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Cultura

La Nasa stregata dall’Etna

Giuliana Raffaelli

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Chi l’avrebbe mai detto che la Nasa sarebbe rimasta stregata dall’Etna? Eppure è così. L’ente spaziale americano, che ogni giorno pubblica una foto selezionata tra le più belle al mondo (nel sito Apod, Astronomy picture of the day) ha scelto la foto di un giovane palermitano, Giuseppe Vella, per la giornata del 3 marzo 2021. Una foto davvero eccezionale. “Star over an erupting volcano” (“Stella sopra il vulcano in eruzione”), questo il titolo dato dagli statunitensi.

Il cielo stellato è davvero eccezionale e fa da cornice a uno dei vulcani più belli e grandi al mondo, che in queste ultime settimane sta regalando uno spettacolo unico. A quanto pare i riflettori sono puntati su di lui da tutte le direzioni. E la Nasa non si è fatta sfuggire lo scatto. Ma quanti di noi, ammirando la foto, sono riusciti a distogliere lo sguardo dalla bellezza magnetica del vulcano e a levare gli occhi al cielo e alle sue stelle?

L’autore Giuseppe Vella è un giovane fotografo di Cefalà Diana, in provincia di Palermo. Raccontandosi all’Agi (Agenzia giornalistica Italia) egli ricorda come stesse monitorando il vulcano da casa a metà febbraio, giorni in cui il vulcano è entrato in eruzione dopo mesi. Alle 21 della notte tra il 16 e il 17 febbraio, senza pensarci due volte, parte e affronta un viaggio di 300 chilometri per assistere di persona allo spettacolo, in compagnia della sua macchina fotografica. Ma effettivamente il viaggio è stato un po’ troppo lungo e, arrivato sul posto, l’Etna aveva terminato l’eruzione parossistica (quella cioè caratterizzata da maggiore energia). Continuava tuttavia a regalare forti emozioni con la sua lava incandescente e luminosa che si stagliava nel cielo notturno. “Una sera molto gelida, temperatura -6 gradi, un cielo spettacolare… e le meteore hanno fatto il resto per creare questa immagine” racconta Viola.

Di seguito la descrizione della foto che ne dà la Nasa. “Il Monte Etna erutta da centinaia di migliaia di anni. Situato in Sicilia, Italia, il vulcano produce fontane di lava alte oltre un chilometro. L’Etna non è solo uno dei vulcani più attivi sulla Terra, è uno dei più grandi, misura oltre 50 chilometri alla sua base e sale fino a quasi 3 chilometri di altezza. Nella foto l’eruzione del mese scorso, un pennacchio di lava lanciato verso l’alto, mentre colate di lava calda scorrono verso l’esterno del vulcano. Probabili tracce di satelliti appaiono sopra, mentre antiche stelle puntinano il cielo in lontananza. Questa eruzione è stata così forte che i vicini aeroporti sono stati costretti a chiudere per impedire agli aerei di volare attraverso il pericoloso pennacchio. L’immagine in primo piano e quella sullo sfondo sono state catturate consecutivamente dalla stessa fotocamera e dalla stessa posizione”.

(Image Credit & Copyright: Giuseppe Vella)

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

Cultura

Santo Stefano Quisquina da Comunita’ HONOS 2024 a candidata al Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa

Laura Liistro

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SANTO STEFANO QUISQUINA

Tra le pieghe morbide dei Monti Sicani, dove i profili delle colline si inseguono come onde di terra e il vento porta con sé l’eco di antichi mestieri, Santo Stefano Quisquina affida al proprio paesaggio la narrazione di un’identità collettiva che ancora oggi resiste, si rinnova e dialoga con il mondo contemporaneo.

È da questo intreccio di natura, memoria e comunità che nasce la candidatura al Premio Nazionale del Paesaggio, promosso dal Ministero della Cultura nel solco della Convenzione Europea del Paesaggio. Il paese, immerso in un ambiente che alterna boschi, pascoli e antiche vie di transumanza, conserva un tessuto umano fatto di gesti lenti e consapevoli: il lavoro dei pastori all’alba, il ritorno dei contadini lungo i terreni terrazzati, le donne anziane che raccontano proverbi legati alle stagioni. Qui il paesaggio non è solo sfondo: è protagonista, compagno quotidiano, matrice culturale che continua a modellare comportamenti, relazioni e linguaggi.

La candidatura si inserisce dunque in una visione ampia, che considera il territorio come eredità viva. Negli ultimi anni Santo Stefano Quisquina ha promosso pratiche di tutela e progetti di valorizzazione che hanno dato nuovo senso a luoghi storici e spazi rurali, mettendo al centro la sostenibilità, la partecipazione e la continuità delle tradizioni. La comunità ha fatto del proprio legame con la terra un principio guida, trasformando antichi saperi in strumenti contemporanei di gestione e cura.

Il dossier presentato — un documento che unisce rigore tecnico e profondità culturale — raccoglie questa lunga relazione tra gli abitanti e il territorio. Le descrizioni del paesaggio sono punteggiate da fotografie, mappe, testimonianze orali e racconti che restituiscono un mosaico complesso e affascinante: la Quisquina come luogo di incontro tra storia e natura, ma anche come spazio affettivo in cui ciascuno riconosce un frammento della propria identità.
L’Amministrazione Comunale, rappresentata dal sindaco Francesco Cacciatore (nella foto) e dall’assessore al Turismo Anna Chillura, ha espresso profonda gratitudine a chi ha contribuito in modo volontario alla redazione del documento.

La Prof.ssa V. Scavone e le architette E. Lo Sardo, D. Toscano e J. Moscatello hanno intrecciato competenze tecniche e sensibilità territoriale, mentre la Consigliera Comunale Lucia Leto Barone e numerosi cittadini hanno offerto conoscenze, memorie e tempo, trasformando la candidatura in un vero progetto collettivo. L’esito del concorso sarà noto nei prossimi mesi. Tuttavia, per Santo Stefano Quisquina, il senso profondo di questo percorso è già evidente: la consapevolezza di abitare un paesaggio non solo da ammirare, ma da raccontare, custodire e tramandare. In un’epoca di cambiamenti rapidi, il paese rinnova così il suo impegno nel riconoscere il territorio come patrimonio culturale vissuto, luogo di appartenenza e promessa di futuro.

E così, da Comunità Honos capace di prendersi cura del proprio patrimonio umano e ambientale, Santo Stefano Quisquina approda oggi alla scena europea come esempio maturo e luminoso di un territorio che ha saputo trasformare la propria identità in valore condiviso.

Laura Liistro

Foto di Francesco Cacciatore

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Cultura

Le “sgrappolatrici” di Pantelleria sul Tg Sicilia in un servizio di Laura Spanò – V I D E O

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C’erano Rosa, Anna, Anita, Lina e le tre Marie a raccontare Pantelleria nell’operazione dello sgrappolamento

Le preziose e stupende “sgrappolatrici” tornano sotto i riflettori.
Laura Spanò, attenta e sensibile giornalista del Tg Sicilia, ha intercettato una nostra pubblicazione relativa al lavoro delle donne pantesche anche nel campo della vendemmia e della vinificazione. Meglio ancora nella produzione del passito.

Il certosino lavoro, che contribuisce alla produzione di una delle eccellenze eno-gastronomiche dell’isola, non è passato inosservato e così le signore delle contrade di Khamma e Tracino tornano a raccontare il loro compito. Si tratta di una miscela fatta di pazienza, sapienza e amicizia.
C’erano Rosa, Anna, Anita, Lina e tre Marie a tessere l’antica usanza dello sgrappolamento degli acini di zibibbo appassiti.

La Spanò, nel suo mirabile lavoro dedicato a Pantelleria, racconta le fasi di una agricoltura eroica che non ha tempo nè prezzo.

Il servizio

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Cultura

Pantelleria, al via la Novena dell’Immacolata. Calendario completo delle celebrazioni

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La Chiesa Matrice di Pantelleria ha reso noto il calendario delle messe e celebrazioni religiose in prossimità dell’Immacolata Concezione.

NOVENA DELL’IMMACOLATA DAL 29 NOVEMBRE AL 7 DICEMBRE

  • Madonna della Pace (Tracino) novena segue S. Messa – durante tutta la novena dalle ore 16:30 alle 17:00 disponibilità dei sacerdoti per le confessioni
  • San Gaetano (Scauri) novena segue S. Messa SS.Salvatore novena segue S. Messa – orari vedi nello schema eguente:

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