Sviluppo Economico Giorgio Massari – la troupe di La7 è venuta a girare la puntata su Ragusa e la Scaccia Ragusana il 20 marzo 2025 scorso.

Le registrazioni hanno avuto inizio dai Giardini Iblei con l’intervista al professore Gaetano Cosentini, antichista, ricercatore, storico, esperto di tradizioni usi e costumi locali, che ha fatto da gancio per il nostro Comune.

Ci si è spostati poi a Piazza Duomo, davanti al Duomo di San Giorgio e, a seguire, ci si è trasferiti al Castello di Donnafugata per vedere realizzare il nostro prodotto De.C.O. per eccellenza: la “Scaccia rausana co pummaroru e cosacavadu”, presso una trattoria tipica”

L’intervista con il servizio relativo a Ragusa è andato in onda oggi, sabato 5 aprile alle ore 11.30 su La7 nel corso della seconda puntata della trasmissione “L’ingrediente perfetto a tu per tu con la Sicilia”.

Scopri la ricetta tradizionale Scaccia Ragusana: ricetta tradizionale siciliana

Mi chiamo Barbara e sono Siciliana. Vivo a Scicli, un delizioso comune del Val di Noto e amo mangiare bene. Ho iniziato a cucinare all’età di undici anni… “Agente Immobiliare di professione, in cucina per passione, Food blogger per vocazione”. Anzi ormai Food blogger, food writer e fotographer di professione… Ho scoperto, negli anni che grazie al mio lavoro di Agente Immobiliare, i migliori affari si fanno passando dalla “tavola”. Nella mia vita ho molti interessi: l’arte, la fotografia, il teatro, i viaggi e il cibo. Da buona Siciliana sono anche una “buona forchetta”. Mi piace mangiare bene e sono a sempre a caccia di nuove ricette da scoprire e sperimentare. Il mio scopo è quello di preservare le tradizioni della mia Terra, la Sicilia e trascrivere le ricette, quelle più antiche e orali che dalle nonne sono passate ai nostri genitori solo assistendo alle preparazioni fino ad arrivare ai nostri giorni. Ma mi piace anche scoprire antiche tradizioni e ricette dei piccoli comuni e delle singole famiglie legate alle feste religiose in Sicilia

Cultura

Pantelleria, “Aspettando San Martino” tra Sfinci e & Vino

Redazione

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Per la 5° Serata “Sotto il cielo del Corso”, andrà in scena “Aspettando San Martino” 

Domenica 9 novembre 2025 dalle ore 16:00 a mezzanotte

 

Per la seconda volta San Martino arriverà la domenica prossima con sfinci & vino e con una fiaccolata al Corso Umberto I.

La festa “Aspettando San Martino” si svolgerà due giorni prima di San Martino con la partecipazione di tutti Panteschi – grandi e piccini – .

Il pomeriggio comincerà dalle ore 16 con un’attività creativa e divertente. Un laboratorio per creare lanterne, condotto da Carole Bernardo.

Quest’anno l’Istituto di Istruzione Superiore “Vincenzo Almanza – A. D’Aietti” Omnicomprensivo ha aderito al progetto e cosi verrano anche gli studenti che hanno partecipato già da due settimane all’iniziativa.
“Hanno saputo proporre argomenti individuali e, con molta creatività, sono riusciti ad attirare l’attenzione degli adulti” già nelle classe – prima della serata in Corso Umberto.

LABORATORIO E FIACCOLATA

A partire dalle ore 16:00, nel damuso “White Cube” di fronte dell’agenzia “Vivere Pantelleria” – presso la Piazzetta Nazario Sauro, si attiverà il laboratorio per disegnare le lanterne e le alunne e li alunni dell’Istituto hanno la possibilià di essere aiutati al montaggio dei supporti delle lanterne preparate in classe. Tutte le lanterne saranno dotate di una candela elettrica per l’illuminazione.

La “Fiaccolata di San Martino” si svolgerà a partire dalle ore 19:30, e vedrà coinvolti tutte le alunne e tutti gli alunni, che sfileranno cantando con le lanterne fatte da loro, lungo il percorso previsto. 
Il corteo comincerà in Corso Umberto, – Piazetta Nazario Sauro – e va giù lungo il Corso Vittorio Emanuele. Da Piazza Cavour si gira in Via Mazzini attraversando la Chiesa Madre fino il lungomare Paolo Borsellino, girandosi attraversando il Castello per poi salire davanti l’ex albergo Miriam – Via Giovanni Falcone e Via Napoli – per arrivare di nuovo in Corso Umberto. Finendo in Piazzetta Sauro verso le ore 20:00

SFINCI & VINO

Al ritorno dal percorso a Corso Umberto I, i partecipanti e tutti i Panteschi troveranno un momento di intrattenimento e festeggiamento. 
Il Circolo Culturale Corso Umberto offre con il supporto del Circolo “La Tinozza” e l’associazione “La Mulattiera” i famosi Sfinci & Vino.
Circa 100 litri di vino sono stati donati dalle cantine Abraxas, Kazzen, Maddalena e Minardi.

Il Comune di Pantelleria ha accolto con favore l’iniziativa e si è prestato di patrocinare.

L’evento è possibile grazie alla partecipazione di tutti i negozianti del Corso con un tributo economico, da Pina Marino – Vivere Pantelleria – Le Vanità di Camille – MR crea di Tania – Studio La Francesca – Studio Lo Pinto – Anna Silvia & Nicola Ferrari fino a lo studio e la Galleria di Gereon Pilz van der Grinten “Le alcove di van der Grinten” *spaces for the urban arts.

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Ambiente

Il Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per recupero di terre abbandonate o a rischio abbandono

Redazione

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Per aderire c’è tempo fino al 31 dicembre 2025

L’Ente Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per il recupero delle terre
abbandonate o a rischio abbandono
Un’iniziativa volta alla valorizzazione dei terreni rivitalizzando la tradizione agricola
L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria lancia, con il MASE (Ministero dell’Ambiente e della
Sicurezza Energetica), un’importante iniziativa rivolta ai proprietari di terrazzamenti agricoli
coltivati ritenuti a rischio di abbandono (o già incolti e abbandonati) al fine del loro recupero e
conduzione.
Il progetto è destinato a realizzare misure di intervento volte alla valorizzazione dell’agricoltura. Tutto nasce dalla constatazione che il territorio dell’isola, da diversi
anni, registra una riduzione delle superfici terrazzate agricole coltivate con conseguente aumento
del degrado dei muretti a secco legato alla mancanza di cura e manutenzione ordinaria dei
terrazzamenti.

Il rischio è che si perdano le caratteristiche identitarie del paesaggio agricolo in cui,
anno dopo anno, si osserva la riduzione delle coltivazioni di vite e cappero, ma anche la perdita dei
saperi tradizionali, come quella dell’arte dei muretti a secco.

Obiettivo di “Pantelleria terrazzamenti colti” è quindi valorizzare i terreni agricoli incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati o di prossimo abbandono, rivitalizzando la tradizione legata all’agricoltura, anche attraverso l’inclusione sociale e lavorativa, offrendo nuove opportunità per i giovani e favorendo l’introduzione di innovazioni tecnologiche e colturali ecocompatibili.

I terreni dovranno essere resi disponibili in affitto per almeno 15 anni e il loro recupero avverrà
prioritariamente attraverso la coltivazione di vite, cappero, ulivo, origano, nonché mediante
allevamenti e altre colture mediterranee idonee alla produzione di derrate. I terreni candidati dai
proprietari nell’elenco dell’iniziativa “Pantelleria Terrazzamenti Colti” dovranno avere precise
caratteristiche, consultabili nell’avviso pubblico al seguente link
https://www.parconazionalepantelleria.it/pagina.php?id=175

La scadenza per l’invio delle domande è fissata per il 31 dicembre 2025.

Il Commissario e la Direzione del Parco esortano la Comunità ad aderire all’iniziativa e ricordano
che gli uffici dell’Ente sono a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. L’iniziativa
rappresenta infatti una importante opportunità per i proprietari dei terreni agricoli e per mitigare
il processo di abbandono dei terreni in atto.

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Cultura

La Luna del Castoro che ha illuminato Pantelleria ieri sera

Direttore

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La luna più splendente del 2025

Ha fatto giusto in tempo la Superluna di novembre, ad apparire e sedurre esseri umani, animali e terrazzamenti agricoli dell’isola. 
Solo ieri sera era così visibile e vicina da avere l’impressione di poterla accarezzare e domani il maltempo torna ad investire la Sicilia e molto probabilmente anche Pantelleria.
L’autore ineguagliabile della foto, lo stimato astrofilo Leonardo Puleo, ha fatto omaggio i nostri elettori di questa immagine spettacolare, dando da esperto quale è il nome del nostro satellite: la Luna del Castoro.
Il fotografo dell’universo, con il suo occhio abile e sensibile ha realizzato la sua ennesima opera d’arte, dimostrando ancora una volta il suo talento.

Luna Piena del Castoro, che per l’occasione sarà anche una Superluna è stata la più grande e luminosa dell’intero anno, perché aveva raggiunto la distanza minima in assoluto dalla Terra, il perigeo.

Perchè si chiama Luna del Castoro

Il nome è da ricondursi, come spesso accada, alla tradizione dei nativi americani, ma in questo caso anche all’epoca del commercio delle pellicce in epoca coloniale. I grandi e simpatici roditori, in questo periodo dell’anno costruiscono le tane per rifugiarvisi durante la stagione fredda.
In questo modo diventavano facili prede sia dei nativi americani sia dei commercianti di pelli.

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