Ambiente
I Depeche Mode e Hublot annunciano il primo round di progetti: plastic free – Isole Minori
I Depeche Mode e Hublot annunciano il primo round di progetti che saranno supportati attraverso il tour
Memento Mori. In Italia il Sicily Environment Fund e Marevivo porteranno avanti il progetto Plastic Free
Schools Small Islands, per ridurre la plastica monouso nelle scuole delle isole minori siciliane.
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Sette progetti, sette paesi, impatto tangibile.
Per aggiornamenti: @conservationcollectiveorg @depechemode @Hublot @sicilyenvironment @marevivo Il Conservation Collective, una rete globale di fondazioni che promuove iniziative ambientali, ha annunciato i primi beneficiari della partnership di beneficenza stretta con i Depeche Mode in occasione del loro tour mondiale Memento Mori.
I progetti, che mirano a contrastare il problema dell’inquinamento da plastica, saranno portati avanti tramite le fondazioni locali in Sicilia, a Ibiza in Spagna, a Cipro, alle Isole Ionie in Grecia, a Lamu in Kenya e in Sri Lanka e saranno finanziati grazie alla collaborazione tra la band britannica e il brand di orologi di lusso Hublot. Siamo entusiasti di questa partnership che darà impulso a progetti di grande impatto sostenuti dalle nostre fondazioni. Sappiamo quanto sia complesso affrontare il problema della crisi globale della plastica, ma impegnarci per ridurre la quantità di rifiuti prodotti e guidare il cambiamento dei sistemi di produzione, è fondamentale per arginare questa marea e allentare la morsa della plastica sui vulnerabili ecosistemi in tutto il mondo.
Ben Goldsmith, fondatore e presidente del Conservation Collective.
Secondo il programma per l’ambiente delle Nazioni Unite:
Ogni minuto, un camion di spazzatura di plastica viene scaricato nei nostri oceani.
L’inquinamento da plastica è un problema globale. Circa 7 miliardi dei 9,2 miliardi di tonnellate di plastica prodotti dal 1950 al 2017 sono diventati un rifiuto, finendo in discarica o altrove.
L’inquinamento da plastica può alterare gli habitat e i processi naturali, riducendo la capacità degli ecosistemi di adattarsi ai cambiamenti climatici, impattando sui mezzi di sussistenza per milioni di
persone, sulle capacità di produzione alimentare e sul benessere sociale.
I finanziamenti ricevuti dal Conservation Collective saranno indirizzati alle fondazioni associate, per
sostenere i seguenti progetti:
Programmi Plastic-free: ridurre il consumo di rifiuti di plastica monouso coinvolgendo scuole e imprese,
attraverso campagne di sensibilizzazione e fornendo alternative sostenibili.
Sicily Environment Fund – Plastic Free Schools Small Islands (Italia): una campagna e un concorso con Marevivo per ridurre la plastica monouso nelle scuole di 14 isole della Sicilia, premiando 3 scuole con impianti di depurazione dell’acqua.
IbizaPreservation – Plastic Free Ibiza and Formentera (Spagna): collaborare con le imprese
nel settore dell’ospitalità e del turismo per ridurre la plastica monouso e promuovere
un’economia circolare.
Cyprus Environment Foundation – Plastic Free Beach (Cipro): Promuovere le spiagge plastic
free a Cipro attraverso l’organizzazione di eventi e la collaborazione con i comuni locali.
Gestione dei rifiuti guidata dalla comunità: ridurre i rifiuti in discarica, incentivando il riciclo e il
compostaggio.
Ionian Environment Foundation – Sin.Praxi, Isole Ionie (Grecia): sensibilizzare e gestire
efficacemente i rifiuti coinvolgendo un’organizzazione locale competente e motivata.
Lamu Environment Foundation – Kiunga Marine Reserve Clean-up, Lamu (Kenya): lavorare
insieme per raccogliere e trattare responsabilmente i rifiuti di plastica in una località remota,
promuovendo il riciclo per produrre materiali da costruzione.
Clean-ups: ridurre la minaccia dell’inquinamento da plastica dell’ambiente marino per proteggere la natura
Lanka Environment Fund – Pulizia dei fondali (Sri Lanka): spedizioni subacquee volontarie
per rimuovere i rifiuti marini (principalmente attrezzi da pesca) dalle barriere coralline.
Devon Environment Foundation – Till the Coast is Clear (UK): Recupero della plastica da
luoghi difficili da raggiungere sulla costa del South Devon attraverso motonavi e kayak realizzati
con reti da pesca riciclate, coinvolgendo una rete di volontari.
Riteniamo importante partire dalle scuole per contribuire ad aumentare l’informazione sulla necessità
d’introdurre un impiego più ridotto e consapevole della plastica monouso. In quasi tutte scuole siciliane e
soprattutto nelle isole minori, l’acqua viene acquistata dagli studenti in bottiglie di plastica erogate da
distributori automatici e il frequente consumo genera una enorme produzione di rifiuti in plastica nonché
alti costi di smaltimento e rischi di dispersione in ambiente.
L’introduzione nelle scuole di erogatori di acqua potabile e l’abolizione della plastica possono produrre un
effetto moltiplicatore di buone pratiche, che può coinvolgere le famiglie e l’intera comunità, contribuendo in
modo rilevante alla crescita di comportamenti corretti, alla riduzione dell’inquinamento e alla salvaguardia
di questi piccoli territori, tanto belli, quanto fragili. Fabio Galluzzo, Vicepresidente di Marevivo Onlus
In collaborazione con il team Green Nation di Live Nation, i Depeche Mode e Hublot sosterranno anche
programmi mirati, in tournée e nelle venue dei concerti, per limitare l’uso di plastica monouso, incentivare
il riciclo, ridurre lo spreco di cibo e altri rifiuti e promuovere la sostenibilità. Nelle prime 10 date
nordamericane del tour, queste iniziative hanno permesso di evitare il consumo di oltre 1.3 tonnellate di
plastica monouso e hanno permesso di avviare al corretto riciclo e compostaggio di 14 tonnellate di rifiuti.
Questo mese ha avuto luogo, presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la
scienza e la cultura (UNESCO) a Parigi, in Francia, la seconda sessione del Comitato intergovernativo di
negoziazione, con l’obiettivo di sviluppare uno strumento internazionale giuridicamente vincolante
sull’inquinamento da plastica, anche degli ambienti marini.
Incoraggiamo individui e imprese, con forti legami con uno di questi luoghi, a donare fondi e a raccontare
del nostro lavoro, in modo da poter fornire sempre maggiore sostegno alle iniziative locali, sensibilizzare sui
problemi climatici e sulle minacce alla biodiversità, promuovere azioni collettive e incoraggiare le comunità
e le imprese ad agire in modo più sostenibile per dare il via a un cambiamento sistemico.
Segui il Conservation Collective per restare aggiornato sull’iniziativa e per conoscere altri progetti
supportati grazie a questa partnership.
Ci siamo subito interessati al Conservation Collective come possibile partner di beneficenza grazie al lavoro
tangibile che stanno portando avanti nel mondo.
Quindi siamo orgogliosi di contribuire a sostenere e
aiutare a espandere questi programmi in Europa, Africa e Asia che contribuiranno a ridurre in modo
significativo i rifiuti in plastica e a contrastare l’inquinamento da plastica esistente. Dave Gahan & Martin
Gore, Depeche Mode
Il video della partnership: https://www.youtube.com/watch?v=Pq0U4vqRp4A Per maggiori informazioni: Jade Brudenell, Direttrice esecutiva del Conservation Collective, jade@conservation-collective.org Ambra Messina, Communications manager del Sicily Environment Fund, ambra@sicilyenvironment.org www.conservation-collective.org
THE CONSERVATION COLLECTIVE Ben Goldsmith ha fondato il Conservation Collective nel 2020 per aprire nuovi canali di finanziamento filantropico e supportare e amplificare l’impatto delle iniziative ambientali locali. La filantropia ambientale deve affrontare due sfide fondamentali: coinvolgere individui e imprese nell’indirizzare fondi verso il più grande problema del nostro tempo, così da sostenere le iniziative ambientali più efficaci. Il Conservation Collective propone una formula collaudata e di successo. Mettiamo insieme donatori fortemente legati a diversi luoghi nel mondo, per aprire nuovi canali di finanziamento indirizzati al ripristino della natura. Avviamo, istituiamo e sosteniamo fondazioni ambientali locali. In tutto il mondo, ci sono persone che lavorano instancabilmente per proteggere i luoghi che amano dagli impatti dei cambiamenti climatici e dalla crisi della biodiversità. Le persone più colpite dai problemi ambientali sono spesso gli stessi che possono essere in grado di affrontarli e l’azione dal basso è la nostra arma più potente. Le nostre fondazioni facilitano nuovi finanziamenti per sostenere i più efficaci progetti di conservazione con l’obiettivo di preservare, proteggere e rigenerare gli ecosistemi e la biodiversità sulla terraferma e in mare e contrastare o facilitare l’adattamento ai cambiamenti climatici. Stiamo incoraggiando una filantropia ambientale sempre più efficace. La nostra crescente rete di fondazioni ha già raccolto milioni a sostegno di iniziative di grande impatto e siamo solo all’inizio… Maggiori informazioni su www.conservation-collective.org.
DEPECHE MODE Dopo aver venduto più di 100 milioni di dischi e aver suonato per più di 35 milioni di fan in tutto il mondo, i Depeche Mode rimangono una forza musicale influente e in continua evoluzione. Dopo l’ingresso nella Rock & Roll Hall of Fame nel 2020, i Depeche Mode pubblicheranno il loro quindicesimothalbum in studio, “Memento Mori”, il 24 marzo 2023. Fonte di ispirazione inesauribile per fan, critici e artisti, i Depeche Mode continuano ad evolversi: l’album Memento Mori e il tour mondiale rappresentano l’inizio di un nuovo capitolo di una storia impareggiabile e sempre attuale. Per maggiori informazioni sui Depeche Mode e sul Memento Mori tour, visita depechemode.com.
HUBLOT Hublot è una manifattura orologiera svizzera fondata nel 1980 con sede a Nyon. Dirompente per definizione, fin dalla sua prima creazione abbina oro e cinturino in caucciù ad una cassa ispirata all’oblò
delle navi (hublot in francese). Nasce così l’«Art of Fusion»: una fusione di tradizioni e innovazioni, di
mestieri, di universi e di talenti che diventerà il tratto distintivo estetico e tecnico del marchio.
Questa identità si rafforza nel 2005 con il Big Bang, che consacra un impareggiabile know-how in termini di
complicazioni, movimenti di manifattura e materiali innovativi. Carbonio, titanio, ceramica e zaffiro
vengono portati a livelli estremi.
Questa orologeria d’avanguardia e di alta qualità si riassume nella filosofia «Be First, Unique and Different».
Da essa nasceranno, una dopo l’altra, altre collezioni dal design innovativo: Classic Fusion, Spirit of Big
Bang, Square Bang e Manufacture Pieces, basate sulla maestria di Hublot nella lavorazione dei materiali
(Magic Gold, ceramica in colori vivaci, zaffiro), e nei movimenti di manifattura (cronografo Unico, Meca-10
e grandi complicazioni come il Tourbillon, la Ripetizione Minuti Cathedral e i movimenti dedicati ai
Manufacture Pieces).
L’universo Hublot comprende partnership forti, tra cui il calcio. «Hublot Loves Football» diventa l’inno dei
più grandi eventi di questo sport (FIFA World CupTMTM, UEFA Champions League, UEFA EUROTMe dei suoi
ambasciatori.
Lo stesso amore riservato al pallone si estende all’arte, al design, alla musica, allo sport, alla gastronomia e
alla navigazione. E per finire, sensibile alle grandi sfide del nostro tempo, Hublot si impegna per la
responsabilità ambientale attraverso progetti comuni portati avanti con SORAI e Polar Pod. Quasi 130
boutique condividono questo entusiasmo e questi valori, oltre al sito e-commerce Hublot.com.
SICILY ENVIRONMENT FUND
I
l Sicily Environment Fund (SEF) mira a proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi della Sicilia e
delle sue isole minori, raccogliendo fondi e supportando progetti che rientrano nelle seguenti aree di
intervento: Biodiversità marina; Biodiversità terrestre; Sistemi alimentari sostenibili; Transizione ecologica.
Per maggiori infomazioni sicilyenvironment.org
MAREVIVO
Marevivo dal 1985 lavora per la tutela del mare e dell’ambiente, contro l’inquinamento e la pesca illegale,
per lo studio della biodiversità, la promozione e valorizzazione delle aree marine protette, l’educazione
nelle scuole e nelle università per lo sviluppo sostenibile e la sensibilizzazione su tutti i temi legati al Mare.
Per maggiori informazioni marevivo.it
Ambiente
Una rarità botanica a Pantelleria
La professoressa Erina Montoleone ci segnala il Myoporum laetum
Da circa due anni la prof.ssa Erina Montoleone, autrice di diverse pubblicazioni sulle piante spontanee di Pantelleria, segue con attenzione l’evoluzione (crescita, fioritura e fruttificazione) di una Scrofulariacea. Si tratta del Myoporum laetum (=Mirioporum lieto), una specie endemica della Nuova Zelanda.
Il Myoporum laetum viene comunemente utilizzato per la formazione di siepi e barriere frangivento, grazie alla sua crescita rapida e alla notevole resistenza alla siccità, caratteristiche che lo rendono adatto a diversi tipi di terreno, anche aridi e poveri.
Nella
cultura Maori è considerato un ottimo repellente naturale: le foglie, infatti, vengono
strofinate sulla pelle per tenere lontani zanzare e pappataci.
In Italia, la presenza di questa specie non era mai stata confermata. 
Nel corso degli anni
sono emerse alcune presunte segnalazioni in Toscana, Sardegna e Sicilia, ma tutte si
sono poi rivelate errate.
Due anni fa, durante una delle sue consuete escursioni, la prof.ssa Montoleone ha
rinvenuto un esemplare spontaneo sull’isola, lungo la strada Perimetrale, all’incrocio con
via Kazen.
L’insediamento spontaneo di questa pianta rende l’esemplare di Pantelleria estremamente significativo, non solo per la flora locale ma anche per l’intero territorio nazionale. Purtroppo, la pianta non è mai riuscita né a fiorire né a fruttificare (eventi che normalmente si verificano da marzo a giugno) poiché cresce accanto a un tombino, in un’area molto ristretta e degradata, simile a una piccola discarica.
La prof.ssa Montoleone si reca spesso a visitarla e, una mattina, ha notato che a pochi centimetri dal tronco erano stati scaricati rifiuti edili. Per evitare che il Myoporum laetum venisse sepolto ha prontamente chiesto l’intervento dell’Ente Parco, affinché fossero adottate misure di salvaguardia per questa specie così rara e preziosa.

L’Ente Parco si è attivato pulendo l’area circostante la pianta e installando una rete di
protezione intorno al Myoporum laetum, al quale auguriamo lunga vita.
Un sentito ringraziamento alla prof.ssa Erina Montoleone per la sua sensibilità, la
dedizione e l’instancabile impegno nella ricerca e nello studio delle piante spontanee della
sua amata isola.
Davide Emma
Ambiente
Pantelleria, concorso per assunzione a tempo indeterminato: la graduatoria
Ecco chi è passato
Concorso pubblico, pubblico, per titoli, integrato da una prova d’idoneità, finalizzato
all’assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e pieno di n.
5 (cinque) unità con profilo professionale di “Operatori dei Servizi Ecologici e
Manutentivi”, inquadrate nell’Area degli Operatori (ex cat. A posizione economica
ex A1), con riserva di n. 1 posto in favore dei Volontari delle Forze Armate e di n. 1
posto riservato ai Volontari del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale.
A conclusione delle operazioni della Commissione Giudicatrice inerenti al
concorso pubblico, per titoli ed esami, finalizzato all’assunzione con contratto di lavoro
subordinato a tempo indeterminato e pieno, di n. 5 (cinque) unità con profilo professionale di
“Operatore dei Servizi Ecologici e Manutentivi”, inquadrate nell’Area degli Operatori (ex cat. A
– p.e. ex A1), con le riserve previste in favore dei Volontari delle Forze Armate e dei Volontari
del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale, sono risultati vincitori i seguenti
candidati:
Franco Marco Aurelio;
Maccotta Giuseppe;
Di Gregorio Michele;
Farina Stefano;
Arbola Sandro (riservatario);
Risultano idonei altri n. 29 candidati e che non si applicherà alcuna riserva
assunzionale in favore dei Volontari del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale, in
quanto nessuno dei candidati partecipanti è risultato idoneo.
Ambiente
Il Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per recupero di terre abbandonate o a rischio abbandono
Per aderire c’è tempo fino al 31 dicembre 2025
L’Ente Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per il recupero delle terre
abbandonate o a rischio abbandono
Un’iniziativa volta alla valorizzazione dei terreni rivitalizzando la tradizione agricola
L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria lancia, con il MASE (Ministero dell’Ambiente e della
Sicurezza Energetica), un’importante iniziativa rivolta ai proprietari di terrazzamenti agricoli
coltivati ritenuti a rischio di abbandono (o già incolti e abbandonati) al fine del loro recupero e
conduzione.
Il progetto è destinato a realizzare misure di intervento volte alla valorizzazione dell’agricoltura. Tutto nasce dalla constatazione che il territorio dell’isola, da diversi
anni, registra una riduzione delle superfici terrazzate agricole coltivate con conseguente aumento
del degrado dei muretti a secco legato alla mancanza di cura e manutenzione ordinaria dei
terrazzamenti.
Il rischio è che si perdano le caratteristiche identitarie del paesaggio agricolo in cui,
anno dopo anno, si osserva la riduzione delle coltivazioni di vite e cappero, ma anche la perdita dei
saperi tradizionali, come quella dell’arte dei muretti a secco.
Obiettivo di “Pantelleria terrazzamenti colti” è quindi valorizzare i terreni agricoli incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati o di prossimo abbandono, rivitalizzando la tradizione legata all’agricoltura, anche attraverso l’inclusione sociale e lavorativa, offrendo nuove opportunità per i giovani e favorendo l’introduzione di innovazioni tecnologiche e colturali ecocompatibili.
I terreni dovranno essere resi disponibili in affitto per almeno 15 anni e il loro recupero avverrà
prioritariamente attraverso la coltivazione di vite, cappero, ulivo, origano, nonché mediante
allevamenti e altre colture mediterranee idonee alla produzione di derrate. I terreni candidati dai
proprietari nell’elenco dell’iniziativa “Pantelleria Terrazzamenti Colti” dovranno avere precise
caratteristiche, consultabili nell’avviso pubblico al seguente link
https://www.parconazionalepantelleria.it/pagina.php?id=175
La scadenza per l’invio delle domande è fissata per il 31 dicembre 2025.
Il Commissario e la Direzione del Parco esortano la Comunità ad aderire all’iniziativa e ricordano
che gli uffici dell’Ente sono a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. L’iniziativa
rappresenta infatti una importante opportunità per i proprietari dei terreni agricoli e per mitigare
il processo di abbandono dei terreni in atto.
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